Capitolo
1 – Padre, perché?
Era
notte fonda a Londra e la pioggia aveva lasciato spazio ad una fitta nebbia.
-Mio
Signore, siete sicuro di quello che volete fare?!-
Chiese
Oratio, il fedele maggiordomo della Casata degli Evans.
-Si,
si Oratio, devo farlo, per il bene delle mie figlie!-
-Ma…
se le Signorine lo scoprissero… potrebbero…-
Il
maggiordomo non finì la frase che subito il Conte Evans
lo precedette.
-Ripudiarmi?
Credimi, ho pensato anche a questo, ma non trovo altra via d’
uscita. Fammi un favore, prendimi quel tomo, lassù.-
Fece
indicando con la testa il libro che gli
serviva.
-Serve
altro?-
Chiese Oratio porgendo l’ antico volume.o:p>
-No,
puoi anche andare e… chiudi bene la porta! Non voglio che qualcuno entri
e veda cosa ho intenzione di preparare!-
Il
maggiordomo uscì accertandosi che la porta fosse
ben chiusa come il Conte desiderava, lasciando così l’ uomo solo.
Aprì
il libro dalla pagine spesse e ingiallite e
iniziò la sua ricerca.
-Vediamo…
filtro della non rimembranza… eccolo! Due code di lucertola, tre occhi di
rospo e cinque gambi di rose…-
Mise
tutto in un calderone, dopo aver accuratamente tagliato i gambi delle rose, e
accese il fuoco sotto di esso.
Si
sedette su di una poltrona aspettando che in tutto iniziasse a sciogliersi e a
bollire.
Guardò
fuori dalla finestra. La nebbia iniziava a diradarsi e
il pendolo iniziò a suonare segnando le due di
notte.
Sentì
uno strano gorgoglio provenire dal calderone e capì che il tutto
iniziava a bollire.
Alzandosi
lentamente si avvicinò ad esso e vide un
liquido color porpora e un dolce profumo di rose provenire da esso.
Prese
un mestolo e due boccettine di vetro che riempì poco dopo con il filtro.
Uscì
dalla stanza dirigendosi agli ultimi piani del Palazzo.
Entrò
nella stanza di Kelsi urtando accidentalmente una sedia, ma la ragazza parve non accorgersi di nulla.
La
prese in braccio cercando di non svegliarla e la portò subito nelle
stalle dove l’ adagiò in una grande
carrozza.
Aprì
la boccetta e versò un paio di gocce sulla fronte della ragazza, in questo modo
avrebbe dimenticato se si fosse svegliata.
La
richiuse rimettendola in tasca, quando una voce lo fece sobbalzare.
-Padre!
Che fate voi qui e perché Kelsi è in
quella carrozza?!-
Chiese
Sharpay avvicinandosi velocemente.
-Sharpay, figlia mia… cosa fai quì?-
Chiese
il conte impallidendo.
-Mi
sono svegliata sentendo dei rumori in camera di mia sorella e vedendo che
eravate voi vi ho seguito… cos’ era quello
strano liquido che avete versato sulla fronte di Kelsi?!-
-Spero
che un giorno possiate perdonarmi!-
Esclamò
il conte abbracciando la figlia.
-Padre, ma cosa dite, io non…-
Ma
Sharpay non finì mai la frase perché un
violento colpo alla nuca la raggiunse. Riuscì solo a sussurrare
qualcosa.
-Padre,
perché?
Continua…
Grazie
a chi ha commentato e a chi ha commentato, scusate se non vi ringrazio uno ad
uno, ma tra poco devo uscire, ciao ciao
1 bacione!^^
PS:Barby mannaggia
a te,stavi spoilerando!!!XD