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Autore: Molecola    06/12/2013    2 recensioni
Avete mai notato come la sezione di psichiatria in un ospedale sia sconfinata in un angolo lontano da tutti gli altri reparti ma a un passo da quello di cardiochirurgia? I “malati di mente” accanto ai “malati di cuore”. Come se ci fosse davvero una differenza.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Parcheggio la macchina vicino all’ingresso dell’ospedale, Marlene sta bevendo una coca cola nervosa
  • Cazzo!- impreco
  • Che succede?-
  • Ci sono le macchine della polizia, tua mamma deve averla chiamata-
  • Non possono farti nulla, sono maggiorenne, non è un rapimento-
  • Hai un vuoto di memoria, per la legge sei tipo non in grado di intendere e di volere e io un impostora che se ne è approfittata-
  • Hai detto di aver passato tre quarti degli ultimi anni a casa mia-
  • E quindi?-
  • Mia madre ti conosce, non ti farà arrestare!-
  • Ah no? Le abbiamo fatto prendere un colpo!fidati non mi perdonerà mai-
  • Per cosa?- come glielo dico di non esserci stata per mesi mentre era in coma?
  • Nulla..-
  • Potrei fingere di aver ritrovato la memoria-
  • E come? Non  ricordi niente-
  • Raccontami quello che devo sapere!-
  • Hai perso la memoria, non basterà dirti quattro cose per farti sembrare..-
  • Normale?-
  • No, non volevo dire questo-
  • Se ti sei pentita di avermi portato via, basta dirlo! È  stata tua l’idea-
  • No, no che non mi sono pentita- le prendo la mano –questo pomeriggio con te è stata la prima cosa bella che mi capita dopo un anno e mezzo!-Marlene mi da un bacio sulla guancia, chiudo gli occhi per sentire il suo profumo di salsedine
  • Ora andrò dentro e dirò che ho dato i numeri e sono scappata da sola, che ho vagato qui in torno per un po’ e che poi mi sono accovacciata qui vicino cercando il coraggio per tornare-
  • E come facciamo per il divieto di tua mamma di vederci?- mi prende il volto tra le mani
  • Troverò una soluzione ok? Tu vieni ogni giorno alle tre, tempo qualche giorno e ti faranno entrare,promesso-
  • Sembri la volpe del piccolo principe..-
  • Mi piacciono le volpi-
  • Su, vai ora- annuisce, apre lo sportello – Marlene..-
  • Si?-
  • Ti amo..- si avvicina al mio viso lasciandomi un leggere bacio sulle labbra



Sono passate due settimane dalla mia fuga romantica con Marlene,sono venuta qui ogni giorno alle tre ma di lei nessuna traccia. Bevo il mio caffè, il quinto della giornata. Avete presente quella sensazione di occlusione  allo stomaco, come quando guardate un film drammatico e pian piano arrivate alla conclusione che non ci sarà un lieto fine? Quel nodo alla gola perenne, quello stato di apatia che precede una crisi isterica violenta? Ecco..io sto cosi. Tremo nervosa, il piede si muove, respiro affannando, i capelli spettinati, le occhiaie nere, le unghie mangiate. Silvia è passata davanti a me già quattro volte gettando occhiate preoccupate ai morsi auto inflitti sulle braccia. Guardo l’orologio: le cinque. Sento qualcuno sedersi vicino a me. fai che sia Marlene. Mi volto, è la psichiatra
  • Io non parlo con lei-
  • Alessia possiamo solo per un attimo scordare quello che è successo tra di noi?-
  • Non c’è nessun “noi”! e quello che ha fatto è immorale, potrei farle causa per molestie sessuali o ancora farle causa per avance verso un paziente. E poi con quale faccia viene qui a parlarmi?-
  • Perché Marlene mi ha chiesto di dirti una cosa..-
  • Non le credo, perché  non dirlo direttamente a me-
  • Perché non è più qui. Sua madre si è trasferita a Bologna e ha ricoverato li Marlene-
  • mentendo- mi passa una busta
Questa è una sua lettera, mi ha chiesto di dartela. Quando sarai pronta a parlare sai dove trovarmi!- si alza e va via.  Fisso la busta poi mi decido ad aprirla
mamma non ha creduto alla mia scusa, è convinta che io sia scappata via con te. Vuole che ci trasferiamo a Bologna, dice che li potranno aiutarmi a recuperare la memoria, mi sono imposta, anche il medico ha detto che non era il caso di portarmi via dal luogo che più di tutti mi può aiutare visto che son cresciuta qui. Lei non ha voluto sentire ragioni, date le mie condizioni è lei che decide. Se il nostro amore è vero, Alessia, ci rincontreremo. Grazie per tutto, il ricordo del mare e di te non sbiadirà mai. A presto. Marlene”

La testa gira vorticosamente, mi sento scivolare giù verso il pavimento, poi solo il freddo delle mattonelle.
  
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