Fanfic su artisti musicali > The Wanted
Segui la storia  |       
Autore: DrunkBunny    09/12/2013    5 recensioni
La semplice e tranquilla vita di Alison verrà presto sconvolta da degli strani avvenimenti che la porteranno a conoscere Nathan, un ragazzo con un gran segreto alle spalle…
Dalla storia:
Sentivo il sangue affluire dal mio corpo. Il dolore era insopportabile. Urlavo, piangevo disperata ma lui non aveva nessuna intenzione di mettere fine a quella tortura. Continuava a succhiare il mio sangue con insistenza.
Caddi per terra, col sangue che sentivo scivolare via dal mio corpo.
Un botto, un urlo, poi più niente. Attorno a me solo buio e silenzio…
-----------------------------------------------------------------------------
A volte le tue scelte ti portano a cambiare totalmente vita…
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness, Max George, Nathan Sykes, Siva Kaneswaran, Tom Parker
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Your Dark Side
 
ATTENZIONE: Questo messaggio è per azzurraleonardi…Ehm questo capitolo potrebbe causarti un infarto temporaneo xD Ragazza avvisata, mezza salvata :’)

Capitolo 7
Il lupo e l’agnello
“Ti amo anch’io…” ripetei.
Nath era fermo lì, davanti a me, che mi guardava non più con uno sguardo ferito, ma la sua espressione si era addolcita.
Si avvicinò a passo lento a me, spingendomi contro il tronco di un albero. Mi intrappolò con entrambe le braccia, come se temesse che sarei scappata via da lui.
“Dimmelo di nuovo” mi supplicò.
“Ti amo” sussurrai.
Una sua mano scivolò tra i miei capelli. Me li strinse per poter avvicinare il più possibile il suo viso al mio. Mi sfiorò il labbro inferiore ed io rabbrividì all’istante, avvertendo la differenza che c’era tra il suo calore e le mie labbra, che al confronto sembravano fatte di ghiaccio.
La sua bocca si incastrò alla mia, mentre col braccio sinistro mi cingeva il bacino e mi stringeva sempre di più contro il suo corpo.
Mi alzai sulle punte. Le mie dita iniziarono ad accarezzare alcune ciocche dei suoi capelli, ed intanto il nostro bacio diventava più profondo e pieno di sentimento. Entrambi perdemmo il controllo e ci lasciammo trascinare dalla passione che ognuno di noi ci stava mettendo in quel bellissimo bacio.
Avvertì un grugnito da parte sua e subito Nath si allontanò. Forse ho esagerato, pensai.
“Aspetta” mormorò. “Prima devo dare delle risposte alle tue domande”
Annuì, ancora un po’ frastornata. Pensavo al fatto che mai avrei immaginato che un bacio potesse essere un’esperienza così bella. La sua bocca non si era semplicemente poggiata sulla mia, ma le sue labbra avevano cercato lei mie e avevano dimostrato di desiderarle quasi quanto le mie desideravano le sue, se non di più.
Nath incastrò la sua mano con la mia e mi invitò a sedermi insieme a lui sul terriccio duro e secco, a causa del troppo sole.
“Non posso più tenerti nascosta questa cosa” cominciò lui, non appena ebbi preso posto al suo fianco. “Devo dirtela, non ce la faccio più a negare e a prenderti in giro, non te lo meriti. Hai il diritto di sapere con chi hai avuto a che fare per tutto questo tempo”
“Nath credo tu stia esagerando” intervenni. “Cosa mai hai potuto tenermi nascosto?”
Prese un profondo respiro e iniziò a torturarsi le mani, nervoso.
Lo costrinsi a voltarsi e a guardarmi negli occhi. “Nath perché sei così teso?” gli chiesi, preoccupata.
“Ho paura che scapperai via da me dopo che avrò parlato” ammise.
“Non potrei mai rinnegare i miei sentimenti per te, Nath” lo rassicurai. “Mai..”
Questa mia affermazione sembrò tranquillizzarlo un po’. “Ali io…” si passò una mano tra i capelli, mentre io attendevo ansiosa di sapere quel segreto che tanto mi aveva tormentato in quei giorni trascorsi insieme ai ragazzi. “Io non sono completamente umano…”
Alzai un sopracciglio, perplessa. “Ehm…se forse ti spieghi meglio io ci capisco qualcosa”
“Sono un licantropo” mi confessò tutto ad un fiato.
Sgranai gli occhi. “Tu sei cosa?!” urlai.
“Volevo dirtelo, ma non sapevo come fare” aggiunse subito. “Non trovavo le parole giuste per dirti cos’ero in realtà. Per dirti che ero un mostro
Rimasi in silenzio per alcuni istanti. Quella notizia mi aveva a dir poco scioccata, quasi quanto l’aver scoperto la natura vampiresca del mio migliore amico. Però era di Nathan che stavamo parlando, del ragazzo del quale ero pazzamente innamorata.
“Non sei un mostro” mormorai all’improvviso. Nath prese un sospiro di sollievo: temeva che non gli avrei più rivolto la parola. “Non lo sei affatto. Non faresti del male neanche volendolo, Nath”
“Non hai paura?” mi domandò con voce sommessa.
Gli presi la mano. “Io mi fido di te”
“Non dovresti fidarti di un lupo” sorrise. Il suo era un sorriso ironico.
“Io ho fiducia nel ragazzo che mi è stato vicino in tutti questi giorni, e non alla creatura che è costretto a far dimorare dentro di sé”
Nath mi diede una dolce carezza sulla guancia sinistra, sorridendomi, sollevato dalle mie parole.
“E così il mio destino era quello di innamorarmi di una dolce e fragile umana” sussurrò.
“Ed il mio di perdere la testa per un forte e bellissimo licantropo”
Le sue labbra si poggiarono nuovamente sulle mie, lasciandomi un morbido bacio.
“Aspetta!” esclamai improvvisamente io, facendolo sussultare. “Anche Tom, Max, Siva e Jay sono come te?”
Lui annuì. “Sfortunatamente siamo tutti e cinque licantropi. Ecco perché abbiamo lo stesso tatuaggio”
“Okay, finalmente i miei dubbi trovano delle risposte” Nath rise, ed io con lui. “Quindi…” ricominciai. “Le leggende che mi ha raccontato Max sono vere?”
“In tutto e per tutto” fu la sua risposta.
“Cavolo, mi sembra di essere la protagonista di un film dell’orrore!” commentai, sarcasticamente. “Solo che ho avuto la fortuna di poter recitare con un ragazzo dalla bellezza sovrannaturale”
Quel mio complimento fu la causa di un altro suo bellissimo sorriso a 32 denti.
“Tutto qui quello che vuoi sapere su di me?” mi chiese, all’improvviso, Nath.
“In realtà c’è un’ultima domanda che vorrei farti” ammisi.
“Fammi indovinare: vorresti chiedermi come facevo a sapere dove ti trovassi, quel giorni che quel bastardo stava per violentarti?”
“Mi leggi nel pensiero?” feci io, stupefatta.
“Con te non ce la faccio, mentre con tutti gli altri si”
Assunsi un’espressione assai perplessa. “Potresti spiegarmi cosa vuoi dire?”
“So leggere le menti altrui” mi raccontò, con così tanta semplicità, come se possedere quel dono fosse una cosa normale. “Conosco i pensieri di tutti in questo paese, tranne i tuoi”
“Come mai?” chiesi, sempre più vicina al limite della comprensione.
“Non chiedermelo, non lo so. È frustrante non saper leggere la mente dell’unica persona di cui ti importa. Riesco a sentirti solo quando hai paura”
“Adesso capisco come hai fatto a trovarmi così facilmente, quel giorno”
“Già, non appena ho sentito che eri così spaventata, sono subito corso da te”
“Anche i ragazzi hanno un dono come il tuo?” domandai, incuriosita.
“Beh, Tom riesce a cancellare la memoria della gente con un solo sguardo, mentre Max con un solo tocco riesce ad incendiare qualsiasi cosa” mi spiegò.
“E Siva e Jay?”
“Diciamo che loro due hanno il dono della superpotenza. Sono i più forti del nostro branco”
“Wow” ero rimasta letteralmente a bocca aperta dopo quelle sue confessioni.
“Comunque, a proposito di Tom, scusa per il comportamento che prima ho avuto con lui” continuò. “Il problema è che sono un po’ troppo possessivo nei tuoi confronti”
“Mm…per questa volta lascio stare, la prossima ti picchio!” lo avvertì.
Nath a quel punto cominciò a farsi gioco di me. “Wow, sei una continua sorpresa” mi disse. “Hai anche il coraggio di picchiare un lupo. Non ti facevo così temeraria”
“Ehi!” gli arrivò un innocuo schiaffo dietro la nuca. “Non fare tanto lo spiritoso con me! Non ci metto molto ad abbandonarti qui, solo, e ad andarmene da Tom” lo provocai.
“Non mi lasceresti mai” la sua voce era coronata dalla totale convinzione.
“E a te chi lo dice?” continuai io.
“Il bacio di prima mi basta e avanza per dimostrare che ho ragione” mi rammentò.
Approfittai subito del fatto che avesse tirato fuori quel discorso, e dissi: “Ma io non ricordo com’è stato il bacio che ci siamo dati poco fa” poggiai il palmo della mia mano dietro il suo collo, trascinando Nath su di me, mentre mi stendevo tra le foglie secche, che a contatto col mio corpo scricchiolarono.
“Smettila di essere così provocatoria” mormorò, lo sguardo fisso sulla mia bocca. “Così mi torturi”
Strofinai la punta del mio naso contro il suo. “Perché? Anche tu, come i vampiri, sei tentato dall’odore di sangue umano?”
“Non è il tuo sangue a tentarmi, ma la tua carne. Sai, i lupi amano la carne fresca”
Quella notizia mi inquietò parecchio, ma per nulla al mondo avrei rinunciato a lui, ai suoi baci, alle sue morbide labbra.
“Dobbiamo evitare anche di baciarci, allora?”
Arricciò il naso. “Per quello farò uno sforzo”
Nel momento in cui, finalmente, Nath stava unendo le sue labbra alle mie, squillò il mio cellulare, rovinando quella bellissima atmosfera che si era andata a creare. Roteai gli occhi al cielo, infastidita.
Nath si rimise seduto a gambe incrociate, mentre rideva per la mia espressione più che irritata. Ed intanto io rispondevo alla rompicoglioni di mia madre.
“Mamma, cosa c’è?”
“Ali che fine hai fatto? Avevi promesso di tornare a casa presto!” mi rimproverò. La sua voce era così squillante che fui costretta ad allontanare il cellulare dall’orecchio, se non volevo perdere l’udito.
“Okay, è vero te l’avevo promesso, ma…ehm…posso restare ancora un altro po’ con Nath?” gli chiesi sfoggiando la mia voce super dolce che avrebbe convinto chiunque, tranne lei, ovviamente.
“No!” urlò. “A casa. Adesso!”
“Io rientro, ma Nath può venire con me?” la supplicai.
“Sei come la colla, figlia mia! È un miracolo che quel povero ragazzo non ti abbia mandato ancora a quel paese”
“Fidati, non lo farà mai” dissi, sorridendo al mio bellissimo ragazzo-lupo.
“Va bene, fa venire pure Nath, basta che tra dieci minuti sei a casa”
“Agli ordini capo!” e riattaccai.
Mi misi in piedi, dando una ripulita ai miei jeans. “Vieni a casa mia per cena?” gli porsi una mano, aiutandolo ad alzarsi.
“Una buona scusa per poter restare un altro po’ con te” rispose subito, sfiorandomi il naso col suo dito indice.


La cena era passata in fretta, tra risate e lunghe chiacchierate.
Mia madre era contentissima di avere Nath come ospite, soprattutto perché, da tempo, il suo desiderio era quello che io e lui ci mettessimo insieme, quindi era entusiasta di vederci così uniti e affiatati.
Ovviamente non le avevamo ancora detto nulla della nostra relazione. Fosse stato per Nath ne sarebbe già venuta a conoscenza, ma io non ero d’accordo. Non volevo affrettare le cose, c’era tempo per rendere ufficiale la cosa.
Poi volevo farlo anche in presenza di mio padre, dato che quella sera, come tutte quelle precedenti, non era rientrato a casa.
Era sommerso dal lavoro, non lo lasciavano riposare neanche di notte. Restava giornate intere a pattugliare, insieme ad alcuni suoi colleghi, il bosco, in caso il così temuto animale che stava facendo tante stragi di povere ragazze innocenti, si fosse fatto vivo.
Ma io sapevo benissimo che erano tutti sforzi inutili. Tyler non si sarebbe mai fatto vedere, e poi era da stamattina che non trasmettevano più notiziari durante i quali le uniche notizie che riuscivi a sentire trattavano di omicidi avvenuti nelle ore notturne, per mano di enormi e terribili ‘animali’.
Che fine aveva fatto? Si stava nascondendo? E se così fosse, da cosa?
Quei pensieri non mi aiutavano per niente. Erano buoni solo ad incasinarmi la testa e a far calare su di me un’indescrivibile malinconia. E questo, di sicuro, non passò inosservato a Nath, che mi strinse ancora di più, mormorando: “Che hai, Ali?”
“Sono preoccupata per mio padre” dissi. “Sono giorni che non lo vedo, il lavoro lo sfinisce e mia madre non riesce più a trascorrere una notte serena”
Sentì le sue calde labbra poggiarsi sulla mia testa, così da potermi lasciare un dolce bacio rassicurante.
“Sta tranquilla, non succederà nulla a tuo padre” mi rassicurò.
“E tu come fai a saperlo? Potrebbe anche darsi che Tyler lo trovi e…e…” non riuscì a finire la frase. Il solo fatto di perdere una delle persone più importanti della mia vita a causa del ragazzo che un tempo era il mio migliore amico, mi uccideva.
“Piccola non preoccuparti. Tu e la tua famiglia siete al sicuro. Io e i ragazzi non permetteremo che vi accada nulla” mi sussurrò, con la sua dolce voce. “Sei tutto ciò che conta per me, oramai. D’ora in poi il mio scopo sarà solo quello di proteggerti e amarti nel modo che meriti”
A quel punto le mie braccia si strinsero automaticamente attorno al suo collo, così da poterlo stringere forte. Nath mi lasciò un piccolo bacio sulla spalla, mentre la sua mano accarezzava lenta i miei capelli.
Mi allontanai di poco per poter premere la mia bocca sulla sua. Come previsto non riuscì a resistere molto al suo profumo e al suo sapore, per questo persi nuovamente il controllo.
Sentivo Nath che cercava di trattenersi, di non andare oltre, ma per me era così difficile resistergli. Forse perché ero nella critica età della prima tempesta ormonale, o forse perché il mio ragazzo era così fottutamente bello da far eccitare anche le donne di 50 anni.
La mia mano scivolò automaticamente sotto la sua maglietta, prendendo ad accarezzare il suo caldissimo corpo.
Nel momento in cui tentai di toccare la sua lingua con la punta della mia, Nath si allontanò subito dalle mie labbra, con uno schiocco.
“Alison, ti prego, sta ferma..” ansimò. Dalla sua voce capì che stava per lasciarsi andare, ma, sfortunatamente, era riuscito a fermarsi in tempo.
“Che c’è, non vuoi?” feci io, un tantino dispiaciuta dalla sua reazione.
“Non è quello, è solo che…non posso” disse in tutta sincerità, abbassando lo sguardo.
Sospirai. Mi sentivo frustrata ed imbarazzata allo stesso tempo, e vi assicuro che non era un bella sensazione.
“Hai deciso di non andare oltre il bacio con me?” ebbi il coraggio di chiedergli, parlando sommessamente.
“Si Alison, non riesco a mantenere la calma quando avverto il tuo sapore”
“Ma se almeno ci provassi…”
“Non insistere, Ali, ho detto no!” esclamò, alzando la voce.
Sbuffai. Mi liberai dalle sue braccia, che ancora era strette attorno al mio bacino, e gli voltai le spalle.
“Avanti, Alison, non fare l’offesa adesso!”
“Se mi volessi per davvero, ci proveresti”
“Ma non mi serve provarci, so già per certo che perderei il controllo, rischiando così di trasformarmi senza che tu te ne accorga e magari facendoti anche del male” cercò di convincermi.
Ma io non risposi. Mi limitai ad incrociare le braccia, dimostrandogli il mio totale disappunto.
Il braccio di Nath m cinse la vita. Lo sentì avvicinarsi. Il suo fiato sulla mia guancia.
“Ti prego Ali, non fare così” mi supplicò. “Non farmi soffrire in questo modo, già mi risulta difficile anche solo baciarti”
Nel sentirlo parlare con quel tono di voce così dispiaciuto, i sensi di colpa cominciarono a prendere il sopravvento su di me. Forse avevo esagerato a trattarlo così. In fondo non era colpa sua. E io dovevo capirlo più di qualunque altra persona, invece di comportarmi da perfetta stronza.
Mi voltai lentamente verso di lui, cosa da poterlo guardare negli occhi. “Hai ragione, scusami” bisbigliai. “Sono stata una stupida, mi dispiace”
Nath mi passò una mano tra i capelli, ed io chiusi istintivamente gli occhi.
“Non sei tu la stupida” cominciò. “Forse sono io che non vado bene per te”
Riaprì immediatamente gli occhi, puntando nuovamente il mio sguardo nel suo. Gli presi il viso tra le mani, avvicinandolo dolcemente a me.
“Nath, l’idea che tu non sia abbastanza per me non ti deve neanche sfiorare la mente!” lo rimproverai. “Non potevo trovare ragazzo migliore. E’ solo che, spesso, le sensazioni umane prendono il sopravvento, e non riesco a controllare me stessa” confessai.
Sorrise. “Sei così…umana” mi sussurrò. “In senso buono, intendo. Sei così fragile”
“Tu invece sei così forte” dissi io. “Siamo opposti. Ma gli opposti si attraggono”
 


Hi girls!:3
Con la mia solita puntualità (la modesti è andata a farsi fottere .-.) eccovi qui il settimo capitolo! C:
Questo capitolo, come avete visto, è totalmente incentrato sulla coppia Alison/Nath *-*
Spero di non essere stata troppo sdolcinata :\ Anche se, probabilmente, mi sono lasciata andare xD Che ci posso fare! :’)
Comunque speriamo che vi sia piaciuto c:
Ci si vede(?) il prossimo Lunedììì :33
Ciau ragazze<3
La vostra forse un po’ troppo sdolcinata DrunkBunny

 
P.S: E come non ringraziare voi….Si, proprio voi che recensite sempre i miei capitoli<3 (_Brady98_    azzurraleonardi     Lou_voice)
Ed ovviamente anche CarlottaArbabi che è la prima volta che recensisce :3
Grazie tante ragazze, questo capitolo è tutto per voi. Ve lo dedico!<33

 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Wanted / Vai alla pagina dell'autore: DrunkBunny