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Autore: lacla32    08/12/2013    0 recensioni
Una missione, un punteggio ed un ragazzo da aiutare... riuscirà il nostro angelo a cavarsela? o cadrà ancora nell'oblio del fallimento?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In tanti anni di duro lavoro, avevo visto le reazioni più disparate alla fantomatica rivelazione su chi fossi.
C’era chi era svenuto, chi si era messo a piangere oppure era fuggito urlando, chi aveva tentato di buttarmi acqua santa addosso… ma mai nessuno si era messo a ridere.
Ed ora mi ritrovo in piedi in questo sudicio salotto, guardando Gale che se la ride come se avessi appena raccontato una delle barzellette più divertenti della storia.
Do un paio di colpi di tosse, giusto per fargli capire che la sua reazione è del tutto sbagliata.
“Scusa, hai ragione” dice asciugandosi le lacrime col pollice “è solo che, mio dio, questa è la migliore battuta che abbia mai sentito” e scoppia in un’ altra sonora risata.
“Guarda che non sto scherzando” dico avviandomi verso di lui e piazzandomi esattamente al centro del tavolino
In un attimo scatta in piedi con gli occhi sgranati indicando le mie gambe.
“Cosa c’è?” dico abbassando lo sguardo
“T-tu sei…” balbetta
“Forse è meglio che ti siedi… ok?” suggerisco
Lui mi guarda un attimo e poi si siede, sempre fissando le mie gambe che piano piano abbandonano il tavolo per arrivare al divano, dove mi siedo incrociandole.
“Ora che abbiamo appurato che tu non sei pazzo e io sono morta, potresti concedermi dieci minuti per spiegarti cosa ci faccio io qui?” domando esasperata
“Deve essere un sogno” borbotta allungando una mano e trapassandomi una coscia
“Ehi giù le zampe!” strillo, di colpo ritrae la mano fissandomi.
Passano un paio di minuti quando si alza e si dirige in camera sua e si butta sul letto
“Ma che fai dormi?” domando
“Shhh” ribatte lui coprendosi col cuscino
Sono appollaiata sul divano da oramai diverse ore, Gale è nella sua stanza che dorme beato e io sto perdendo tempo, ho pochi giorni e lui dorme “Dannazione” impreco alzandomi ed incanalando tutte le mie energie per passare alla forma corporea, solo ora mi accorgo di quanto freddo faccia in questa casa. Con passo deciso mi avvio alla stanza, appena entro sento il russare leggero del ragazzo, senza troppe cerimonie prendo la bottiglia d’acqua posta sul comodino e gliela rovescio in testa. Con qualche imprecazione spalanca gli occhi fissandomi.
“Buon giorno bell’addormentato” dico sorridendo. Lui mi fissa esterrefatto mentre le goccioline d’acqua cadono sul cuscino.
“Ora rimarrai qui e parleremo del futuro” il mio tono è autoritario
“Vorrei semplicemente che mi ascoltassi ok?” chiedo addolcendo la voce e sedendomi sul letto
“Tu sei reale?” domanda allungando una mano per toccarmi
“Sei un maniaco lo sa?” ribatto storcendo il naso
“Ho bisogno di un caffè” borbotta alzandosi
 
Siamo seduti uno di fronte all’altra con una tazza di caffè fumante davanti
“Per quanto assurdo… proverò ad ascoltarti” dice fissandomi di sottecchi
“Bene, mi chiamo Amy e sono una specie di angelo” inizio
“Non hai le ali” afferma
“Zitto sto parlando” dico fulminandolo con lo sguardo “Stavo dicendo, sono una specie di angelo, ma questo non ti interessa. Sono qui per un preciso motivo, cioè aiutarti a non morire”
Il suo sguardo passa da divertito ad incredulo in una frazione di secondo “a non morire?” balbetta
“Non posso spiegarti i dettagli ma tra 20 giorni, oramai 19 farai qualcosa di molto stupido e io sono qui per impedire questo”
“Aspetta! Cosa intendi  per “qualcosa di molto stupido?” mi domanda
“tipo cercare di vedere a quale velocità si sfracella il tuo corpo, buttandoti da un ponte di 60 metri” dico in tono di rimprovero
“Hai frainteso!” esclama lui
“Umm…ne dubito” ribatto
“Non volevo suicidarmi!”
“Faccio questo lavoro da anni oramai, non ci casco” sospiro
“Che razza di angelo custode sei , se non credi al tuo protetto?” domanda alzando un sopracciglio
“Mi vuoi ascoltare?” sbotto, incomincio ad arrabbiarmi seriamente
Lui sorseggia il suo caffè “fai pure”
“Grazie, allora ti stavo spiegando, io non so esattamente cosa farai, nessuno lo sa, il futuro non lo possiamo prevedere, so solo che infrangerai una regola e questo ti porterà su una brutta strada…”
“Brutta strada?” domanda incuriosito
“Te l’ho già detto, io non so cosa farai o cosa succederà in questi giorni io so solo che ti devo proteggere ed evitare in qualsiasi modo che ti succeda qualcosa”
“Quindi sei la mia guardia del corpo?”
“Si, una specie”
“Beh” dice alzandosi “ Non ne ho bisogno, grazie”
Io mi alzo di scatto “Stai rifiutando il mio aiuto?” sbotto inorridita
“Si”
“Ahah non ci posso credere! Ti rendi conto di quello che stai facendo? Non tutti posso avere questa opportunità da vivi!”
“Allora vai ad aiutare chi ha bisogno”
“Idiota! Mi prendi in giro? Puoi redimerti e vivere la tua vita felicemente e quando morirai andare diretto nell’Eden”
“Preferisco il caldo dell’inferno” dice sarcasticamente
Scuoto la testa sospirando “Tu la vedi cosi, ma i miei superiori pensano che dentro di te ci sia ancora qualcosa da salvare”
“Beh di ai tuoi superiori che faccio da solo” e si avvia in camera
Io lo seguo “Non posso tornare indietro”
“Come scusa?” dice prendendo uno zaino e avviandosi all’ingresso
“Sono stata assegnata a te per i prossimi 19 giorni, non me ne andrò tanto facilmente”
“Benissimo allora vai a farti un giro, è stato bello conoscerti, ci si vede” cosi dicendo esce dall’appartamento sbattendomi la porta in faccia.
 
  
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