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Autore: Chordi    08/12/2013    1 recensioni
Dopo la rottura con Kurt, Blaine è disperato. Ha perso la sua presunta anima gemella e non sa che fare. Abita a New York con Sam e Tina e frequenta la NYADA. Il rapporto tra Sam e Blaine si evolverà portandoli oltre l'amicizia, Blaine riuscirà a ricucire la ferita del suo cuore e Sam a capire chi è e a trovare la sua anima gemella. Tina si riavvicinerà ad una persona che pensava di aver dimenticato mentre Finn e Rachel stanno insieme ormai da cinque anni e una notizia scombussolerà la loro tranquilla vita. La storia l'ho ideata e scritta con una mia amica e sarà principalmente incentrata sulla Blam, la nostra OTP. Buona lettura a tutti e spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Rachel Berry, Sam Evans, Tina Cohen-Chang, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ancora un attimo e tutto sarebbe cambiato: la loro relazione, il loro rapporto, tutto. Blaine non sapeva se esserne felice o no. Sam si risvegliò all'improvviso, come alla fine di un bel sogno, si rese conto di ciò che stava per faree e si scostò bruscamente da Blaine. Quando si voltò, si ritrovò faccia a faccia con Sebastian, sbuffò e abbassò il finestrino.
“ Lavori anche qui adesso?” chiese sarcastico Sam.
“ Veramente, no. Ho riconosciuto la tua macchina e volevo ridarti questi...” gli allungò una mazzetta di banconote.
“ Che cosa sono?”
“ I 100 dollari che mi hai dato ieri sera. Di solito non lo faccio, ma per un amico questo e altro.” disse i tono malizioso. Sam arrossì e abbassò lo sguardo.
“ Uh, ehm, grazie...”
Blaine osservava la scenetta, cercando di capire, ma non riusciva a venirne a capo ed era sempre più confuso.
“ Grazie a te, bello. Ci vediamo in giro ragazzi!” Sebastian si allontanò con le mani in tasca dirigendosi verso una macchina che si era appena fermata. Sam non disse niente, accese la macchina e sgommò via subito. Durante il tragitto verso casa, aleggiava un silezio glaciale, rotto solamente dai sospiri di Blaine. Sam non sapeva che dire, era preoccupato ed in imbarazzo e di certo non sarebbe stato lui a fare la prima mossa questa volta. Dopo un tempo che parve a tutti e due interminabile, Blaine cominciò a parlare a tutta velocità: le parole scorrevano come in un fiume in piena e per poco non cominciò ad urlare contro Sam.
“ Senti, sto cercando di capire ciò che è appena successo ma sinceramente non ci riesco, perchè l'unica cosa che mi viene in mente è a dir poco agghiacciante; non voglio neanche saperlo, anzi no devi dirmelo! Sono il tuo migliore amico, Sam. Quando mi menti, mi sento morire dentro, come quando tu e Finn avete organizzato la festa a sorpresa di Puck senza dirmelo: mi sono sentito tagliato fuori dalla tua vita e così mi sento ora. E se non volevi ferimi, devi capire che ti amo ti voglio bene, e il mio affetto supera di certo l'arrabbiatura e il dispiacere. Io non ti mentirò mai, Sam. Quindi, qualunque cosa sia successa con Sebastian, ti prego, ti scongiuro, dimmi questa fottutissima verità.” Sam era allibito, non aveva mai visto il suo amico parlare così velocemente e fare un discorso così lungo, ma aveva ragione. Non poteva nascodere per sempre la verità, doveva dirglielo, anche se sarebbe stato tremendamente difficile.
“Hai ragione Blaine, devo togliermi questo peso. È da un po' di tempo che so di essere gay, più o meno da quando tu e Sebastian vi frequentavate. Lo guardavo e provavo sensazione mai avvertite prima. Pensavo di essermi innamorato di lui. Ero veramente confuso, non capivo più niente. Ieri sera, dopo aver lasciato Penny, stavo tornando a casa, quando vidi Sebastian su un marciapiede insieme ad altri ragazzi, allora accostai e lo feci salire in macchina per accompagnarlo a casa. Ad un certo punto mi disse di accostare e quando lo assecondai successe tutto molto in fretta, non mi resi conto di niente. Mi disse di essere un gigolò e io mi sono sentito obbligato a dargli i soldi per il... ehm... 'servizio'. Ero scioccato, così lo feci scendere dalla macchina e tornai a casa. Non ti ho detto niente perché non volevo ferirti, insomma sono andato con il tuo ex che ho scoperto essere un gigolò. Non volevo farti stare ancora peggio, ma ho fatto un errore, dovevo dirtelo subito... Mi dispiace.” La sua voce tremava dall'emozione e non osava guardare in faccia Blaine. Il ragazzo moro lo guardò dolcemente.
“ Senti, ciò che hai fatto mi disturba, ma solo in parte. Di Sebastian non mi interessa più nulla, è bugiardo e manipolatore; ma sono preoccupato per te, per ciò che stai passando e perché sei andato dalla persona meno indicata per schiarirti le idee. Comunque sapevo già ciò che fa Sebastian: andava in giro in contanti, indossava sempre vestiti di marca e non sapevo mai dov'era o cosa faceva, diciamo che l'avevo intuito.”
“ Quindi non sei arrabbiato?”
“ Certo che no, voglio solamente che tu stia lontano da lui, porta solo male. Promesso?”
“ Promesso.”

Rachel fissava la tazza di tè che aveva tra le mani, in attesa che si raffreddasse. Stava aspettando Quinn, avevano appuntamento al “NYADA Cafè” alle 18, ma arrivando dall'aeroporto, c'era molto traffico e quindi era in ritardo. Non si vedevano da molto tempo e trovare uno spazio tra una corso e l'altro era praticamente impossibile, ma con l'avvicinamento del Ringraziamento, le lezioni erano meno faticose ed impegnative. Non vedeva l'ora di riabbracciare Quinn e raccontarle tutto, anche se non era sicura di volerle dire l'ultima grande notizia, prima aveva intenzione di parlarne a Finn. Rachel era immersa nei suoi pensieri e non si accorse che Santana si era seduta di fronte a lei e la guardava divertita.
“ Buongiorno Berry!” disse facendola sobbalzare.
“ S-santana! Da quanto tempo sei lì?”
“ Abbastanza per capire che qualcosa non va … problemi in paradiso?”
“ No, sto aspettando Quinn.”
“ Ah e per quanto si ferma?”
“ Un paio di giorni appena...”
“ Allora cercate di fare un salto da me sabato sera, organizzo una rimpatriata, ci saranno Blaine, Tina, Sam, Mike, Kurt e forse anche Artie, vi potreste aggiungere anche tu, Finn e Quinn se vi va...”
“ Va bene, San. Ci saremo sicuramente!” sorrise Rachel “ E invece Brittany?”chiese con aria innocente.
“ Devo tornare al lavoro, nasona.” Santana si alzò velocemente dal tavolo.
“ Ma se non c'è nessuno!” disse divertita la cantante “ Questo mi fa pensare che tu abbia paura a parlare di lei!”
“ Madre de Dios, Berry! Non sei cambiata per niente! Se proprio vuoi saperlo, l'ho chiamata e non mi ha risposto.”
“ Sai che è impegnata con la danza!”
“ Tutte balle! Avrà visto il  mio numero e avrà ignorato la chiamata.”
“ Dovresti riprovarci con lei...”
“ Senti, cara, l'ho amata con tutto il mio cuore, ma è finita. Siamo troppo lontane e ora sto con Dani.”
“ Eravate perfette insieme e tu eri diversa, più... ehm... umana; lei tirava fuori la parte migliore di te.”
“Lei era la parte migliore di me! Ma le persone cambiano. Discussione chiusa.” Santana prese il vassoio e se ne andò, per non continuare quella conversazione che l'avrebbe sicuramente portata alle lacrime. Rachel la fissò preoccupata, ma poi la sua attenzione fu rivolta verso l'entrata, dove una ragazza bionda dai lineamenti delicati scrutava la sala in cerca della sua migliore amica. Rachel corse incontro a Quinn e le stampò un bacio sulla guancia. Quinn l'abbracciò forte e non voleva più lasciarla andare.
“ Quanto mi sei mancata Quinnie!”
“ Anche tu, Rach” le due ragazze sciolsero l'abbraccio e Rachel prese la sua amica sottobraccio per portarla al tavolo, ma Quinn la bloccò.
“ Aspetta! Ho una sorpresona, ma non solo per te...” dalla porta entrò un'altra ragazza bionda che si guardava intorno meravigliata.
“ BRITTANY!” esclamò Rachel abbracciandola “ Cosa ci fai qui?”
“ Ho pensato di venire a salutarvi, mi mancate tantissimo! Ma Santana non c'è?” disse Brittany, cercando il suo vecchio amore con lo sguardo. Santana stava servendo un tavolo, quando ebbe finito, si voltò per tornare al bancone e la vide. Il vassoio che aveva in mano cadde rumorosamente e i bicchieri che c'erano sopra si ruppero.
“Brittany...” sussurrò arrossendo, ma corse via e andò a rifugiarsi nel ripostiglio del bar . Rachel si scusò con Quinn e Brittany e seguì Santana. La trovò seduta su uno sgabellino in un angolo, con il fiato corto in preda ad un attacco di panico.
“ C'è Brittany, Rach, c'è Brittany! Perché c'è Brittany??”
“ Non lo so, San, è stata una sorpresa di Quinn.”
“ Una sorpresa?! Ma lei... ma io...”
“ Ti devi calmare! Fai dei respiri profondi, così brava, tranquilla, non è niente è solo venuta a trovarci... a trovare TE. Ora esci e la saluti come si deve” Rachel uscì dal ripostiglio, seguita dalla sua amica più calma e meno rossa in viso. Quando arrivarono dalle altre due ragazze sedute al tavolo, Santana fece un respiro profondo e si sedette con loro.
“ Scusa BrittBritt, sono stata colta di sorpresa. Mi sei mancata...” la guardò con occhi dolci.
“ Anche tu , San. Tantissimo...” Santana  distolse lo sguardo e arrossì; solo Brittany le faceva quest' effetto.
“ Ehm, dovrei tornare al lavoro, comunque sabato sera potete venire da me a cena, ci saranno anche gli altri, anzi ora chiamo Sam per dirglielo. Rachel vi spiegherà tutto.” La ragazza si allontanò dal tavolo e digitò il numero di Sam sul cellulare, ma per l'emozione non riusciva a scrivere, così dovette cercarlo nella rubrica e dopo vari tentativi la chiamata partì.

Da quando erano tornati a casa, non si erano parlati molto. Nonostante avesse perdonato Sam, Blaine era più freddo che mai e il biondo non riusciva a darsi pace per ciò che aveva fatto, era stato stupido a fidarsi di Sebastian e così aveva perso Blaine, la persona più importante della sua vita in quel momento. Non avevano mai litigato veramente, ma Sam sentiva che questa era la fine, quando pensava che sarebbe potuto iniziare qualcosa di nuovo, lui aveva rovinato tutto e non riusciva a perdonarsi. Senza Blaine, non era niente, solo una persona vuota. Non poteva sopportare di vivere senza il suo migliore amico, doveva fare qualcosa per rimediare. Preparò la cena, con i piatti preferiti di Blaine. Quando ebbe finito, andò in camera a chiamarlo ma si bloccò sulla porta chiusa; sentiva la musica e Blaine che cantava sottovoce, Sam ascoltò attentamente le parole “When all I can do is watch you leave? 'Cause we shared the laughter and the pain and even shared the tears, you're the only one who really knew me at all.” Non sapeva se era riferito a lui, ma aveva le lacrime agli occhi, non poteva assolutamente perderlo, doveva farsi perdonare a tutti i costi. Entrò in camera del suo amico.
“ Che bella canzone Blaine.” disse Sam, con la voce rotta.
“ Grazie...” rispose sorpreso il ragazzo moro “ ma che hai?”
“ Ehm, niente. C'è pronta la cena comunque.” si voltò per andarsene.
“ Aspetta Sam! So che c'è qualcosa che non va, lo vedo nei tuoi occhi. È per ciò che è successo oggi? Ti ho detto che non sono arrabbiato...”
“ Non è vero, è tutto il pomeriggio che mi eviti, cosa devo pensare? Ho paura di perderti, Blaine e se te ne andassi, non potrei mai perdonarmelo.”
“ Siediti un attimo e ascolta la canzone di prima” Blaine cantò tutta “Against all odds” guardando Sam. La cantò con una tale emozione e un tale sentimento che le lacrime gli scendevano, rigandogli il viso. L'ultima strofa non si sentì neppure.
“ Ora lo capisci? Non potrei mai, mai, mai andarmene e lasciarti solo. Non ti abbandonerò mai, qualunque cosa tu faccia, io ti starò accanto.” Senza dire niente, Sam si alzò e lo abbracciò forte. Blaine non voleva staccarsi da lui, si sentiva al sicuro tra le sue braccia.
“ Okey, va bene basta lacrime! Ho cucinato il tuo piatto preferito!” Blaine lo guardò dolcemente, era veramente il migliore .“Ah, prima ha chiamato Santana, ci ha invitato a cena da lei sabato sera, ci saranno tutti, Quinn, Brittany e anche ,ehm... Kurt. Quindi se preferisci non andare, starò a casa con te.”
“ Non ti preoccupare Sam, prima o poi lo dovrò affrontare, quindi ci andremo assolutamente, non vedo l'ora di rivedere gli altri!” Disse Blaine, deciso.
“ Allora la richiamo!” Sam era un po' deluso dalla decisione di Blaine, voleva restare a casa da solo con lui e non voleva che rincontrasse Kurt, aveva paura che la scintilla si riaccendesse nuovamente. Compose il numero di Santana e dopo due squilli a vuoto, rispose.
“ San, io e Blaine ci saremo!” disse sorridendo al suo amico. Riattaccò e insieme si diressero verso la cucina per la cena speciale di Sam.

  
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