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Autore: Bryn    12/11/2004    1 recensioni
Sciocca Emotiva sciocca Stupida emotiva sciocca Piangi per i problemi degli altri e piangi tanto che non ti restano lacrime per i tuoi. Soffri per cose che non ti riguardano nemmeno lontanamente. Sei una brava studentessa, sei una ragazza dolce, una persona anonima. Ti piace startene nel tuo angolo tranquillo, pronta a dare una mano se serve anche se poi è difficile che si ricordino di te. Sei un volto nella massa, una qualunque trai molti. Non sei eccellente ma davvero brava sì. Tuo padre è importante, nel suo ambiente, e tu seguirai il suo esempio anche se non ne sei entusiasta.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sciocca

Sciocca

Emotiva sciocca

Stupida emotiva sciocca

Piangi per i problemi degli altri e piangi tanto che non ti restano lacrime per i tuoi. Soffri per cose che non ti riguardano nemmeno lontanamente.

Sei una brava studentessa, sei una ragazza dolce, una persona anonima. Ti piace startene nel tuo angolo tranquillo, pronta a dare una mano se serve anche se poi è difficile che si ricordino di te. Sei un volto nella massa, una qualunque trai molti. Non sei eccellente ma davvero brava sì. Tuo padre è importante, nel suo ambiente, e tu seguirai il suo esempio anche se non ne sei entusiasta.

Tua madre ha tanti amanti ma tuo padre non se ne preoccupa, lui ha te. Ti viene a trovare anche a scuola la notte, comparendo nella tua sala comune. E’ stato lui a mostrarti la Stanza delle Necessità, e quando ci entri con lui ci vedi cose che ti spingono a chiudere gli occhi. Lui vuole annegare nel tuo corpo, perdersi sulla tua pelle e tu lo lasci fare. E lo saluti con la dolcezza ed il candore di una bambina quando se ne va ritenendosi appagato e felice. Non è offeso perché non sei andata a finire dove era auspicabile, ritiene che la tua casa sia incline al tuo carattere e che tu sia abbastanza matura da sapere ciò che devi fare indifferentemente dalla Casa in cui stai. E’ convinto che sarai ancor più motivo d’orgoglio proprio perché sei la più insospettabile. E’ un padre meraviglioso, tranne la notte, quando ti prende per mano e ti conduce dove non dovreste andare a fare quel che non dovreste fare. Quel che non ti piace perché ti mette a disagio, ti fa sentire colpevole. Sporca? No non sei sporca, non ti senti tale. Ti ha cresciuta dicendoti che era giusto e normale citandoti tanti di quegli esempi da farti girare la testa. Non hai la forza di opporti, né hai la voglia. E’ tuo padre, tu lo ami … anche se in modo diverso da come lui ama te. E questo a volte ti fa desiderare di piangere.

Tua madre è severa ma soddisfatta di te. Eccelli nella tua casa e non giochi a Quidditch perché è uno sport da maschi o maschiacci, quindi non è il caso che una ragazza lo pratichi secondo lei, l’esperta di femminilità. Suoni il piano ed eccelli nel violino, la tua voce è bellissima. Sei carina, sai valorizzarti e tutti ti lodano. Sei la sua bambola, la dimostrazione della sua fedeltà. Figlia di genia perfetta. Così ti ha sempre definita e da piccoli ti sentivi tremendamente orgogliosa di questo nome. Ora ti fa sentire a disagio, triste. Rabbrividisci quando ci pensi ed hai voglia di piangere.

Ma ci sono altre cose per cui piangi, Cose che ritieni più importanti di te, tu sei solo una rotella in un ingranaggio, gli altri sono molto più importanti. Tu vedi quel che accade attorno a te e cerchi di rimediare. Forse tuo padre e tua madre non approverebbero ciò che fai ma è il tuo cuore a dirtelo. Non gli menti neanche, loro non ti chiedono tu non rispondo. Ometti, sì questo è vero, ma ci sono cose che un adolescente serba nel cuore, ricordi preziosi. Come tutte le stagioni della vita anche questa è una ed unica. Le tue lacrime non sono per te. Sono per quei fatti, quegli avvenimenti che ti fanno sentire come se ti spezzassero il cuore. Anche quando non c’entri niente.

Il violino è il tuo cuore, tu suoni musica senza spartiti. Nella notte più profonda, sulla torre più alta, al chiarore delle stelle con il vento e la luna a testimoni tu lasci che la tua anima si sprigioni in silenziose melodie nate in qualche angolo remoto di te stessa. Ogni melodia è unica, irripetibile per questo preziosa più che mai. Ogni singolo nota che passa non sarà più preceduta o seguita dalle stesse, non hai temi ricorrenti, non suoni un particolare ritornello. Suoni il tuo cuore infranto.

Non sai nemmeno tu perché questo tuo cuore è infranto, visto che non hai mai pensato che ciò che facessero i tuoi genitori sia per il tuo male. Ma soffri ugualmente e spandi le tue lacrime per qualcuno che non si ricorderà nemmeno che esisti dopo che lo hai guidato.

Hai preso per mano, nel tramonto di questa giornata, il giovane che tutti considerano un Salvatore e, nel suo sbigottimento più totale, lo hai portato in riva al lago, dove il salice si piega e sfiora con le sue fronde il lago. Hai scostato leggermente la cortina di foglie e l’hai introdotto alla felicità. Si è dimenticato di te nel momento in cui li ha visti. Il biondo principe serpeverde abbracciato al suo compagno di casa. L’uno arrabbiato, l’altro addolorato. Hai sentito le accuse, il silenzio di quel ragazzo che non è un salvatore ma solo un essere umano come tutti quanti. Appoggiata a quel tronco hai avvertito i suoi primi singhiozzi ed hai sentito come non recriminasse né si scusasse ma si prendesse appieno il peso del suo errore chiedendo loro scusa. Hai sorriso quando si sono rappacificati e ti sei staccata da quel duro legno, le mani incrociate dietro la schiena, un dolce sorriso sulle labbra il viso bagnato di lacrime.

Un pianto commosso, perché il loro amore e la loro felicità ti hanno fatto allargare il cuore. Hai potuto sentire una scheggia dei loro sentimenti e questo ti ha fatto provare una dolcezza sconfinata. Ti sei commossa per loro ed hai lasciato che tuo padre portasse via i segni di quelle lacrime con le sue morbide labbra. Hai pensato a loro ed al loro amore mentre lui scivolava in te ed hai sentito che stanotte avresti pianto a modo tuo, perché ora eri triste per te stessa, improvvisamente apparsa ai tuoi stessi occhi come qualcuno da indicare con dolcezza e per cui provare pena e compassione. Ora sei sulla torre più alta, il vento che passa nei tuoi morbidi capelli neri come ossidiana, per una volta sciolti invece che legati a treccia, gli occhi nocciola chiusi mentre prendi l’archetto. Sali sulla guarnitura ghibellina che orna quella torre ed appoggi il violino sulla tua spalla. E’ una notte fredda ma sei abituata, suonavi anche quando cadeva la neve senza particolari abiti addosso. Hai arrotolato le maniche della tua camicia fino al gomito perché non ti diano fastidio mentre fai la tua esecuzioni.

La tua gonna si agita leggermente sotto le raffiche mentre t’inchini alle stelle ed alla luna. Parli con quella tua voce tanto decantata da tua madre, per rivolgerti al tuo sempre presente e numeroso pubblico. Dici loro quanti sei grata che silenti siano sempre lì per te e rivolgi loro quel sorriso speciale che gli hai sempre riservato, un sorriso che nessun vivente ha mai visto. Poi fai parlare la musica per te. Mentre la tua giacca e la tua cravatta giacciono abbandonate in un angolo di quello spiazzo che per te è una sala concerti. Abbandonate perché troppo vistose in quel loro giallo e rame alternati.

Tassorosso

Talia Nott

Non una stupida sciocca emotiva

Un’esecutrice che fa vibrare ogni nota

Tassorosso

Talia Nott

Tra un anno Mangiamorte

 

 

- continua -

 

Bene! Finito il primo capitolo. Oggi sono di umore dolcemente malinconico e mi è nata questa fic. Ho intenzione di continuarla ma non mi darò una scadenza fissa o giorni precisi di consegna (l’ultima volta causa perdita capitoli, blocco ispirativo, vacanze, scuola ed altro la cosa è stata un disastro) quindi cercherò di muovermi ma non vi prometto tutti. So che è Theodore Nott il personaggio della Rowling figlio del mangiamorte Nott, ma dato che è un personaggio molto marginale, quasi una comparsa, non mi faccio scrupoli a creargli una sorella o simili.

E’ al settimo anno della scuola, uno avanti ad Harry e compagnia bella ed è fatta tutta a modo suo. Non ho intenzione di farla rimanere sola ma non ho ancora deciso con chi metterla. All’inizio volevo mettere solo la coppia Harry e Draco ma poi ho pensato che non fosse giusto per Blaise. Poverino, non se lo merita.

Giusto per inciso il mio Blaise è molto simile a quello dell’autrice di Imago Mundo perché, essendo la Rowling a quanto pare incapace di dargli una precisa personalità presa com’è dal rendere Harry e Voldemort gli essere più sfigati di questa terra, non ho rilevato nei libri un suo carattere preciso. Il Blaise di Imago Mundo invece è un gran personaggio che mi è piaciuto da impazzire. (A proposito quella fic proprio ve la consiglio) Il mio Blaise non sarà la copia sputata, non mi piace plagiare gli altri, ma sarà fatto a modo mio per quanto ispirato da quello di Imago. Tutto qui, volevo specificarlo.

Se non ho messo l’avviso che questa fanfic è slash è solo perché lo è in parte e non voglio che chi legge le fanfic non slash-yaoi non la legga solo perché vede un avverimento che non è del tutto vero. Quando mi metterete il rating slash-non slash allora ci ficcherò su quello. Nel frattempo spero che non mi fucilerete per questo.

Per chi avesse letto una mia altra fanfic finita ormai in fondo alle pagine di quelle pubblicate (parlo di Our Saga) sono spiacente di annunciare che la fanfic è sospesa fino a nuovo ordine (cioè finchè non ritroverò l’ispirazione per quella particolare storia) anche perché ho vari capitoli pronti ma sono disparati, sparsi per i vari anni di storia e non posso postarli così a casaccio. Sto meditando di trasformarla in una round – robin, visto che c’era gente a cui piaceva. Voi che ne pensate?

Besos

 

Bryn

  
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