Presentazione-Elogio della scrittura
Cosa faccio qua?
È semplice, giunta l'ora della fine lascio una traccia di me.
È straordinario.
Dopo tanti secoli di esistenza (non la definirei esattamente vita, no, ma neppure non vita, termine antiquato e orribile), dopo tanti secoli, beh, ho bisogno di una cosa così umana come la scrittura per lasciare davvero qualcosa di me.
Perché lo faccio?
Questa è una domanda interessante. La verità è che non lo so. La verità è che forse, così come il mio aspetto, anche una parte di me appartiene al ragazzino che ero un tempo e come tale faccio ancora cose sciocche e irrazionali. Cose umane, sì, ma splendide, come scrivere.
Non fraintendetemi.
Non mi spaventa affatto l'oblio, tutt'altro.
L'ho atteso così a lungo che non posso che salutarlo con gioia.
Né ritengo che vi sia nella mia storia, pure sotto certi aspetti davvero interessante, qualcosa che valga davvero la pena di essere ricordato.
Semplicemente, sfido la vostra curiosità.
Ciò che ho imparato in questi secoli che mi porto addosso, in un'esistenza che ha attraversato più di un millennio, è che la curiosità rende le creature davvero vive e, nello stesso tempo, che nulla è in grado di stimolarla come ciò che oggi chiamiamo libri, che ieri definivamo manoscritti, o canzoni, lais nella Francia, laid nelle terre selvagge dell'antica Inghilterra e chissà quanti altri nomi che ho ascoltato e che adesso mi sfuggono.
La memoria comincia a farmi difetto.
Troppe informazioni si sono accavallate in uno spazio che è pur sempre un cervello umano.
Ma è per questo che scrivo.
Per dare il mio contributo a questa straordinaria opera che gli uomini hanno saputo creare. Uno dei loro più grandi successi, forse il più grande in assoluto.
La scrittura.
Un sistema semplice e così perfetto che permette di parlare di tutto.
Anche di ciò che voi non credete esista, quale sono io.
Una creatura oscura, proveniente da un luogo lontano, da un tempo quasi dimenticato, uno sbaglio, un errore della natura, un incubo e contemporaneamente il vostro sogno più grande: la vita eterna.
Ecco ciò che sono, in fondo.
Semplicemente un venditore di sogni.