Capitolo 0: prologo

Quello che tutti già sanno e che l'autore ha semplicemente voluto riportare a modo suo.

10 Ottobre 732.
In questa notte tutto ebbe inizio, l'origine di tutti gli elementi cardine della storia di terrore, paura e tradimenti di cui sto per raccontarvi. Non è tutto negativo, però, in questo mondo alternativo.
Una piccola luce, fioca e debole, è appena sorta. Una piccola fiammella, in grado, forse, di risollevare le sorti di questo mondo malato e avido.
Il 10 Ottobre del 732 nacque Naruto Uzumaki, figlio del brillante Yondaime Hokage della foglia Minato Namikaze e del jinjuriki della Kyuubi no Kitsune Kushina Uzumaki.
Probabilmente la sua esistenza sarebbe stata pacifica e serena, circondata da carissimi amici e da alleati validi, piena di insegnamenti sul morale della vita. Sarebbe diventato prima un grande guerriero, poi un eccelso uomo, infine un eccezionale padre di famiglia.
Sarebbe, poiché la sua esistenza venne sconvolta dall'entrata in scena brusca ed inaspettata di un uomo mascherato, la cui identità allora era ignota a tutti.
Ad oggi lo potremmo definire come uno degli uomini più psichicamente instabili dell'intero mondo, capace di cambiare idea in appena una frazione di secondo, le cui capacità di iniziativa rasentano lo zero assoluto, ma la cui forza è il fiore all'occhiello dell'intera organizzazione criminale di livello S Akatsuki.
Quest'uomo era armato di kusarigama [1] e di un improponibile maschera con appena un foro per gli occhi, ma da questo risaltava uno sharingan, uno dei più potenti e meglio sviluppati in circolazione, per giunta. Egli, negli istanti successivi alla nascita del nostro futuro protagonista, prese in ostaggio il piccolo neonato, distraendo il padre impegnato nel sigillare il demone dalle nove code, Kyuubi no Yoko, all'interno della propria stessa moglie.
Il folle lanciò in aria il piccolo infante, attaccando alle coperte nelle quali era avvolto una bomba esplosiva. Per salvare il sangue del proprio sangue, Minato Namikaze fu costretto ad usare il suo più celebre jutsu, l'Hirashim no Jutsu, una tecnica in grado di teletrasportarti ovunque vi sia posto un marchio con all'interno il proprio chakra. L'uomo si ritrovò in un attimo in uno dei suoi rifugi più sicuri, ed ivi depose il proprio figlio, con la certezza di averlo messo al sicuro dall'uomo mascherato. Questi, nel frattempo, aveva completato il processo di liberazione del demone Kyuubi, lasciando la giovane donna, Kushina Uzumaki, priva di chakra e forze, ma con ancora la vita. Il marito accorse in soccorso della moglie, mentre il demone mascherato da uomo con la vittima mascherata da mostro attaccava il pacifico Konohakagure no sato, patria dell'attuale protagonista.
La potenza distruttiva della volpe era incalcolabile, e mentre il nostro prode Hokage metteva al sicuro la sua compagna, la Kyuubi faceva tabula rasa di tutto ciò che si trovava sul suo cammino.
Abbandonata Kushina assieme al figlio nel proprio rifugio, il grande Hokage apparve in tempo per bloccare uno degli attacchi più potenti che il demone dotato di code poteva produrre: la biju dama. Minato però venne ostacolato nella sua lotta alla volpe dallo stesso antagonista di prima, il quale ingaggiò battaglia. Lo straniero possedeva un abilità eccezionale, quella di smaterializzarsi al minimo attacco dell'avversario e di materializzarsi nuovamente al momento dell'attacco. Una combinazione eccezionale del nuovo Hokage, composta dal jutsu già citato, l'Hirashim no jutsu, e dall'altra tecnica di sua invenzione, il Rasengan, una sfera di chakra concentrato pronta ad esplodere in tutta la sua potenza a contatto con l'avversario, pose fine alla battaglia, costringendo l'uomo mascherato alla fuga.
A quel punto l'unica cosa rimasta da fare era quella di sigillare nuovamente la volpe, ma se egli avesse posto il sigillo sulla moglie ne avrebbe inevitabilmente provocato la morte, se avesse invece sigillato parte del demone dentro suo figlio e l'altra in se stesso grazie ad un doppio sigillo, entrambi i suoi affetti sarebbero sopravvissuti in cambio della propria vita.
Così fece, il Namikaze, grazie al suo solito jutsu di teletrasporto, allontanò la volpe dal villaggio trasportandola al rifugio, allo stesso tempo riuscì a prendere moglie e figlio, allontanandoli dal pericolo della kitsune. Con veloci e complicati sigilli evocò il palco per il rituale del Sigillo Ottagonale, che prevede la sovrapposizione di due sigilli quadrangolari per permettere al chakra del demone di filtrare in quello del figlio per renderlo più forte. Poco dopo evocò anche uno Shinigami che, in cambio dell'anima dell'utilizzatore, avrebbe sigillato con se parte del chakra del demone volpe.
Il demone ovviamente reagì a ciò e tentò di uccidere il piccolo per evitare il confinamento.
I due genitori scattarono contemporaneamente a difesa del bambino e l'artiglio che doveva colpire il neonato trafisse sia Minato Namikaze che Kushina Uzumaki.
A quel punto l'Hokage riuscì a compiere il sigillo, imprigionando la volpe all'interno del suo stesso figlio, ma assieme ad essa vi pose una piccola parte del chakra proprio e della moglie, in modo da aiutare il figlio il giorno in cui egli avrebbe tentato di controllare lo spropositato potere del demone, infine completò il sigillo del diavolo, lasciando per sempre questo mondo assieme alla moglie.
Quella notte morirono Kushina Uzumaki, jonin di Konoha, nata ad Uzu e fedele alla terra del fuoco, e Minato Namikaze, un uomo, un guerriero, un padre, un marito ed un Hokage.
Quello che nessuno sa, è che quella notte all'interno del piccolo bambino dai biondi capelli non fu sigillato solo il demone volpe nove code, ma anche un altro piccolo parassita, che era rimasto aggrappato al manto della volpe tutto il tempo, poiché privo di forze.
Da ciò, ora, inizia la nostra storia.

Note di fine testo:
[1] Kurasigama: falce alla cui estremità inferiore è legata una catena che termina con un peso, arma tipica giapponese adatta sia al combattimento a mediacorta distanza.

Note dell'autore.
Salve a tutti gentaglia.
Dopo più di un anno eccomi di ritorno con una nuova storia (l'ennesima mia idea malata).
Questa volta, però, ho deciso di sconvolgere di più le cose, di prendere e stravolgere il manga Naruto e la storia del grande Masashi Kishimoto, con tutto il rispetto per la sua trama fantastica. Il motivo principale di ciò è che, secondo me, una fanfiction deve dire qualcosa di nuovo, di oltre, di diverso rispetto alla storia originale, ed è l'obiettivo che, con questa storia, mi sono posto: il racconto del diverso, del cambiamento, del totale mutamento degli equilibri.
Lo stile di scrittura oggi utilizzato è riservato solo al prologo, poichè gli eventi descritti, ad eccezione delle ultime quattro righe, non sono di mia ideazione, ma tratte pari pari alla trama del manga originale. Per il resto della storia cercherò di approfondire molto di più i personaggi, i nuovivecchi caratteri, le loro storie che hanno subito un drastico cambiamento a causa della trama stessa che è stata mutata dalla a alla z. Per questo ho posto l'avviso di OOC, perchè cambiare completamente una trama significa stravolgere tutto, la storia ma anche i personaggi, e di conseguenza i loro caratteri.
Detto questo sono ansioso di conoscere i vostri pareri a riguardo del mio lavoro. Cercherò di mantenermi puntuale con un aggiornamento a settimana. Incrociate le dita per me!
Il prossimo capitolo si intitolerà: Naruto Uzumaki, il reietto della foglia.
Ci vediamo il prossimo week end.
See ya.
Dr.Cox