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Autore: AlexVause    10/12/2013    6 recensioni
For You (per Te)
Cosa non farei per te, Amore Mio...
Ogni giorno che passa sei nel mio cuore.
Ogni attimo in cui non ci sei, sento la tua mancanza.
Ogni mio passo lo farò verso te, ogni mia azione sarà per te.
Always (sempre)
Ogni cosa te la dedicherò, fosse anche solo un sorriso. Finchè vivrò e per sempre.
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Swan Queen
Seguito di Trust.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 11
 
Erano passate ormai un paio d’ore da quando le ricerche iniziarono.
Mary Margaret assieme al piccolo Henry seduto in sella davanti a lei, cavalcavano poco distanti da Emma.
Lei ed il padre avevano organizzato due tipi di squadre di perlustrazione, con due sistemi diversi.
La prima squadra era a piedi per una ricerca minuziosa, capitanata da James e formata dai nani, Ruby e il Dottor Hopper con il cane Pongo.
La seconda invece era a cavallo in modo da coprire maggiori distanze, formata da Emma, Regina, Malefica, Snow ed Henry.
Per ora, nessun segno del ragazzino.
- Nonna, quello cos’è?
Chiese il piccolo Henry, indicando a Biancaneve un punto davanti a loro, completamente privo di vegetazione.
Più si avvicinavano, più si notava che la macchia di terriccio non era altro che un enorme buca.
- Emma. Vieni qui!.
Chiamò a gran voce Snow White.
La figlia, anche se con qualche difficoltà, riuscì a girare il cavallo e a raggiungere i due che l’attendevano.
- Cos’è?
Chiese lo Sceriffo, notando la faccia preoccupata della madre.
La bionda ed Henry, scesero ad esaminare il cratere.
- Spero sia solamente un avvallamento del terreno.
Rispose Biancaneve.
Una brutta sensazione si insinuò in lei prepotentemente.
- Ben ritrovati.
I tre si voltarono verso il punto in cui proveniva la voce.
Quando capirono chi fosse il loro interlocutore misterioso, strabuzzarono gli occhi.
No. Non poteva essere. Non di nuovo.
- Tu! Com’è possibile?
Chiese Snow.
La voce tremante di rabbia e paura.
- La prossima volta, assicurati di aver ucciso chi colpisci. Non ti ha insegnato nulla la tua matrigna? Lei non ha mai mancato un bersaglio.
Ricordo con gioia quella distesa di cadaveri sulla collina, solo perché quegli abitanti ti avevano nascosta e protetta da lei.
Una risata si scatenò dall’uomo.
- Mi emozionava quella donna. Avrei voluto fosse la Mia Regina e invece…ha preferito voi!
Fece un cenno con la testa ed una freccia colpì Mary Margaret che cadde da cavallo, priva di sensi.
Emma ed Henry, corsero a soccorrerla.
- Ha scelto Te!
Disse con odio indicando lo Sceriffo che venne colpito alla testa finendo al suolo.
- Mamma!
Henry gridò avvicinandosi alla madre.
La bionda cercò di rimanere sveglia. La vista le si annebbiava sempre più.
- Ora ho un alleato potente…dillo pure a tua madre. Sempre che lei sopravviva, naturalmente.
Udì la voce lontana a cui ne seguì un’altra risata.
- Prendetelo.
Ordinò l’uomo sprezzante.
- Mamma, Nonna!
Il ragazzino nel panico chiamava le due donne a terra.
Emma lo sentiva ovattato e a stento.
Le mancavano le forze, il respiro.
-Henry…
Le uscì in un sussurro.
- Finalmente lui potrà servirsi di te.
Fu l’ultima parola che la ragazza riuscì ad udire.
Un lampo e poi il silenzio.
Le ombre calarono su di lei, senza che potesse evitarlo.
 
Non aveva la minima idea di quanto tempo fosse passato, dal momento in cui cadde a terra.
Si sentiva indolenzita e la ferita le procurava un dolore lancinante alla spalla.
Strinse i denti e si tolse la freccia. Stava perdendo molto sangue.
Vide la figlia al suolo, priva di sensi.
Lentamente le si avvicinò. La prese fra le braccia e accarezzandole i capelli sentì qualcosa di caldo e umido bagnarle le dita. Sangue.
- No…no…Emma.
Una lacrima le solcò il viso. Si sentì impotente. Doveva chiamare aiuto.
Alzò lo sguardo dalla figlia esanime e vide la radio che usavano per comunicare tra squadre. Distrutta.
Si alzò dolorante. Avrebbe cercato qualcuno. Doveva riuscirci ad ogni costo.
Il sudore le imperlava la fronte.
Stava davvero male, ma non si sarebbe arresa fino a che non fosse certa che la figlia era in buone mani.
Percorse a fatica qualche metro. Il respiro veloce.
Udì uno scalpiccio. Un cavallo!
- Aiuto.
Fu un sussurro.
- A…aiuto!
Provò di nuovo, questa volta il tono le uscì più forte.
- Vi prego…aiutatemi…
Snow si appoggiò al tronco di un albero.
Il rumore di zoccoli si fece più vicino.
Chiuse gli occhi. Era così difficile restare sveglia. Doveva resistere.
Udì un nitrito, poi dei passi veloci sul terreno attutiti dall’erba.
Il suo corpo la stava abbandonando.
Si sentì svenire.
Due mani l’afferrarono.
Quel profumo…
- Snow…Snow!
Regina cercava di far riprendere Biancaneve, pensando stesse male, quando vide la ferita.
Il cuore le si fermò nel petto. Henry, Emma…erano con lei!
- No, no, no!
La mora si sedette a terra con la figliastra fra le braccia. La teneva stretta a se.
- Cos’è successo Snow? Dov’è Emma?
Chiese preoccupata la Evil Queen.
- Siamo…siamo stati attaccati…Henry…non…
Biascicò la donna in modo confuso.
- Henry? Cos’era accaduto a mio figlio?
Nessuna risposta.
Sdraiò la giovane insegnante a terra. Le aprì il giubbotto invernale e appoggiò le mani sulla ferita.
Un calore pervase il corpo della figliastra, che a quel tocco parve sorridere.
La ferita andò via via svanendo e la donna si riprese in un attimo.
Biancaneve afferrò il Sindaco dal colletto del cappotto con entrambe le mani.
- Vieni Regina, vieni. Dobbiamo andare subito!
Snow  si alzò di scatto per poi fermarsi colta da un capogiro.
Si riprese subito. Afferrò un braccio della matrigna e la portò immediatamente da Emma.
Quando la Evil Queen vide la sua compagna al suolo priva di sensi, le si bloccò il respiro in gola.
- Emma…
La chiamò correndo da lei e inginocchiandosi al suo fianco.
Respirava ancora, il battito debole.
- La testa.
Indicò Biancaneve.
Il Sindaco guardò immediatamente il capo della bionda.
La lacerazione era grave. Fortuna che Gold aveva portato a Storybrooke la magia.
Riuscì a guarirla abbastanza in fretta.
Lentamente la donna a terra riuscì a riprendere i sensi.
Snow White era in ginocchio a fianco alla figlia, davanti a Regina.
La ragazza si mise a sedere.
Le due donne l’abbracciarono affettuosamente.
- Henry!
Esclamò lo Sceriffo appena si rese conto di cos’era accaduto.
- Dov’è il mio Henry?
Chiese nuovamente Emma, stavolta rivolta alla madre che guardò prima lei, poi Regina, anch’essa in attesa di una risposta.
Un groppo in gola.
- L’hanno portato via.
Delle lacrime rigarono il viso di Mary Margaret, che non riuscì più a frenare il pianto.
- Non sono riuscita ad impedirglielo Regina. Ero priva di sensi.
La Evil Queen la guardava come se avesse fuoco vivo negli occhi.
- Chi?
Chiese sibilando Regina.
- Re George.
 
 
 
 
 
 
Note di Alex: Eccoci con una breve introduzione al prossimo capitolo.
I guai sono appena cominciati muahuahauhau (risata malefica) XD
Alla prox :)
  
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