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Autore: oO_Keira_Oo    08/12/2013    4 recensioni
Dal Capitolo 2
“C-come hai fatto a prendermi? Chi sei tu?” Chiese July in stato di choc.
“Davvero non ti ricordi di me?” Replicò lui.
“Dovrei?” Domandò ancora lei.
“Sai, quando eri piccola eri meno pesante da prendere al volo.” Scherzò di nuovo il ragazzo.
July lo guardò intensamente, poi qualcosa scattò e due semplici parole le vennero alla bocca, uscendo in un sussurro senza che lei se ne rendesse conto. “Peter...Pan...?”
Cari lettori, spero di avervi incuriosito almeno un pochino. É la mia prima storia in assoluto e sto cercando di renderla il più avvincente possibile. Le mie recensioni scarseggiano, ma l'importante é continuare, giusto? Ad ogni modo, nel malaugurato caso vi dovesse capitare di legge questa cosa oscena, siete i benvenuti! {COMPLETATA} ~ {SEQUEL A SETTEMBRE 2015}
FanFiction dedicata a Lucia & Luisa.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Neverland'
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La Festa dei Fuochi.
 

"Donna gelosa, donna pericolosa."

-Proverbio.

Qualche passo ancora e sarebbe arrivata alla tribù; anche se il cesto di rami e foglie secche che portava in grembo non l'aiutava e, queipochi metri sembravano svariati chilometri. Tutto ciò perché "maschi ballare, femmine legna procurare!" Se avesse sentito la vecchia Budi ripetere quella frase, anche solo un'altra volta, sarebbe diventata un pirata! No, forse Giglio Tigrato non si sarebbe mai spinta fino a quel punto ma... Beh, di sicuro avrebbe fatto sentire le proprie ragioni.
L'accampamento era nel delirio più totale, esattamente come l'aveva lasciato. Vedeva alcuni degli uomini portare la selvaggina appena cacciata, altri trasportare grossi pilastri di legno, aggiustare archi, frecce e lance seduti in gruppo. Mentre le altre ragazze buttavano la legna che, come lei, avevano raccolto e cucinavano o rammendavano pelli con le più anziane. Lei... Non avrebbe mai potuto far parte di... quello. O meglio, si vedeva a cacciare, ad affilare le armi, non certo a cucire; sapeva fin da prima di ritrovarsi a Neverland, che non era quello il suo posto, ed anche all'isola le cose non cambiarono molto, finché Peter Pan non ne fece parte; da quel giorno tutto divenne un'avventura. É questo di lui che l'affascinava molto, il suo coraggio, la sua furbizia, la genialità, e beh, tutto. Fu Peter a farle conoscere ciò che le mancava: l'avventura, la libertà.
Oh, al diavolo Budi! ...E al diavolo pure quello che tutti credono di me; posso essere una principessa ma preferisco un arco alle corone di fiori!
Pensato questo, gettò la cesta a terra con tanto di rami e ramoscelli che si sparsero ovunque e, sbattendo i piedi per terra, fece retrofront e si addentrò nuovamente nel bosco, anche se sta volta la sua destinazione era un tantino diversa.

*&*&*&*&*&*&*&*&*

"Sinceramente, questo é un nascondiglio fantastico." Osservò Peter Pan davanti all'entrata della galleria. "Ma dove porta?" Peter si sporse per esaminarla meglio. July dietro di lui, si sentiva come sull'orlo di un burrone e sapeva che di li a poco sarebbe precipitata.
"Non porta da nessuna parte, é solo un vicolo cieco! E poi é pericoloso." Cercò di fargli cambiare idea, poverina non sapeva ancora che quella parola, pericolo, avrebbe soltanto infiammato di più lo spirito del Pan.
"Bene, perché se così non fosse non sarebbe entusiasmante." Spiegò lui inoltrandosi nella caverna.
O Dio, lì dentro c'é ancora Jake! Chissà cosa penserà Peter quando capirà che sono stata tutto il tempo con un ragazzo, da sola! /n.a. A quel tempo ( per tutta la prima parte del '900) era considerato " sconveniente " per una ragazza stare da sola con un maschio, soprattutto, incontrarsi in un luogo isolato non faceva ben pensare./
"Voi restate qua e non muovetevi, noi torniamo subito." Un ultimo avviso per i bimbi sperduti che la guardavano straniti prima di buttarsi a capofitto dietro Peter Pan.

Qualche passo e le tenebre presero il posto della luce.
"Peter dove sei?" I suoi occhi cercavano inutilmente la figura del Pan nel buio.
"July? Sono qui più avanti." Rispose lui da un posto non ben definito.
"Peter hai visto, non c'é nulla qui. Torniamo indietro, per favore!" Chiese lei quasi supplicando, ma continuando ad avanzare lentamente.
"Sí, dammi solo un minuto, credo di vedere qualcosa; é luminosa, ma non sembra la luce del sole, ha un colore diverso..." Disse ancora lui.
"No, Peter! Dobbiamo uscire ora!" Disse arrivando a lui.
"Dai, non fare così, ci stiamo divertendo. E poi non preoccuparti, cosa ci può essere di così pericoloso." Lui si fermò davanti a lei. In quel momento July capì che qualunque cosa avrebbe detto non sarebbe mai riuscita a dissuaderlo.
"Va bene, tanto non c'è modo di farti cambiare idea"
Peter la condusse più avanti con sé mettendole un braccio intorno alle spalle; cosa che diede a July una strana sensazione, non era brutta, ma le fece venire la pelle d'oca su tutto il corpo.
Ecco che davanti ad entrambi comparvero le pareti di pietre preziose...

*&*&*&*&*&*&*&*&*

Il vento le passava veloce tra i capelli scuri.
Giglio Tigrato aveva il suo modo personale di volare, invece di usare la polvere di fata, preferiva saltare da un ramo all'altro della fitta boscaglia; lo trovava più rilassante e trovava estremamente liberatoria la forte spinta che dava quando doveva saltare, sembrava ogni volta che si liberasse da un pesante macigno.
Mentre attraversava la foresta, le parve di sentire delle voci ridenti molto familiari. Si fermò un secondo, appoggiandosi ad un albero, riprendendo fiato e prestando attenzione al vociare. Con lo sguardo ne cercò la fonte e i suoi occhi caddero su dei bambini poco più in là rispetto al suo albero; saltando atterrò in piedi vicino al tronco e molto silenziosamente si avvicinò al piccolo gruppo.
"Cosa state facendo?" Esordì con voce squillante. I bambini sperduti e Trilli sobbalzarono: non si erano accorti minimamente di lei.
"Ciao Giglio Tigrato." La salutò Pennino.
"Ciao anche a voi. Allora, cosa fate?" Chiese ancora.
"Aspettiamo che Peter esca dalla caverna." Rispose Orsetto indicando l'entrata. Trilli si avvicinò all'orecchio della principessa e, scampanellando, le disse qualcosa che, a Giglio Tigrato, non diede propriamente a genio.
"Peter é lì dentro con chi?"

*&*&*&*&*&*&*&*&*

Peter aveva uno sguardo estasiato, mentre July... Beh, cercava Jake con lo sguardo, ma stranamente non lo trovava.
Com'è possibile che se ne sia andato, da qui non ci sono uscite e fuori dalla caverna ci siamo stati noi per tutto il tempo. Dovrebbe essere ancora qui. DEVE essere ancora qui.
"Complimenti July, é davvero un posto bellissimo." Disse Peter in un sussurro. July gli rivolse la sua attenzione, anche un po' confusa.
"In che senso?"
"Sei stata tu a scoprire questo posto e perciò, gli daremo il tuo nome." Spiegò lui convinto fissando la parete di fronte a lui.
"Beh, grazie..." Rispose distogliendo leggermente lo sguardo.
"Non c'é di ché. Piuttosto credo che dovremmo impedire che qualcuno la chiami in qualche altro modo."
"E come, scusa?" Chiese lei scettica.
"Semplice, lo scriviamo." Lui la guardò, alzando un sopracciglio, con un sorriso provocatorio a mezza bocca. Si avvicinò di più a July, la sua mano arrivò fino alla tasca destra e prese il suo pugnale, che mise tra lui e La ragazza, tenendolo per la lama.
July lo guardò intensamente, in fine prese il coltello, sorridendo anche lei e accettando la sfida. Lo passò due volte davanti ai loro volti, mantenendo il contatto visivo. L'uno scavava nell'animo dell'altro.
D'improvviso July si bloccò, appoggiò la lama del coltello sulla parete di pietra e piano piano iniziò ad incidere.
Il nome JULY, di dimensioni medie spiccava su quella parete, vicino un diamante. Il pugnale fu porto, con un sorrisetto soddisfatto, a Peter, che lo prese e scrisse a sua volta il suo nome vicino a quello della ragazza.
Ogni uno ammirava la propria opera soddisfatto. Fu allora che sentirono qualcuno chiamare del tunnel e, qualche momento dopo, si intravide la figura di Giglio Tigrato.
"Ciao Giglio Tigrato!" Peter le corse in contro salutandola con un amichevole abbraccio. Purtroppo la principessa quasi non ci fece caso, la sua attenzione era tutta per l'altra ragazza, che prima era in piedi poco lontano dal giovane Pan. Giglio Tigrato e July, in realtà, si stavano scambiando qualcosa di leggermente più aspro, arrabbiato, infastidito e geloso di un semplice sguardo curioso.
"Ciao Peter... Lei chi é, scusa?" Alla principessa piaceva arrivare al punto in fretta.
"Sono July, July Cook." Si presentò lei precedendo Peter. "E tu saresti?"
"Giglio Tigrato, unica principessa dell'Isola che non c'è." Rispose acidamente. "Curioso il tuo cognome; Cook si avvicina molto ad Hook, non sembra solo a me, Peter?"
July non fece altro che alzare un sopracciglio in segno di sopportazione. Peter provò a parlare ma July sembrava incredibilmente più veloce di lui.
"Scusami, cosa vorresti insinuare?"
"Io?" Chiese Giglio Tigrato con fare innocente. "Assolutamente nulla, volevo soltanto dire che è una strana coincidenza."

Ti prego Dio, trattienimi perché ora la picchio.

"Senti cara principessina de-"
"Come mai sei venuta a cercarmi?" Peter si intromise prima che July potesse dare inizio ad una vera e propria rissa.
"Volevo soltanto fare quattro chiacchiere con te prima della Festa dei Fuochi." Giglio Tigrato alzò le spalle con noncuranza. "Ormai, credo sia già il tramonto ed é ora di incamminarci, se non vogliamo essere in ritardo, giusto?"
"Sì, hai ragione, é meglio iniziare ad andare." Concordò il Pan. La principessa fece strada con un sorriso soddisfatto e July seguiva vicino all'unica persona pacifista lì.
"Peter scusami, ma cosa sarebbe la Festa dei Fuochi?" Gli chiese la ragazza incuriosita.
"In sostanza una festa dove ci sono sei piccoli fuochi in cerchio ed uno molto grande al centro. Capirai tutto quando lo spiegheranno alla tribù."
"Alla tribù degli indiani? Per cui ci sarà anche Miss Giglio Tigrato." Borbottò July.
"Mi sembra inevitabile, visto che é la sua di tribù. E comunque sarà molto divertente; ti farò conoscere un sacco di persone simpatiche, come Giglio Tigrato."

... July sbiancò...

*&*&*&*&*&*&*&*&*

Giglio Tigrato aveva ragione, era il tramonto e quando lei, July, Peter Pan, Trilli e i Bimbi Sperduti arrivarono all'accampamento degli indiani, il cielo era già scuro.
Durante il tragitto, i Bimbi Sperduti chiesero di sapere ogni cosa sulla caverna misteriosa, ma non avevano idea della piccola lite al suo interno e, quando Peter raccontò loro l'accaduto, romanzando un po', non ne fece minimo accenno. Quando arrivarono all'accampamento, la sera era già scesa, il suono incalzante dei tamburi rimbombava nelle orecchie, ma non era fastidioso e i fuochi creavano un magnifico spettacolo di ombre che lasciava tutti a bocca aperta.
"Certo che gli indiani hanno fatto proprio un bel lavoro..." Commentò Peter. Gli altri non risposero, troppo occupati a cercare di svegliarsi da quel sogno a occhi aperti.
"Peter vieni, ti faccio vedere come hanno decorato l'accampamento quest'anno." Propose Giglio Tigrato tirando Peter per un braccio e allontanandosi con lui.
"Trilli" July chiamò la fatina "senti, si sa che Peter é distratto e, sopra pensiero, potrebbe sai, cadere e farsi male... Perché, per sicurezza, non lo segui?"
Campanellino sorrise in modo maligno e annuendo, seguì il ragazzo e l'indiana; poi July si rivolse ai Bimbi Sperduti.
"Allora bambini, cosa si fa di solito quando gli indiani organizzano queste feste."
"Beh, si fanno molte cose" Rifletté Pennino.
"Si canta." Disse Volpe sorridendo.
"Si balla." Dissero i Gemelli imitando una strana danza.
"Si mangia." Continuò Orsetto.
"E si ascoltano le storie del vecchio Hummat." Finì Piccolo.
"Chi é il vecchio Hummat?" Chiese ancora July.
"É il saggio del villaggio." Le rispose ancora Piccolo come se fosse ovvio.
"Racconta sempre le leggende della tribù, é vecchio e molto molto saggio." Spiegò Zoey eccitata. "Guardate, sta iniziando!"
Non lontano da lì, infatti, molti indiani erano seduti a semicerchio intorno ad un vecchio uomo seduto su un tronco tagliato; i bambinicorsero estasiati a sedersi, seguiti da July che, come incrociò le gambe, fu chiamata da Zoey che le bussava sulla spalla.
"Posso sedermi lì?" Chiese indicando le sue gambe.
"Certo." Acconsentì July sorridendo anche se un po' sorpresa. Così facendo la dolce Zoey, si accoccolò tra le gambe, appoggiando la piccolaschiena contro il petto della ragazza.July si guardò intorno, vedendo i Bimbi Sperduti sparsi qua è là e, poco lontano, Peter Pan seduto vicino Giglio Tigrato, ma decise di nondavi molta importanza, rivolgendo invece la sua attenzione al vecchio Hummat che, dopo aver esaminato i presenti uno ad uno, decise diiniziare la sua storia...
 

N.A.
Salve gente, è passato un po' di tempo lo so e per cui questa non sarà sicuramente la mia performance (?) migliore.
Dico a mia discolpa che non è facie scrivere quando hai tibia, perone, caviglia e piede rotti e con dei ferri dentro.
Grazie a Dio SognatriceAdOcchiAperti mi è stata vicino, xD.
Comunque mi scuso x i sicuri errori di grammatica, ortografia e sintassi; ringrazio tutti i miei amori grandi che mi hanno lasciato un recensione nel capitolo precedente e anche quelli che si limitano a leggere.
Vi Amo Ragazzi.
Ora vado, scrivo il capitolo successivo, così mi faccio perdonare xD.
- I'll love for a thousend years... (?)
Giulia
P.S. Vi farò innamorare di Jake! *-* <3

   
 
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