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Autore: Gracedanger    04/12/2013    3 recensioni
La verità è che c’è una fastidiosissima sensazione mi tortura lo stomaco. I giorni vuoti, stare sola, tutto sembra essere tornato come quando lui non faceva ancora parte della mia vita. Perché c’era entrato, si. C’era entrato con la forza, con il suo comportamento bizzarro e le sue attenzioni intermittenti. Ora senza di lui avverto la tristezza che prima si celava dietro ogni mio respiro.
Genere: Malinconico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Credits: Sara_Scrive


20 Settembre 2020
Los Angeles
Pacific Boulevard
Sede della Jonas Brothers Recording LLC
9:30 a.m.

 
Il sole infuoca le strade asfaltate.
L.A. mi metteva sempre di buon umore una volta, le auto che sfrecciano, la gente che non si ferma mai, le giornate di sole e la musica che arriva sempre da qualche angolo della strada.
Entro nello studio.
Attraverso il lucidissimo pavimento di marmo.
“Signor Jonas, è un piacere vederla.” Mi dice la segretaria dall’altro lato della stanza.
“Anche per me, Rose. Lui dov’è?”
“Nella sala di registrazione numero tre.”
“Grazie mille. Buona giornata.”
 
Entro nella stanza e trovo una poltrona di fronte a me, con mio fratello profondamente assorto dal suo iPhone.
“Signor Jonas, non credo sia corretto inviare messaggi birichini alla signora Danielle, quando si è a lavoro.” dico imitando la voce squillante della segretaria.
Kevin sobbalza ma poi mi vede e si scioglie in una risata.
“Sei venuto.” Mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
“Beh, tu mi hai lasciato qualcosa come tremila messaggi ed io.. passavo da queste parti.” Gli dico accennando un sorriso.
La verità è che da quando ho lasciato Lexie. Ho realizzato di aver tagliato fuori qualsiasi altra persona dalla mia vita. E ho deciso di andarle a recuperare una per una. A cominciare da loro. I miei fratelli.
Kevin si mette in piedi e mi si avvicina. Allarga le braccia, aspettando che sia io a colmarle.
Mi avvicino lentamente e lo abbraccio.
“Oops, forse non volevate essere disturbati.” dice Nick appoggiato allo stipite della porta.
Gli faccio un cenno con la mano, si unisce a noi.
Anche se la vita ci aveva portato lontano e sfortunati eventi ci avevano separati. Sono bastati pochi secondi per ritrovare in quei due uomini, le persone più care a me sulla terra.
Non si è mai troppo adulti per abbracciare un fratello, loro erano i miei migliori amici e lo saranno sempre.
“Come stai fratellino?” dico scompigliando i capelli di Nicholas che prontamente li rimette al loro posto.
“Fratellino? Non sono un po’ cresciuto?” dice lui ridacchiando.
“E hai messo la testa a posto?” gli ripeto riferendomi alle sue rinomate doti di conquistatore. Anche se mi sembra surreale che sia stato io a dirgli una cosa del genere.
“Lo farò solo quando lo farai tu. E la tua ragazza?”
“Ci siamo lasciati.”
“Peccato, mi piaceva davvero tanto. Lo sai, ora sta avendo un bel successo con noi..”
Spalanco gli occhi.
“Lexie?! Che ci fa con voi?”
Kevin si gira di scatto verso Nick e gli da una gomitata. Evidentemente ha detto qualcosa che non doveva.
“No, non lei, mi sono sbagliato.” Dice Nick massaggiandosi il braccio colpito.
 
Come ha fatto a sbagliarsi? Alzo le spalle.
“Per quanto ti fermi?” mi dice Kevin.
“Ho il volo alle sei di oggi pomeriggio.”
“Allora puoi fermarti da noi.”
Li guardo per pochi secondi, riflettendo sulla risposta, che però era inevitabile.
“Perché no.” Dico sorridendo.
 
Il pranzo sta per cominciare, Kevin sta parlando con me in salotto, Nick è nella cameretta di Grace per aiutarla a fare i compiti e mia madre è in cucina, dando “consigli” a Danielle che gira come una trottola per la stanza.
Kevin rigira tra le dita un sigaro senza accenderlo.
Non riesco ancora a credere alla scena. Fino a pochi anni fa eravamo solo tre ragazzi scalmanati.
Vorrebbe dirmi qualcosa ma non trova le parole.
“Joe, parlando dell’eredità di papà..”
Ed ecco la litigata che vorrei in tutti i modi evitare oggi.
Fortunatamente in quel momento la voce di Danielle risuona in salotto: “Kevin, potresti venire a pelare le patate?”
“Amore, sto parlando con Joe..”
“Beh, amore, tua madre sta già facendo troppe cose, quindi ti sarei grata se venissi tu ad aiutarmi” replica lei con un tono di voce in bilico tra l’arrabbiato e il supplichevole.
Kevin mi guarda scusandosi, gli faccio l’occhiolino e ci alziamo insieme dalle grandi poltrone in pelle.
Attraverso il corridoio della grande casa, sento della musica provenire da una camera, mi acquatto accanto alla porta socchiusa e dolcemente la apro. La musica cessa immediatamente.
Le fantasie floreali e il rosa della cameretta di Grace mi colpisce subito, in un secondo momento mi accorgo della piccola seduta al piano, con accanto il suo giovane zio, che mi guarda con gli stessi occhi che aveva quando sua madre lo sorprendeva a mangiare furtivamente della crema di cioccolato, nonostante avesse il diabete.
“Ops, scusate, sembrava ci fosse un concerto qui.” Dico sorridendo ed entrambi si sciolgono in una risata.
“Avanti Grace, continua ad allenarti, io torno subito.” Sussurra Nick all’orecchio della bambina e si alza.
“Kevin non vuole che impari a suonare.” sbuffa Nick.
“Perché?”
“E che ne so. Dice che è una carriera rischiosa quella dell’artista.”
Grace intanto suonava con una dolcezza meravigliosa, era uno spettacolo per la vista e per l’udito, guardare quelle minuscole dita che scivolavano sui tasti bianchi e neri.
Guardala, ha un talento naturale. Fantastica.”
“E’ di famiglia.” Dissi guardandolo.
“Già.” Mi sorrise. “E’ proprio di famiglia.”

...

 
Dopo i saluti mi avvio verso la grande porta in mogano.
Sento Kevin che mi blocca il braccio e mi prende la mano e poggia sopra il mio palmo un assegno.
“Kevin…” gli dico senza voler minimamente discutere ancora.
“Joe.” dice deciso lui. “Prendili, sono tuoi. E poi, ti serviranno.
A quelle ultime parole lo guardo un po’ stranito ma alla fine alzo le braccia e lo stringo forte a me.
 
“Zio Joe!” strilla la piccola sgambettando affannata per raggiungermi prima che mi allontani.
“Tornerai di nuovo a casa?” la sua vocina mi spezza il cuore.
Le sfioro la fronte con le labbra.
 “Certo.”
“Domani?” dice con entusiasmo.
Scoppio a ridere.
“Tutte le volte che vorrai, Grace, ci sarò.”
 
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Chiedo perdono per il ritardo colossale.
La rottura dei Jonas Brothers mi ha completamente distrutta.
Sto provando ad accettarlo, ma ogni giorno che passa mi mancano sempre più.
Comunque non abbandonerei mai loro, voi fans e le mie storie.
Grazie, se avete letto e avete aspettato e siete rimaste con me.
Siete fantastiche.

-Grace
  
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