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Autore: bic    10/05/2008    3 recensioni
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Il Lago Nero era calmo e tranquillo, una ragazza stava lanciando sassi piatti sulla sua superficie facendoli poi rimbalzare in modi eccentrici ed improbabili con la sua bacchetta magica.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Serpeverde, Vincent Tiger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sassi piatti, lecca lecca e marmellata di ribes

 

Il Lago Nero era calmo e tranquillo, una ragazza stava lanciando sassi piatti sulla sua superficie facendoli poi rimbalzare in modi eccentrici ed improbabili con la sua bacchetta magica.

- Ciao – disse senza voltarsi

- Ciao, come sapevi che c’era qualcuno?

- Hai calpestato un rametto secco, non te ne sei accorto?

- Ti disturbo?

- No, ma parla sottovoce o disturberai gli sprillifizzi ridolosi, a quest’ora staranno già dormendo!

Il ragazzo squadrò la biondina a bocca aperta: era veramente strana come dicevano, ma a suo modo era anche graziosa con quella chioma tanto bionda da sembrare quasi bianca.

- Scusa, credo di non aver afferrato il tuo nome…

La ragazza l’aveva riscosso dai suoi pensieri: - Mi chiamo Vincent, Vincent Tiger…

- Piacere, io sono Luna Lovegood – disse la ragazza sorridendo, sollevandosi e porgendogli la mano gentilmente.

Vincent la strinse: era molto piccola e quasi scomparve nella sua.

- Mi hai seguita?

Gli occhi un po’ sporgenti della ragazza avevano uno sguardo interrogativo.

- Scusami, è che volevo chiederti se ti andava di venire con me a Hogsmade sabato.

- Mi farebbe piacere

- Bene, allora ci vediamo ai Tre Manici di Scopa

- Perché non ci andiamo insieme partendo da scuola? - Domandò innocentemente la ragazza.

- Perché i miei amici non capirebbero.

- Ah, ok, va bene. Ci vediamo sabato ai Tre Manici di Scopa allora.

Detto questo, si voltò e tornò al castello.

******

Tiger rimase sulle nuvole per tutto il resto della settimana, non confidò nulla a Malfoy o a Goyle anche perché temeva cosa avrebbero potuto dirgli.

Tutti sapevano che Luna aveva partecipato alla battaglia al Ministero con Potter e gli altri e che lo Sfregiato (come lo chiamava Malfoy) l’aveva invitata alla festa di Natale di Lumacorno, quindi, anche se in generale la sua fama era salita i Serpeverde la consideravano né più né meno dei Weasley: una traditrice del suo sangue.

Vincent invece l’aveva osservata spesso da lontano ed aveva visto qualcosa che lo aveva colpito: gli era sembrata una tipa eccentrica, certo, ma anche intelligente e dai modi gentili.

Era stato quello il motivo per cui aveva deciso di invitarla, era curioso di capire come fosse realmente quella ragazza.

Il sabato mattina si alzò molto prima del suo solito e cominciò a frugare nel suo baule per cercare qualcosa che gli stesse bene, alla fine optò per dei vestiti Babbani perché sebbene continuasse a sembrare un gorilla quegli indumenti lo rendevano un briciolo più umano.

Quando Draco Malfoy aprì gli occhi quella mattina lo spettacolo che gli si parò innanzi fu veramente strano: Tiger in piedi di fronte allo specchio in abiti Babbani che si guardava come se invece del suo riflesso nello specchio ci fosse uno Schiopodo. Non sapendo se mettersi a ridere o prenderlo in giro scelse di osservarlo in silenzio per comprendere meglio le sue intenzioni.

Malfoy tenne d’occhio Tiger finché non raggiunsero Hogsmade, ma quando entrarono ai Tre Manici di Scopa, fu risucchiato da Pansy che gli si appiccicò addosso.

Tiger intanto non era entrato nel locale, stava spettando che Luna si facesse viva, fino a quando non vide un lecca, lecca che gli fluttuava davanti, fece per acchiapparlo, ma questo si spostò, lo seguì nel vicolo dietro al pub e si accorse che Luna era lì che lo aspettava con in mano due lecca, lecca. Gliene offrì uno ed il ragazzo sorridendo accettò il dono.

Si incamminarono silenziosamente e si ritrovarono nei pressi della Stamberga Strillante.

- Sai, lì dentro si radunano i Lupi Mannari.

- Davvero? – chiese il ragazzo fra una leccata e l’altra.

- Certo, mio padre una volta ci è entrato e ha visto che tutte le superfici erano graffiate come se qualcuno si fosse divertito a “farsi le unghie!”

- Credi sempre a tutto ciò che ti dice tuo padre? – Domandò il ragazzo perplesso.

- Tu no?

Vincent parve un attimo interdetto, in effetti, aveva sempre creduto ciecamente a quanto gli dicevano i suoi genitori, suo padre in particolare, sulla purezza del sangue, o sul Signore Oscuro… E se fossero state tutte fesserie come quelle di cui era convinta Luna?

Si riscosse vedendo che la ragazza lo osservava: - Tutto bene?

- Sì, stavo solo pensando, come mai vivi solo con tuo padre?

- La mia mamma è morta quando avevo nove anni, era una strega molto dotata, ma ha fatto un errore ed un incantesimo le si è ritorto contro.

- Mi - mi dispiace. – Balbettò Tiger arrossendo, aveva pensato che la moglie di Xeno Lovegood l’avesse piantato per le sue stranezze.

- Anche a me, mi manca, ma sono sicura che presto o tardi staremo di nuovo insieme.

Vincent osservava Luna stupito, non aveva mai pensato di riuscire a parlare con qualcuno della morte, era un argomento che lo terrorizzava, ma Luna era così serena mentre ne parlava, sembrava quasi che sapesse che dopo c’era qualcosa, lui era atterrito dalla possibilità che tutto potesse finire con la morte, ma la ragazza gli stava spiegando con tanta semplicità che la morte era solo l’inizio di una nuova vita, un po’ come la nascita era l’inizio di questa. 

Rimasero in silenzio un momento poi Luna gli chiese: - Cosa ti piace fare?

Vincent la guardò stupito: - Non saprei, credo, volare…

- Hai mai cavalcato un Thestral? È bellissimo, molto meglio di una scopa, Oh ma scusa continua…

- Bhè, a parte volare mi piacciono molto anche i dolci

- Sì, si vede. – gli sorrise di rimando Luna, ma nel suo tono non sentì alcuna traccia di scherno ed anche il ragazzo sorrise.

- A me piace molto leggere e amo i cruciverba, soprattutto quelli in Antiche Rune.

- Io non ci ho mai capito un granché di Rune Antiche.

- Oh ma non è difficile, se vuoi un giorno ti insegno, poi i cruciverba sono divertenti, hai mai provato quelli Babbani?

- No, sai a casa mia dire Babbano è come dire una parolaccia, penso che mia madre diventerebbe matta se trovasse sotto il mio letto una rivista Babbana, molto di più che se ci trovasse….

Si fermò appena in tempo, non poteva certo rivelare a Luna il tipo di riviste che un Mago della sua età teneva sotto il letto…

- Se ti riferisci al Cavillo …

Tra i due calò un silenzio di tomba poi la ragazza disse, come se niente fosse: - Ah, a me piace molto anche fare saltare i sassi sull’acqua, ma forse questo già lo sai…

Luna si alzò dal sasso su cui erano seduti e porse la mano al ragazzo: - Forse è meglio che andiamo, o i tuoi amici si preoccuperanno.

Vincent prese la mano di Luna e di nuovo si stupì di quanto piccola fosse in confronto alla sua. Guardò la ragazza negli occhi e si rese conto di non aver mai visto uno sguardo limpido e trasparente come il suo, in quel preciso momento capì che lei non gli avrebbe mai mentito.

Camminarono verso Hogsmade tranquillamente ed in silenzio, quando arrivarono in vista delle prime case Luna gli disse: - E’ meglio se ci salutiamo qui.

- D’accordo, tu dopo cena vai spesso al Lago?

- Quasi sempre. - Rispose Luna con un sorriso.

Vincent stava per girarsi quando sentì la risata forse un po’ eccessiva della ragazza: - Scusa, prima di andartene potresti restituirmi la mano?

Allora arrossì, sorrise e la salutò.

********

Vedendolo fuori dai Tre manici di Scopa Malfoy gli chiese: - Dove diavolo ti eri cacciato?

- Ho fatto un giro, tu eri con Pansy, quindi ho pensato che non ti fregasse molto dov’ero.

Stupito dall’improvvisa quanto imprevista loquacità del compagno di Casa, Malfoy non aggiunse altro.

Nelle settimane seguenti il Prefetto di Serpeverde osservò con più attenzione il proprio compagno: Tiger aveva un comportamento decisamente inusuale; sembrava pensieroso e spesso spariva per ore ricomparendo in Sala Comune con lo sguardo a volte assorto e a volte sognante.

Una sera, dopo la cena, Draco Malfoy vide Tiger abbandonare la Sala Grande dirigendosi verso il Lago e decise di seguirlo.

Lo vide che ridacchiava e scherzava con una ragazza bionda e stava quasi per voltarsi quando capì di chi si trattava.

Se ne andò furioso sbattendo ogni porta che incontrava al proprio passaggio, non badò a Pansy, né a Zabini e neppure a Goyle, si chiuse alle spalle anche la porta del Dormitorio e si gettò sul suo letto.

“Ma cosa crede di fare quel deficiente con quella matta della Lovegood?”

Quando il compagno entrò nel dormitorio lo aggredì: - Piantala di fare il cascamorto con quella, sei ridicolo e non dimenticarti che siamo in guerra e lei si è schierata con Potter quindi è contro di noi. Mollala o ti assicuro che il Signore Oscuro lo saprà!

- Mi stai minacciando Malfoy?

 - No, ti sto dando un avvertimento, cosa ci trovi poi in quella matta proprio non lo capisco.

Vincent al colmo della rabbia prese Malfoy per il colletto, lo sollevò e lo piantò con le spalle al muro:

 - Questo è troppo Malfoy, non la conosci, sei esattamente come tuo padre, Draco e Lucius, sempre lì a guardare gli altri dall’alto come se foste su un piedistallo, svegliati ragazzo, la vita è breve e io non voglio passarla con chi mi crede un gorilla ottuso, voglio stare con chi mi rispetta e pensa che io vaga più di qualche cartone tirato ad un manipolo di primini. –

Malfoy era allibito, non aveva mai sentito il compagno parlare in quel modo: - E’ la tua ultima parola?

- Sì. - Rispose Vincent e poi si voltò

Malfoy stava calcolando i pro ed i contro della “storia” di Tiger: la ragazza era una Purosangue, ma aveva avuto molti rapporti con Potter, era una svitata, ma non era detto che la cosa fosse così controproducente.

Alla fine delle sue elucubrazioni sibilò: - Fa quello che ti pare, ma non farti vedere in giro con lei, ne va della tua reputazione e anche della mia!

Vincent lo ignorò completamente, ma gli balenò un’idea che lo fece riflettere e si addormentò con il sorriso sulle labbra.

Il mattino dopo scese in Sala Grande per la colazione, poi mentre attendeva che tutti, studenti e professori prendessero posto, si mangiò una fetta di toast con la marmellata quindi si alzò dal tavolo di Serpeverde e si recò con passo deciso verso quello di Corvonero.

In Sala Grande calò un silenzio carico di tensione.

Toccò la spalla di Luna, lei si voltò e gli sorrise, le porse la mano, la fece alzare e poi si chinò su di lei posandole un leggero bacio sulle labbra, le accarezzò una guancia e lei, alzandosi sulla punta dei piedi rispose al bacio, poi si staccò e lo guardò con le guance rosse e gli occhi pieni di stupore: - E i tuoi amici?

- Non mi importa di loro o di cosa pensano, voglio stare con chi mi apprezza per come sono, voglio stare con te, se anche tu lo vuoi.

Questa volta fu la ragazza che sollevandosi sulle punte dei piedi lo baciò, poi disse: - Scommetto che hai mangiato la marmellata di ribes, io adoro, la marmellata di ribes!

La Sala Grande sembrò risvegliarsi da un sogno e tutti cominciarono a commentare l’accaduto tutti a parte i Serpeverde che continuavano a guardare attoniti la scena.

Malfoy scosse la testa, ma vedendo la gioia del compagno di Casa che in quel momento lo stava guardando con aria di sfida, sollevò un sopracciglio, accennò un sorriso e ricominciò a spalmare la marmellata sul proprio pane imburrato. Il suo amico non avrebbe avuto vita facile, fra i Serpeverde, ma per quanto lo riguardava, lui non lo avrebbe ostacolato, non servono a questo gli amici?

  
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