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Autore: FreDrachen    07/12/2013    5 recensioni
A due anni dalla distruzione della setta si verificano strani omicidi che portano il marchio degli Assassini.
Ma Learco oltre a scovare i Superstiti, dovrà fare i conti con il ritorno a Makrat di Leah contessina di Damilar, sua amica d'infanzia.
Quello che non sa è che la ragazza nasconde un oscuro segreto dentro di sé, che potrebbe trascinare nuovamente nel caos il Mondo Emerso.
Dopo La Morte delle Ombre, una nuova guerriera, nuove emozioni, nuova suspense.
Spero che possiate amare questa storia come avete amato la prima:)
Vi aspetto in molti a recensire;)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Learco, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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CAPITOLO 21

Learco fu di parola.
Fece indire un consiglio con tutti i casati nobili della Terra della Notte.
Leah percorse con lo sguardo la sala.
E se non l'avessero voluta come regina?
"Non pensarci Leah. Andrà tutto bene".
La voce di Fenula scese come balsamo nel suo corpo.
I nobili urlavano tra loro. Imprecavano, schiamazzavano, discutevano senza ottenere risultati.
Leah se ne sentì quasi intimidita.
Presto, se l'avessero accettata, loro sarebbero diventati il suo popolo.
Learco era seduto di fianco a lei, serio e composto come non l'aveva mai visto. Trasmetteva quella sicurezza di cui Leah aveva bisogno in quel momento.
«Pronta?»le sussurrò all'orecchio.
Leah annuì.
«Sono qui per dissipare la rivalità che vi divide che si propaga ormai da troppo tempo». La voce di Learco riuscì a far calare il silenzio in aula.
Tutti gli astanti si voltarono verso di lui, chi incuriosito, chi indifferente e chi scocciato.
«Vi presento la vostra nuova sovrana»dichiarò solennemente, indicando Leah.
La maggior parte si proruppe in imprecazioni poco lusinghiere.
«Cosa ce ne facciamo noi di una bambina sul trono? Noi abbiamo bisogno di un re forte e autoritario capace di governare un paese in crisi».
«E un sovrano del genere avrete. Non potete impedirle l'ascesa al trono»replicò gelido Learco agli astanti.«Ho l’onore di presentarvi la figlia di Re Rewar, Leah unica erede al trono».
La folla scoppiò a ridere.«Tu menti giovane re. Le figlie di Rewar sono morte entrambe». «Sapevo che avreste risposto così. Per questo…»fece cenno con la mano. Un anziano si alzò tra la folla. Leah non credeva ai propri occhi. Alwin. Era Alwin.
«…ho portato un mago che le possa sondare la mente e provare che sto dicendo la verità. Vieni avanti Alwin».
«Si, Vostra Maestà».
Il mago si fece strada verso il sovrano e la ragazza sotto shock.
Intanto gli astanti borbottavano tra di loro.
«È proprio lui. Uno dei più grandi maghi della storia».
«Si dice che abbia incastrato innumerevoli impostori nella sua vita».
Alwin si fermò di fronte a Leah, che deglutì.
«Vi ho deluso, Maestro»sussurrò.
Alwin le sorrise.«Niente affatto».
«ma voi non siete…»
«Tutto a tempo debito Leah»la bloccò il mago. «Ora devi aprire la tua mente. Al resto ci penso io».
Leah ubbidì permettendo alla magia di Alwin di invaderla.
Ricordi che neanche sapeva di avere vennero a galla.
 
Una donna dai capelli rosso fuoco e occhi verdi la guarda intenerita, tenendola teneramente in braccio.
«Benvenuta al mondo…piccola mia». Poi la donna urla di dolore, come se le avessero strappato le membra. Ora è in braccio a una donna dai capelli grigi stretti in un chignon. Si mette a piangere.«Non piangete principessa. Sta per arrivare vostro fratello o sorella».
Le urla non cessano. La nutrice piomba nel panico. Le levatrici e il curatore di corte cercano freneticamente di salvare la loro regina e la creatura che sta venendo alla luce.
Poi tutto sprofonda in un silenzio irreale rotto dal pianto liberatorio della sorella. E infine le ultime parole della regina.«Le mie bambine…». La sua voce pian piano si spegne, gli occhi si chiudono e lei sprofonda nel sonno eterno.
Le urla disperate di un uomo è ciò che sentì poco dopo.
«May»urla impazzito.
E quando finisce le lacrime per la moglie se la prende con la sorella.«Maledetto demonio! L’hai uccisa! L’hai uccisa!».
La scena cambia radicalmente. Ricorda i volti dei suoi rapitori. La tenerezza nello sguardo di Abhik dopo che l’ha salvata. L’amore nei suoi confronti di Ananya dal primo momento tra le sue braccia.
La sua vita le passa davanti agli occhi. Felicità e dolore, amore e odio si mescolano tra loro. Solo allora Leah capisce chi è veramente e il suo destino. La strada che aveva percorso non era altro che il tracciato solcato dagli dei.
 
«Ha detto la verità»annunciò Alwin orgoglioso.
«Deponete le armi e inchinatevi di fronte alla vostra nuova regina».
Nessuno si mosse di un millimetro.
Fu allora che Leah si alzò. Si sentì tutti gli occhi puntati addosso.
«So che per voi è difficile accettarmi come vostra sovrana. Conosco le voci che circolano su mio padre e il suo casato.». Prese fiato.«per questo vi darò libera scelta. Se mi riterrete degna di diventare la vostra regina acconsentirò con piacere per il bene di questa terra che si deve risollevare». Li guardò uno a uno negli occhi.«Vi raccomando di scegliere per il bene della Terra della Notte. Ora è tutto nelle vostre mani».
Dagli spalti si alzò un uomo corpulento dall’armatura nera e dorata. Sguainò il suo spadone a due mani, e s’inchinò di fronte a leah.
«Le vostre parole Milady hanno colpito profondamente il mio cuore. Siamo stati stupidi in questi due anni a combattere per il nostro tornaconto. Oggi siete venuta qui non a pretendere il trono ma ad aprirci il vostro cuore. Amo la mia terra, e per questo vi chiedo di accettare la mia lealtà nei vostri confronti».
Poco a poco anche gli altri nobili e generali seguirono l’esempio del loro compagno, giurandole fedeltà.
Il primo ostacolo era stato superato. Ora la prova era il popolo.
 
Le ancelle le fecero indossare un abito rosso e dorato dalla fattura piuttosto complicata. Leah tremava come una foglia dall’emozione. La sua vita dipendeva tutta da quel momento.
La folla in piazza applaudì non appena la regina si affacciò dal parapetto.
Leah l’abbracciò con gli occhi. Il suo popolo. Le vite di quelle persone ora erano tutte in mano sua. Avvertì un moto di paura. E se avesse preso delle scelte sbagliate?
Ma quando incrociò lo sguardo di Mahish e degli altri, la paura scomparve e rimase una forte determinazione.
Si schiarì la gola.«Sono lieta che siate tutti qui con me in questo momento di gioia. Oggi mi avete visto ricevere la corona dal mio popolo, da un Consiglio che voi avete scelto e eletto.  Come regina cercherò di mantenerle promesse che vi ho fatto. Governerò con saggezza e tolleranza. Nessuna discriminazione, né oppressori né oppressi. Perché ognuno di voi nel suo piccolo è importante per la crescita del nostro paese».
Prese dalle mani di Alwin il calice che le stava porgendo.
«Io non brindo per la mia ascesa, ma per il nostro paese, che crescerà in prosperità finchè avrò vita».
La folla si aprì in un urlo di gioia.
Non appena si zittirono, riprese a parlare.«C’è ancora una sorpresa». Fece cenno a Mahish di avvicinarsi. Il suo cuore perse un battito. Non poteva essere vero.«Non avete soltanto ottenuto una regina, ma anche un re. Ho l’onore di presentarvi Mahish mio futuro sposo».
La folla l’acclamò. Mahish li osservò uno ad uno. Ora non sarebbe stato padrone di se stesso, ma di tutti loro. Cinse con il braccio Leah, che gli sorrise dolcemente.
Si. Sicuramente era pronto a diventare re.
 
Il matrimonio venne celebrato nel piccolo tempio che Theana e lonerin erano riusciti a edificare, sotto l’occhio vigile dell’enorme statua in marmo bianco di Thenaar.
«Vuoi tu Leah unirti in matrimonio a Mahish, amandolo e rispettandolo in malattia e miseria, finchè morte non vi separi».
«Lo voglio».
Il fratello della Folgore ripetè la procedura con Mahish.«Lo voglio»dichiarò senza esitazione. Il suo sogno si stava avverando. Vivere per sempre la sua vita al suo fianco.
«Vi dichiaro marito e moglie. Re e regina».
Mahish prese delicatamente il viso tra le mani e la baciò. I presenti si proruppero in urla di gioia che echeggiarono in ogni angolo della città di Narbet.
«Manca ancora una cosa»dichiarò leah.
Fece avvicinare Einar, Pinur, Dan e Igor che s’inginocchiarono ai suoi piedi.
Alwin le porse la spada appartenuta a suo padre.
«Io in quanto regina della Terra della Notte nomino voi membri del Consiglio»disse con un cipiglio d’orgoglio.
«Giurate fedeltà e lealtà a questa terra fino alla morte?»aggiunse.
«Giuriamo»dichiararono i quattro decisi.
Leah sorrise.«ora si può festeggiare. Che in ogni angolo del paese ci sia solo felicità in questo giorno di festa».
Ci fu un affresco con le famiglie nobili nei giardini del palazzo. Leah si allontanò dalla gente.
Poggiata sul parapetto sentì una mente famigliare farsi strada nella propria. Fenula.
La vide emergere dal nulla come la prima volta, seria in viso.
«Ho fallito»disse semplicemente Leah«ti ho delusa».
Si aspettò una predica o una punizione dolorosissima. Che non arrivò.
Contro ogni aspettativa Fenula si era aperta in un sorriso.«Non proviamo nessun rancore nei tuoi confronti Leah».
«Ma come? Non vi ho vendicati. Non…»
«Hai seguito il tuop cuore. Hai deciso per il bene della nostra terra».
Le prese la mano.«Sono fiera di ciò che sei diventata  sorella mia. Tutti noi lo siamo». Gli Assassini annuirono e la salutarono portando le mani al petto. Leah rispose al saluto e li vide scomparire come nebbia.
«è tempo per noi di tornare nell’ombra»dichiarò fenula con voce rotta.
«No! Non puoi lasciarmi! Ho bisogno di te!»urlò tra le lacrime Leah.
«è il nostro destino leah. E l’abbiamo accettato. Il tuo ora è di governare la nostra terra. Non deludermi. E non temere. Perché alla fine ci ritroveremo».
La vide scomparire.
Nella sua mente tornò il silenzio.
Si portò la mano sul cuore.«Non ti deluderò».



Angolo autrice:finalmente Leah ce l'ha fatta:) Ha raggiunto il suo scopo:)
Sper vi piaccia questo capitolo;)
Baci,
Drachen:)
   
 
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