-Zia J- chiese il ragazzo dai capelli rossi, fissando il bagnasciuga e il via vai delle onde -Raccontami di papà.
La donna sobbalzò. L’indifferenza sfacciata della sua espressione si trasformò in malinconia.
-Era forte. E molto bello.- le lacrime le salirono agli occhi, ma si rifiutò di liberarle, al contrario della bruna che le sedeva accanto. Quest’ultima scoppiò in un feroce pianto, intervallato da urla.
-Ti assomigliava, sai? Siete uguali, Finnick.- e pronunciando quel nome, la sua voce assunse una nota triste.
-Hai i suoi occhi verdemare. Era famoso per quegli occhi. Aveva un sacco di pretendenti, tutte impazzivano per lui a.. Capitol City- Un sacco di ricordi stavano affiorando nella sua mente. -Ma lui ne amava solo una.
La donna che fino a quel momento stava piangendo fece silenzio. -Solo una.- disse, e si prese la faccia tra le mani.
-Sono state uccise centinaia persone, nella guerra. Altre sono state torturate- e una lacrima scese veloce dall'occhio destro della zia -e c’è chi si è sacrificato per un futuro migliore. Tuo padre l’ha fatto.-
Il ragazzo era zitto. Molte volte aveva chiesto di suo padre. “È morto.” gli rispondevano, ma non gli avevano mai spiegato come.
-Sapeva essere molto persuasivo. E affascinante. La prima impressione che dava era di “un pavone vanitoso e pieno di se”, ma se lo conoscevi bene, sapevi che tipo di uomo era. – un’altra lacrima scappò al controllo della donna. La sua voce era dolce, il ragazzo non l’aveva mai sentita parlare così.
-Aveva un grande cuore. Conosci gli Hunger Games.- il ragazzo annuì.
-Ecco. Io, tua madre, e tuo padre siam..- la donna si bloccò -eravamo vincitori. Nell’ultima edizione furono estratti i tributi tra i vincitori, lo sai.- il ragazzo annuì di nuovo.
-Sai che è stato estratto dal distretto 7?- ora la voce della donna era piena di puro odio. Il ragazzo scosse la testa.
-Johanna Mason. Hanno cercato di uccidermi due volte, e sono ancora qui. E sai chi è stato estratto dal distretto 4?-
-No-
-Finnick Odair e Annie Cresta. Ma qualcuno si è offerto al posto di tua mamma.- un brivido scosse il ragazzo che guardò la madre, il viso ricoperto da puro panico.
-No!- la donna stava urlando a squarcia gola. –No! No! Finnick! Finnick!- era in preda agli spasmi e si tappava le orecchie. Il ragazzo si alzò e corse ad abbracciare la madre.
-Sono qui.- disse, stringendola tra le sue braccia muscolose -Sono qui.-
La madre smise di urlare e singhiozzò. -Finnick.. sei davvero tu?- disse, guardando un punto imprecisato sopra la testa del figlio.
-Si, sono io.- il viso della donna si distese in un sorriso mentre le lacrime continuavano a scorrerle sulle guance. I lunghi capelli neri ricadevano sulla schiena.
-Finnick.. Finnick aspetto un bambino.- disse, più serena. -Voglio che cresca forte e bello come te. Voglio che sia come te. Gli insegnerai a pescare, vero?- il ragazzo guardò incredulo la zia, che aveva gli occhi velati dalle troppe lacrime trattenute.
-Lui.. lui non sapeva di te.- e anche lei scoppiò a piangere, senza sapersi più trattenere.
-Finnick! Finnick! Torna da me! Torna qui, fallo per tuo figlio! Finnick! Finnick!-
-Annie smettila! È morto! Non tornerà mai più!- ora anche Johanna stava urlando -Morto!-
-Non è vero Johanna! Lui è qui- disse Annie, accarezzando il viso del figlio –Lui è qui con me.-
-Non sai nemmeno distinguere tuo figlio da tuo marito! Svegliati Annie!- disse Johanna alzandosi in piedi con le lacrime agli occhi, correndo via.
Il ragazzo, ancora scosso, guardò la madre, che sorrideva serena.
-Mi parla lui.- disse –Mi parla davvero. Lo sento sempre. Vero Finnick?- disse, rivolgendosi al cielo.
-Hai sentito? Ha detto di si!- e scoppiò a ridere.
-Si mamma- disse Finnick, con la madre tra le braccia –Ho sentito.-



Salve :) questa è la mia seconda fanfiction, e mi scuso se è molto confusionaria, ma volevo raccontare il momento in cui Annie, ma sopratutto Johanna, raccontano a Finnick (ho sempre pensato che lo avrebbero chiamato così) del padre. Per favore, commentate!