La chiesa gremita, le lacrime di mio padre, i petali di rosa sulle mie scarpe bianche, il tacchettio sulla navata, il battito assordante del mio cuore. O forse era il suo? I suoi occhi che mi cercavano, come persi nella nebbia e impauriti, fino all’istante prima che incrociassero i miei.
Il tocco delle sue mani tremanti per l’emozione, la profondità della sua voce nel pronunciare quelle parole solenni, la delicatezza con cui mi scoprì il volto e mi guardò come se avesse visto il suo angelo per la prima volta. Il dolce sapore delle sue labbra. Il calore della sua fronte sulla mia….
…il suono delle campane, il riso, i baci e le lacrime. La sua mano stretta nella mia.
Per sempre. Lo voglio. Per sempre.