Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: foxfeina    07/05/2008    8 recensioni
Luna piena. Ancora una volta.
Full moon is on the sky and he's not a man
anymore...
Vincitrice del premio "Miglior song-fic" al contest Premio Piuma di Gallina, seconda edizione
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Full moon

Full moon


I colori ambrati del tramonto rischiarano la stanza semibuia, producendo sulle pareti raffinati giochi di luce. I muri sono spogli, la pietra dilaniata in solchi profondi. La porta in legno è sbarrata, per impedire a chiunque di raggiungere il demonio che tra poco mi sostituirà.

Sitting in a corner all alone,
staring from the bottom of his soul,
watching the night come in from the window…

Tengo gli occhi chiusi. Ho paura. Ho paura di me stesso. Di quello che sono. Di ciò che diventerò tra pochi istanti. Mi rannicchio nella vecchia coperta lacera, un tremito mi scuote. Apro gli occhi, di scatto. Guardo il sole. Quei pochi raggi che ancora mi tengono aggrappato alla ragione. Resto a fissarli per qualche attimo, in un misto di supplica e rassegnazione. Vorrei tenerli qui, chiusi in questa stanza, a costo di non dover mai più uscirne. Eppure se ne vanno…lenti ma inarrestabili. Tendo una mano, quasi a voler trattenerli, come un bambino. Serro violentemente il pugno quando me ne rendo conto. Manca poco, ormai. Lo sento. La mia mano tremante cerca freneticamente qualcosa nella tunica: ne estrae una piccola fiala, di colore argenteo. La guardo, avvilito. Che cosa sono? Come posso definirmi “uomo”? Come può chiamarsi uomo chi ha bisogno di uno strumento per tenere a bada se stesso? Sono un mostro, un ibrido… nessuno deve starmi vicino… Soprattutto,

non tu. Mi odio per questi pensieri. Ma arrivano sempre, insieme a Lei.

Un brivido lungo la schiena. Scatto in piedi, d’istinto. La luce si affievolisce, è quasi buio oramai. Sbatto con forza una mano contro il vetro spesso della finestra, che si infrange. Sanguino, ma non è importante. Sto perdendo il controllo, fatico a reggermi in piedi. Stringo i denti, una lacrima di dolore scivola via dagli occhi lucidi. La mia mano perde la presa. Ancora rumore di vetro infranto. Il liquido argenteo sgorga dalla fiala, a formare una pozza ai miei piedi. La osservo. Deglutisco. I miei occhi di nuovo si portano a guardare il cielo… e la vedo. La luna. La mia maledizione.

Il mio urlo squarcia l’aria, rimbomba nella piccola stanza spoglia, si scaglia contro di me più volte, mi trapassa da parte a parte. Il dolore mi percuote con violenza, in ogni parte del corpo, sento la carne lacerarsi, le ossa spostarsi.

Le chiedo pietà. Ma non ne avrò. So che non posso averne.

Cado in ginocchio, tra gli spasmi. Il suo riflesso colpisce il mio cuore, strazia la mia carne.

Non mi rendo più conto di niente… Non sento il mio ringhio. Non sono più io.

Full moon is on the sky and he's not a man anymore.

Resto immobile tra le lenzuola candide, il viso premuto contro il cuscino, gli occhi serrati e i denti stretti, ad ascoltare il suo dolore. Non posso. Non posso stare ferma, al sicuro in questa stanza. Non posso ignorare le grida, poi gli ululati. Sbatto una mano sul cuscino, mi riparo le orecchie per un istante, poi scatto a sedere. I miei occhi tremanti saettano da una parte all’altra della stanza, nel buio assoluto, quasi ad accompagnare i movimenti rumorosi e violenti facilmente udibili della stanza adiacente. Vorrei aiutarti… lo vorrei… ma come posso?

Ho l’istinto di alzarmi e raggiungerti, in questo preciso istante. Anche solo per urlarti che tra poco tutto finirà, attraverso quella porta sbarrata. Sono impulsiva, lo sai. Lo sono sempre stata.

Ma non sono una bambina. Mi porto una mano al ventre rigonfio, con un sospiro.

Saremo felici, tesoro… Te l’ho promesso quando mi hai dichiarato il tuo amore, così pieno di dubbi ed incertezze. Siamo solo io e tu, nell’attesa di poter stringere il nostro bambino. Questo basta, Remus. Ci basta questo per sorridere e amare, per gioire e rincuorarci… Noi e tutto il nostro amore.

Sarò con te quando penserai di non farcela. Con te quando gioirai per le bellezze della vita. Con te quando ancora una volta chinerai il capo alle ingiustizie del mondo. Ti sarò accanto anche al momento della morte. Te lo prometto.

Mi alzo, un po’ barcollante. Fatico a reggere il peso di questa vita che cresce dentro di me, piccola eppure così carica di significato.

Lentamente muovo i miei passi fuori dalla stanza, in corridoio, verso la porta completamente sbarrata. Scuoto il capo, ad occhi bassi. Potrei aprirla con un semplice tocco di bacchetta, ma a cosa servirebbe? Un latrato di dolore dall’interno mi fa chiudere gli occhi, le mani tremano.

Sfioro la parete che ci separa, con profonda rassegnazione. Senti il mio odore.

Ti scagli con tutta la tua forza contro la porta, tentando di sfondarla. Mi scosto rapidamente, una mano sul grembo. Più volte odo il tonfo secco del tuo corpo che sbatte con violenza, ma il legno non si incrina. Istintivamente ti grido qualcosa, non saprei dire cosa di preciso. Voglio solo farti sapere che sono qui. Anche se non puoi capre. Attendo. Attendo la fine di questa notte infernale. Attendo che luna maledetta ti lasci in pace.

In the mist of the morning he cannot fight anymore
Thousands moon or more, he's been howling.
Knock on the door, and scream that is soon ending…

Il contatto del freddo pavimento sulla pelle nuda mi aiuta a riscuotermi… Dischiudo appena gli occhi, in un gemito di dolore. Un cigolio alle mie spalle, ma non ho la forza di muovermi. Sento i tuoi passi energici avvicinarsi. Sei così… semplicemente te stessa. Non perdi la tua forza nemmeno in momenti come questi… Vorrei essere come te, a volte, mia fonte di luce.

Ti inginocchi accanto al mio corpo accasciato a terra, con la mano mi asciughi la fronte madida di sudore. Chiudo gli occhi. Non vorrei farti soffrire, Ninfa. Vorrei renderti la donna più felice di questo mondo e servirti come una regina. Non vorrei che passassi tutto questo…

Ninfa…”

Provo a ringraziarti, a dirti di non preoccuparti, di andare a riposare nel nostro letto, ma tutto ciò che riesco ad emettere è un gemito prolungato. La tua mano calda mi sfiora le ferite sulle braccia.

Grazie di esistere…
I miei occhi si spostano dal tuo viso angelico alla finestra, attraverso la quale vedo la luna scomparire lentamente, mentre la luce lascia fluire i suoi raggi sempre più forti.

Non riesco a trattenere un lieve sorriso mentre ti guardo andare via, luna.

Guardami. Sono qui. E sono l’uomo più fortunato del mondo. Mi hai negato tanto, mi hai creato infiniti dolori, mi hai fatto sentire completamente inutile e rifiutato dal mondo. Per colpa tua ho passato in solitudine tante di queste meravigliose notti, per ridestarmi al mattino con i segni della mia violenza sul corpo. Ma adesso sono tra le sue braccia, mentre lei mi sussurra il suo amore, mentre mi accarezza e mi conforta. Non riuscirai a portarmi via anche la gioia di averla al mio fianco.

Guardami, luna.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: foxfeina