Mi riposavo all'ombra di un grande albero
quando vidi un Coniglio Bianco correre impaziente in cerca di QUALCOSA.
Non sapendo cosa fare decisi di aiutarlo e inizai a corrergli dietro.
Spiccia, svelta, spedita
neppure sentivo il pavimento sotto i piedi
solo più tardi mi accorsi che correvo nel vuoto, stavo cadendo
giù
giù
giù
O quel burrone era molto profondo oppure io dovevo essere davvero piccola
giù
giù
giù
PATAPUM!
Eccomi arrivata. Dove ero? Mi guardavo intorno senza capire.
Fiori di gelato alla crema e nocciola
pioggia di lacrime di gioia
castelli fatti di carte da briscola
illuminati da lanterne giallo girasole
Giravo lo sguardo quà e là assaggiando girasoli, margherite, papaveri e tulipani fin quandò mi ritrovai SOTTO un cartello con SOPRA scritto:
Paese delle Meraviglie, PERBACCO! non potevo credere che il Bianconiglio mi avesse portata fin lì!
"Su svelta, che fai appoggiata a quella casa di marshmellow? Ci stanno aspettando!"
"Apettando per cosa?" Chiesi.
"Come per cosa? Ma per giocare, ovvio! Sù, odio far attendere la Regina di Cuori!"
" Arrivo arrivo, ma che gioco è? saprò come fare?"
"Ma certo è semplice, giocheremo è nascondino,non ti preoccupare ci divertiremo" Mi rispose il Bianconiglio.
Quando arrivammo tutti erano già pronti sul campo di gioco:
PUM! allo sparo di una pistola ad acqua la partita ebbe inizio.
Ero io che dovevo contare così mi girai verso un albero e cominciai,
1...2...3...4...10...20...30....40...50....100
arrivo!!!
Cercavo cercavo, ma dove erano finiti tutti? Non riuscivo a trovare nessuno,
tutti scomparsi, dove era il Bianconiglio?
Iniziai a cercarlo dappertutto: Spostavo le nuvole, alzavo i vulcani, bevevo la pioggia ma il bianconiglio non c'era,
e poi diventavo piccola, sempre più piccola, ormai sarò stata grande come una formica,
ma come mai ero divenuta così piccina? Qualcosa non andava nel verso giusto,
"Bianconiglio, dove sei? é tardi e buio, sono stanca, la conta è finita
dove sei? Pensavo fosse un gioco, la conta è finita e non ti trovo!"
All'improvviso la pioggia di gioia si trasformò in lascrime amare, i castelli di carte si alzarono in aria e quelle gialle lanterne,
non erano come in principio mi erano apparse, erano...erano lucciole
"Bianconiglio, esci dalla tua tana!"
Mi riparai sotto la mia casa di marshmellow che ormai iniziava a sciogliersi,
pensavo, riflettevo, pensavo
quanto mi ci volle a capire?
Capire cosa? Capire che avevo perso,
capire che il Bianconiglio non sarebbe più tornato,
ma sì capire, capire che la Regina di Cuori aveva vinto.
quando vidi un Coniglio Bianco correre impaziente in cerca di QUALCOSA.
Non sapendo cosa fare decisi di aiutarlo e inizai a corrergli dietro.
Spiccia, svelta, spedita
neppure sentivo il pavimento sotto i piedi
solo più tardi mi accorsi che correvo nel vuoto, stavo cadendo
giù
giù
giù
O quel burrone era molto profondo oppure io dovevo essere davvero piccola
giù
giù
giù
PATAPUM!
Eccomi arrivata. Dove ero? Mi guardavo intorno senza capire.
Fiori di gelato alla crema e nocciola
pioggia di lacrime di gioia
castelli fatti di carte da briscola
illuminati da lanterne giallo girasole
Giravo lo sguardo quà e là assaggiando girasoli, margherite, papaveri e tulipani fin quandò mi ritrovai SOTTO un cartello con SOPRA scritto:
Paese delle Meraviglie, PERBACCO! non potevo credere che il Bianconiglio mi avesse portata fin lì!
"Su svelta, che fai appoggiata a quella casa di marshmellow? Ci stanno aspettando!"
"Apettando per cosa?" Chiesi.
"Come per cosa? Ma per giocare, ovvio! Sù, odio far attendere la Regina di Cuori!"
" Arrivo arrivo, ma che gioco è? saprò come fare?"
"Ma certo è semplice, giocheremo è nascondino,non ti preoccupare ci divertiremo" Mi rispose il Bianconiglio.
Quando arrivammo tutti erano già pronti sul campo di gioco:
PUM! allo sparo di una pistola ad acqua la partita ebbe inizio.
Ero io che dovevo contare così mi girai verso un albero e cominciai,
1...2...3...4...10...20...30....40...50....100
arrivo!!!
Cercavo cercavo, ma dove erano finiti tutti? Non riuscivo a trovare nessuno,
tutti scomparsi, dove era il Bianconiglio?
Iniziai a cercarlo dappertutto: Spostavo le nuvole, alzavo i vulcani, bevevo la pioggia ma il bianconiglio non c'era,
e poi diventavo piccola, sempre più piccola, ormai sarò stata grande come una formica,
ma come mai ero divenuta così piccina? Qualcosa non andava nel verso giusto,
"Bianconiglio, dove sei? é tardi e buio, sono stanca, la conta è finita
dove sei? Pensavo fosse un gioco, la conta è finita e non ti trovo!"
All'improvviso la pioggia di gioia si trasformò in lascrime amare, i castelli di carte si alzarono in aria e quelle gialle lanterne,
non erano come in principio mi erano apparse, erano...erano lucciole
"Bianconiglio, esci dalla tua tana!"
Mi riparai sotto la mia casa di marshmellow che ormai iniziava a sciogliersi,
pensavo, riflettevo, pensavo
quanto mi ci volle a capire?
Capire cosa? Capire che avevo perso,
capire che il Bianconiglio non sarebbe più tornato,
ma sì capire, capire che la Regina di Cuori aveva vinto.