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Autore: _Rainy_    04/12/2013    5 recensioni
Un regno diviso in quattro terre. Un governo sbagliato. Non un tiranno assetato di potere contro cui combattere, ma una malattia pericolosa. L'11a cacciatrice di taglie della Terra del Fuoco che torna al mestiere per cui è nata con un'ultima, pericolosa missione, che le cambierà la vita.
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Un regno diviso in quattro terre. Un governo sbagliato, con a capo la propria madre. Una fragile principessa dovrà scontrarsi con una realtà che le è sempre stata nascosta fin da bambina : il suo regno sta morendo. E solo lei realizza che il nemico contro cui combattere è molto più vicino di quanto sembra.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Duncan, Gwen, Scott | Coppie: Duncan/Gwen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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14. (Dawn)

Tum Tum..

Tum Tum…

Un suono debole e lento veniva dal polso di Dawn, costantemente racchiuso nelle mani di uno Scott preoccupato più che mai.

L’aveva trovata in mezzo al corridoio, dopo che quasi tutti se n’erano andati, mentre stava perlustrando il castello un’ultima volta.
Era lì: stesa a terra, con una macchia scusa che si allargava da dietro la sua testa, imbrattando i capelli e il vestito della principessa. 
Non sapeva come potesse essere finita lì, ma immaginava che qualche ribelle l’avesse colpita pensando a lei come ad una nemica; e sbagliandosi di grosso.

Aveva rischiato di far fallire la seconda parte della missione, che prevedeva di rapire la principessa per poi chiedere un riscatto alla regina nel caso non fossero riusciti a trovare da sé la cura. 
Non l’avevano trovata ed erano tornati a perlustrare il castello per trovare Dawn. Evidentemente era stata stanata, ma poi abbandonata lì per qualche motivo, fino a quando non l’aveva trovata lui.
Era crollato in ginocchio, spaventatissimo, e si era fatto aiutare a tirarla fuori dal castello semi-diroccato dai ribelli che erano accorsi udendo le sue grida.

Il resto era conosciuto da praticamente tutti: lui che la caricava sul carro e urlava disperato…
- Chi l’ha abbandonata?! Chi?! Trovatemi quel figlio di…

Erano serviti tutto il suo autocontrollo e la sua pazienza per non scagliarsi contro la povera innocente Lindsay che aveva alzato la mano tremante:
- Non pensavo fosse lei la principessa… Me la immaginavo molto più alta e con un’aria più regale…

Scott aveva sospirato, alzando gli occhi al cielo:
- Ricordami perché sei ancora con noi Lindsay, ti prego…
- Penso sia perché conosco le Quattro Terre come le mie tasche e buona parte dei territori circostanti, signore…
- Ecco! Grazie… E ora tutti fuori!

Aveva esclamato, impaziente di occuparsi di Dawn.

I ribelli sfilarono davanti ai suoi occhi per uscire dalla tenda montata sul carro e lasciarono Scott da solo… 
Il ragazzo riflettè un secondo sulla sua situazione: zero esperienze mediche, un danno la cui gravità era un mistero, la condizione precaria di una persona a cui, inconsciamente, teneva molto…
Doveva provare a salvarla, in qualche modo. Chiamò a gran voce:

- Lindsay! George! Venite qui, subito!

I due accorsero, non senza un’espressione dubbiosa in volto.

- Si?
- George, ho bisogno di cure mediche, subito… Quindi vammi a chiamare Lui…Lindsay, penso che io e te dovremmo fare un discorsetto… George, sei congedato!

George se ne andò in fretta, leggermente imbarazzato e Scott lo osservò andarsene prima di cominciare:
- Lindsay, perché non hai riconosciuto la principessa?

La bionda sembrava molto imbarazzata:
- Ehm… Bè, non la vedevo da davanti, ho pensato fosse una semplice servetta, e oltretutto il vestito non era certo regale, così polveroso e…

Scott alzò gli occhi al cielo, nuovamente:
- Perché l’hai colpita senza prima accertarti della sua identità?! 
- Bè, ho pensato che dato che correva senza una meta imprecisata e piangendo, non avrebbe potuto essere la principessa, certamente chiusa nei sotterranei e…

Scott ci impiegò qualche secondo ad assimilare quello che aveva appena sentito:
- Cosa?

Lindsay lo guardò, dubbiosa:
- Ho detto che una principessa sarebbe sicuramente stata nei sotterranei, non a zonzo nei corridoi…
- Prima! Hai detto che… Stava piangendo?!

La ragazza si illuminò:
- Oh si! Stava proprio piangendo! I suoi singhiozzi si udivano da molto lontano…E non sbaglio stava sussurrando un nome, o qualcosa del genere…
- Un nome?

Scott sapeva di essere caduto nella trappola della ragazza: poteva essere ingenua o svampita, ma per quanto riguardava i pettegolezzi non aveva rivali; sapeva esattamente come attirare l’attenzione, con quali parole e quali gesti, ed era esattamente quello che stava facendo…
- Si, ma non ricordo esattamente… Forse con la A, o magari con la T… O forse la S…

Stoccata finale: sapeva di averlo in pugno.
- Cerca di ricordare meglio… Magari se ti dessi un tozzo ti pane la tua memoria migliorerebbe? O magari… La garanzia che quando avremo la cura Tyler sarà il primo ad essere curato?

Era l’unico modo: sapeva essere una fredda arpia quella ragazza, se c’era la possibilità di un tornaconto personale. Infatti Lindsay si illuminò:
- Ummm… Si, direi che si può fare! Il nome… Be’, era il suo signore… Penso l’abbia pronunciato diverse volte, ma sono riuscito ad udirlo distintamente, e poi penso l’abbia ripetuto… Era davvero abbattuta…

Scott sentì qualcosa romperglisi dentro: forse il ricordo della litigata e la maschera d’odio con cui l’aveva trattata, ma che sapeva essere assolutamente irreale.
Annuì con freddezza e congedò Lindsay, che sgusciò via con un gridolino di felicità, correndo probabilmente da Tyler a annunciargli la bella notizia.

Il rosso la osservò uscire, poi si accasciò accanto al corpicino di Dawn, immobile,  e pianse, come non aveva mai fatto…


DAWN POV

Era come sospesa in aria, in una bolla di luce e cristallo che intorno a lei vorticava…

Tutto era confuso, ma avvertiva una strana pace… Solo, forse, un’interferenza in quel mondo perfetto? Una specie di voce, di gemito addolorato, che le giungeva sordo e molto debole alle orecchie e andava via via soffocandosi nel silenzio…

Chi cercava di rivolgerle quella che aveva tutta l’aria di una richiesta d’aiuto? Perché le giungeva così strana? Dove si trovava?

Nel buio provò ad ascoltare la voce misteriosa…

- … E così ti ho trovato Dawn… Ti ricordi? La prima volta che mi avevano parlato di te ti pensavo frivola, egocentrica e vanitosa, ma… Be’… Mi sono accorto che sotto questo esile corpicino c’è qualcosa di molto prezioso, di anomalo… Sei come me, anche se probabilmente non mi sentirai e non vorrai ascoltarmi al tuo risveglio… Perché tu ti sveglierai! Ehm… Si, dicevo, sei come me: un’infanzia difficile, dei genitori difficili, una crescita difficile… E ora guarda cosa siamo diventati… Un ribelle in fuga dai suoi stessi amici e una principessa in bilico tra la vita e la morte per colpa di un’azione troppo avventata… E’ forse questo il mio destino? Perdere tutti quelli che amo?! Dawn, non andartene, non anche tu, perché io… Io… -

La principessa sentiva qualcosa bagnarle le guance, qualcosa che dagli occhi scendeva lungo il suo viso… Ma non era qualcosa di solido: sembravano lacrime, ma sapeva che non erano reali, era uno sfogo del suo inconscio…

Quella voce… La conosceva… E quel ricordo a cui aveva alluso… Perché sentiva di doversi ricordare un episodio in particolare? Tanta disperazione in un discorso incoerente, frutto del cuore e di uno sfogo…

Erano anni che cercava di alleviare le sofferenze di ogni essere vivente le si presentasse davanti, ma perché allora sembrava di aver fallito miseramente con quella voce? Perché, anzi, sembrava essere lei stessa causa della sua sofferenza?

Spalancò gli occhi e improvvisamente la bolla si frantumò intorno a lei, e si sentì come se stesse cadendo per chilometri e chilometri…

Fino al risveglio.
Si tirò su debolmente e si guardò intorno: si stava muovendo e dal ritmo ondeggiante con cui si muoveva dedusse che probabilmente era uno Woo addomesticato… 
La tenda era arredata con semplicità, spaziosa, ma pratica: una scrivania, diverse armi, un giaciglio e qualche vestito sparso per il pavimento. Delle bende insanguinate su un tavolo, chiaramente fuori posto. 
Provò a girare la testa, ma un dolore inteso le lacerò la cute. Emise un gemito.

Notò solo dopo qualche secondo che un ragazzo in lacrime dalla testa rossa la stava osservando, più felice che mai e con le lacrime che gli rigavano le guance.

- Dawn…

La voce!
Era lui! La principessa improvvisamente cominciò a riconoscerlo…

- Scott…

Il ragazzo la osservò e studiò i lineamenti della ragazza: viso gentile, pelle lattea, grandi occhi chiari, capelli che si sposavano perfettamente con la delicatezza del volto… Sembrava fatta di porcellana, oro e miele*…
Si alzò e si sporse verso di lei, baciandole delicatamente la fronte…

- Bentornata Dawn, ti va di sentire una spiegazione?

Dawn sussultò, il ricordo di quello che era successo tornò violentemente insieme alla vergogna di quel bacio proibito:
- No Scott! Dimmi dove sono e fammi tornare a casa! Cosa avete fatto a mia madre?!

Il rosso sembrò sinceramente addolorato da quelle accuse e balbettò:
- N-No, ti prego… Fammi spiegare, ti posso convincere che sono dalla parte giusta… Dalla nostra parte…


*= Avete mai letto “Il Barone Rampante” di Italo Calvino? Se si forse avete colto il riferimento, se no non leggetelo (è una noia assurda .-.), ma sappiate che questo “oro e miele” è riferito al personaggio clou femminile del libro (una stronzetta di nome Viola), nella scena looove tra lei e il protagonista… Perché l’ho messa? Perché adoro questo connubio, voi no *-* ?

 


-PAUSA CIAMBELLE U.U-
Shiau ragazze ^^
Pensavate fossi morta eh ù.ù? Malfidate, io sono viva per voi <3
*TUTTI: Diabete…*
Uff… Uno cerca di essere gentile… Vabbè!
Allora, il mio piano originale prevedeva di farli kissare (?) in questo episodio, ma pensandoci bene… Eheh, mi è venuta in mente una cosuccia wowowow ^._.^ Vi farò disperare I know u.u
Adieu a tutte, per ora… Un grazie a una mia amicissima (Fenicottero_) e ovviamente a Eternity_99 e a Craggy, che però non vedo da un po’ >.< Whyyy?!
Ringrazio anche tutte le ragazze che mi recensiscono, a cui voglio un mondo di bene, ma con le quali non sono ancora in confidenza…
Una persona che devo però citare? Ovviamente CrazyMoony (scusami se hai dei trattini da qualche parte nel nick e io me li sono persi >.< Potrai mai perdonarmiii?), che nel bene e nel male mi da sempre un parere sincero, che è una delle cose che apprezzo di più ^^… Grazie :’3
Vuoi essere tu la prossima ad essere citata da Rainy? Allora recensisci e sbalordiscimi e…
*TUTTI: Se, vabbè, poi?! Non so, anche una paletta da giudice vuoi?!*
Ehm… Siii *-*
*TUTTI: Addio!*
Eheh, baciotti a tutti :3 
_Rainy_

   
 
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