LA LETTERA

Ce l’aveva fatta. Aveva appena scoperto che al villaggio della sabbia era apparso un enorme drago verde
con gli occhi rossi. Ora doveva solamente seguire la strada che aveva preso e scoprire degli indizi.
Visto fratellone? Ce la potevamo fare anche senza quei ninja. Troverò nostro padre prima di te e poi la farò pagare a Neji.
Goten continuò la sua strada volando e raggiunse una radura. Lì c’erano molti animali che giravano e non
sembravano affatto spaventati da Goten.
Andò avanti a piedi e lungo la strada vide una tonaca azzurra per terra vicino a un laghetto.
Pensando che fosse del padre, rimase ad aspettare.
Dopo una mezzoretta, uscì dall’acqua una ragazza dai capelli lunghi e biondi e dagli occhi azzurri come il mare. Appena questa si accorse di Goten però iniziò a scappare.
“Aspetta! Non voglio farti del male. Scusa non volevo pensavo che nell’acqua ci fosse un’altra persona.”
disse Goten grattandosi la testa.
“La prossima volta però stai più attento! Comunque piacere il mio nome è Maria.”
“Piacere Maria io sono Goten. Ma come hai fatto a rimanere in acqua così tanto?” chiese Goten stupito.
“Mi sono allenata a rimanere sott’acqua per un bel po’ di tempo. Così quando devo pescare posso rimanere tanto sott’acqua.” Rispose Maria.
“Wow! Ma quella tunica è tua?” chiese Goten.
“No,ma prima ho visto un bambino con i capelli strani e mi ha dato una cosa da dare a chi avessi incontrato
dopo di lui. Poi si è volatilizzato lasciando questa tunica rotta e un bastone.” Disse Maria.
“Davvero? E non ti ha detto nient’altro?” chiese Goten.
“No mi dispiace. Comunque tieni. È quello che mi ha dato il ragazzo.” Disse Maria porgendo a Goten una
lettera.
“Grazie! Adesso devo andare a presto!” disse Goten andandosene.
“Aspetta! Quel bambino ora che ricordo ha detto che la persona avrebbe dovuto aprirla col fratello. Se non c’è lui la busta non si aprirà.”
“Hai ragione! Non si apre. Uffa! Io avevo litigato con lui!” disse Goten deluso di dover tornare indietro.
“Perché hai litigato? Mi puoi raccontare tutta la storia?” chiese Maria curiosa.
Goten così raccontò tutta la storia dall’inizio senza tralasciare nulla.
“Mi dispiace. Ma secondo me devi perdonare tuo fratello. Lui ti vuole bene e secondo me ti ha fermato
perché sapeva che vostro padre non avrebbe voluto tutto questo. Non dovete interferire con gli altri.
Da quello che mi hai detto ti ha salvato un mucchio di volte. Torna da lui! Secondo me sente la tua mancanza.” Disse Maria poggiando una mano sulla spalla di Goten.
“Mmm…forse hai ragione! Devo tornare da mio fratello! Non posso comportarmi come un bambino!
Grazie di tutto Maria sei mitica! Addio!” disse Goten andandosene volando.
Intanto Gohan e gli altri erano quasi arrivati a destinazione.
“Finalmente siamo arrivati! Non ce la facevo più con questo caldo!.” Disse Rock Lee.
“Ti lamenti sempre! Sei peggio di Naruto.” Disse Kiba.
“Ehi! Guarda che io non mi lamento mai!” disse Naruto
“Cosa dici ma se sei il primo che si lamenta!” disse Kiba.
“Su calmatevi! Siamo quasi arrivati a destinazione.” disse Hinata per far calmare le acque.
“ A proposito Gohan come mai sei così silenzioso? È tutto il viaggio che non parli.” chiese Sakura
“Sto bene tranquilla. Sono solo preoccupato per Goten.” Rispose Gohan.
“Mi dispiace. Chissà dove sarà andato.” Disse Sakura.
“Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!” gridò Hinata.
Quando si girarono tutti videro 3 ninja che tenevano ferma Hinata e altri sette che la circondavano.
“Hinata!” gridò Naruto buttandosi contro i nemici. Però venne bloccato da Kakashi.
“Fermo Naruto! Se fai un passo falso quelli la eliminano.”disse Kakashi rispondendo allo
sguardo interrogativo di Naruto.
“Ah ah adesso dateci tutto quello che possedete se non volete che la vostra amichetta si faccia male.”
disse quello che doveva essere il capo.
“Aspettate! Ci penso io! Avevo proprio voglia di sfogarmi” disse Gohan avanzando.
“Cosa vorresti fare moccioso? Non sei nemmeno un ninja!” disse uno di loro provocando una risata generale.
“Lo vedrete subito” disse Gohan e alzando un po’ le mani sparò un raggio di fuoco verso quelli che tenevano Hinata polverizzandoli.
“Forte!” disse Naruto
Gli altri sette però partirono all’attacco e circondarono Gohan.
“Adesso cosa fai? Non puoi fermarci tutti in una volta.” disse il capo.
“Lui no ma io si!” disse Goten arrivando alle spalle degli avversari e alzando il terreno li fece cadere .
“Ma cosa?!” dissero stupiti i ninja. Infatti un enorme pezzo di terreno stava volando davanti a loro.
“Non provate a prendere in giro mio fratello avete capito!?” disse Goten facendo andare il pezzo di terra contro i ninja. Però il colpo venne fermato da un’onda di energia che frantumò il masso.
“Goten non devi eliminarli! Rischiamo di cambiare la storia e poi non può ridurti a gente come loro.” disse
Gohan.
“Però quei mostri hanno cercato di eliminarvi.” Rispose Goten arrabbiato.
“Goten ascolta. Tu sei un ragazzo dal cuore d’oro! Pensa a cosa direbbe Bra scoprendo che hai ucciso delle persone che non volevano ucciderti ma solo di derubarci.” Concluse Gohan sperando di averlo convinto.
“Ma…tu…” disse Goten titubante.
“Sono solo bruciati ma sono ancora vivi.” Disse Gohan capendo la frase di Goten. Infatti più in là i tre ninja
si erano già rialzati e stavano scappando con gli altri.
“Sono contento che sei tornato!” disse Gohan abbracciando il fratello.
“Pure io! Scusa mi sono comportato come un bambino.” disse Goten abbassando lo sguardo.
“Non è vero! Io dovevo aiutarti. Ma tranquillo Neji ha avuto quello che si meritava.”
“Scusa Goten non volevo dire quelle cose.” disse Neji.
“Fratellone non dobbiamo più andare al villaggio. Ho una lettera inviateci da nostro padre. Torniamo al villaggio della foglia per leggerla. Ma andiamo teletrasportandoci così ci metteremo di meno.”
“Ok andiamo!”disse Gohan e tutti si prepararono per il teletrasporto.

CONTINUA…
CIAO! CHISSà COSA CI SARà IN QUELLA LETTERA! SPERO VI SIA PIACIUTO IL CHAPPY ANCHE SE HO VISTO CHE ORMAI SOLO DUE PERSONE MI RECENSISCONO. GRAZIE A CHI RECENSISCE .
A PRESTO.