Ecco il
secondo capitolo della mia storia, grazie a chi ha recensito e a chi ha
letto...buon divertimento!!Jessie
Era una bellissima mattinata. Il sole brillava alto, la primavera era
alle
porte e la mia vita andava a gonfie vele. Ero divisa tra la scuola, le
mie
adorate amiche e il ragazzo migliore del mondo. Ero la ragazza
più fortunata
del pianeta!!
Era il sette marzo, e appena alzata mi sono sentita strana, sentivo
che
qualcosa sarebbe arrivata per distruggere il mio mondo perfetto, il mio
universo
tranquillo e invidiato da tutti.
Scesa in cucina mi sono subito avvicinata al frigo, dove ho trovato un
biglietto di mia madre..
-"Torno questa sera, buona giornata un bacio mamma".
Dopo averlo letto l'ho riposto dove conservo tutti i biglietti che
trovo tutti
i giorni attaccati al frigo.
Non è una novità che mia madre ha da fare. Credo
che con questo siano 135, da
settembre.
Ma non posso biasimarla. Fa il medico, e ha tanti malati da aiutare.
Dopo le mie riflessioni mattutine (sempre le stesse) sul lavoro di mia
madre,
mi sono preparata una tazza di latte e ci verso del
caffè. Mentre
sorseggiavo il mio caffè-latte, pensavo un po’
alla mia situazione. Ero
all'ultimo anno, avevo una mamma fantastica, anche se a volte un
po’ troppo
assillante, e la mia vita era "come un vestito cucito su misura per
me", ecco come lo definirebbe Sharpay. Ma a volte il vestito mi stringe
troppo, e mi sento intrappolata nella mia stessa monotonia. Ma, almeno
ho tante
persone che mi amano, e questo mi basta...almeno per ora.
Finita la colazione, mi sono precipitata in camera per vestirmi e
prendere i
libri. Mi sarebbe venuta a prendere Taylor, con le altre.
Subito sono
corsa fuori appena sentito il clacson. Eccole li! Erano tutte e tre
occupate in
una conversazione su qualcosa che Sharp aveva visto in TV.
-Ti dico che
era più bello quello biondo!!- ha detto Kelsy, mentre salivo
in macchina.
I nostri
discorsi sono sempre li stessi: vestiti, scuola, ragazzi, scarpe,
ragazzi…
Sempre la
stessa musica!
-Possiamo
cambiare argomento per una volta tanto?- dico sbattendo la portiera
dell’auto.
-Qualcuno si
è svegliato con il piede sbagliato oggi?- ha detto Sharpay,
abbassando il
finestrino.
-No,
scusate, ma non è proprio giornata!!- dico, chiudendo gli
occhi,e appoggiando
la testa sul sedile.
-Cosa ti
è
successo?- chiede Taylor.
-Niente,
sono solo stanca!
-Ma non puoi
essere stanca!- dice Kelsy- questa sera abbiamo organizzato una
giornata
perfetta!
-Già,
solo
noi e tanti maschi su cui fare colpo!- dice Sharp.
-Vi devo
ricordare che sono felicemente fidanzata?- ricordo alle tre.
-Come
potremmo dimenticarlo…-inizia Taylor- tu e Ryan siete sempre
appiccicati…
-Ha ragione,
siete come una lettera e il suo francobollo!- dice Kelsy
-E credo di
sapere chi è il francobollo!!- mi dice Sharpay.
-Io non gli
stò sempre attaccata!!- dico offesa. Magari è
vero che amo stare con lui, ma è
il mio ragazzo!! Mi sembra normale che voglia stare con lui!!
-Dimmi
l’ultima volta che abbiamo passato una serata solo noi
ragazze?- dice Taylor,
entrando nel parcheggio della scuola.
-Bhe…-
magari hanno ragione. I soli momenti liberi della mia settimana li
passo con
Ryan..e con loro stò raramente il sabato sera..
-Mi avete
convinta!- dico.
-EVVIVA!!!-
mi dicono in coro abbracciandomi!!
-Adesso
basta!- le rimprovero- siamo in ritardo!!
Entriamo
subito insieme nel grande edificio.
Il
rosso e il bianco, i colori dei Waildcats,predominano incontrastati per
i
corridoi della Est High. La nostra squadra di basket è la
più forte del
campionato quest’anno, e già tutti pregustano la
vittoria. Ma a noi non
interessano molto queste cose…ma Sharpay ha un fan tra i
Waildcats che cerca in
tutti i modi di farla innamorare. E a volte, siamo costrette ad
assistere ad
una partita, tanto per far piacere a lui.
Si parla del
diavole ed eccolo spuntare..
-Ciao
ragazze, ciao Sharpay..- dice Zeke, diventando rosso.
Facciamo
tutte un saluto veloce per poi dirigerci in classe.
-Sharpay aspetta..- dice il povero
romeo
rincorrendoci- oggi c’è una festa per festeggiare
la qualificazione alla semi-finale
del campionato. Ti piacerebbe venire?
-Mi dispiace
Zeke- dice mentre noi ridiamo in silenzio alle sue spalle- ma avevamo
già
programmi per questa sera!
-Ma è alle sei!
Potrai venire!!- dice il ragazzo
saltando dalla gioia.
-Ma..io-
cerca di dire la bionda mentre noi siamo sempre più
divertite.
-Allora ti
aspetto!! Buona giornata!!- dice Zeke, correndo via, più
felice che mai.
-A quanto
pare sei impegnata anche tu!- le dico entrando in classe.
-Smettetela
di ridere! Tanto voi verrete con me!- dice sedendosi.
-COSA!!!-
diciamo in coro io e le altre.
-Ma nessuno
ci ha invitate!- dice Taylor.
-Vi invito
io!- dice mentre la professoressa entra in classe.
Che pizza!
Io non ho proprio voglia di andare ad una stupida festa dei Waildcats e
delle
spocchiose ragazze pon-pon. Sono tutti falsi e sbruffoni, a parte Zeke!
Lui
arrossisce anche solo quando pensa a Sharpay! Ha una cotta per lei da
quando
avevamo sette anni!! Ma a Sharpay interessano i tipi che non la
calcolano, che
la fanno soffrire e che la chiamano una volta al mese, giusto per
divertirsi un
po’…come fa Tom. Stanno insieme (se
così si può definire la descrizione di
prima) da due anni. Noi le diciamo che non è fatto per lei,
ma lei dice che si
amano…cosa assolutamente falsa, dato che lui avrà
almeno altre venti donne
sparse per l’università(Tom è
più grande, ha 22 anni)
La prof
è
intenta a spiegare, ma io non ho voglia di ascoltarla, così
inizio a guardare
fuori dalla finestra…E proprio vero che siamo già
in primavera! Sugli alberi in
cortile stanno tornando i fiori rosa che tanto amo guardare, le rondini
riempiono il cielo e, a rovinare tutto questo ci sono i Waildcats che
si
allenano fuori. Mi fanno un po’ pena…il coach li
sta facendo sudare. Mentre li
guardo, noto che uno di loro corre da solo, senza partecipare agli
scherzi che
il resto del branco sta facendo al povero Zeke.
Troy Bolton.
Quel ragazzo è così strano. Andiamo a scuola
insieme da tutta la vita, e non ci
siamo mai parlati. In più viene nella mia stessa classe di
letteratura.
Facciamo la stessa strada per tornare a casa. Ma non mi ha mai detto
niente.
Non che io abbia mai fatto qualcosa per farci amicizia, ma sono
socievole, ma
con lui non parla quasi nessuno, tranne la squadra, ma solo per cose
che
riguardano il basket. Chissà che tipo è. Tutte le
ragazze della scuola lo
venerano come se fosse un essere mandato dal cielo per purificare e
riempire i
cuori di tutte le ragazze. Io non la penso così. Credo che
sia un ragazzo con
tanti problemi, che vuole solo farsi la reputazione di duro, per
piacere di
più. Ma non è da me giudicare…In un
momento mi accorgo che lui si è reso conto
che lo stavo osservando. Subito distolgo lo sguardo, ma è
bastato un secondo
per farmi riprovare le sensazioni di quella mattina. Ma questa volta
non avevo
paura che tutto cambiasse. Nei suoi occhi, come nei miei ho visto la
voglia di cambiare,
di uscire allo scoperto…e poi i sui occhi sono fantastici!
I miei
pensieri vengono interrotti dalla campanella. Adesso è ora
di incontrare il mio
bel principe. Ma non posso fare a meno di pensare a quegli occhi che ho
incontrato poco fa…
Allora?
Forse un po’
dispersivo, ma avevo
bisogno di fare un quadro dei pensieri di Gabriella!! Grazie a tutti
quelli che
leggeranno! Un bacio JESSIE!!