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Autore: olwen    07/12/2013    2 recensioni
Dall'ultima puntata sembra che Camilla sia decisa a restare con Renzo...questa potrebbe essere benissimo la prima puntata della sesta serie!
Siate clementi! Questa è la mia prima, e chissà, forse ultima(?), FanFict! XD
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

Il medico entrò in stanza e comunicò a Renzo e Camilla che, dato che si era rimessa in sesto molto presto, l’avrebbero dimessa il giorno seguente. Ovviamente non potrà andare subito a lavoro, almeno una settimana di riposo, ma il fatto di farla a casa piuttosto che in ospedale era tutta un’altra cosa. Più relax, più libertà.
In commissariato intanto le indagini proseguono, e scoprono che questo Antonio Rubini è il nipote di Franco Tiva, uno dei proprietari dell’M24. Lui insiste a dire che quel pomeriggio era a casa da solo, ovviamente non è un alibi attendibile, nessuno può testimoniare che fosse veramente a casa. Poi, contattato il nonno, sono riusciti ad avere l’arma e a mandarla ad analizzare. Le analisi confermano che quell’arma è stata usata da poco, e che le striature che la canna lascia sul bossolo coincidono con quelle di quell’arma. Il ragazzo, messo sotto torchio, alla fine confessa che è stato lui a sparare. Era troppo geloso di Silvia, e aveva scoperto che voleva denunciarlo. Lui voleva ucciderla prima che entrasse in commissariato, ma era arrivato troppo tardi, allora decise di aspettare che uscisse per sparargli. Però non essendo un professionista del crimine, da quando la vide uscire e realizzare che fosse lei, passarono quei pochi secondi per far si che si spostasse ed uscisse Camilla. Quando il ragazzo vide che aveva preso la prof invece che Silvia preso dal panico mise via tutto e scappò.
Gaetano arrestò Antonio per tentato omicidio. Non appena il suo ufficio si liberò prese il cellulare e chiamò Camilla per darle la buona notizia. Fortunatamente era da sola, le disse solo che avevano preso quello che le aveva sparato, per i dettagli voleva vederla di persona, e partì subito verso l’ospedale.
Arrivato li le raccontò tutto quello che avevano scoperto.
– ah, ecco perché era di fretta allora, e perché aveva quell’aria sconvolta! – disse a Gaetano
– eh si, peccato che abbia preso te, amore mio – le rispose
– sai, domani mi mandano a casa! E in più ho pensato molto, dato che non c’è altro da fare qui, e…. adesso pensare di parlare con Renzo mi fa quasi paura. Povero è rimasto qui tutti i giorni, sarà una pugnalata al cuore –
Gaetano, con sguardo perplesso, le dice – non avrai mica cambiato idea? Non vorrai mica tornare indietro? –
– ma no amore mio, è solo che devo riuscire a trovare il momento giusto! Pensa che prima mi ha chiesto perché fossi da te in commissariato, e ho dovuto inventare una scusa – gli disse Camilla
– Beh, speriamo ti abbia creduto! Tranquilla, il momento arriverà, non preoccuparti, ho aspettato 10 anni qualche tempo in più non cambierà nulla –
E, guardandosi dritti negli occhi si diedero un dolcissimo e delicatissimo bacio e poi si salutarono. Gaetano non voleva strafare considerato il luogo e soprattutto il fatto che Camilla di fosse da poco rimessa!
La mattina seguente Renzo andò in ospedale per portare a casa Camilla. Lei non aspettava altro. Non ne poteva più di stare in ospedale, in più con poche possibilità di vedere Gaetano, dato che Renzo era quasi sempre li.
Gaetano invece si era preso qualche giorno di ferie. Tutto quello che era successo l’aveva davvero sfinito, in più c’era Torre a rompere per farlo stare a casa!
Era felice di poter stare a casa, così avrebbe visto quando sarebbe tornata Camilla, e magari quando sarebbe stata da sola.
Aspettava trepidante il momento in cui lei avesse parlato con il marito, anche se sapeva benissimo che la cosa non sarebbe stata facile, e gli dispiaceva che sarebbe stata da sola ad affrontare il tutto.
Quando Camilla entrò a casa si sentì immensamente felice. Il fatto di essere a casa sua era una cosa che non aveva prezzo. Non riuscì nemmeno a mettere un piede dentro che Potty e Livietta gli erano già corsi incontro. Potty non la vedeva da troppi giorni ed era troppo felice!
Finito di coccolare Potty si tolse finalmente le scarpe e si incamminò verso camera sua. Si sentiva un po’ fiacca e voleva mettersi tranquilla a letto con Potty e un bel libro, in più dal letto riusciva a intravvedere la finestra di Gaetano.
Renzo la salutò per andare a lavoro e Livietta per uscire con Greg. Non appena uscirono Camilla prese il telefono per chiamare Gaetano.
– Camilla! Che succede? –
– Ciao Gaetano. Niente, volevo avvisarti che sono tornata a casa –
– Oh, bene. Posso venirti a trovare? –
– Ovvio! –
Dopo nemmeno 5 minuti il campanello suonò. Una volta dentro si abbracciarono, un abbraccio interminabile che diceva tutto. Uno di quei abbracci silenziosi e potenti che parlano meglio delle parole. Le era mancata troppo.
Gaetano con il viso immerso sul collo che si inebriava del profumo di Camilla, non avrebbe mai voluto staccarsi da quel paradiso. Era un profumo che lo faceva stare bene, delizioso e che gli creava dipendenza.
Anche Camilla era all’altezza del suo collo, inebriata anche lei dal suo profumo.
Rimasero così per un tempo che non seppero nemmeno quantificare. Camilla ad un certo punto le diede un piccolo e delicato bacio sul collo, e Gaetano rabbrividì sotto il tocco delle sue labbra.
– Ho avuto paura di non poterti più riabbracciare. Quando ti ho visto a terra con tutto quel sangue il mio cervello non ha più ragionato…e il mio cuore ha smesso di battere – le disse
Camilla lo strinse ancora più forte, non voleva lasciarlo più, avvolta dalle sue braccia si sentiva al sicuro, protetta e amata come non le era mai successo.
Si staccarono e andarono in salotto. Si coccolarono come due adolescenti innamorati.
– Ti ricordi qui? Stavo tentando di baciarti, e per l’ennesima volta non ebbi fortuna –
Camilla le accarezzò il viso con il suo solito dolce sorriso. Non si accorsero che ormai si era fatto tardi, e che Renzo stava tornando. Se ne resero conto solo quando sentirono la chiave entrare nella serratura e scattare. Riuscirono a ricomporsi giusto in tempo per vedere Renzo entrare.
– Sono to……rnato! – disse, ma si bloccò quando li vide in divano.
  
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