" Le parole hanno vita lunga, le paure hanno vita breve" così diceva la canzone del mio cantante preferito; Ora che avevo rivisto Fabio avevo la risposta a tutte le mie domande, quella se era cambiato, se era più alto o più magro o forse semplicemente come lo ricordavo io. A una sola domanda non riuscivo a darmi una risposta: La ama? Perché è venuto a cercarmi se la ama ancora? Lo ammetto, ho cercato indirettamente sue notizie da quando non l ho più rivisto, da quel pomeriggio, in quel negozio che non mi è mai piaciuto, lui mi ha visto mentre io ero intenta ad acquistare una maglietta e distrattamente non mi sono accorta della sua presenza. Mi ha visto e non è andato via per evitarmi ma è rimasto li fin quando non l ho visto, è rimasto li perché ci salutassimo, perché anche se ognuno ormai stava creandosi le proprie strade avevamo sempre qualcosa di forte che ci legava. Forse l'amicizia, ma forse non so. Quello che so è che ancora oggi, dopo tanto tempo, che si trattasse di vederlo in foto o di persona avevo una stretta al cuore, come se mi chiudesse una morsa. Dimostrava a lei quell'amore che io tanto desideravo e allora mi chiedevo "perché da me?". Alla fine mi ero convinta che mi avesse dimenticata, che mi avesse in un certo modo sostituita perché sai, quando una relazione funziona dopo quasi un anno a quel punto ti convinci che non può essere finzione. Ed io mi ero convinta di ciò. Li vedevo così felici insieme che li invidiavo e mi auguravo da sola di trovare un giorno la stessa felicita ma sono stata ripagata con ancora più felicità. Avevo la mia vita sul serio e adesso che avevo un bambino in pancia ne avevo due di vita. "le parole hanno vita lunga, le paure hanno vita breve" continuava a suggerirmi la canzone. In quel momento, in quell'esatto istante decisi di dare una svolta alla mia vita, guai o non guai incontro cui potevo andare, non m'importava, avrei tenuto mio figlio tra le braccia. Chiamai Francesco che stava per raggiungermi li sul lungomare e gli misi fretta.