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Autore: LouisDePointeDuLac    06/12/2013    8 recensioni
La convivenza, si sa, è una delle prove più ardue che ci si possa trovare ad affrontare.
Sopratutto con certi soggetti. O con i loro amici. O i loro problematici ed ingombranti drammi esistenziali che vanno a sommarsi a quelli personali, dando vita a risvolti imprevisti e non sempre graditi.
Perché la vita è un cubo di Rubik: molteplici facce, combinazioni, conseguenze e frustrazioni derivanti da ogni singola tessera e i suoi movimenti.
Dove non bisogna stare attenti all'introvabile soluzione, ma a ciò che accade nel mezzo della ricerca.
Sopratutto, a quali tiri mancini il dannatissimo cubo tenta di tirarti.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NdA:
Ci sono voluti quasi cinque mesi, ma alla fine eccomi di ritorno. Louis, dopo una serie di perigliose situazioni, giramenti dei cosiddetti e fatiche quotidiane, riesce a pubblicare questo capitolo. Per farmi perdonare, è un po' più lungo degli altri, condito con qualche personaggio nuovo e guarnito con un'imprevista (ma forse neanche tanto) entrata in scena!
Ringrazio coloro che hanno portato pazienza in questo (troppo) lungo lasso di tempo e avranno ancora voglia di seguire le avventure di queste scalmanati, e chi, magari, ne farà la conoscenza con questo aggiornamento.
Un Louis piuttosto sollevato e sereno grazie al ritorno alla scrittura vi porge i suoi saluti e vi augura una buona lettura =)


Bang Bang

 
 
 
 

Ma che diavolo…?
Ah no eh! Così non va affatto!
Ma che accidenti stanno combinando!
- A sinistra! A sin…occhio al cross! Chiudetevi! Chiudetevi, dannazione! Non…SMETTETELA DI PRENDERE A PALLONATE SHUN! – urlo per l’ennesima volta in cinque minuti.

Figuriamoci.
Andromeda finisce dritto per terra, dove rimane seduto per qualche secondo, stordito. June si avvicina immediatamente per aiutarlo, mentre io recupero il pallone e mi rivolgo seccata all’arbitro:
- MUR! Vuoi usare quel fottutissimo fischietto?! Non ce l’hai per bellezza! – lo riprendo.
Il ragazzo alza gli occhi al cielo, voltandosi verso il colpevole:
 - Death Mask, piantala o ti sbatto fuori. –
Per tutta risposta, DM  alza il medio.
- Shun? – domando, tornando a concentrarmi su Andromeda.
- Tutto bene. – mi rassicura lui, mentre June lo aiuta a rialzarsi.
DM sghignazza senza ritegno, mentre Mur batte nervosamente il piede a terra.
Ovviamente non gradisce il proprio ruolo, ma non avevamo l’arbitro e abbiamo dovuto arruolarlo controvoglia.
Oh be’, non è colpa mia se Shaka appena abbiamo lanciato la proposta di una partita si è piazzato sotto ad un albero a meditare, Lili si è infilata le cuffie nelle orecchie per non sentire le chiacchiere inutili di Saori ed Elle si è messa a disegnare, annerendosi ben presto le mani e il viso con il carboncino.

Constatato che Shun è ancora vivo, Mur fa ripartire il gioco, venendo per non poco travolto da Death Mask e Kanon che si lanciano a bomba per litigarsi la palla.
- AHIA! – protesta il fratello maggiore di Kiki, ignorato bellamente. – Volete fare att…-
- DEATH MASK PASSA QUELLA CAZZO DI PALLA! – urla Tisifone in direzione del suo compagno di squadra, mentre tenta di far salire l’azione.

Abbiamo organizzato un pic-nic, oggi a mezzogiorno, nel parco più grande della città.
E’ la prima domenica che riusciamo a trascorrere tranquillamente tutti insieme, o quasi, così ne abbiamo approfittato per far partire  una mega partitella.
Stiamo giocando da mezz’ora e siamo praticamente pari, uno a uno.
Nella mia squadra: io; June, Marin, Shun, Camus; Shadir, Saga, Aiolia; Kanon, Milo; Kiki.
Nella metà campo avversaria: Aldebaran; Shura, Aphrodite,  Sirio, Lear; Shaina, DM, Ikki, Hyoga; Seiya, Benam.
Può sembrare uno scontro non equo, ma vi giuro che non lo è.
A parte quella palla al piede di Shun, la mia squadra sta tenendo duro; Castalia e Nemes sono dei mastini, testimone l’espressione sconvolta di Benam e Phoenix quando si sono visti stoppare l’azione e sottrarre il pallone.
Che ci crediate o no, anche Camus sta facendo la sua figura, per quanto abbia temuto per la salute dei suoi menischi più di una volta.
Shaina non si fa tanti problemi, se ti deve distruggere un arto lo fa.

Cazzo.
Porca miseria.
Mi servono Saga e Ioria a centrocampo.
- Saga! – urlo, alzando un braccio  – Saga, rientra! Ioria, occhio a Benam! Milo dannazione, muovi le chiappe! Saga ho detto…–
- HO CAPITO! – sbotta, fermando Shaina e passando la palla a Milo.
Uh-uh.
Permalosetto, eh?
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- IT’S A PROBLEM-FREE PHILOSOPHYYYY! HAKUNA MATATA! [1] – sentiamo stril…ah-ehm, soavemente intonare da lontano, mentre una sottospecie di Millennium Falcon[2]giunge dal vialetto principale del parco nella nostra direzione, sbandando vistosamente. 
Ma che diamine…?
DOHKO! – sento esclamare da Aldebaran per attirare l’attenzione del soggetto in questione.
- Ciao ragazzi! – ci fa lui di rimando, ruotando il manubrio per salire sul prato e raggiungerci. – Vi ho portato i dessert! –
- Oh occhio, qui stiamo giocan…- inizia a dire Lear, scansandosi per evitare il cinese scalmanato.
- AHIA! –
SHUN! -

- Hop hop, rimozione cadavere! – esclama Kiki, mentre June si precipita sul giocatore abbattuto dalla bicicletta e dalla guida assassina di Dohko.Il quale, nonostante sia ruzzolato un poco più in là, si rialza con un balzo, tira su il mezzo carico di cibo e si avvicina baldanzoso alla sua povera vittima.
- Oh scusa Shun, ma ultimamente i freni della vecchia Sguscio fanno i capricci…- spiega, mentre Nemes e Shadir si affrettano ad aiutare Andromeda a rialzarsi, o almeno a provarci.
E ripararli?! – lancia Pegasus un po’ indispettito.
- Andomeda? – chiedo, avvicinandomi al gruppetto riunito attorno al ferito, per l’ennesima volta  – Come va? –
- Io…credo che uscirò…- bisbiglia lui, piuttosto pallido.
- Ed io pure. – si affretta a dire Nemes – Meglio stargli dietro. –
- Frena! Così rimaniamo sotto di due giocatori! – fa Aiolia – Non possiamo giocare, così! –
- Vinciamo noi per abbandono! – esclama Benam trionfante.
- Scordatelo! – è la replica inviperita dell’altro.
- Allora vai a raccattare due barboni che giochino con voi! – dice il ragazzino sullo stesso tono.
- GIOCOIOGIOCOIOGIOCOIO! – ripete a raffica Dohko.
Oh caz...
- Tieni qui, Shaka! – senza darci il tempo di intervenire afferra la bici, si avvicina al gruppetto sotto all’albero ed affida, o meglio scaraventa, il suo mezzo di locomozione addosso al biondino, abbastanza pronto di riflessi da non finire schiacciato.
Dopodiché si piazza davanti alla mia porta, saltellando sul posto in attesa di cominciare.
Santo cielo.
- Ottimo… - commenta Ioria, l’espressione scettica - E il secondo sarebbe…? -
- LILI! – urla Kiki, partendo di gran carriera in direzione della ragazza e finendole praticamente addosso.
- OH PORCA MISERIA PUZZI E SEI BAGNATO DI SUDORE! – fa lei non appena riesce a rimettersi seduta.
- Vieni a giocare con noi! – ribatte il ragazzino con un sorriso smagliante, allungando la mano per aiutarla ad alzarsi.
- Col cazzo! – è la veemente risposta, seguita dal gesto dell’ombrello.
-   Dai Lili! Ci servi al centro, su! – esclama Milo, andando a prenderla e trascinandola in campo.
- Ahia! Oh, vacci piano! – protesta lei mentre la porta verso la nostra metà di terreno di gioco.

Milo è finalmente tornato tra noi.
Pare che una volta sostenuto l’esame sia tornato a casa, abbia salutato gli altri due e sia andato diretto in camera sua, dove ha dormito per quattro ore filate.
Troppo poco perché Lavoisier lo considerasse morto. Abbastanza perché si facesse una comoda cuccia nella sua borsa.
Ora attende il responso, ma non sappiamo di preciso quando giungerà.

- Lili, vai più a sinistra! Più a sinistra! – la istruisco non appena riceve palla, l’azione ripresa e in svolgimento.
- Sono una giocatrice statica! – ribatte lei incazzatissima.
- In uno sport di movimento?! – è l’osservazione di Shadir.
PAM!
Pallonata diretta in faccia nel giro di due nanosecondi.
 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- PIGLIATEVI QUESTO, SFIGATI! – ulula Kanon dopo il gol, tornando di corsa verso la nostra metà campo con Milo che gli trotterella dietro, scambiando un semplice “cinque” col fratello da cui ha ricevuto il passaggio.
Poco furbo, da parte dell’altra squadra, lasciare i gemelli assieme.
Mai, MAI metterli nello stesso schieramento.
Almeno nei loro giorni buoni.
Chi è l’imbecille che ha lasciato fare la formazione a Pegasus?! – si sente esclamare da Shura.
Durante la partita è stranamente uscito dalla sua perenne letargia ed è diventato competitivo.
Tipo che abbatte indiscriminatamente chiunque gli capiti a tiro, anche per soppesare la totale assenza di partecipazione da parte di Aphrodite, che si muove solo se qualcuno capita a due metri da lui.
Così, per caso.
In realtà l’abbiamo convinto a giocare solo perché l’alternativa era starsene seduto con gli altri, tra cui Saori e il cane.
Ebbene sì, Puzzetta è venuto al parco con noi. Ci ha regalato diversi momenti d’ilarità, come aver provato a mordere Isabel, che gli si era avvicinata tutta fiduciosa per accarezzarlo, con un acutissimo “Ma che carino!” a cui l’esserino ha fatto seguire una serie di ringhi e schiocchi di mascella.
E non sono proprio sicura che Phro se lo sia accidentalmente fatto sfuggire di mano…
Ad ogni modo, ora Puzzetta se ne sta accucciato tra gli zaini, intento a…
Un attimo.
Quelle non sono…?

- QUELLE SONO LE MIE CUFFIE! – ruggisce Lili, partendo in direzione del cane che sta allegramente mordicchiando il filo nero incustodito.
Nel vederla arrivare l’animale drizza le orecchie e, pensando che voglia giocare, le corre incontro ansimando (quel cosetto non respira normalmente, ve lo garantisco).
Lili lo scansa infuriata,  imprecando, ma questo non basta a Puzzetta, oh no.
Probabilmente annoiato a morte e stufo di essere ignorato, si dirige verso un altro oggetto che ha prepotentemente attirato la sua attenzione.
La palla.
Che in questo istante Milo ha appena passato a Kanon…
- Colpiscilo! Colpiscilo, per la miseria! – urla Death Mask al gemello, mentre il cane si avvicina pericolosamente al pallone.
- NON PROVARCI, PAZZO MANIACO! – grida Aphrodite – Quel coso mi garantisce uno stipendio! –
- Obbrobrio, nel sette! [3]– inneggia Kanon, caricando il tiro.
- MUR FERMA IL GIOCO DANNAZIONE! – faccio, ben cosciente che quel matto non ha la mia stessa considerazione per gli animali.
- KANON! – sbotta l’arbitro svogliato, ma ci vuole un ben più tempestivo intervento.

- MA PORCA PUTTANA AL! –
Sia lodato Aldebaran.
Anche se probabilmente ha rotto qualche costola al gemello minore nel gettarsi su di lui per buttarlo a terra.
Mi sa che dal calcio siamo passati al rugby.
- PUZZETTA! PUZZETTA! TORNA SUBITO QUI, STUPIDO RATTO!!! – fa Aphro istericamente, lanciandosi all’inseguimento dell’animale che, noncurante di ciò che gli è successo attorno si è messo ad inseguire il pallone di un altro gruppo di ragazzini.

Ecco, ora pensa che Phro voglia fare un gioco con lui.

Peccato che, a mio avviso, lo svedese intenda più qualcosa in stile Enigmista.
Nei limiti che possano permettergli di lasciarlo vivo e farsi pagare, s’intende.

- Oh ragazzi occhio! Ce la vogliono fare! – sento esclamare all’improvviso da Milo, che mi costringe a tornare a concentrarmi su cosa sta accadendo in campo.

Vedo Benam filare in direzione della mia porta.
Ha ripreso la palla. Vuole farmela, lo stronzetto. Si fa fare un cross da Seiya, stoppa e carica il tiro, cogliendo Camus e Lili di sorpresa ed approfittando della distrazione generale.
Mi butto alla mia destra.
Vado giù di ginocchio, un po’ più forte del previsto, ma…
- Vaffanculo, l’ho presa! – grido trionfante, rialzandomi e sollevando in aria il pallone. – BACIAMI IL CULETTO DA SCOIATTOLO VOLANTE! –

Faccio la parata del secolo, degna di Dino Zoff o Lev Yashin[4], ma che dico, Genzo Wakabayashi o  Ken Wakashimazu[5] e questi mi ignorano.
Li odio tutti.

- I miei complimenti. – commento esasperata
.

Mur ha finalmente deciso di fermare il gioco, ma solo perché l’attenzione generale si è spostata da Aphrodite e Puzzetta all’albero dove ci siamo accampati stamattina, a cui noto essersi avvicinata una figura maschile, mentre un altro gruppetto di persone rimane a qualche metro di distanza, un po’ in disparte.

- Abbiamo finito? Dimmi che abbiamo finito! – sento dire da Lili mentre mi raggiunge assieme a Kiki.
- Hai visto che abbiamo visite? – le chiedo di rimando – Sbaglio o l’abbiamo già visto? -
Non sono molto lontani, così non solo vediamo Elle alzare la testa dal proprio disegno e Shaka aprire gli occhi, distratto dalla sua meditazione, ma sentiamo anche le parole che il nuovo arrivato rivolge ad una delle persone giunte con noi:
- Ciao Saori. –
...
- Julian?! – 
♦♦♦♦♦♦
 
Julian Kedives – Solo.
Primogenito di una famiglia di discendenza nobile. Percorso scolastico nelle migliori scuole private col massimo dei voti, iscritto alla più costosa facoltà di Relazioni Internazionali, pluricampione di nuoto, singolo e di squadra, di cui è pure capitano, ospite più che ricercato negli eventi mondani…e bla bla bla, avete capito.
- Julian! Ciao! – esclama intanto Saori, alzandosi ed abbracciandolo.…

- Cioè, quel figo sfondato di soldi perde tempo con Isabel?! – esclama Lili sconvolta, esprimendo con estrema accuratezza l’opinione generale.
- Per quello che ne so, da una vita. -  osserva Kiki sottovoce. – Frequentano gli stessi ambienti snob. -
- Seiya lo sa? – domando, gettando un’occhiata al ragazzo in questione.
- Julian non ne ha mai fatto mistero – ci spiega il ragazzino – ma…-
- Considerato quanto è sveglio Pegasus – conclude Lili – Non capisce cosa significhi. Non ha ancora ben compreso perché lui stesso stia con Saori!-
Infatti, in questo istante Seiya si sta bellamente facendo i fatti propri, tutto preso a parlare con Shiryu.

- Ne deduco che la partita sia finita. -  osservo, notando come tutti abbiano lasciato cadere l’idea di far proseguire il gioco e si siano dedicati ad altre occupazioni, prima tra cui il tornare agli zaini, sedersi e far fuori le scorte di cibo portate da Dohko.
- Muoviamoci – aggiunge Lili – Prima che spazzolino via tutto. -
Torniamo in direzione del nostro punto di accampamento, e mentre ci avviciniamo sentiamo chiedere da Isabel:
- Come stai? – al sopracitato Julian - Non ti vedo dalla…-

- Dalla festa di Febo, a Maggio. – completa Julian - Ed eri sola, se non sbaglio. – aggiunge nel vedere Seiya (finalmente) affiancarsi a Saori, con aria incuriosita.
- Oh, lui è Pegasus, ti ric…-
​- Mi ricordo. Certo. – taglia corto Julian, spostando gli occhi sul ragazzo in questione. – Centravanti della Athens che per poco non rovinava la carriera a Febo. –
- Lui per poco non la rovinava ad Aiolia. – è il commento di Seiya, detto sullo stesso tono.
...
Non vorranno mica scatenare una rissa, vero?
No perché non credo che qualcuno a parte Shiryu e Hyoga si metta a difendere Peg…
- Ciao. –
Mi volto di scatto, colta di sorpresa.

- Oh. Ehm…ciao Isaac.- saluto, la voce improvvisamente abbassata di cinque ottave, il viso che probabilmente è diventato del colore di un idrante.

Credo abbia abbozzato un sorriso, ma non ci giurerei.
No, un attimo, potrebbe anche averlo fatto.
Probabilmente di derisione, considerato che sono un cumuletto di melma e fili d’erba, spolverato di sudore e con un cucchiaio di struccaggine agonistica.
Come diavolo ho fatto a non accorgermi di lui?
Che accidenti ci fa qui?!
Ma soprattutto…da quanto tempo è qui dietro, di fronte all’indegna visuale del mio sedere?!
- Com…- inizio, cercando di arrovellarmi per far partire una conversazione.
- Isaac. –
La nostra attenzione viene attirata da una voce alle mie spalle, sul di cui proprietario Abadir sposta lentamente gli occhi, l’espressione di colpo seria.
- Hyoga. – dice solamente.
Mi sposto, in modo da far ruotare il corpo di centottanta gradi, avere Crystal alla mia sinistra ed il suo ex-amico alla mia destra.

Percepisco l’aria di tensione e le vibrazioni negative che si stanno scambiando i due.

Che bello.
- È un po’ che non ci si vede. – inizia Abadir con lentezza. – Cosa…-
- Isaac fai schiodare Julian dalla sciacquetta che quella rompipalle di Tetis sta scassando, vuole  andare…toh! La Biondina! –

E adesso questo chi diavolo…

- Kira. –Il tono di voce di Crystal mi fa capire che la situazione sta peggiorando, mentre lancio una breve occhiata al ragazzo che si è avvicinato dal gruppo di persone arrivato con Julian.
- Bene bene, hanno aperto gli asili? – continua il cosiddetto Kira, scrutandoci con un sorrisetto divertito.
- No, solo l’acquario municipale, sezione trichechi. – sibila Crystal, percorrendolo con gli occhi dalla testa ai piedi.
Il cosiddetto Kira lo fulmina con lo sguardo, facendo un passo avanti che mi fa indietreggiare di riflesso.
Il ragazzo è piuttosto grosso e non è ciccia quella che vedo su quelle braccia, poco ma sicuro.

- Kira – Isaac indurisce il tono, bloccando l’amico – Datti una calmata. –
- Be’? Quando pareggerai il conto in sospeso che ha con te la Biondina, Abadir? –
​- Non sono cazzi tuoi. – taglia corto Isaac – Siamo qui per Julian, quindi smettila di fare il coglione. –
- Che vuoi farci, è un cagnolino frustrato, questa eterna riserva. –
...
Kira si volta con un sorrisetto tirato.
- Kanon – fa a denti stretti - È po’ che non ti si vede in piscina. –
- Già, l’ho dedotto dai risultati penosi della squadra di nuoto negli ultimi tre anni. Se non fosse per il giovane Padawan qui – indica Isaac – e la mediocrità  sotto la media di Han Solo sareste affondati da tempo. -
- Dimentichi la staffetta - lo riprende un ragazzo alto, con gli occhi chiari ed i capelli lunghi che si è appena avvicinato.
- Non tirartela, Baian. Sei entrato in staffetta solo perché la Principessa Leila e Jabba non erano competitivi, e sei comunque stato la mia riserva per anni. – osserva malevolmente il gemello minore, scrutandolo con sadico divertimento. – A proposito di Jabba…dov’è quel senzapalle di Lemuri? –
- All’università per il Dottorato di Matematica. – risponde seccato Baian.
- Ovviamente. Piuttosto, Obi-Wan, come te la cavi con quegli studi da sfigato che fai? –
- Biologia marina, pezzo di stronzo. Mi laureo a fine mese. E tu, con i tuoi giochini da nerd? –
- Guadagno in un mese quello che guadagnerai tu in un anno, sempre che tu riesca a trovare lavoro. – fa Kanon, accendendosi una sigaretta - O vuoi finire come il tuo degno compare Krisaore? –
- Io ho due lauree. – butta lì un altro dei ragazzi, alto e dalla carnagione scura.
- Oh-oh. Aspetta che lo aggiungo alla lista delle cose di cui non me ne frega un cazzo, Chewbecca.– ghigna il greco – Due lauree e sei praticamente disoccupato?–
- E tu vivi ancora con il fratellino, Fotocopia? –
Scorgo un lampo omicida negli occhi di Kanon mentre si volta in direzione di chi gli ha rivolto la ovviamente inopportuna domanda. Un lampo che si estende al suo ghigno malefico, con cui risponde:
- Principessa Leila, mi sembrava strano non averti ancora sentito – commenta – Sempre a tentare di  suonare il piffero a Julian, Sorrento? –
Quest’ultima battuta non la comprendo molto, mentre osservo il ragazzo nominato.
Quanti anni avrà? Sembra un diciassettenne, con quell’aria da cherubino e gli occhi…che razza di colore è quello?!
Per non parlare di quella giacca azzurra. Spero che Aphrodite non lo veda. O forse sì, magari gli lancia contro la maglietta sudata di DM e lo abbatte.
Il sopracitato Sorrento sta squadrando Kanon con evidente disprezzo negli occhi; sembra sul punto di rispondere alla frecciata ricevuta, quando un’altra figura si fa avanti a lunghi passi per avvicinarsi al gemello.
Kanon non distoglie minimamente l’attenzione dal suo interlocutore, mentre la ragazza appena arrivata, minuta, snella e capelli biondi, gli si avvicina dicendo:

- Ciao, Dragone. -
- Tetis. – fa lui senza neanche guardarla, nonostante lei gli abbia passato le braccia attorno alla vita, dettaglio che lo spinge semplicemente a staccarsele di dosso.
- Pff. Dragone. –
- Sì, Dragone, Sorrento, giusto per ricordarti la tua totale inutilità in squadra rispetto al sottoscritto – ribatte Kanon.
-  Già almeno in quello non eri l’eterno Numero Due, vero? –
...
Oh cazzo.
Conosco quello sguardo.
È lo sguardo adesso-ti-ammazzo-in-modo-lento-e-doloroso.
Brutto. Molto brutto.

- Oh datevi una calmata tutti e due. – sbuffa quello che mi pare sia Baian, mettendosi in mezzo.
Ah, se crede che basti…
- Non sei tanto male a giocare.-
Mi volto, attirata dalla voce di Isaac, e lo trovo poco dietro di me che mi scruta con quella che penso sia curiosità nello sguardo, ora completamente disinteressato a ciò che ci sta accadendo attorno.
- Oh. Grazie. – rispondo sorridendo, interrompendo il contatto visivo dopo pochi secondi.
- Sei in una squadra? – mi chiede poi.
- Lo ero al liceo. –
- Ruolo? –
- Portiere. –
- Scelta difficile. – è il suo commento.
- Bè…non…non correvo molto…e nessuno voleva farlo. – spiego mestamente. – Sai, tutti vogliono fare la punta, l’attaccante, perché è più in vista…ed è paradossale, sai, perché il mio giocatore preferito è un numero dieci, un regista…e…e…e ti sto annoiando, scusa. – mi blocco all’improvviso.

- Al contrario. Continua. – fa lui per tutta risposta, infilandosi le mani in tasca.

Non ci posso credere.
Gli interessa?!
- Be’…io…niente di che, ho fatto un anno solo, poi ho mollato. – spiego.
- Perché? –

- Perché ero una pippa e non mi andava di svegliarmi presto la domenica mattina.- ammetto.
Isaac ride.

Lo trova divertente.
Buffo.
Sento una scossa di piacere che parte dal petto e mi sale alla testa e spero che il rossore venga scambiato per accaldamento da partita o qualcosa del genere.

- Una risposta niente male. – mi dice.
- Oh muoviti Isaac! – lo chiama Kira da lontano.
A quanto pare hanno sventato la rissa tra Kanon e Sorrento, e vedo Baian andare a chiamare Julian, interrompendo la sua conversazione con Saori.
Abadir alza un braccio in direzione di Kira, facendo cenno che sta per seguirlo, poi si volta verso di me.
- Allora forse…ci becchiamo. – osserva.
- Può essere, sì. – confermo con un lieve sorriso, sistemando i capelli dietro all’orecchio destro, ottenendo un’attenta occhiata di qualche secondo.
- Ciao - dice poi.

- Oh sì. Ciao. – bisbiglio, accennando un sorriso ed un gesto della mano, per poi abbassare subito lo sguardo imbarazzata ed affrettarmi a tornare verso gli altri.
Mi pare si fermi a salutare Camus, ma non ne sono certa.
Sono troppo impegnata a fissarmi le scarpe, mentre mi siedo tra Shun e Saga, giocherellando nervosamente con il cellulare e cercando di smettere di pensare al sorriso che Isaac mi ha rivolto, dicendo che ci saremmo beccati.
ALT!
Micky, porca miseria, ha detto FORSE! F-O-R-S-E! Do you know, forse?!
Vabenevabenevabene diamoci una calmata.

Dai, era una frase così. Mica gli interesso. Perché dovrei? È stato solo gentile. Succede, ogni tanto, eh.

Ci becchiamo.
Cos’avrà voluto dire?
Mickyorcatrotaèunmododidire!!!
Non significa proprio…
-…Micky? –
- Eh? – faccio, tornando bruscamente alla realtà e focalizzando l’attenzione su Saga, che mi sta porgendo un bicchiere di succo.
- Che ti prende? – mi domanda, inarcando un sopracciglio.
- Be’…ecco…io…- azzardo, non sapendo cosa rispondere di preciso.

- Abadir? – prosegue allora lui, gettando uno sguardo dietro di sé, nella direzione in cui il gruppo di Julian si è allontanato e poi tornando a guardare me.
- Io…io…forse. – rispondo in fretta, scrollando le spalle e non avendo idea di  che altro aggiungere.
Saga mi fissa per un istante ed io non so cosa potrei leggere nel suo sguardo.
Mi rimane del tutto indecifrabile.
Così dopo pochi secondi distolgo gli occhi, cercando di levarmi l’immagine dell’ex amico di Hyoga dalla testa e…

- AHIA! – faccio, sinceramente dolorante.
- E tu smettila di fare la scema! – mi rimbecca Lili, autrice della gomitata che mi ha appena perforato le costole.
- Io non faccio la scema! – protesto.
- Ah no? E tutte quelle moine, quelle risatine sceme ad Isaac?! – mi fa notare lei.
- Non è vero! –
- Pfff! Elle! Questa nega! –
- Uhm. E la pozzanghera di bava lì, come la spiega? – è l’osservazione noncurante dell’altra mentre apre una confezione di biscotti.


- Sono così esplicita …? – domando dopo un po’a bassa voce.
- Mah, non saprei …- azzarda Elle – Oh Comare, ma secondo te…-
- Micky ha una cotta per Isaac. – conclude Aphrodite, cercando di rimettere il guinzaglio a Puzzetta con una smorfia schifata in viso, mentre l’esserino tenta di scagliarsi ripetutamente e con affetto su DM.
Alzo le braccia al cielo, sospirando:
- Ci rinuncio. –
- Dai, non te la prendere. In fondo sei piuttosto divertente. – mi consola Seiya.
- Però stai attenta eh! - aggiunge Lili con leggerezza, soffiando l’ultima delle polpette fatte da Castalia a Milo - Che secondo me, quello…ha occhio! Se capisci cosa intendo! –
- LILI! – 
ΩΩΩΩΩΩ
 
- E così Kanon…”Dragone”, eh? – butta lì Lear. 
Per fortuna, l’argomento Abadir-Micky è decaduto e siamo passati alle Strane Dinamiche della Setta di Julian e Quali Rapporti Dobbiamo Mantenere.

- Sì. Tecnicamente sarebbe “Dragone di Mare”. – fa laconicamente il gemello – Avevamo tutti un soprannome. Il mio allenatore era un pazzo invasato. –
Vedo Milo assentire col capo, segno che gli allenamenti in contemporanea alla piscina gli hanno permesso di vedere tale soggetto all’opera.
- Ah. Cavalluccio marino, sostanzialmente. – osserva Elle.
- Dragone di mare. – la riprende Kanon a denti stretti.
- Cavalluccio marino. –
- Scusa, e ha chiamato Krisaore Chewbecca? Questa è cattiveria! – fa Aldebaran.
- No, quello sono stato io. – corregge Kanon – Insomma, Julian in parte fa Solo di cognome. Troppo facile abbinare il resto. Krisaore-Chewbecca, Isaac-Luke Skywalker, Kira-Darth Maul, Sorrento-Principessa Leila, Baian-Obi Wan, Lemuri-Jabba…-
- Manca Darth Vader. – osserva Shura.
- IO sono Darth Vader. – lo corregge il gemello minore.
- E Tetis? – fa Tisifone, l’espressione perplessa.
- E che cazzo ne so, non ritengo al sua presenza degna di un soprannome. È già tanto se Lemuri ne ha uno. – Kanon fa una pausa, prima di fare una smorfia e sentenziare: - Che manica di sfigati. –
- Julian non mi pare tanto sfigato. – è il commento di Saori, in tono risentito.
- Ma per favore, perde tempo con te. Non gliela dai e lui intanto mentre ci prova si fa Tetis. -
- Scusa, mi stai dicendo che quei due non stanno insieme?! – esclama Milo, sorpreso.
- Oh, Tetis cerca di accaparrarsi Julian da una vita, senza successo. – osserva Shaina, attirando l’attenzione di tutti.
- La conosci? – fa Lili.
- E chi non la conosce…- butta lì DM con un sorrisetto poco equivocabile.

- Frequenta la mia palestra. – è invece la spiegazione di Tisifone alla domanda rivoltale.
- Il che ti spiega quanto Julian sia sfigato e privo di gusto anche in quel campo. – sbuffa Kanon come commento a ciò che ha detto Death Mask.

- Sei stato con Tetis? – chiede Shadir incuriosito.

- Ci ho scopato e basta. –
- C’è qualcuno con cui Tetis non l’abbia fatto?! – domanda Aphrodite con disprezzo.
- A parte i nostri, senza contare DM e Kanon? – risponde Shaina. – Sorrento. -
- Magari è solo questione di tempo. – le fa notare Saori, piccata.
- Tsk! – la riprende Kanon con sufficienza - Sorrento preferisce… suonare il flauto. Se capite tutti cosa intendo. – 
 
 ♦♦♦♦♦♦

L’argomento successivo alla Setta di Julian è la seduta del Congresso delle Nazioni Unite per discutere del rischio principale che corre il pianeta quest’anno: le vacanze.
Le NOSTRE vacanze, per la precisione.
- Ma non avevamo parlato di campeggio? – rilancio, facendo scattare la frenesia generale.

- Allora, intendiamoci: io ESIGO la natura selvaggia! – esclama Elle.
- Micky ma t’immagini me, te ed Elle in una tenda? Non ne usciamo vive! – mi riprende Lili.
- Perché, Milo con Camus? – controbatto, notando come il francese spalanchi gli occhi di fronte a tale eventualità.
- O Kiki con Mur? Poveretto! – scherza Shadir.
Ma oggi ha deciso che vuole morire?!
- Cosa cosa?! Io in tenda con lui non ci sto! – fa il ragazzino, precedendo il fratello – Sarò in tenda con voi, ovviamente… -
- Nessuno ha detto che… - fa per intromettersi Mur.
- … ci vengo! Anche voi ragazzi, eh! – fa Kiki in direzione degli altri tre Cavalieri dell’Apocalisse.
Fantastico, così ci becchiamo Mur in umore da montone incazzato nero, modalità sorvegliante della Gestapo.
Uhmmm…che belle vacanze…

- Oh sì, prova a metterci d’accordo tutti! – fa sarcasticamente Lili. - Vuoi provare anche solo a fare un elenco di quanti saremmo? Il nostro appartamento, e siamo già in otto se c’è anche Ikki. Milo, Camus e Shura. Aphrodite. DM. Aldebaran. I gemelli. Ioria. Siamo già a quota diciassette eh. Dohko... non so se…- esita, voltandosi a guardare il gestore del Cinque Picchi, che sicuramente avrebbe più problemi a venire con noi che  gli altri a causa della sua attività.
- Dohko? Dohko scusa, puoi prestare attenzione?! – gli intima in questo istante Mur.
- Eh? Oh scusate, pensavo ad altro! –
Sai che novità…

- Ma a proposito, tu che ci fai qui? Non dovresti essere al lavoro? – chiede Aldebaran.
- Tanto per cambiare – aggiunge Shaka.
...
Il bue che dice cornuto all’asino.
- Oh, oggi abbiamo chiuso. Shion sta facendo il bilancio da due giorni perché secondo lui siamo in perdita e deve trovare una soluzione. – spiega il cinese, trafficando con una delle buste che ci ha portato.
...
Brutta aria ai Cinque Picchi.
Decisamente brutta.
Gli sguardi che alcuni di noi si lanciano reciprocamente dice chiaramente che lo stiamo pensando in molti.

- Ah! Per fortuna che ho ancora il mio gioco Pokémon online! – commenta in questo istante Dohko, la testa praticamente nel sacchetto - C’è una certa LexiTheUnicorn26 che non mi da’ pace! L’altro giorno ancora un Pokémon e mi faceva fuori! Per fortuna non c’è Snorlax che tenga contro il mio Jigglypuff! - 
...
- Chiudiamogli il sacchetto in testa. Poniamo fine alle sue sofferenze. - sussurra Ikki – E alle nostre –

- Ma come fanno a combattere un Jigglypuff ed uno Snorlax??! – domanda perplesso Benam, rivolgendosi ai suoi tre degni compari.
Vedo Kiki accingersi a rispondere.

Aiuto.
- D’accordo, Dohko sì, Shion grazie al cielo sicuramente no. – si intromette Lili per evitare che il filo del discorso vada perso. - June? Marin? Shaina? –
Le tre fanno un cenno col capo.
- Bene. Ventuno persone. Poi, Mur, Kiki ed i suoi degni compari. Ventisei. Bisogna chiedere a Shunrei…vogliamo fare che ipoteticamente  siamo ventisette? – propongo.
- Ventotto. – mi corregge Shiryu, attirandosi le nostre occhiate perplesse. – Saori. – spiega semplicemente, facendo un cenno col capo in direzione di Isabel e Seiya, intenti a togliersi reciprocamente le tonsille.
- Col cazzo che ce la porto! – esclama Aphrodite.
- Oh sì invece. – ribatte Elle con un sorrisetto malevolo, in stile Kanon. - Sono curiosa di vedere cosa farà la selezione naturale. –
- Va bene. Purtroppo, ventotto. – ricapitola Lili con un sospiro seccato.
- A meno che…- azzarda Aldebaran, indicando con gli occhi l’unico dei presenti che non è stato esplicitamente citato.
...
Cala il silenzio per qualche minuto, prima che Al si decida a proseguire:
-  Ehm…Shaka ma tu ci vieni, in campeggio? –

- Uhm. – il biondo apre un occhio, scrutandoci con espressione scettica. - Si… potrebbe fare. – dice cautamente.
Per poco non ci strozziamo con le bevande, Mur incluso.
- COSA?! – si sente esclamare all’improvviso, causa di un sussulto generale.
- Ehm…vabbè Ioria non te la prendere, è una domanda lec… – inizia Benam, esprimendo la sorpresa di tutti, ma l’altro non gli da’ tempo di finire.
- Scusate un attimo. – taglia corto, alzandosi con il cellulare in mano ed allontanandosi di qualche passo mentre fa partire una chiamata.
- Va bene, Shaka sarebbe dei nostri. – conclude Lili – Ora rimane il problema di come organizzarci temporalmente. Dubito che chi lavora avrà le ferie nello stesso periodo! -
- Sarebbe fattibile, però. – suggerisce pensosamente Kiki.
- E come, di grazia? -
- Pensaci. Partiamo il primo, o il due, o il tre di Agosto, torniamo dopo il quindici…così Shura si prepara per partire, voi potete preparare gli esami…Camus le lezioni…Milo si cerca un lavoro, tanto è disoccupato…-
- Nof èeuh veo, stuonzo! – protesta quest’ultimo a bocca piena, attirandosi uno sguardo di biasimo di Shaka che ovviamente ignora, riprendendo a masticare a grandi bocconi.
- Io chiudo una settimana. Non c’è storia. – annuncia DM in modo conciso, accendendosi non-so-a-che-numero-sia-arrivato sigaretta.
- Ah, sei di compagnia. – fa ironicamente Elle.
- Io faccio quel cazzo che mi pare. –
- Io mi arrangio, per due settimane dovrei farcela.  – commenta Saga.
- Se proprio devo abbassarmi a stare con voi…- butta lì Kanon, sdraiato al sole come una lucertola.

Okay, è un “sì”.

- Al massimo una settimana. – specifica Phro – E con il topo al seguito. – aggiunge con espressione seccata, allungando disgustato un biscotto per cani a Puzzetta.
- Ho un po’ di arretrati con le ferie. – sorride Aldebaran – Ottenere quindici giorni non sarà un problema. –
- Per me forse sì. – ci avvisa Ikki – Vi faccio sapere.  –
- Ottimo! Allora dove andiamo? – fa Kiki – Mare? Montagna? Lago? –Questo è un problema interessante…
Come le metti d’accordo TRENTA persone su una scelta simile??!

- Ovunque sia ti porterai i compiti – sentenzia Mur in direzione del fratello.
- Ma Mur….! – esclama Aldebaran, voltandosi stupito verso l’amico.
- Oh ci puoi scommettere che li avrò finiti prima che partiamo! – scommette Kiki.
- Vedremo. – fa l’altro, senza nemmeno alzare lo sguardo dal suo piatto.
Kiki sembra sul punto di ribattere, se non fosse che Ioria decide di chiudere la sua conversazione, tornare da noi, lasciarsi cadere seduto al suo posto e rimanere fermo qualche istante a fissare il proprio cellulare, pensieroso.
Tra le occhiate perplesse di tutti, Castalia gli accarezza lievemente un braccio, per attirare la sua attenzione, mentre si sente chiedere da Seiya:
- Che c’è, Ioria? –
L’altro guarda il suo telefono ancora per un istante, aggrottando le sopracciglia mentre rilegge l’SMS  che ha scatenato la sua agitazione, prima di decidersi a lanciare la bomba.

- Mio fratello è tornato. -
 
 
 
 
N.B:
[1] Citazione della versione originale di “Hakuna Matata”, canzone della colonna sonora de “Il Re Leone”, Walt Disney Pictures, 1994;
[2]Millennium Falcon: astronave dell’universo di Star Wars, guidata dal pilota Han Solo. Anche i termini Sguscio (veicolo da corsa), Obi-Wan Kenobi, Padawan, Principessa Leila, Chewbecca, Jabba, Han Solo stesso, Darth Vader, Darth Maul, Luke Skywalker , sono riferimenti ad elementi e personaggi della saga di George Lucas;
[ 3]sette: nel calcio, quando si parla della porta, è l’incrocio dei pali con la traversa, che ricorda appunto la forma di un 7;
[4] Dino Zoff e Lev Yashin (Jasin): rispettivamente direttore, dirigente sportivo ed ex portiere della nazionale italiana (1968-1983), Campione del Mondo nel 1982 ,ed ex portiere della nazionale dell’Unione Sovietica (1954-1967), unico ad aver vinto il Pallone d’oro nel 1963 in tale ruolo;
[5] Genzo Wakabayashi e Ken Wakashimazu: Benjamin Price ed Ed Warner di Captain Tsubasa;

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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