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Autore: _ehyliam    10/12/2013    2 recensioni
Erano una cosa sola, però non sempre il destino è dalla parte degli innamorati.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Just one last time.

Il suo corpo strusciava su quello della ragazza, entrambi sudati per la fatica dell’orgasmo appena subito, entrambi nudi e pieni di emozioni.
Liam, il ragazzo che nemmeno due anni fa la fece innamorare: il bulletto della scuola di Liz si era innamorato della ragazza mora e insicura che tutti evitavano e l’aveva trattata come nessuno aveva mai fatto.
Liz: la ragazza insicura e timida, tipico per la sua età, che senza accorgersene si era innamorata di quel ragazzo stupendo che ora era sopra di lei a sussurrargli qualcosa del tipo –Mi fai impazzire-.
Liam si mise accanto a lei mettendole un braccio attorno alla spalla e avvicinandola al suo corpo.
Si era davvero divertito, la amava come non aveva mai amato nessuno e sapeva che non meritava di soffrire perché lei era quella ragazza apparentemente inesistente che l’aveva cambiato.
Liz si strinse a lui e il ragazzo la guardò da sopra: era bellissima, ma “bellissima” era una parole che non bastava per descrivere come era bella e quanto la trovava attraente e sexy.
-Lee- Mormorò la ragazza stanchissima per lo sforzo, la pelle e gli occhi umidi e il cuore in mano del ragazzo –Ti amo- Disse solo.
Liam la costrinse a guardarla poggiandole un dito sotto il mento, così gli occhi scuri della ragazza incontrarono i suoi altrettanto scuri.
E non si trattenne dal baciarla assaporando tutto il suo sapore, di cui ne andava matto.
-Anche io, piccola- Disse poi staccandosi, e lasciando che la ragazza si riposasse fra le sue braccia.
Erano soli in casa: abitavano in una villetta nelle periferie della città ed era tutto ciò di cui avevano bisogno, ormai vivevano solamente del loro amore, erano assetati l’uno dall’altro e non erano mai abbastanza l’uno per l’altra.
Erano le otto di sera ormai quando Liam si alzò per andare a fare la doccia, vestirsi e prepararsi per uscire con i suoi amici come tante sere. Liz invece si voltò nel letto e lo seguì aspettando che uscisse dal bagno per rivederlo.
Si strinse di più nella camicia candida che le aveva dato il ragazzo e assaporò l’odore che emanava, e come tutte le volte la faceva impazzire.
Il ragazzo uscì dopo un quarto d’ora dal bagno e le sorrise mettendosi seduto sul letto di fronte al bagno, vicino a Liz.
Si avvicinò a lei e baciandola a stampo sulle labbra sussurrò con voce sensuale –Credi di potermi ridare la camicia?-
La ragazza rise come tutte le volte che faceva quella domanda, e –Lee, lo sai che non dobbiamo farlo quando hai la camicia. Stasera rimane mia- E sorrise maliziosa, mentre il ragazzo iniziò a farle il solletico, e risero insieme.
Erano bellissimi, l’invidia di tutto il quartiere e dei loro amici: erano la classica coppia che niente e nessuno avrebbe mai diviso, si amavano l’uno più dell’altra e a stare lontani nemmeno ci pensavano.
Si alzarono entrambi, il ragazzo si infilò le scarpe e la ragazza abbottonò qualche bottone della camicia e prese dei pantaloncini corti da casa per vestirsi. Lei, si sarebbe dedicata allo studio per tutta la sera.
Andò nel salotto al piano di sotto e si poggiò sul tavolo dove aveva lasciato qualche ora prima che andassero a finire al letto insieme i libri dell’università.
Nemmeno il tempo di fare mente locale della situazione che il ragazzo la abbracciò da dietro ancora in cerca di qualche ultimo contatto dolce con la ragazza.
-Preoccupata?- E Liz capì che si riferiva all’esame che avrebbe dovuto tenere fra un mese.
Lei sospirò in tutta risposta mentre il ragazzo le baciava il collo da dietro.
-Vedrai che lo passi, piccola- Disse poi, guardandola.
-Ho talmente tanta paura che sarà un miracolo se riuscirò a dire ‘buongiorno’- Continuò, immaginando la scienza.
-Ma zitta- Disse lui, rubandole un bacio, quando esattamente in quel momento suonarono alla porta e Liam alzò gli occhi al cielo.
Zayn, il suo migliore amico, era arrivato: era ora di andare.
Lei sorrise e quando la porta si aprì andò a salutare Zayn mentre si legava i capelli in un lento chignon che cadeva sulla schiena e, baciando Liam più del dovuto, facendo insistere Zayn ad andarsene, lasciò Liam a malincuore, lo avrebbe rivisto solo fra poche ore.
Intanto lei, riprendendo a leggere i suoi appunti di lingue, mettendo a fare il tè sui fornelli.
 
Liam era fuori da ormai due ore, era uscito con Zayn e il resto dei suoi amici, sempre molto uniti fin dai tempi del liceo.
La serata stava andando bene, lui si era divertito e svagato ad andare per il centro con quei quattro ragazzi, si sentiva bene quando stava con loro.
Erano venuti solo con due macchine, una era quella di Zayn, e Liam avrebbe pagato oro per averne una, prenderla senza pensarci e andare a casa per ricominciare a baciare e fare sua la sua ragazza.
Gli mancava, cosa che, prima di conoscere Liz, non era mai successo con nessuno.
Il telefono squillò nella tasca dei suoi jeans e non esitò a rispondere facendo zittire i suoi amici che urlavano come pazzi, anche vedendo che il numero apparso sullo schermo era sconosciuto.
-Pronto?- Parlò prima lui.
-Lei è Liam Payne?- Furono le parole di una voce maschile dall’altra parte della linea.
Si costrinse ad allontanarsi dai suoi amici vedendo che la cosa si stava facendo seria.
-Sì, con chi parlo?- Chiese guardandosi i piedi e leccandosi le labbra, la voce roca come sempre.
-Bene, la chiamiamo da parte dei pompieri perché è urgente che lei venga qui, c’è stato, anzi, è ancora in atto, un incendio in casa sua..- Nemmeno finì di parlare l’uomo che Liam intervenne quasi urlando  facendo preoccupare i suoi amici.
-Cosa? Liz era in casa e…-
-E’ proprio questo il punto, c’è stata una fuga di gas e la ragazza è ancora dentro. Non si sa se ancora viva…- Ancora una volta lo interruppe, si stavano interropendo a vicenda ed entrambi non lo sopportavano.
-Arrivo- E nemmeno attaccato il telefono che urlò a Zayn di entrare in macchina.
Spiegato tutto, anche se erano dall’altra parte della città, ci misero dieci minuti per arrivare.
 
La casa era in fiamme, Liam era davanti alla casa, gli occhi a brillargli dallo stupore di vedere quella villa di due piani in quelle condizioni.
Lì dentro c’era tutta la sua vita: e quando diceva tutta, intendeva anche la sua ragazza.
Non fece nemmeno in tempo a sentire le parole dei pompieri che cercavano di fermarlo perché la casa era in fiamme e inaccessibile.
Lui, ignorando anche i suoi amici prese il primo giubbotto che vide appeso al camion dei pompieri, se lo infilò e corse fra le fiamme saltando la porta praticamente inaccessibile.
L’aria era irrespirabile, tutto era bruciato o ancora in fiamme e schivò per un momento un pezzo di soffitto ancora in fiamme appena caduto.
-Liz!- Urlò, nessuna risposta, solo le fiamme a scrocchiare tutto ciò che stava bruciando.
Chiamò più volte, avviandosi, tossendo per il fumo, per la casa, stando attento a dove metteva i piedi.
Non poteva non essere lì dentro, doveva trovarla, era la ragione della sua vita e doveva almeno provare a riuscire a salvarla.
Salì le scale incandescenti e tremanti, e quando correndo fu arrivato all’ultimo gradino quelle crollarono, Liam ormai nemmeno ci faceva più caso a tutto quello che stava accadendo.
Voleva solo rivederla.
-Liz!-
E la ragazza, finalmente, sentì quella voce.
-Liam!- Singhiozzò, ancora a terra per il fumo e l’aria irrespirabile , nella camera da letto dove poche ore prima era incredibile credere che tutto stava andando normalmente, che loro erano al sicuro.
Il ragazzo corse sfondando la porta della camera da letto, e la trovò accovacciata a terra, a tossire, nera in viso per il fumo.
-Liz!- E la baciò.
Non fece più caso a quello che stava accadendo. Ora era fra le sue braccia, tutto era perfetto. Era al sicuro, l’avrebbe protetta e salvata.
La guardò, e nei suoi occhi vide il terrore. La fece alzare mentre lei piangeva e tossiva fra le sue braccia.
-Calma amore mio, ci sono io ora-
-Pensavo di non rivederti più- E lo abbracciò singhiozzando.
E lui non badò al tempo, ma si godette quel contatto fino a quando non fu la ragazza a staccarsi per prima, e mentre si guardandavano, il ragazzo fece scivolare nel braccio della ragazza il suo braccialetto di cuoio.
Sopra, come la ragazza ricordava bene, c’era scritto “always”.
Lei abbassò lo sguardo e lo rialzò incredula su di lui.
-E’ te che sono venuto a salvare- Disse soltanto.
La ragazza non fece in tempo a pensare ad altro che fu subito parlò lui.
-Ora usciamo di qui piccola, giuro che ti porto fuori- E la buttò a terra, perché ancora il soffitto si staccò e quasi li colpì.
Si alzarono, tossendo sempre più forte, entrambi nel panico, e mentre il ragazzo afferrò la mano della ragazza guidandola stanza per stanza per trovare una via d’uscita, lei ripensava a quelle parole dette poco prima.
E si promise che sarebbero usciti insieme, qualunque cosa fosse accaduta.
Il calore e il fumo si facevano sentire sempre di più a sfavore dei due ragazzi, tossivano entrambi e furono molte le volte in cui Liam dovette afferrare Liz perché cadeva o per la stanchezza o per il fuoco a sfiorarle la pelle.
Eppure Liam, dopo aver controllato tutte le stanze, non aveva perso la speranza, almeno per riportarla fuori da quell’edificio.
Non poteva perderla, doveva farcela.
Poi, quando il fuoco prese il sopravvento sulla casa, quando il fumo arrivò a tal punto che Liz ormai non respirava più e quando Liam riuscì a vedere forse un piccolissimo spiraglio di luce per portarla fuori, decise che quella era l’unica soluzione.
Si girò verso Liz che ormai era sulla sua spalla senza praticamente respirare: tossiva solo, e questo lo fece rabbrividire.
-Liz- La chiamo e la baciò forte, la ragazza, anche se stanca, riuscì comunque a stare al bacio, quello poteva essere uno dei loro ultimi baci, pensò.
-Devi ricordarti una cosa- Ormai avevano entrambi le lacrime agli occhi –Io ti amo, capito? Più di ogni altra cosa al mondo, e ho promesso di proteggerti da tutto. Ho un’idea, ma credo che non potrebbe riuscire a salvare entrambi. In tal caso: sei tu quella che dovrà sopravvivere- Disse, le sue mani si erano posate sul viso della ragazza che piangeva, e lo guardava negli occhi.
Non poteva crederci, tutto questo le pareva così surreale.
Erano ad un passo dalla morte e lei nemmeno se ne stava rendendo conto.
-Che stai dicendo?- Pianse e lo abbracciò tenendolo stretto, ricordandosi di avere ancora la sua camicia addosso.
-Mi dispiace, amore mio- Disse solo Liam, e si accorse di avere le lacrime agli occhi anche lui.
La baciò un’ultima volta, quando qualcosa esplose e si decise a muoversi una volta per tutte, tenendo stretta la ragazza per la mano.
La finestra della camera era ancora aperta. Nemmeno pensò quando iniziò a correre e quando con poco tempo raggiunse l’estremità della finestra, la mano della ragazza strettissima alla sua.
In un attimo saltò senza nemmeno prendere la rincorsa e trascinando con se anche la ragazza, riuscendo non si sa come, nella caduta, a metterla sopra di lui.
E non ci fu tempo di fare altro, perché in un secondo i ragazzi erano spiazzati sulla strada, la gente attorno, i pompieri, gli amici di Liam a cercare di aiutarli.
Liz si tirò su mettendosi seduta sull’asfalto, e con un attimo scuotendo la testa, riuscì a ricordare quello che era successo.
Il braccio le faceva terribilmente male e mentre vide solo delle persone davanti a lei senza distinguerle bene, per la vista sfocata dal troppo fumo, una mano le si poggiò involontariamente sul petto del ragazzo steso accanto a lei.
Si girò ricordandosi di lui e quello che vide fu la causa del suo futuro suicidio.
-Liam- Chiamò, ma il ragazzo era lì, gli occhi aperti ma dannatamente vuoti, il petto fermo immobile, ma una mano stretta nella sua.
-Liam- Chiamò più forte, ma poi lo scosse e con le lacrime a bagnargli gli occhi e il cuore in gola , realizzò che Liam non avrebbe mai risposto.
-Liam porca troia no!- Ormai lo baciava senza che lui rispondesse, lo scuoteva, lo aggrediva con pura follia sperando in una minima risposta.
Ma anche Zayn, che era in piedi vicino a lei aveva capito.
La prese afferrandola per le braccia, e lei continuò a dimenarsi e a chiamare il nome del ragazzo che tanto amava, ma che continuava a non rispondere ai suoi lamenti.
E quella fu l’ultima volta che la ragazza lo vide, mentre un uomo dei pompieri le chiudeva gli occhi con due dita sulle palpebre.



Buonasera :)
Eccomi con una nuova os stavolta su Liam aw è una delle mie prime storie su Liam, mi sono accorta che scrivere una fanfiction su di lui richiede uno sforzo enorme perchè sono davvero affezionata a lui e ci vuole un grande impegno da parte mia, quindi ho preferito scrivere qualcosa del genere.
Di solito non scrivo fanfiction drammatiche, le prefererisco più allegre, ma da come vi sarete accorti questa è tratta dal video di David Guetta "Just one last time" che da anche il titolo alla storia hgfdj
Comunque, spero vi piaccia perchè davvero ci ho messo anche l'anima e non saprei come ringraziarvi se lasciaste una recensione più lunga di dieci parole, sarebbe bellissimo e mi dareste dei pareri di cui, realmente, farò tesoro.
Ora, grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui, sono felice che vi sia piaciuta aw.
Ora vi lascio, a presto.
Marty xx


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