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Autore: manomele    09/12/2013    1 recensioni
(∂ + m) ψ = 0
L'equazione di Dirac.
Notti insonni mi hanno aiutato a studiarla e a trarne il significato. Anni fa probabilmente avrei deriso le persone che la usano in ambito amoroso; beh, ora, ripensandoci, rido perché sono stato io stesso a farlo.
"Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.
Il mio caro Paul aveva ragione.
L'unica persona che sono stato capace di amare ha influenzato irrimediabilmente la mia vita e continua a farlo, perfino ora.
Anche se non è più qui con me, so che è e sarà per sempre parte del mio essere.
Lo so perché una notte, piangendo, mi cantò una canzone di Ben Harper intitolata 'Forever'.
Le parole più sincere che io abbia mai sentito.
..ora vado ad ascoltarla, di nuovo ..perché ho bisogno di sentire il suo profumo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardarmi allo specchio, questa mattina, ha richiesto uno sforzo che non pensavo sarei riuscito a sostenere. Non che le altre mattine fosse divertente guardare la mia faccia riflessa, ma stamattina la situazione è stata ancora peggiore. Non ho chiuso occhio. No, non ho dormito male o altro; semplicemente: non ho chiuso occhio. Chiudere gli occhi, stanotte, avrebbe voluto dire ricordare ed io non volevo ricordare. Nemmeno ora voglio, ma sto scrivendo della mia orribile faccia ed in qualche modo dovrò pur spiegare il motivo della stanchezza che, indomabile, grava sul mio viso.
Beh, sì; son stanco perché il fatto che ieri fosse l’anniversario del giorno più brutto della mia vita mi ha costretto a tenere la mente sveglia per circa 26 ore e 35 minuti.

Mai sarei riuscito a scrivere questa storia se non ci fosse stato lui a darmi forza, ogni momento, ogni giorno; non ricordo nemmeno di quante o quali parole sia formata e nemmeno mi interessa. Ho deciso che questa debba essere l’ultima pagina; la fine di tutto. Perché il mio tutto è finito e, con esso, anche questa storia deve finire. Probabilmente nessuno la leggerà e, francamente, sarei contento di questo ma, se, per un fortuito caso, qualcuno si fosse trovato a leggere le pagine che precedono questa; beh, grazie per avermi accompagnato “fin proprio alla fine”; grazie per aver vissuto con me parte della mia esistenza, la parte più bella e gioiosa; grazie per aver riso, o pianto, con me e le mie parole; grazie per aver letto di me e della mia anima gemella. Grazie perché, attraverso i miei e i vostri ricordi, la nostra storia vivrà per sempre e la sua promessa sarà rispettata.

Harry è morto un anno fa.

Non immaginate nemmeno quanto tempo io abbia impiegato per riuscire a scriverlo; beh, è tanto, fidatevi della mia parola. Mi dispiace avervelo detto così, d’impatto, ma non sapevo in quale altro modo sarei riuscito a farlo, davvero. Finalmente sono capace di dirlo, scriverlo, sussurrarlo, gridarlo. Finalmente sono in grado di riprendere nelle mani le redini della mia vita. Finalmente ho il controllo di me stesso. L’avevo perso, d’un tratto. L’altra parte di me è morta ed io non posso essere più interamente vivo. Non sono più capace di vedere veramente, o di ascoltare, o di correre, ridere ..veramente; per farlo avrei bisogno dell’altra parte di me; ma questa si è dissolta, rarificata, rapidamente; fin troppo velocemente. Se non fosse successo, probabilmente, su queste pagine ci sarebbero state scritte altre parole ma è così che il destino ha deciso di posizionare le carte. Ora so che la strada giusta da seguire non è fatta di lacrime e disperazione; so che la vita continua anche senza di lui e che posso vivere in armonia con me stesso e con i miei ricordi. Essi sono tutto quello che mi rimane di lui; insieme alle lettere e alle registrazioni, ovviamente, che conoscete fin troppo bene, arrivati a questo punto.

Non resta che salutarci. Auguro anche a voi di vivere quello che il fato ha deciso di far vivere a me. Vi auguro di piangere dalla felicità, ridere per il nervosismo e sorridere per amore. Vi auguro di trovare sul cammino una persona, quella persona; quella capace di stravolgervi la vita con un solo sguardo. Vi auguro di vivere un’eterna storia d’amore. Vi auguro di pronunciare, un giorno, un ‘per sempre’; ma non un per sempre qualsiasi, quello che le persone dicono tanto per perdere tempo; quello che sembra esserci quando qualcosa inizia e sembra sparire, d’un tratto, quando quel qualcosa termina. Vi auguro di pronunciare il vero ‘per sempre’; quello che, come un orologio senza lancette, sembra indicare un tempo infinito.



P.s. Ho appena deciso di porre queste pagine in cima al manoscritto; no, non è cattiveria; è solo per farvi capire che nulla è in grado di rompere un ‘per sempre’, quando è sincero. Quindi non disperate, perché nemmeno la morte sarà in grado di porre fine alla nostra storia. La luce dei miei ricordi, quelli che seguono, sarà capace di illuminare il buio di questo tragico finale e felice sarei se, magari, arrivati alla fine, non vi ricorderete nemmeno della sua morte.
   
 
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