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Autore: La Fenice    05/12/2013    1 recensioni
Megan, un demone dalle sembianze di una ragazza, membro dei Kurakuma, cerca di rubare un tomo di arti occulte dalla Shibusen, ma, per prenderlo, è costretta ad iscriversi alla scuola.
Sarà costretta a fare amicizia con i suoi nemici, e sarà sempre in costante pericolo essendo vicino ai due Shinigami della scuola, che potrebbero scoprirla ed ucciderla, ma non si arrenderà facilmente, e, in un modo o nell'altro, cercherà di prendere tutti gli oggetti demoniaci di proprietà del Dio dei Demoni confiscati dalla scuola.
Riuscirà Megan nel suo intento? Oppure verrà scoperta?
Genere: Avventura, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi dice di seguirlo, e così faccio, tenendomi a debita distanza e guardando in basso. Ho paura dei suoi occhi d'oro, ho paura che riescano a leggere la mia anima, i miei occhi, la mia storia ... Non deve sapere niente. E comunque c'è una bassissima probabilità che saremo nella stessa classe.
Con la coda dell'occhio lo controllo. A volte mi guarda come per tenermi sotto controllo. E ho paura. E' una doccia fredda ogni volta che posta lo sguardo su di me. Sto sudando freddo.
'I demoni non provano la paura. I demoni non provano emozioni.'
Erano state le parole di mio padre da quando non ho visto più mia madre. Ma essendo metà umana e metà demone, posso provare emozioni e paura, con l'unica differenza che non proverò mai emozioni estreme come il terrore, grazie alla mia parte demoniaca.
-Allora, com'è che ti chiami?- Rompe il ghiaccio la bionda bassina, con un sorriso divertito ... Non so da dove lo tiri fuori.
-Megan. - Rispondo asciutta. - ... E voi? - Chiedo, per allungare il discorso e levarmi un po' la tensione di dosso.
-Io mi chiamo Liz, e lei si chiama Patty. - La bionda più alta, Liz, presenta entrambe. -Da dove vieni? -
Eh, sai com'è, vengo dal Regno degli Inferi, sono diretta discendente del Dio dei Demoni e vago spesso sulla Terra per raccogliere anime e oggetti demoniaci. -Vengo dal ... Sì, insomma da ... dal Canada. - Invento, sperando che se la bevino.
Poi il mio sguardo si posa sullo Shinigami, che sembra non stia ascoltando e guarda avanti.
-Guarda Kid, Marie è lì. - Indica Liz al suo maestro d'armi.
Una donna bionda con una benda sull'occhio, Marie, si trova dentro una stanza e sta sistemando delle carte. E' un po' impacciata nei movimenti, ma sembra che si stia concentrando.
-Va' da lei, ti iscriverà alla Shibusen. Buona giornata. - Saluta Kid, secco, e se ne va.
-Ciao! - Salutano cordialmente Liz e Patty in coro.
Quello Shinigami è simpatico quanto l'abbraccio di un cactus, ora che ci faccio caso. Comunque ora si è allontanato e non si è accorto di nulla, sono fuori pericolo, e lo sarò ancora di più dopo l'iscrizione. Non ho motivo di preoccuparmi adesso. Scrollo le spalle e mi dirigo verso Marie con passo svelto. Mi affaccio alla stanza dalla porta semi aperta.
-Buongiorno. - Saluto Marie.
Mi guarda un po' spaesata, poi posa le carte che ha in mano. -Oh, buongiorno! - Mi rivolge un sorriso simpatico e dolce.
-Sono appena arrivata e vorrei iscrivermi in questa scuola. - Spiego, aprendo la porta del tutto ed entrando.
-Capisco. Oh, non ricordo dove ho messo i moduli di iscrizione! - Esclama, rovistando tra le pile di fogli posate sul tavolo che occupa il centro della stanza. -Dovrebbe essere qui ... - Continua a cercare, ma non riesce a cavare un ragno dal buco. Poi si ricorda della mia presenza. -Uh ... Accomodati pure su una di queste sedie, intanto che io cerco. - Mi invita.
Mi avvicino e prendo posto su una delle sedie, osservando Marie che rovista tra documenti, circolari, appunti e altri fogli dal significato a me ignoto.
Dopo circa una ventina di minuti, quando sono ormai sul punto di addormentarmi sulla sedia, Marie riesce a trovare il dannato modulo. -Erano mischiati ai documenti degli studendi, che sbadata! - Esclama, con l'evidente intento di scusarsi per averci messo così tanto.
Mi consegna un modulo ed una penna e inizio a compilare i campi. Dopo aver finito, soppeso i dati che ho scritto: più della metà sono inventati, ma almeno sembrano realistici. L'unica cosa che mi manca è il corso da seguire. Chiedo a Marie cosa si fa nei vari corsi, e, dopo un'attenta scelta, segno una x sul corso per la Falce della Morte, in cui le armi mangiano anime per arrivare al massimo della loro potenza.
-Perfetto! - Esulta, firmando il modulo e consegnandomelo. -Tienilo e portalo al professore, lo dovrà firmare, mettere la data di oggi e lo dovrà conservare nel registro di classe.
-Ok. Grazie mille. - Ringrazio, saluto e vado via.
Stringendo il foglio con ambedue le mani, inizio a vagare per la scuola cercando la porta con l'insegna del mio corso, finchè non lo trovo. Mi fermo davanti alla porta. Ammetto di essere un po' agitata, visto che sarò in mezzo ad esseri umani istruiti per uccidere esseri come me, ma devo farlo.
Dall'interno proviene soltanto la voce del professore, tutti gli alunni sembra che non fiatino.
Mi decido e busso.
-Avanti.-
-Buongiorno. - Entro e chiudo la porta alle mie spalle. Poi mi dirigo verso il professore e gli consegno il modulo senza aggiungere altro.
-Megan Akuma. - Legge, sorpreso. Poi inizia a girarsi una rotella impiantata nella testa.
Prima non l'avevo notato, ma ha le parti del corpo cucite fra loro e ha quella vite inquietante che gli trapassa il cranio. Chissà come ci è finita.
Mentre il professore legge il foglio, va alla cattedra e firma, mi guardo la punta dei piedi. Non mi piace essere osservata da tutti quei ragazzi. Poi però la curiosità mi fa osservare i banchi. Il primo che noto è il ragazzo azzurrino che ho incontrato ... O meglio, scontrato nei corridoi, che sta agitando le braccia per farsi riconoscere.
Ci sono un sacco di persone strane e, ironia della sorte, ci sono anche il ragazzo e la ragazza che ho seguito per arrivare qui. Con gran sollievo noto che lo Shinigami non è in questo corso. Per fortuna.
-Io sono il professor Stein, piacere di conoscerti Megan. Ti va di presentarti alla classe? - Sistema il foglio nel registro e poi mi squadra, aspettando che mi presenti.
Mi volto verso i ragazzi seduti ai propri banchi. -Mi chiamo Megan Akuma ... - Non sono troppo convinta, ma essendo il primo giorno, sono sicura che scambieranno la mia insicurezza per l'emozione. -Vengo dal Canada e ... Adoro i libri antichi, specialmente quelli di magia. Uh, poi ... Mi piace fare collezioni di oggetti antichi di tutto il mondo ... Ah, e ovviamente mi piace combattere. - Credo che possa bastare.
Il professore mi fissa, curioso. - E chi è la tua arma? - Mi chiede.
-Solo un momento. - Apro la bisaccia e trovo Doragon, il mio pipistrello e arma, che sonnecchia beatamente. -Su, svegliati. - Lo chiamo, scuotendolo. Lui esce dalla bisaccia svolazzando.
Un brusio si diffonde nell'aula. Tutti stanno commentando Doragon, il mio pipistrello nero con gli occhi purpurei e due piccola corna dello stesso colore degli occhi. Ovviamente, essendo un animale e non un ragazzo, mi staranno prendendo per matta.
-Mh. - L'esaustivo commento del professore. -Qualcuno di voialtri vuole misurarsi con Megan? - Chiede Stein agli alunni.
-Io, professore! - Si offre volontaria la ragazza di stamattina, la bionda che sta sempre insieme all'albino. Il professore fa un cenno d'assenso e si avvicina a me.
Siamo una di fronte all'altra.
-Bene, Maka, Megan, cercate di non uccidervi a vicenda. - Il professore da' il via allo scontro.
-Forza, Soul! - Il ragazzo albino sbuffa, replica qualcosa e si trasforma in una falce.
Ghigno. Non è alla mia portata. Con una freccia del Furto dell'Anima cadrebbe a terra senza vita in meno di due secondi.
-Andiamo, Doragon. -
-Nya, subito. - Obbedisce, sbadigliando pacificamente.
Doragon si illumina di una luce purpurea con contaminazioni violacee. La sua sagoma illuminata si allunga e si rifinisce, prendendo la forma di un arco.
Non è un normale arco: ha un manico che permette di mantenerlo con la mano destra, mentre con la sinistra si scoccano le freccie che si incoccano da sole, una dopo l'altra, grazie alla mia anima. E' fatto dalle ossa del Drago Demoniaco, un essere che ogni 1500 anni riprende vita e che deve essere ucciso da un nuovo Dio o da una nuova Dea dei Demoni, prima che si possa essere considerati tali.
'Cercate di non uccidervi a vicenda'
Devo usare delle frecce di base.
Maka inizia a corrermi incontro. Incocco tre frecce purpuree e le scocco una dopo l'altra, indietreggiando. Maka ne para due ma ne riceve una, che le sfiora il braccio, graffiandola.
Parte con un attacco frontale, ma uso l'arco come arma di difesa e la spingo indietro. Incocco altre tre frecce e prendo la rincorsa. Spicco un balzo più alto possibile e le scocco contemporaneamente, in modo che Maka trovi difficoltà a pararle. Come previsto, due di esse la colpiscono, l'altra viene respinta. Mentre sto per riatterrare, mi blocca il piede con la falce, facendomi cadere a terra. Un dolore acuto mi perfora la schiena.
Sta prendendo la rincorsa, vuole attaccarmi saltando. Mi metto a sedere, incocco una freccia e la scocco verso il suo piede.
-Legamento dell'anima! - Pronuncio, tendendo una mano davanti a me.
Sotto gli occhi stupiti degli altri studenti, la parte finale della freccia si modifica e prende la forma di una corda. La freccia compie qualche giro attorno al piede di Maka, legandosi ad esso. Afferro il legamento e lo tiro verso di me, facendo scivolare la mia avversaria.
Mi alzo e valuto la situazione. Non posso usare la maggior parte delle mie frecce perchè la ucciderebbero in pochi minuti, devo optare per qualcosa di debole che ponga fine alla valutazione dell'avversario.
Qualcosa come una freccia elettrica a bassa tensione.
Maka si rialza e corre verso di me, io le scocco più frecce possibili contro, facendola rallentare. Ho bisogno di un po' di tempo per caricare la freccia elettrica. Lei mi raggiunge e cerca di falcidiarmi i piedi, ma salto appena in tempo e schivo il suo successivo attacco diagonale, scoccandole intanto una freccia. Purtroppo scivolo e sfrutto l'occasione per rotolare, schivando altri suoi attacchi e invertendoci di posto.  Mi metto in ginocchio, incocco cinque frecce e le scocco contemporaneamente, in modo da prendere tempo.
Ma qualcosa dietro Maka attira la mia attenzione. Quando metto a fuoco la sagoma, riconosco lo Shinigami, in mezzo alle due ragazza bionde, sull'uscio della porta.
E' stato alle mie spalle forse dall'inizio del combattimento. Ha avuto il tempo di osservarmi, e se è abbastanza sveglio, anche da capire che non sono un essere umano.
Sbianco in una doccia fredda, rischiando quasi di perdere un braccio per colpa di Soul e Maka, ma paro l'attacco procurandomi solo un graffio insignificante al polso. Intanto però è sfumata la mia occasione di finire questa misurazione fra Maestri d'Armi.
Sta iniziando a irritarmi questo scontro.
Decido di farla finita. Scocco cinque frecce alla volta, una, due, tre, quattro volte, ma Maka ha imparato a parare utilizzando tutta la lunghezza della falce.
Incocco dieci frecce e le scocco contemporaneamente, Maka inizia a mettersi in posizione per parare, ma all'ultimo momento esse si trasformano in dieci corde che roteano come serpenti attorno agli arti della Meister. Tiro tutte le corde contemporaneamente e Maka cade con un tonfo a terra, facendosi male alla schiena e al collo.
Finalmente ho quei secondi che mi servono. Incocco una freccia e la tengo incoccata per qualche secondo, finchè non inizia ad essere attraversata da minuscoli lampi bianchi. Poi la scocco verso Maka.
Viene attraversata da una scossa, poi un'altra e un'altra ancora. Soul riceve le scosse da Maka, che molla la presa sull'arma.
Le scosse finiscono e Soul e Maka sono a terra che cercano di riprendersi dallo shock.
Lascio andare Doragon, che si ritrasforma in pipistrello in un lampo purpureo e ritorna a dormire beato nella mia bisaccia.
Intanto Kid rimane lì dov'era prima e mi fissa. Faccio finta di sistemare la bisaccia per evitare di guardarlo negli occhi, aspettando che il professore ponga fine all'incontro.
-Benissimo. Maka, Soul, potete tornare ai vostri posti.- Ordina lui.
I due ragazzi si alzano acciaccati, Soul borbotta qualcosa di incomprensibile e ritornano a sedersi ai loro banchi.
-Megan, sei la benvenuta in questa classe. -mi dice poi il professore.-Io sono il professor Stein. Prendi pure posto. - Mi invita a sedermi, così mi avvio verso uno dei banchi liberi.
-Professore, dopo la fine delle lezioni mio padre vorrebbe parlare personalmente con lei. - Riferisce lo Shinigami al prof.
Ma quand'è che se ne va?
Intanto mi sono seduta accanto a Black Star, che sta sfottendo Maka e Soul per la loro bassa prestazione del combattimento.
-Certo. - Gira la vite impiantata nel cranio. - Adesso prendi posto anche tu. -
Un'altra doccia fredda.
Perchè sono così sfortunata da essere capitata nella stessa classe di un essere che se sapesse la verità cercherebbe in tutti i modi di uccidermi?


Angoletto autrice >w<
Zalve a tutti, Ave me.
Ed eccomi ritornata con il secondo capitolo °3° In realtà avevo intenzione di disegnare Megan visto che sono ritornata a disegnare al computer, ma poi mi sono resa conto che avrei pubblicato il capitolo il 6 dicembre.
Sì, del 2088 però °^°
Beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ...
ex fidanzato dell'autrice: Aspetta! Un minuto soltanto, aspetta! Vorrei parlarti! ; ^ ;
autrice: Ciao coso di cui non mi interessa l'esistenza, cosa c'è?
ex fidanzato dell'autrice: Chiudi gli occhi.
autrice: fatto.
ex fidanzato: cosa vedi?
autrice: Death The Kid.
ex fidanzato: ecco questa è la mia vita senz ... Aspetta, cosa?!
Beh, al prossimo capitolo LOL.
  
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