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Autore: v_vanny05    04/12/2013    0 recensioni
Punto di vista di Sam, quando muore alla fine della seconda stagione.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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Corro incontro a mio fratello, sono felice di rivederlo. Con lui c'è anche Bobby.

Sono felice e stanco.

Le ultime ore sono state stremanti: i ragazzi che sono morti, Azazel che ci ha radunati in una specie di reality ad eliminazione… ho voglia di abbracciare Dean, andare a casa di Bobby e farmi una birra sul divano di casa sua, mentre cerchiamo di capire le intenzioni del demone.

La mia testa è piena di pensieri, le mia gambe sono stanche e corrono lentamente. Mi accorgo troppo tardi dell'uomo dietro di me. È il soldato che è stato strappato dalla guerra.

Sento qualcosa di freddo e metallico penetrare la mia carne, il respiro mi si spezza, il dolore è più che atroce, le gambe diventano molli e cedono. La vista mi si annebbia, vedo Dean che corre verso di me. Impedisce la naturale caduta del mio corpo, mi sorregge.

«Mi prenderò cura di te»

Sento la sua mano sulla mia schiena, la sua voce sta diventando lontana, la presa sulle mia spalle, che prima era salda, ora sembra svanire. Il mio corpo sta diventando pesante, non riesco a mettere a fuoco nulla, non percepisco più Dean accanto a me.

E' tutto buio ora.

Apro gli occhi, non vedo. Tendo le orecchie, il silenzio è assordante. Cerco di muovermi ma non percepisco nulla, neanche l'aria. Il panico mi pervade. Grido il nome di mio fratello, non emetto alcun suono. Dovrei avere il respiro affannato ma non lo sento, il mio cuore dovrebbe battere più che forte ma è fermo.

Capisco.

I miei pensieri si bloccano di colpo, sono morto. Non sono dispiaciuto, almeno non rischierò di diventare un mostro.

Sono preoccupato per Dean. Cosa starà facendo? Come starà reagendo? Cosa farà d'ora in avanti senza di me?

«Sam»

Qualcuno mi chiama, è una voce che non conosco. Ho paura. Non mi muovo.

«Sam, dobbiamo andare»

Mi allarmo, dove devo andare? Chi è che mi sta chiamando? Mi concentro sulla voce: non è maschile e non è femminile, non riesco a capire chi o cosa sia. Mi chiama ancora, decido di muovermi ed andare verso chi mi sta chiamando. Faccio un passo, due passi... Mi fermo di colpo. Vedo mia madre, è bellissima. I suoi capelli sono del colore del grano e i suoi occhi verdi, ha indosso una camicia da notte bianca. Allungo una mano verso di lei, verso il suo viso. Voglio toccarla, abbracciarla, dirle che mi manca.

«E' colpa tua»

Rimango sbalordito. Il ventre di mia madre si cosparge di sangue, il suo volto diventa una maschera di rabbia e odio.

«Avrei dovuto abortire! Sono morta per colpa tua, sei un mostro»

Mi sento rompere in miliardi di minuscoli pezzettini. Mia madre svanisce, io rimango fermo. Mi rannicchio in un angolo, mi tengo la testa tra le mani e piango, anche se le lacrime non scendono dai miei occhi.

La voce mi chiama di nuovo, dice che dobbiamo andare, che non posso fermarmi.

Mi faccio coraggio, mi rialzo e proseguo.

Davanti a me un'altra figura femminile. La riconoscerei tra milioni. I suoi boccoli biondi sono lucenti e morbidi, vorrei poter mettere una mia mano tra quelle ciocche dorate, stringerle il volto e baciarla ancora una volta. Vorrei chiederle scusa per non averla salvata, vorrei dirle che la amo da morire. I dolci occhi da cerbiatta di Jessica, che mi hanno sempre guardato con la scintilla dell'amore, ora sono freddi, terrificanti.

«Ti odio, Sam! Guarda cosa mi hai fatto!»

Rivedo il momento della sua morte. É tutto come quella sera, solo che sta volta non c'è Dean a portarmi via di peso. So che devo proseguire, ma non voglio. Non voglio vedere tutti quelli che sono morti per colpa mia.

«Sammy

Sussulto. È la voce di mio fratello. Mi volto nella sua direzione, l'altra voce continua a chiamarmi, ma non la ascolto più.

Apro gli occhi.

Sono steso su una brandina, Dean mi sta guardando, è più apprensivo del solito. Mi abbraccia, come se non mi vedesse da secoli. La mia mano si porta sulla mia schiena, niente ferita. Eppure... Ricordo di essere stato accoltellato. Non era niente di grave, Bobby mi ha guarito.

 

   
 
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