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Autore: itslouisvoice    08/12/2013    0 recensioni
"amare non è un gioco, è un'arte."
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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you know loving you is easy? - Chapter 1.


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Santa Monica, 9.3o am.



La luce filtrava fioca nella stanza degli ospiti, quella dove alloggiavo io. Decisi di alzarmi per preparare i pancakes per tutti. La famiglia di Josh ci stava ospitando, e lo avrebbe fatto fino a quando non avremmo trovato un appartamento.

Josh non era un ragazzo molto alto, capelli castano scuro, occhi marroni e un sorriso meraviglioso. Lui e i suoi si erano trasferiti a Santa Monica (United States of America) nel 2007. Suo padre aveva trovato un lavoro come primario nell’ospedale di Santa Monica, così Josh, non avendo altra scelta dovette seguirli. Le nostre strade improvvisamente si divisero, e quel giorno, precisamente il 10 ottobre 2007, mi crollò il mondo addosso. Ma ora il destino aveva voluto che ci rincontrassimo, finalmente.

*flashback*
“Ragazze siamo atterrate, forza svegliatevi!” feci io tutta eccitata. Loro sobbalzarono. “Si può sapere perché hai tanta fretta? Chi è lui?” disse Ronnie dandomi una gomitata, e facendo un occhiolino ammiccante. “Lui chi?” finsi io di cadere dalle nuvole. “Sì Mitchie, lui. È da quando siamo partite che non fai altro che dire di quanto sia fantastico Josh, di quanto sia stato importante per te…” commentò ironicamente Kelsey. “è solo un amico.” “Solo un amico? Non si parla così di un ragazzo che è solo un amico, amore. Dai dicci chi è, cosa fa.” Mi abbracciò Queen. “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH l’amour, le persone perdono la testa quando si innamorano. Bleah, che schifo.” Eccola, Jade. Sempre molto romantica, da quando Back l’aveva lasciata, il tema “amore” era diventata una specie di minestrone di cuori. “Io non voglio avere più a che fare con quella roba.” Continuò. “Io non sono innamorata di lui chiaro?” “Sìsì, certo.” “Dico sul serio, è solo un amico, il migliore di tutti.”
-
Prese le valige dal nastro rotante vidi agitarsi una mano in lontananza, era lui. Era proprio lui, Josh. Diamine, non lo vedevo da cinque anni. Istintivamente mollai le valigie a terra, corsi per abbracciarlo, ma lo feci cadere all’indietro. Ci trovammo entrambi per terra, io ero sopra di lui, e senza neanche accorgermene gli diedi un bacio a stampo, come ai vecchi tempi. Il suo profumo era lo stesso di cinque anni fa, “One Million” mi faceva letteralmente impazzire. Josh aprì bocca: “ciao Peti.” Sorrise. “C-ciao Jo!” mi aveva chiamata Petiza, mi aveva davvero chiamata così, sembrava come se non ci fossimo mai lasciati. Intanto in piedi c’era la signora Devine, e una ragazza carina, una biondina, non molto alta, ma non sorrideva. Anzi, sembrava piuttosto arrabbiata. “F-forse è meglio che ci alziamo” dissi. “Sì, Peti, credo di sì, sarebbe meglio.” Lo aiutai. La ragazza accanto alla mamma di Josh, sembrava avere negli occhi un istinto omicida… credo fosse rivolto a me. Nel frattempo arrivarono le ragazze, io salutai la signora Devine che mi considerava da sempre come una seconda figlia. “Mi hija, quanto tempo!” Aveva le lacrime agli occhi, e per non farlo vedere mi abbracciò di corsa. Salutai anche la ragazza. “Ciao, io sono Mitchie, piacere.” Le sorrisi. “Ciao.” Disse freddamente. “Tu sei?” “Hailie.” Disse cinicamente. “Sei un’amica di Josh?” “Direi qualcosa in più.” Disse cercando di ferirmi. Direi che ci riuscì. La terra mi tremò sotto i piedi. “uhrm. Bene.” Svagai. “Mamà, Josh e… Hailie, loro sono le mie migliori amiche. Queen, Kelsey, Jade e Ronnie. Ragazze, lui è il mio migliore amico, e lei, -indicando sua madre- è la mia seconda mamma, la signora Devine. “Piacere!” dissero in coro. “E tu sei?” Chiese cinicamente Queen. Era molto protettiva nei miei confronti. “Sono un’amica, un’amica di famiglia.” Abbassò lo sguardo.
*fine flashback*

Preparati i pancakes, andai a svegliare tutti. Per prima fra tutte Queen. Una ragazza non molto alta, con i capelli neri, occhi marroni, e un brillante sorriso. “Buongiorno amore.” Mi sorrise. “Mi aiuti a svegliare le altre?” “Certo piccola, dammi un minuto.” “Okay, io intanto vado a svegliare Josh!” “Eheheh, sì, vai a svegliarlo, ma attenta alla vipera. “Tranquilla, non c’è!” Feci un occhiolino.

Gli diedi un bacio, e si svegliò. “Buongiorno piccola!” Sorrisi io. “Forza alzati, ti ho preparato i pancakes, quelli che ti piacciono tanto, sono di sotto in cucina. “Corro!” mi diede un bacio sulla fronte. “Sei un angelo. Mi sei mancata.” “Anche tu. Dai forza, scendi prima che mi metta a piangere. Io vado a chiamare le ragazze, e tua madre.” Entrai nuovamente nella mia stanza. “Jade, Jade!” feci sussurrando. “Jade, vuoi svegliarti?” “Eccomi, eccomi ci sono, buongiorno!” Anche lei era una ragazza non molto alta, capelli neri che terminavano con delle punte blu, occhi marroni e un sorriso perfetto. “Vai giù in cuicina, ho fatto i pancakes.” “I tuoi sono i migliori Mitch, corro.” Queen come al solito non aveva svegliato nessuna delle ragazze, era un’inguaribile golosa. Sicuramente aveva sentito l’odore dei pancakes non ha resistito, ed è corsa di sotto. “Keeeelsey, Ronnie, sveglia, ho fatto i pancakes!” Entrambe scattarono dal letto. Quella mattina sembrava che tutti amassero i miei pancakes. Non molto alte neanche loro, Kelsey aveva capelli neri, lunghi, occhi marroni e un gran sorriso. Ronnie, bassa anche lei, capelli castano scuro, occhi azzurri e labbra abbastanza carnose, anche lei aveva un gran sorriso. Sentii la signora Devine scendere le scale, così raggiunsimo tutti. Con un gran sorriso ulrlai Buongiorno, abbracciai nuovamente Josh, ma nel mentre entrò Hailie…
  
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