Libri > Twilight
Ricorda la storia  |       
Autore: Uvetta    07/12/2013    8 recensioni
Sentimento,
Ossessione,
Amore,
Arte,
Cosa può far incontrare due cuori che apparentemente non avrebbero niente in comune?
Provate a scoprirlo!
Flashfic di due capitoli
Genere: Dark, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note dell'autrice:


Salve e bentrovate anche qui.

Per chi non mi conosce sono l'autrice di altre due storie su questo fandom che sono:

By Night, che è già conclusa e

Gli Occhi dell'Assassino, che è ancora in corso

Se avete voglia andateci a darci un occhio!

Torniamo a noi...

Questa è una FlashFic, saranno sono due capitoli ed è stata scritta per partecipare ad un contest su i “Vicini” a cui ho partecipato...

Spero che vi piaccia!!!


Un abbraccio ed ora vi lascio alla lettura, fatemi sapere cosa ne pensate!


Uvetta




Image and video hosting by TinyPic

Grazie Elena per il magnifico Banner!





Dark-Moon



Parte Prima



Il mistero non è un muro,

ma un orizzonte.

Il mistero non è una mortificazione dell'intelligenza,

ma uno spazio immenso,

che Dio offre alla nostra sete di verità.



(Antoine De Saint-Exupery)



-Credevo che prima o poi avrebbero smesso con questo baccano!- iniziai ad urlare ormai presa dall'esasperazione, mentre mi alzavo ed andavo a cercarmi un altro paio di tappi per le orecchie.

Forse questi saranno più efficaci dei precedenti!

Se funzionavano, forse, sarei riuscita a scrivere qualcosa di sensato, invece che delle frasi che non avevano ne capo ne coda.

Oramai erano quasi due settimane che andava avanti questa storia.

Abitavo nella periferia di Chicago, un quartiere tranquillo, dove ci conoscevamo tutti e tutti ci davamo una mano, in qualche modo.

Il mio terratetto, che avevo ereditato da mia nonna, sarebbe stato troppo grande per una persona sola.

Ebbene sì: sono una single convinta, non desideravo che nessuna distrazione mi distraesse dalla mia futura carriera.

Comunque avevo deciso di dividerlo con alcuni amici, così mi ritrovavo in casa con una coppia, diciamo una coppia nel vero senso della parola, visto che stavano insieme già da più di un anno; e pensare che li avevo presentati io!

Eravamo tutti neo laureati e ci conoscevamo da svariati anni, anche se non avevamo scelto la stessa strada per il futuro.

Loro erano: Jasper che dopo una laurea in Arte Contemporanea, mirava a diventare un critico a livello internazionale; Alice, la mia migliore amica dai tempi dell'asilo, che, e di questo ero più che certa, diventerà una pubblicitaria di fama mondiale e poi c'ero io: Isabella futura giornalista... almeno così speravo, visto che per ora ottenevo solo incarichi “freelance”.

-Basta, basta... è intollerabile!!!- ok, parlare da soli non era un buon segno, ma il mio livello di sopportazione si era completamente esaurito.


La mia casa confinava col giardino di un'altra villetta che sino a qualche giorno fa era disabitata ed anche parzialmente diroccata.

Poi un'impresa si era presentata una mattina e la pace era completamente scomparsa in tutto il quartiere: era iniziata la ristrutturazione!

Razionalmente sapevo che lasciar andare in distruzione una casa e ridicolo, ma era rimasta così per così tanti anni che pensavo lo sarebbe stata per sempre.

Mia nonna diceva che apparteneva alla famiglia Cullen da sempre, che non l'avrebbero mai venduta, perché era lì che aveva avuto inizio la loro fortuna e, anche se ormai erano passati quasi settantanni dalla fondazione dell'azienda, le origini non vanno mai dimenticate.

Mi affacciai alla finestra ormai esasperata; una donna vestita elegantemente dai lunghi capelli rossi, era in piedi nel mezzo del vialetto d'accesso mentre gli operai le sfilavano accanto indaffarati.

Sembrava concentrata sul risultato finale era come se non guardasse realmente quello che aveva davanti, ma ciò che ci sarebbe stato nel futuro.

Doveva essere l'architetto, almeno lei riusciva a lavorare.

Di solito approfittavo dell'assenza dei miei coinquilini per buttar giù qualche articolo, ma con questo caos era impossibile.

Mi rimisi comunque davanti allo schermo del mio PC in attesa di un'ispirazione.

Notai una letterina in basso a sinistra che lampeggiava insistentemente: mi era arrivato un messaggio nella mia Chat preferita.

Mi ci ero iscritta per gioco, avevo anche cambiato il mio nome in Lisa, era come se volessi creare un muro divisorio tra la realtà ed il virtuale. Comunque il mio intento era di cancellarmi nel giro di poco tempo, ma non era andata esattamente così.

Avevo conosciuto un ragazzo...

Avevamo così tante cose in comune ed era facile parlare con qualcuno che in realtà non conoscevo, non ci eravamo mai incontrati e non volevo certo farlo, così non c'era nessun tipo di complicazioni di nessun tipo, nessun imbarazzo.

Aprii immediatamente la mia posta.


ANTONY: Ciao Piccola, è terminato il baccano o devo inviarti una confezione gigante di cotone?


Mi trovai a ridacchiare leggendo quelle parole, ormai erano giorni che mi lamentavo anche con lui!


LISA: Niente da fare, sembra che stiano per inaugurare una reggia invece che una semplice casa ad un solo piano. Mi domando come facciano quelli di “Make-Over Home Edition” a realizzare tutto in una settimana... ??


ANTONY: Ahahahah... forse gli avrebbero potuto dare qualche consiglio!!!


LISA: Non sai quanto avrei voluto che l'avessero fatto!


ANTONY: Immagino! Tu come stai? La coppietta ti tiene sveglia?


LISA: Grrrrr!!!! Ricordami ancora una volta perché divido la mia casa?


ANTONY: E' troppo grande per te... dividete le spese... ; dai in fondo qualche lato positivo c'è!


LISA: In effetti!

Tu? Con Amy come sta andando, vi siete chiariti?


ANTONY: Sì! Se per chiariti intendi “lasciati”!


LISA: Oddio, mi dispiace...


ANTONY: Perché? A me no... tutto quello che interessava a me a lei non piaceva, non comunicavamo più da tempo, il nostro era diventato un rapporto basato solo su del buon sesso, ma non mi bastava più. Ho bisogno di poter stimare la persona che mi sta accanto non mi serve una che pensa solo a che scarpe mettersi la sera!


LISA: WOW! Allora sei esigente... dicendo così hai falciato molte delle mie conoscenze!


ANTONY: Già! Le scarpe non sono la mia passione...


LISA: Come consiglio: non farlo sapere alle donne che vuoi conquistare! Per il genere femminile sono un argomento intoccabile...


ANTONY: L'avevo sospettato! Poi, comunque, le mie attenzioni potrebbero essere dirette in altre direzioni...


-Bella, Bella... dove sei? Devo raccontarti una cosa fantastica!- la voce di Alice trillò alle mie orecchie, era riuscita a sovrastare anche il continuo martellio che proveniva da fuori.


LISA: Scusami ti devo lasciare... mi chiamano a rapporto. Ci sentiamo presto?


ANTONY: Certo... chi ti vuole?


LISA: Alice, è appena rientrata.


ANTONY: Oh..., sarà bene che tu vada, altrimenti ti assillerà per tutta la sera!


LISA: Hai imparato a conoscerla?


ANTONY: Già! Buonanotte...


LISA: Notte...



-Alice, sono in camera mia...- urlo per farmi localizzare.


Una furia piena di energie inespresse si era appena catapultata sul mio letto, facendomi sobbalzare.

I suoi capelli corti e neri come la pece erano sapientemente arruffati in uno strano caos ordinato, gli occhi grigi erano brillanti e furbi, come sempre del resto, aveva solo un filo di trucco che le donava molto; indossava un paio di jeans molto aderenti, una camicia nera e le sue eterne scarpe con un tacco vertiginoso, ero arrivata a credere che le portasse anche a letto! E probabilmente era così.


-Sai che prima o poi dovrai conoscerlo?- mi disse accennando con la testa il computer.


-Stai scherzando?- mi sentivo quasi indignata, quella non era una cosa reale...


-Sarà, ma quando ti accorgi che hai “posta” il tuo viso si illumina!-


-E' un modo come un altro per passare un po' di tempo!-


-E' un modo come un altro per prendersi una cotta per qualcuno che non hai MAI visto...-


-Assurdo! E' soltanto un amico!- ribattei risoluta. Questo era quello che era Antony: soltanto un amico. Un amico con cui parlare di tutto e di niente, ma senza mai dare riferimenti troppo evidenti della mia vita reale. Un alone di mistero era certamente più interessante. -Torniamo a noi... che ti è successo?-


-Oh... giusto! Jasper ha visto dei quadri di un nuovo artista...- sembrava su di giri più del solito, ma io continuavo a non capire.


-Dov'è la novità? Quello è il suo lavoro...-


-Lo so che è il suo lavoro, scema, ma, questo ragazzo, non è proprio “nuovo” sul panorama artistico.-


-Continuo a non capire!-


-E' un musicista... fa parte di un gruppo i “Darkmoon”. Sono in testa a tutte le classifiche con quel brano che si intitola “Restless”.- stava gesticolando in modo ossessivo, sembrava una pazza.


-Forse ho capito...- in effetti avevo sentito quella canzone, alla radio la trasmettevano spesso ed avevo sempre pensato che fosse bellissima e struggente.


-Per forza, chi non ha sentito quella melodia: è fantastica!- prese un piccolo respiro per poi continuare -Comunque, il “pittore” sarebbe il tastierista che è anche l'autore delle canzoni della band e, si dice, che sia una persona estremamente misantropa. Anche durante i concerti che hanno tenuto, lui è sempre stato in una parte del palco non illuminata. Non vuole farsi vedere, soprattutto in viso. Non ci sono foto chiare di lui, parla ai giornalisti solo tramite i suoi agenti; è schivo con tutto e tutti...-


-Ecco perché non mi ricordavo il tastierista nel gruppo; avevo presente la cantante ed il bassista, ma nessun altro! E come ha fatto Jasper ad incontrarlo?- mi incuriosiva questo strano ragazzo; essere un personaggio che veniva preso di mira dai media e riuscire a non mostrare mai il suo volto in pubblico, non apertamente almeno, non era certo una cosa da poco.


-Non l'ha fatto!- alzai un sopracciglio stupita -è stato contattato da uno dei suoi agenti, gli hanno fatto vedere alcune delle sue opere: quadri, schizzi a carboncino, particolari di volti realizzati a grafite. Ne è rimasto letteralmente affascinato. Jasper dice che presto sarà quotatissimo e quell'aria di mistero che si è costruito attorno alzerà ancora di più il suo valore!-


-Dici che lo faccia apposta?-


-Non saprei... so che un paio di anni fa ebbe un grave incidente stradale. Erano in tre in auto. Lui era alla guida, un ubriaco non si era fermato ad uno stop: lui e la sua ragazza si salvarono, ma il suo amico sul sedile del passeggero no...- passò un attimo di tristezza poi gli occhi le si illuminarono nuovamente facendo sparire quell'ombra che l'avevano offuscati, -Comunque e questa è la parte interessante, Jasper organizzerà una mostra tra un mese esatto e... indovina un po'?...- iniziò a battere le mani incapace di contenere la sua felicità -IO mi occuperò della pubblicità! Sarà fantastico, non sto più nella pelle... è il mio primo incarico ufficiale!!!!-


-Sono felicissima per te! Finalmente qualcosa di concreto su cui puoi lavorare!- mi feci travolgere dal suo entusiasmo. -Ma dimmi... come si chiama questo futuro “grande Artista”?-


-Edward Cullen!- e mi sentii mancare il respiro.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Uvetta