09/12/2013
1 recensioniVi siete mai chiesti cosa sarebbe successo se, invece di essere così come siete, foste diventati un’altra persona.
Se l’andare degli eventi avesse preso un’ altra piega?
Forse non ve lo siete mai chiesto e nemmeno Rose ci aveva mai pensato ma, quando il destino ti mette davanti la possibilità di capire quello che sei veramente tu devi solo rispondere di si.
Quella mattina, per Rose era una mattina come le tante.
Come ogni volta che apriva gli occhi il suo primo pensiero andava ai bulli che l’aspettavano ogni giorno a scuola.
Si fece coraggio, si vestì e preparò lo zaino per la lunga giornata che l’attendeva; ovviamente senza dimenticare un libro da leggere.
Rose amava leggere, era l’unica cosa che le permetteva di non pensare a quanto il mondo la odiasse e di quanto orrore ci fosse intorno a lei.
Si metteva lì, alla fermata del pullman mentre tutti o si prendevano gioco di lei o semplicemente la evitavano e si immergeva in mondi fantastici, pieni di avventure, dame coraggiose e strani esseri magici.
Quel giorno però qualcuno si avvicino a lei e, con una voce in stile Effie Trinket, le disse:
<< Giornata pesante oggi, non trovi?>>
Rose, incuriosita, alzò lo sguardo e si trovò davanti una ragazza di circa 16 anni (come lei) con dei grandi occhi verdi e dei lunghi capelli neri come la notte con qualche sfumatura di blu, sembrava diversa dalle altre; diversa in senso buono però. Aveva un sorriso che emanava gioia e tranquillità a chiunque lo guardasse. Era strano che, con queste caratteristiche, non l’avesse mai vista in giro e, soprattutto, era strano che le stesse parlando.
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<< Beh questo non lo posso sapere, visto che sono arrivata oggi>> le rispose la strana ragazza.
<< E tu sei?>>
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<< Io mi chiamo Tiana! Piacere di conoscerti>> disse con enfasi la ragazza, senza stringere la mano.
<< Vedo che ti piace leggere. Anche a me piace>>
<< Beh..sei l’unica in questa scuola>>
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Rose la guardò allontanarsi. Fin’ora era l’unica in quella scuola a starle simpatica. Chissà, forse aveva appena trovato un’amica.
Era pomeriggio tardi e Rose non riusciva proprio a concentrarsi sullo studio. Se ne rimaneva lì a fissare i fiori di vetro della madre. All’interno di uno si trovava una piccola pallina grigia.
Era molto strano che si trovasse lì, la madre era gelosissima dei suoi fiori.
Quando finalmente trovò la concentrazione, si sentì uno strano tintinnio.
Forse sarà il vento
Pensò Rose. Ma non poteva essere il vento. Il vento non fa quel rumore.
Era un rumore simile al rumore che fanno le renne di Babbo Natale.
D’un tratto capì.
Era la pallina che si trovava dentro il fiore che faceva rumore.
Il rumore aumentò; e una luce abbagliante invase il salone.
Rose non riuscì più a vedere. Perse i sensi.
Al suo risveglio la prima cosa che vide fu Tiana.
<< Buon risveglio dormigliona!>>
<< Ma cosa ci fai qui, a casa mia?>> chiese Rose ancora stordita.
<< Casa tu..?? Ma noi non siamo a casa tua>> rispose Tiana.
Rose si guardò intorno; era vero.
Tutto intorno a lei c’era una bellissima foresta in primavera. Un profumo di rose e una luce che non sembrava naturale.
Sembrava il luogo di uno dei suoi libri preferiti. Ma come ci era finita la giù.
<< Dove siamo?>> chiese.
<< Oh già! Che maleducata che sono! Benvenuta nel mio mondo!>>
Fece una pausa.
<< Benvenuta a Starland! >>
Buonsalve! :)
Sono """l'autrice" di questa storia nata come film mentale!
è un racconto quasi autubiografico (nel senso che Rose sarei io) ma questo credo l'abbiate capito. Che altro dire? so che questo primo capito non è uno splendore e che non sono bravissima con l'impaginazione ma cercherò di migliorare <3
Lasciate qualche recensione (anche negativa) se vi va :)
Grazie per aver letto comunque e al prossimo capitolo!
Cristina_Lovett