Passer-by

Nella tua vita incontrerai migliaia, anzi, forse milioni di persone: adulti e ragazzi, bambini ed anziani.
Li chiamerai semplicemente passanti, perché almeno per un secondo saranno scivolati fra le pieghe della tua vita.

Incontrerai proprio un sacco di persone; alte e basse, con la pelle caramello o bianca come il latte.
Della maggior parte di questi individui nemmeno te ne ricorderai: entreranno ed usciranno dalla tua esistenza che sarà quasi come se non fosse mai successo.
E sarai consapevole che anche tu, per un breve millesimo di secondo, sei stato parte della vita di quella persona, che sia un insegnante, un alunno, o magari addirittura un personaggio famoso.
Tutto sommato, è quasi un pensiero...
Bello, no? Ed è così che vanno le cose, da sempre.

Certo, qualcuno magari potrà catturare la tua attenzione, ma per quanto tempo?
Sicuramente non abbastanza per ricordartene quando sarai anziano e avrai le rughe a raccontare le pagine della tua vita.

Il problema -pensa Harry- 
è quando un passante smette di essere tale: quando da sconosciuto diventa "ah, si, lo conosco di vista".
Il problema è quando poi lo conosci, e lui non è più un passante, perché semplicemente non passa più: lui resta.

Ma a dire il vero lui non lo è mai stato un semplice passante, eh, Harry?
Perché lo hai saputo sin dal primo momento in cui lo hai visto, che lui ti avrebbe marchiato la vita come i tatuaggi fanno con la pelle.
E i tatuaggi sono per sempre, giusto?

Ma allora non è davvero un problema, perché Harry, se potesse tornare indietro, lo rifarebbe: prenderebbe di nuovo quella metropolitana un po' scalcagnata che non gli ispirava fiducia ma che doveva portarlo a casa; andrebbe sempre  nell'ultimo vagone in fondo, e sedendosi su di un sedile, comincerebbe a guardare quegli occhi azzurri, proprio dello stesso colore che da sempre associa al profumo della primavera.
Probabilmente arrossirebbe ancora notando che quel ragazzo si è accorto di essere fissato, ed inizierebbe a tremare vedendolo alzarsi per sedersi vicino a lui.
"Oops" sussurrerebbe abbozzando un sorriso, per tranquillizzarsi sentendo il "Ciao" divertito e squillante di quel ragazzo, che spererebbe essere qualcosa di molto di più di un semplice  passante.


Harry si gira nel letto, e guarda Louis dormire tranquillo al suo fianco, i capelli sparpagliati sul cuscino e un leggero sorriso dipinto in viso; sí, rifarebbe tutto daccapo, sempre: perché ora che sa di sicuro che il suo Louis  non passa più, forse ci metterebbe un po' di meno, a pronunciare quel "Oops".




Ciao!
Dunque, inizio col dire che inizialmente lo Stalker sbircione doveva essere Louis, era un ruolo perfettissimo per lui, a mio modesto parere!
Poi però non sarebbe quadrata la storia Oops-Hi e quindi tadadadann!
Spero solo che sia non dico carina...
Ma almeno decente?
Hahah
Beh, grazie mille per avere letto,
Un bacio
:)