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Autore: Night Sins    07/12/2013    1 recensioni
Una piccola storia "d'avvento" che vi terrà compagnia (spero piacevolmente) fino al 25 Dicembre.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Donna Paulsen, Harvey Reginald Specter, Mike Ross, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Specter Ross'
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7 Dicembre 2021




Quando Donna arrivò alla scuola elementare, una signora alta e dal volto affilato la accompagnò fino alla stanza dove si trovava Jason James. Quando si avvicinò, il bambino alzò la testa di scatto e sorrise riconoscendola. Si mise in piedi e le corse incontro, abbracciandole le gambe. “Zia Dodò!”
Si accovacciò per guardarlo negli occhi. “Cosa è successo?”
“Sono contento che ci sei tu.”
“Sicuro?”
“Sì...” rispose, ma quando lei lo scrutò nelle iridi chiare non le sembrava più tanto convinto. Sorrise, JJ non doveva pensare che poteva evitare i suoi genitori e avere la strada spianata solo perché erano impegnati con il lavoro.
Si rimise in piedi e si osservò intorno, le mani sui fianchi, sperando di trovare il dirigente o qualcuno che le spiegasse perché la scuola avesse chiamato in ufficio per andare a prenderlo. La stanza, quasi una sala d’attesa, era deserta e nessuno sembrava interessato ad andare a parlarle. Sbuffò e si rivolse all’unica fonte d’informazioni presente. “Allora”, cominciò, “perché il preside cercava con tanta urgenza i tuoi genitori?”
Jason mormorò qualcosa, ma non riuscì a comprenderlo.
“JJ?” La segretaria tornò a spostare lo sguardo su di lui: aveva le mani in tasca e sembrava molto attratto dalle mattonelle sotto i suoi piedi.
Il bambino sospirò. “Ho fatto a botte con Cory”, la voce appena più udibile che prima, ma aveva preso vigore quando spiegò: “Ma è colpa sua! Non la smette di darmi noia! Parla male dei papà...”
Ora sembrava sull’orlo delle lacrime e Donna sospirò, abbassò le braccia e passò una mano tra i capelli del piccolo, attirandolo a sé senza dire niente.
La porta della stanza dove si trovavano venne aperta e ne entrarono una donna robusta con un bambino. La sconosciuta squadrò entrambi, severa. “Allora una donna c’è, nella vita di questa creatura”, commentò.
Donna la osservò sconcertata, poi spostò lo sguardo su JJ.
“È lui”, Jason mimò con le labbra.
Tornò a guardare la tipa che era entrata e le si avvicinò, fissandola intensamente. “Nella vita di JJ ci sono esattamente tutte le persone che devono esserci. E sono persone degne del massimo rispetto e fiducia; generose, leali e che sanno cosa sia l’educazione”, disse, poi spostò lo sguardo su Cory, piegando le labbra in un’espressione di rammarico. “Cosa che a quanto pare manca a questa creatura, e mi dispiace veramente tanto.”
L’altra donna la guardava basita e prima che potesse ritrovare la capacità di parlare, Donna prese Jason per mano e lo guidò fuori dalla saletta.
Pochi passi più avanti, JJ le tirò la mano e la guardò implorante. “Non lo dirai ai papà...”
Lei annuì. “Io no, ma tu sì.”

   
 
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