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Autore: Dart of Pleasure    06/12/2013    1 recensioni
Fanfiction ambientata all'inizio della terza stagione. E se Alejandro Goya fosse stato assassinato in Italia, sotto gli occhi di un'osservatrice involontaria? E se questa ragazza, inserita nel programma protezione testimoni, scoprisse che anche il più duro dei cuori può sciogliersi al calore natalizio?
Gli amori più grandi, tuttavia, sono sempre un po' insani. Anche se nati sotto il vischio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Casey, Chuck, Nuovo personaggio, Sarah
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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John Casey guidava magnificamente lungo la super strada. Sebbene il tempo fosse soleggiato, guardando fuori dall'abitacolo si potevano vedere abeti innevati. Casey fissava la strada innanzi a sé mentre Sabrina lo sbirciava senza farsi notare. Entrambi erano silenziosi ma l'atmosfera non era pesante bensì serena. Tuttavia ad un tratto lui disse:

-La prossima volta che uscirai di casa, sia pure per giocare con Bartowski, devi avvisarmi. Dobbiamo seguire ordini precisi.

-Non vorrei fare la spia ma Chuck aveva detto che non era necessario avvisarti.

-Non dare troppa retta a quello che dice Bartowski- dopo un secondo di silenzio chiese- hai preso sonniferi o ansiolitici ieri?

-No!- rispose la ragazza perplessa.

-Stupefacenti?-insisté lui.

-Ma per chi mi hai preso? Dopo quel bicchiere di cognac mi sono subito addormentata e ho dormito per undici ore consecutive.

-E allora perché il cuscino era bagnato?- accusò lui.

Sabrina divenne rossa dalla rabbia e dalla vergogna-Perché..perché..-le divennero gli occhi lucidi-perché sì.

Un campanellino squillò nella testa del colonnello. Perché sì, come i bambini. Ma infondo lei è quasi una bambina, ed è sola in un paese straniero, ricercata solo perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato.

-Scusa..ma sai devo..

-Seguire ordini precisi, ho capito.- disse lei come ripetendo una filastrocca.

Calò nuovamente il silenzio. Casey sentiva la tristezza della ragazza e ne provava una profonda pena, a dispetto della sua regola “Vietati i sentimenti”.

-Posso accendere la radio?- chiese lei per distrarsi.

La accese lui. Era appena iniziata “Cold December Night” di Michael Bublè, lui fece per cambiare stazione ma venne fermato dalla mano di Sabrina.

-Non mi obbligherai ad ascoltare queste canzoni smielate! Non sono Bartowski.

-Tu sei il colonnello John Casey- disse lei imitando la sua voce- ma io so che sei gentile e che mi farai questo favore.

-Io non credo proprio.

-Dopo questa ascoltiamo ciò che vuoi tu.-propose lei con voce supplichevole.

Casey grugnì ma la lasciò fare. Le fece decidere tutte le canzoni, del resto gran parte di queste piacevano anche lui; Led Zeppelin, Beatles, Franz Ferdinand erano più che graditi.

Dopo aver ascoltato questa musica, Sabrina sembrò aver acquisito un nuovo coraggio e cominciò ad interrogarlo:

-Allora..quando non arresti i cattivi..diciamo nel tempo libero..cosa ti piace fare?

Lui la guardò di sbieco.

-Informazioni riservate?-sorrise lei.

-Esattamente- rispose lui impassibile.

-Mmm..- era rimasta un po' male-beh se non mi parli di te non saprò cosa posso e non posso fare. Infondo siamo costretti alla convivenza.

-Non preoccuparti..mi casa es tu casa.- disse, più per liquidare l'argomento che per cortesia.- siamo arrivati.

Scesero dalla macchina e si avviarono al negozio. Appena entrati, Sabrina vide la divisa che avrebbe dovuto indossare. Wow. Non riusciva a capire se fosse il corpo di Sarah a far sembrare il tutto così fottutamente sexy o quel ridicolo completo. Senza dubbio è merito di Sarah. Vestita così sembrerò un salsicciotto tedesco, pensò con orrore.

-Credo che la misura sia esatta, provali e fammi sapere- disse la bionda, incoraggiandola con un sorriso.



-Ci sono stati problemi?

-Non proprio, ma credo che stamattina abbia pianto.

Sarah socchiuse gli occhi come una gatta-Intendevo problemi come attentati o imboscate. Ma..ho capito, proverò a tirarla su di morale.

-Beh sì io..no..intendevo

Li interruppe la ragazza fuoriuscendo dal bagno.

-Perfetto!- esclamò sorridendo Sarah.- Non è vero Casey?

Casey rimase in silenzio, o meglio grugnì. Le ragazze, tuttavia, non capirono se quel grugnito fosse di approvazione o meno perché subito dopo l'uomo se ne andò.

-Non credo che gli sia piaciuto- mormorò Sabrina, nascondendo di essere un po' offesa. Si era guardata allo specchio. Non era assolutamente un salsicciotto tedesco.

-Certo che sì! Ma a Casey non interessano queste cose e poi ti ho già parlato della sua natura poco socievole.- guardò l'orologio.- Chuck e Casey arriveranno tra un'ora.

-Lavorano entrambi al Buy More?

-Sì, è la loro copertura.

Sabrina sembrò riflettere un momento.

-E se portassi qualcosa allo zio? Non sarebbe ottimo per la copertura?- chiese con uno strano luccichio negli occhi.


Quando varcò la porta del centro commerciale si ritrovò ogni sguardo maschile addosso.

Jeff, Lester e Morgan cominciarono ad azzuffarsi e vinse quest'ultimo.

La avvicinò con il suo modo impacciato e goffo.

-Salve posso esserle d'aiuto?

I suoi occhi verdi ispirarono un immediata fiducia in Sabrina, ma non erano gli occhi verdi che cercava.

-Sì, grazie- rispose con il tono più dolce di cui era capace- Sto cercando mio zio John Casey.

-Sì, certo..a-aspetta, cosa? Casey è tuo zio? Non è possibile!

Sabrina lo guardò allarmata: che avesse compromesso la copertura? Che l'avessero scoperta?

-Perché è impossibile?-soffiò preoccupata.

-Perché..perché..Perché tu sei bellissima, purissim..

-Mi disintossicherei dalla colla per un tuo bacio- s'intromise Jeff.

-Se accetterai di sposarmi io bacerò le tue scarpe ogni volta che rientrerai a casa- disse Lester.

Sabrina schifata e spaventata chiese aiuto a Morgan con gli occhi.

-Ora basta! Casey è suo zio e se la vede così spaventata potrebbe anche uccidervi!- prese per mano la ragazza e la portò nello spogliatoio.

-Tuo zio è dietro quella porta. Ti prego non dirgli di Jeff e Lester se non vuoi essere responsabile di un omicidio- disse ridendo ma con un velo di paura negli occhi.

-Non preoccuparti- sorrise, veramente colpita da quel ragazzo tanto strano quanto gentile.- e grazie..

-Morgan- si presentò lui.

-Morgan..-e lo baciò sulla guancia, prima di sparire dietro la porta.

Morgan, quasi in trans, si diresse verso la reception dove incontrò Chuck.

-Ehi amico che ti prende?

-Sono stato baciato da un angelo- rispose Morgan con aria sognante.

-Son contento per te fratello e, dimmi, quest'angelo ha un nome?

-Non lo so, non gliel'ho chiesto perché lei stava..-sembrò risvegliarsi dal sogno lucido- Casey è suo zio! E' terribile!

-Che cosa? Lei è qui?- urlò Chuck preoccupato.

-Tu la conosci?- urlò Morgan di rimando.

-Sì perché..-si grattò la testa (era sempre a disagio quando doveva mentire al suo miglior amico)- perché lei lavora con Sarah e, sai com'è, no?

-E tu non me l'hai presentata? Oh, ma tanto a che serve? Anche se Casey non mi uccidesse lei è troppo per me.

-Non dimenticarti che hai conquistato Karina- disse Chuck per consolare l'amico.

-Karina era bellissima, è vero, ma non era dolcissima ed intelligentissima e divertentissima e..

-Ma quanto ci hai parlato?- chiese Chuck, sorpreso.

-Tre minuti al massimo, ma io queste cose le sento.

-Sarà..comunque vado a vedere che combinano quei due- e si avviò.

-Metti una buona parola per me, fratello!

-Contaci! - rispose, dispiacendosi per l'amico tra sé e sé.


Trovò Sabrina e Big Mike che ballavano un mambo trasmesso dalla radio e Casey che fissava intensamente il tavolo a cui era seduto.

-Ma che diavolo..-sussurrò scioccato.

-Ehi Bartowski, guarda cosa ci ha tenuto nascosto Casey per tutto questo tempo!

-Eh..lo vedo..-Chuck si era accorto che in quella divisa Sabrina sembrava più donna del solito, e, anche se la cosa non lo toccava, capì la reazione di Morgan.

Non capiva, tuttavia, quella di Casey che sembrava volesse incendiare un punto preciso del tavolo.

-Comunque io devo tornare a lavoro!- disse la ragazza.- Ciao, zietto,ci vediamo dopo.- disse baciandolo sulla guancia. Il viso di entrambi si colorò di porpora, ma, mentre Sabrina passò inosservata, il viso di Casey fu squadrato con profondo stupore da Chuck. Non ci posso credere. Sta arrossendo. Non credevo ne fosse capace.

-Che cara bambina!- esclamò Big Mike, uscendo dalla stanza subito dopo Sabrina.

-Dannato idiota- urlò l'uomo a Bartowski- smetti di guardarmi in quel modo!- e si diresse al castello come una furia, lasciando Chuck totalmente sconvolto.


  
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