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Autore: Shetani Bonaparte    07/12/2013    0 recensioni
Ecco... questa storiella parla praticamente di me, una ragazza "strana", una nerd. Io la vivo così, la mia "nerdaggine". Ci tenevo a condividere tutto ciò
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~È una ragazza strana, lei.
Non di quel strano di cui aver paura, o da manicomio, o da cromosoma difettoso, no.
Lei è quel tipo di strano che la rende normale, per quelli strani come lei.
È quel tipo di strano che ha pochi amici – talmente pochi che a contarli bastano le dita delle mani -, che guarda ancora i cartoni animati, che s’interessa a cose noiose – come la quarta dimensione, come la fisica, come il far battute sugli atomi e gli elementi della tavola periodica degli atomi -, che legge ancora i fumetti sui supereroi e i manga o addirittura quei noiosissimi libri classici – come “Il Barone Rampante” di Italo Calvino o “Narciso e Boccadoro” di Herman Hesse -, quel tipo di strano che ha delle abitudini stupide e che non si lavano via nemmeno con l’acido – come sedersi sempre ai soliti posti, come giocare al videogioco di Deadpool imprecando contro i nemici e spruzzandosi direttamente in bocca della panna spray e guai se viene disturbata!!! -, quel tipo di strano che la rende vittima di stupidi scherzi e prese in giro.
È divertente, prenderla in giro. Insomma, sedici anni e a Natale vuole il pupazzetto del Capitano Kirk mai uscito dalla confezione originale? E per farci cosa, poi? Per lasciarcelo dentro e guardarlo senza nemmeno giocarci? Spendere soldi così... è strana!
Lei è quel tipo di strano che si sente in colpa per la sua stranezza, che pensa “Oh, è tutta colpa mia! Dovrei smetterla di essere strana! Dovrei proprio smetterla!”
Il punto è che lei è sempre stata strana, solo che lo dimostra solo ultimamente.
Ora non fa più favori a tutti i suoi compagni di classe per farseli amici, no, ora lei se ne sta per conto suo con la sua stranezza e si tiene cari i pochi amici che ha in altre classi.
“Sei cambiata!” le dicono due tipe che dicono di esserle amiche ma che poi non accettano la sua stranezza. No, non è cambiata, è solo che lei ha smesso di essere come la vogliono gli altri.
“Dovrei proprio smetterla!” si dice, e ci ha anche provato. Ha resistito tre giorni senza fumetti, manga, scienza e Star Trek e altre serie tv di quelle vecchie vecchie. E senza vedere Sheldon Cooper. Che periodo infernale!
Ma poi si è detta che, se lei è strana, allora ne deve essere felice.
Solo perché è l’unica strana tra i suoi amici – quelli veri, quelli che amano la sua stranezza – e tra la sua famiglia – che a quanto pare non capisce ancora che lei non ama solo le “cazzate” – non vuol dire che sia stupida.
È una ragazza strana, lei.
È quel strano che si chiama nerd.
“Nerd” si disse lei più di quattro anni fa, quando era ancora alle medie ed era già considerata strana. “Che bella parola. Ma è meglio che me la tenga per me!”
Ma ora no, ora lei lo dice chiaramente – in barba alle prese in giro – perché lo è e non se ne pente.
 
  
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