DADDY IF I NEVER FIND MY PRINCE, YOU WILL ALWAYS BE MY KING.

Cara Ket,
ti scrivo un’altra volta per lamentarmi di mio padre, non perché lo odio, anzi lo amo infinitamente ma mi sono stancata di tutte le donne che porta a casa la sera, sai che dopo la morte della mamma non è riuscito a riprendersi completamente infatti cambia una donna ogni sera, si ubriaca fino a non capire più niente per non sentire il vuoto che ha dentro e poi si fa una donna dietro l’altra. La sua carriera è la cosa più importante che ha dopo di me e gli zii –così mi ha detto- ma sembra se ne stia dimenticando.
Zio Louis è preoccupato per lui come gli altri e io ho paura di perderlo.
In questo momento posso solo immaginare cosa sta facendo con una di quelle tante troie, ma io non posso fare niente, non posso piombare in camera su e fargli la ramanzina è la sua vita ma ho davvero paura che faccia cavolate.
Bleah! Sento solo le urla di quell’oca!
Papà mi ama, ne sono sicura, ma mi sta abbandonando proprio nel momento in cui ho più bisogno di lui…
Diario ora cerco di andare a dormire, ma sarà un po’ impossibile con tutte queste urla..

Un bacio,

Tua Sophie♥

Cercai di svuotare la mente e non pensare a niente, ma non ci fu niente da fare, mi alzai, rabbrividendo alla differenza di temperatura tra il letto e l’aria e mi fiondai in bagno, mi sciacquai il viso con l’acqua fredda, ancora niente, l’unica cosa che potevo fare era andarmene, solo per dormire un po’, presi il telefono e composi il numero di zio Liam
-pronto?- disse lui con la voce impastata dal sonno
-zio, sono Sophie, papà ha portato a casa una delle sue solite troie, non riesco a dormire, posso venire da te?- per la cronaca, lo zio abitava di fronte a casa nostra
-certo tesoro, dai ti lascio il posto accanto a me, vieni ti aspetto di sotto-
-grazie mille- mi scappò un sorriso e riattaccai, scesi lentamente le scale senza far rumore, presi il giaccone e uscii di casa in pigiama e pantofole, attraversai la strada deserta e suonai il campanello della casa di Liam lui aprì e mi fece entrare, il calore della sua casa mi scongelò
-grazie per avermi fatto venire- dissi di nuovo
-e di che?Sei la mia nipotina preferita!- arrossii violentemente e lo zio ridacchiò –andiamo, il letto è ancora caldo- sorrisi e mi accompagnò fino in camera, mi appoggiai sul letto morbido e caldo, le braccia muscolose dello zio mi circondarono i fianchi per avvicinarmi a lui e mi lasciò un bacio sulla guancia
-notte piccola- disse dolcemente
-notte zio- risposi chiudendo gli occhi e trovando finalmente un po’ di pace

La mattina mi svegliai con l’odore del caffè nelle narici, mi alzai sorridendo, infilai le pantofole e scesi le scale con molta calma, scesi l’ultimo scalino e vidi lo zio in soggiorno che passava l’aspirapolvere, la spese con un tocco da maestro si rivolse a me
-dormito bene tesoro?-
-si, benissimo, grazie zio- sorrise compiaciuto
-lo sai che puoi sempre contare su di me- ricambiai il sorriso – di la c’è il caffè pronto e un cornetto alla nutella caldo-
-anche la colazione? Zio così mi vizi-
-è il mio intento- scherzò lui, risi
-grazie davvero- dissi ripensando a papà
-stai tranquilla tesoro- disse avvicinandosi a me e circondando le mie spalle con un braccio – Harry è forte, la morte di Ket lo ha sconvolto ma si riprenderà-
-ho paura perderlo zio, tanta- ammisi
-non devi avere paura, ci sono io qui- mi rassicurò, sorrisi di nuovo e mi avviai in cucina, mangiai tutto, controllai l’orologio erano le 10.30, papà non si sarebbe svegliato prima di mezzogiorno perciò avevo tempo
-So ti ho lasciato una maglia per ricambiarti, di sopra dovresti avere un paio di collant di Lucy- Lucy era la sua “nuova fiamma” a quanto pare facevano sul serio
-grazie mille- salii le scale mentre lui continuava a passare l’aspirapolvere per tutta la casa, feci la doccia, mi cambiai, il profumo dello zio mi invase, amavo il suo profumo, mi infilai i collant e le pantofole, mentre scendevo le scale sentivo delle voci maschili, velocizzai il passo e mi fiondai in salone
-ciao bellezza!- mi salutò zio Zayn, sorrisi e lo abbracciai
-piccola mia!- disse zio Louis staccandomi dalle braccia di Zayn, risi e abbracciai anche lui
-beh *mastica* ciao *mastica* Sophie- disse Niall, alzai un sopracciglio – che c’è?- disse facendo volare da tutte le parti le patatine
-NIALL!- lo brontolò zio Liam –AVEVO APPENA PASSATO L’ASPIRAPOLVERE!- disse irritato
-tranquillo zio, ci penso io- gli sorrisi, attaccai l’aspirapolvere e pulii
-che ragazza d’oro, se avessi avuto 15 anni di più ti avrei sposato- disse Zayn, arrossii di colpo, tossii per evitare l’imbarazzo –nel senso che…- si corresse Zayn notando il mio disagio
-tranquillo, ho capito- lo rassicurai, lui sorrise.
Il telefono di casa squillò
-Sò è per te- mi disse zio Liam, presi la cornetta e lo portai all’orecchio
-pronto?- dissi
-ehi amore, come stai?- disse una voce roca dall’altra parte del filo –perché sei dallo zio?-
-ciao papà, sto bene, è solo che…ehm…non riuscivo a prendere sonno-
-e perché non sei venuta da me?-
-eri…come dire…impegnato in altre cose papà-
-ohw giusto- disse pensieroso –facciamo così ora torni a casa e facciamo un giro insieme-
-davvero?-chiesi incredula
-si certo, dammi il tempo di fare colazione e vestirmi e sono tutto tuo-
-va bene, arrivo-
-ciao amore-
-ciao papà- attacco, mi giro verso gli altri
-vado, io e papà usciamo, ci vediamo ok? Ciao! Grazie di tutto zio Liam!-
-ciao!- dissero in coro i quattro uomini, zio Liam mi mandò un bacio e uscii di casa.
Arrivata davanti al portone entrai con la chiave di riserva e salii le scale
-sei arrivata amore?- chiese papà dalla cucina
-si, vado a cambiarmi e scendo- dissi
-ok- rispose, mi avviai in camera mia, mi spogliai e aprii l’armadio,ci misi un po’ per decidere cosa mettermi, alla fine optai per questo http://www.polyvore.com/cgi/set?id=106340138&.locale=it e scesi di sotto
-pronto papà?- chiesi
-si, dammi un attimo che mi sistemo i capelli-
-ok- dopo 5 minuti era davanti a me bello come sempre
-sei stupenda amore mio- disse sorridendomi
-anche tu papà- risposi.

Camminammo per Londra tutto il giorno, facendo molto shopping, di solito non mi piace farlo ma con lui è diverso, lui è il mio papà e lo amo da morire.
Ci ritrovammo seduti ad un caffè con una cioccolata con panna davanti, molte donne si fermavano per fare delle foto con papà ma non ci facevo molto caso, ero felice in quel momento, la paura di perderlo era svanita, giornate così non succedevano spesso ma sono sempre state le più belle della mia vita
-papà devo dirti una cosa..- presi coraggio
-dimmi tutto piccola- sorrisi
-ascolta per quanto riguarda ieri sera, so che stai male per la morte della mamma ci sto male anche io ma papà il fatto che porti una donna diversa ogni sera è preoccupante, insomma, ti ubriachi praticamente tutte le sere, io ti adoro ma mi sto preoccupando per la tua vita papà, per favore, la mamma non ti vorrebbe vedere così- gli prendo la mano – ti vorrebbe vedere sorridente e spensierato come quando era viva, io non voglio perdere anche te- dissi schietta, lui mi guardava, sospirò
-io…non ce la faccio- ammise- io non ce la faccio a stare senza di lei- mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe come quando ero piccola
-papà, ci sono io qui, lo supereremo insieme, siamo una famiglia- lui sorride mentre una lacrima scende sulla sua guancia, l’asciugo
-hai 16 anni Sophie, tra poco te ne andrai anche tu, troverai il tuo principe azzurro e io rimarrò solo-
-papà se mai troverò il mio principe tu sarai sempre il mio re- lui mi abbracciò, cominciando a piangere, quanto lo amavo
-sai mi ricordi tanto tua madre- disse singhiozzando –hai il suo stesso dono-
-cioè?-
-siete le uniche che riescono a farmi stare meglio-
-aw ti voglio tanto bene papà-
-anche io amore mio- mi bacia la fronte
-quindi smetterai con l’alcol e il girarsi una ragazza ogni sera?-
-si..-
-lo farai per la mamma, promettilo-
-prometto- sorride e lo abbraccio di nuovo, il cellulare di papà suona
-è Louis- annuisco, mi alzo dalle sue gambe e lui si allontana, torna dopo poco tempo
-che dice zio?-
-dobbiamo tornare a casa amore, ci dobbiamo incontrare urgentemente per decidere le tappe per il nuovo tour mondiale-
-quindi partirai di nuovo?- chiesi sconsolata, avrei dovuto farci l’abitudine
-abbiamo ancora tempo per pensarci... e chi lo sa potresti venire con me-
-davvero? Mi porteresti in tour con voi?-
-per caso ho un’altra figlia senza saperlo?-
-ma io ti amo!- gli salto al collo
-anche io piccola- mi stringe forte a se, poi torniamo a casa.

Cara Ket,

rieccomi qua, però stavolta non mi voglio lamentare di papà, oggi è il giorno più bello della mia vita!
Ho parlato con papà di quello che non mi piace di lui e ha promesso di cambiare, ed io ovviamente lo aiuterò, anche gli zii erano contenti quando gliel’ho detto!
Sembro una bambina di 2 anni vero? Eh vabeh sono davvero felicissima!
Papà mi ha detto che forse mi porta con lui nel prossimo tour mondiale, nel caso incontrassi qualche bel ragazzo in giro per il mondo.. waa non vero l’ora!

Ti mando un bacio,

Tua Sophie ♥

TADAAA! CERTO NON E’ UNO DEI MIEI CAPOLAVORI -ANCHE SE CAPOLAVORI MIEI NON ESISTONO- SPERO DAVVERO CHE VI PIACCIA, HO AVUTO UN LAMPO DI GENIO ED ECCOLO QUA, RECENSITEE!

Baaaci,,

CrazyOfTomlinson♥♥