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Autore: RedLolly    07/05/2008    12 recensioni
La fine si avvicina per L. Lo sente nel suo cuore, sente che di lì a poco dovrà morire. Per questo si sente pronto a condividere con Light Yagami, la persona a cui tiene di più al mondo, migliore amico e forse peggior nemico, le oscure reliquie del suo passato...
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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† ReLiQuæ RoSæ †

ReLiQuæ RoSæ

Salve a tutti!^^

Allora come dire questo capitolo è un po’ un prototipo, una prova. Spero che non sia venuto una vera e propria mostruosità letterarria.^^’’’ Il fatto è che volevo inserire in questa fanfic un pezzo in cui mi cimenterò nella scrittura della mia prima lemon (grande avvenimento!) e far passare quindi il rating da arancione a rosso. Qui diciamo che ho voluto dare un pizzichino di erotismo al capitolo come prova. Spero davvero che sia gradito!

Grazie a tutti apprezzi la mia fanfic, anche a chi legge soltanto, ma in particolare a (Oggi cambio colore, uso il blu per evidenziare! W le mutazioni tipografiche!XD):

Uriko: Neeeee!:* Hehe, dovrai aspettare ancora un chap per vedere cos’ha in mente Lorna! Qui ci si concentra sul presente! Mi raccomando dimmi cosa ne pensi di questo chap perchè è davvero fondamentale! Ti voglio tanto bene, sorellinaaaaa! *Cipollino fa byebye* A presto!<3<3<3

Jael: Eliiiii!<3 I tuoi complimenti mi fanno troppo arrossire, io non so davvero cosa risponderti! >/////< Sono troppo onorata che ti piaccia il mio modo di interpretare i sentimenti di Light e L, davvero! E sono felicissima di averti conosciuta su msn, sei fantastica! E poi trovo che abbiamo davvero molto in comune! Grazie per il fatto di seguire così la mia storia! Dimmi cosa pensi di questo chap perchè davvero è importante! TVB rosellina!:*

Adaralbion: oddio, scusa... *Me prende a testate un muro in cemento armato* Non voglio farti piangereeeee!T_T Lo so, il chap era triste... Ma in questo qui la situazione può essere definita stabile tutto sommato... Non succedono molte cose brutte! Spero che la storia continui a piacerti nonostante tutto!^^’’’ Baci!

Amy_Vampire: Cosa posso riponderti? Grazie mille!XD Ok, la pianto di fare la cretina... Grazie per la recensione!:*

HOPE87: Hai più o meno indovinato, la cosa sarà un pochettino più complessa... Ora basta sennò spoilero troppo e non si fa!XP Eh sì, me adora le storie complicate... Grazie per la recensione e il tuo attaccamento alla fic! A prestoooo!<3

L chan: No, ti prego... Ho avuto un tuffo al cuore quando ho letto la tua recensione! Ti prometto che pensavo troppo alla sindrome di Asperger!!! Ho letto recentemente un libro in francese di un certo Stieg Larsson (Non ancora uscito in italia purtroppo.T_T) in cui una dei protagonisti è afflitta da questa sindrome e da lì ho pensato troppo che L potesse esserne afflitto! Sono senza paroleeee!O_O Comunque, non vedo davvero l’ora di leggere sono sempre più curiosa, pubblicala in fretta!!! Mi sto troppo rodendo, voglio leggereeeee! *Me fa i capricci* Cavolo, hai anche detto di essere la mia fan n°1... >//////< Sono commosshhhhaaaaa! Oddio; grazie, sn troppo emozionata!<3<3<3 Grazie mille davvero! Bisous!:*

cicoria: premetto, non prendermi per una sapientona, ma volevo dirti che si scrive Lawliet (non è un nome billiccimo?^O^). Eheh, lo si scoprirà più avanti di che segreto si tratta... Tra un po’ di capitoli! Ora ti lascio al prossimo, spero ti piaccia! A presto!^^

Ardespuffy: Devo dirti una cosa… Ho letto con il fiato sospeso la tua recensione. Io non ne ho mai letta una simile, mi sono sentita come se un vero critico avesse letto la mia fic, ti giuro, ero piacevolmente, ma estremamente, sconvolta! Insomma, grazie, grazie davvero! Hai davvero notato delle cose che mi hanno fatto piacere! E sono felice che tu l’abbia rivalutata, davvero moltissime grazie! Spero di ricevere ancora delle tue recensioni! Baci!

hay_chan: non sei l’unica che vorrebbe ucciderle… baciiiii!

Betta90: Da ora il nostro Ellino sarà più forte! Ne ha superate tante e si farà la pelle dura! Tranquilla, come puoi vedere da questo capitolo che verrà, la storia va lentamente, e il momento della Whammy House non è ancora arrivato… Grazie per il tuo attaccamento alla fic! Baci<3

Black Lolita: Ormai mi conosci, ho una teoria particolare ce uso per scrivere, si chiama WN, che sta per “Why Not?”. Te la riassumo: se ti va male, perché mai non dovrebbe andarti peggio???XD Comunque è vero, queste suore le ho proprio fatte diaboliche in stile inquisizione! Ma qui non le vedrai apparire, si parlerà solo di Light e L, felice? Un bacione!<3

 

 

Capitolo 9

 

Light Yagami é in piedi, appoggiato al muro, vicino alla finestra. Guarda fuori, é buio, piove ancora.

Mi viene da pensare che il cielo voglia piangere già da adesso la mia prematura scomparsa, ma mi ravvedo immediatamente: perchè mai il cielo dovrebbe piangere per me? Che pensieri puerili...

Con il pollice portato alle labbra osservo il mio compagno fissare distrattamente le luci della grande Tokio.

“Qualcosa non va, Light-kun?” chiedo evitando di riferirmi direttamente a ciò che avevamo fatto prima.

“No, cioè... Stavo pensando..

Lo vedo in leggero imbarazzo. Come me sta cercando di far finta di niente e sviare il discorso, eppure la cosa non é semplice per nessuno dei due.

Sapere solo ora tutte queste cose su di te... Io non so bene cosa dire. Sono lusingato, e sento nel frattempo che non dovresti farlo.

“Perchè tu sei Kira, certo.”

Senza preavviso sbatte violentemente un pugno contro il muro. Ho paura che si sia fatto male, ma sembra che non sia così. Se lo massaggia un po’ senza nemmeno un gemito di dolore.

Sostengo con un’aria di sfida il suo sguardo che si è tramutato. Ora ha un’espressione furibonda. Mi pare di vedere nei suoi occhi nocciola una sfumatura sanguigna, un alone rosso vivo che mi inquieta.

Ti rode il fatto che io sappia... Ammetti che vorresti tirarmi il collo...

“Io non sono Kira...” sibili come un serpente “Ficcatelo in quella testa di cazzo, io non lo sono... Se lo dici ancora una volta io...”

“Mi ammazzi?”

Lo ammetto, l’ho detto con un’ironia crudele. Lo sto esasperando, e anche con un certo sadismo da parte mia, ma non ci posso fare niente. Lo so che lui lo è, punto.

Il fatto che abbia usato un’espressione volgare inoltre, mi fa capire che è veramente offeso. Di solito ci tiene ad usare un linguaggio educato.

Si sposta nuovamente e vaga fino a ritornare di fianco a me sul divano tenendosi sconsolatamente la testa. Un po’ mi fa pena, devo dire che è un ottimo attore.

“Tu non ti rendi conto, Ryuzaki...” biascica con una voce alterata stranamente stridula per essere la sua “E’ da mesi che mi stai torturando, ne sei cosciente? Proprio tu che stando a quanto mi stai raccontando hai subito degli orribili maltrattamenti, mi fai questo genere di cose... Ti stai per caso sfogando su di me? Vuoi vedermi frustrato? Vuoi avvilirmi fino a portarmi al suicidio? Accidenti, ma che diamine vuoi da me?”

“Lo sai che non é così, non farei mai una cosa del genere. Io sono molto affezionato a te, sei il mio migliore amico. Io provo un profondo dolore al petto quando dico quelle cose, e mi dispiace moltissimo ogni volta.”

Non sto mentendo. Pensare che al fatto che Light sia Kira mi strazia l’anima, eppure è troppo evidente ai miei occhi per poter far finta di essere cieco.

Mi avvicino a carponi incollando la mia spalla alla sua. Lo sento muoversi un poco per riuscire a strusciare il capo contro il mio collo come farebbe un gattino, la rabbia completamente soppressa dalle mie parole. E’ tornato calmo…

Un brivido mi percorre la schiena. Ancora quella sensazione di piacere...

Light-kun...”

Cerco di spingerlo via invocando il suo nome. Sono in imbarazzo, io vorrei stare in contatto con lui, ma non me la sento...

E poi… Parole… Parole inaspettate…

“Io non ce la faccio più, Ryuzaki... E tu?”

Sta mentendo anche qui? No, non credo. Almeno, so che Kira il mio corpo lo desidera. Vuole farmi suo, sottomettermi prima di stringere il mio cuore in una morsa fino a che non si fermi, per sentirsi pienamente realizzato. Vuole addomesticarmi come se fossi il suo animaletto da compagnia...

E a me non importa, non importa perchè io voglio essere di Light, senza contare il fatto che lui sia Kira. Voglio sfogare i miei capricci prima di abbandonare la vita, da bravo egocentrico quale sono.

Mi rivolto di scatto aggrappandomi al suo collo. Non ho mai fatto questo genere di cose, ma so di dovermi lasciar guidare dall’istinto. Credo che tutto verrà da sé.

Passo la lingua sul lobo dell’orecchio con una lentezza esasperante, stringendogli i capelli setosi tra le mani fino a farlo gemere.

“Anche io ti voglio.” Sussurro.

Questa frase fa scattare qualcosa nella testa del mio compagno. Mi afferra violentemente per le spalle e mi spinge a sdraiarmi. Inginocchiato davanti a me, mi afferra per i fianchi stretti e senza difficoltà appoggia il mio bacino sulle sue gambe, all’imitazione di un vero e proprio atto sessuale a mio avviso.

Non è ancora propriamente in preda all’eccitazione, ma avverto distintamente la forma del suo membro premere tra le mie gambe.

Si china su di me. Chiudo gli occhi. Le sue labbra seriche sfiorano timidamente le mie.

Baciami, baciami ancora, mio angelo, mio carnefice...

Sì, lo desidero, lo desidero terribilmente. Sono avido di lui. I piccoli baci che mi posa sulle labbra e sul mento, inumidendomeli, sono una droga potente.

Le sue dita artigliate alle mie ossa pelviche mi tirano verso di lui. Se non fossimo vestiti, direi che questa sarebbe divenuta una vera e propria penetrazione. Mi sta facendo capire che sarà lui a dirigere i giochi prendendo la parte dominante se per caso questo atto in potenza dovesse diventare una realtà concreta.

Mi sta bene. Non pretendo avere Kira sotto di me. Non me lo permetterebbe mai, è troppo orgoglioso. Ecco un’altra cosa che sia lui che Light hanno in comune, un’altra coincidenza bizzarra: un rara presunzione. 

Schiudo finalmente le labbra permettendogli finalmente di baciarmi con più passione. Posso avvertire una vena di trionfo nel modo in cui si impegna ora. Le nostre lingue si sfiorano, si toccano, si cercano.

E’ bellissimo. Mi sento leggero, i miei sensi disinibiti sono finalmente soddisfatti.

Mi concentro sul sapore della bocca di Light, cosa su cui mi era capitato spesso di fantasticare. Sa di tutto e di niente. Ritrovo contemporaneamente il gusto delle fragole e della cannella, del cioccolato e della vaniglia, della panna e del caramello... Vengo alla conclusione che le labbra di Light sanno di Light e basta.

Ora che ci penso, noto che quella cosa che preme con insistenza tra le mie cosce è un po’ più dura e rigida. Sono certo che sta provando esattamente quello che sento io: uno strano calore che circola nel basso ventre, l’inguine contratto. E’ una sensazione strana di piacere puramente fisico...

Si stacca dopo minuti infiniti da me, reggendosi sulle braccia. Mi osserva. I miei occhi neri troppo grandi sono persi nei suoi che sono tanto belli e perfetti.

“Cos’è che ti attira di me?” gli chiedo sussurrando e accarezzandogli il collo.

“Non capisco cosa vuoi dire.”

“L’hai capito perfettamente invece. Cosa ti piace di me? Io non sono bello, lo so e non ci tengo ad esserlo. Il mio viso e il mio corpo sono disarmonici, una completa cacofonia.

Non ci mette molto a rispondere, è automatico. O è sincero, o se l’era studiata da tempo questa frase.

“La tua purezza. E’ il tuo candore che mi attira. Sei ancora innocente e neutrale come un bambino, e anche il tuo fisico mi da l’idea che tu sia delicato... Mi ricordi un po’ la Vergine Maria.”

“Io e te siamo malgrado tutto molto simili.

Si rialza, spostando malamente le mie gambe. Ci rimettiamo ancora una volta seduti come se niente fosse successo, come se lui non mi avesse mai baciato.

Inspiro profondamente l’aria che mi riempie così i polmoni. Non scorderò mai la sensazione di benessere che ho provato. E’ stato piacevole come cogliere la Mela del Peccato nel giardino dell’Eden. Mi vengono ironicamente in mente le Scritture che ascoltai per mesi alle Messe dell’istituto Saint Angel.

“Hai mai letto il passo dell’Antico Testamento che dice mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino; ma del frutto dell'albero della conoscenza del Bene e del Male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai?”

“Genesi, capitolo II, versetti 16 e 17.” Mi risponde Light con un sorriso superbo stupendomi sulla sua conoscenza della Bibbia “E’ curioso come il Frutto del Peccato sia rappresentato sempre come una mela.

“Colpa di un qualche sapiente uomo di chiesa del medioevo europeo che notò la somiglianza tra la parola malum, la mela, con malus, il Male.”.

C’è un sorriso ghignante sul volto di Light. Lo conosco troppo bene, il suo cervello sta macchinando qualcosa.

“Credi di aver morso anche tu la Mela?”

Non rispondo alla provocazione. E’ maledettamente ovvio.

Io non lo credo. L’ho fatto e basta.

Ho commesso il mio peccato, e strano il caso, so di dover morire.

Mi accoccolo al lato opposto del divano per prendere le distanze da Light. Ora sono piuttosto agitato anche se non lo do a vedere. Mi sento colpevole.

Che tra Kira e L ci sia stato un bacio è impensabile. E’ tra Light e Ryuzaki che potrebbe esserci stato qualcosa. Affetto? Può darsi. Almeno, io voglio bene a lui, e spero con tutto il cuore che anche per lui sia un po’ così.

Vorrei continuare a parlare di me adesso. Abbiamo avuto la nostra pausa, è il momento di andare avanti per me. Mi sono interrotto a quando ero rinchiuso nella cella di isolamento ad aspettare che le mie piaghe si richiudessero.

“Posso riprendere il mio racconto?” Chiedo molto educatamente.

“Fai pure.” Mi risponde alzando le spalle.

“Come ti ho già detto non mi ricordo bene se rimasi lì dentro per tre giorni effettivi, ma in quel periodo iniziai ad avere più coscienza di me. Ho avuto tempo per pensare e mi promisi di far sbocciare in me una personalità più forte. Aspettavo solo che mi rimettessero in libertà per provarlo a tutti.

Mi blocco qualche secondo. L’unico movimento che compio è strusciare i miei piedi nudi l’uno contro l’altro.

Non fu come mi aspettavo. Certo immaginavo che il giorno della mia liberazione avrei visto miss River aprire finalmente quella porta, ma fu l’unica cosa. Le ero corso praticamente in braccio senza preoccuparmi del fatto che ero completamente nudo. Mi aveva gentilmente sorriso, poi aveva controllato meticolosamente che tutte le mie ferite si stessero rimarginando correttamente.

“Sembra che questi brutti tagli e lividi siano quasi tutti in via di guarigione!” aveva esclamato “E’ il momento che tu esca da qui!”

Mi aveva dato dei vestiti puliti che io avevo indossato con un sospiro di sollievo. Faceva sempre bene avere qualcosa con cui coprirsi. Mi sentivo già meno fragile.

“E ho una notizia molto bella per te! Qualcuno è venuto a prenderti!”

Erano bastate due frasi a riaccendere il mio sorriso spento da mesi. Me ne restavo fermo e irrigidito quando avrei voluto saltare di gioia. Qualcuno che mi voleva con sé... Pensavo ad una famiglia. Una nuova mamma e un papà.

Alla fine Dio mi aveva ascoltato. Avevo sofferto, è vero, ma alla fine la mia causa era stata ascoltata.

“Una mia vecchia conoscenza è appena arrivata qui per portarti nel nuovo orfanotrofio dove verrai ospitato.”

Il sorriso si spense all’istante dalle mie labbra. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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