«Ran che ci fai qua? Dai torna nella tua stanza a riposarti... non disturbare i pazienti» disse Heiji prendendola per il braccio.
«Ok...»
A quel punto Kita comprese che iniziavano ad esserci dei sospetti sul loro conto e preoccupata decise di uscire dall'ospedale e chiamare lo zio.
«Zio...»
«Dimmi»
«La ragazza sospetta di me e di Machinaga»
«Dove ti trovi?»
«In ospedale...»
«Fuggi... va lontano, è una trappola»
«Non ti seguo...»
«Nipotina ragiona... la ragazza non vi conosce... non può sapere che l'avete trovato voi... quindi ciò significa che Machinaga ha parlato...»
«Non posso fuggire anche perché così facendo daremo la certezza...»
«Perfetto ragazza mia…Vedo che ragioni…Ho un'idea migliore...Ci penso io…»
«Ah ciao Kazuha... buon giorno» disse Ran sorridendole.
«Ciao Ran, ma dove sono i tuoi genitori? Pensavo di trovarli qui...»
«Beh si ma sono usciti presto per comprarmi da mangiare... si sono messi in testa che il cibo dell'ospedale non sia genuino»
«Ah beh contenti loro...» disse Heiji che subito dopo uscì dalla stanza per sentirsi con l'ispettore.
«Codice rosso»
«Cioè?»
«Ho trovato Ran nella stanza di Machinaga e parlava proprio con Kita Ishida...»
«Dannazione...» disse l'ispettore chiudendo la chiamata.
Quella stessa sera, Heiji rimase di guardia nella stanza della ragazza e intanto a casa del dottore Agasa, mentre tutti dormivano, Yusaku conversava al telefono.
«Si certo... tranquillo» dopodiché chiuse la telefonata ed uscì di casa.
Nel prossimo capitolo:
«Cosa è stato questo urlo?»
«Yusaku Kudo fuggire con in mano l'arma del delitto...»
“…Shinichi avrebbe elaborato sicuramente un piano migliore...” pensò Heiji.
Scusate il ritardo. Spero sia stato di vostro gradimento. Non perdete i prossimi appuntamenti, mercoledì 11 dicembre 2013 (Il piano - Terza Parte)