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Autore: _WhatsernameMN_    11/12/2013    0 recensioni
“Vivere senza respirare é come morire in una tragedia” ripeteva
"Mamma andremo tutti all'inferno. Mamma moriremo tutti. Sto scrivendo questa lettera, odio vederti piangere” disse.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei ha paura. Ha paura di quello che potrebbe fare a se stessa. Tende ad esagerare nelle cose. Ha esagerato tante di quelle volte che ha perso il conto. Avrebbe voluto dirle che sa come ci si sente. Che sa cosa significa voler morire e che sorridere fa male. E che provava ad inserirsi ma non ci riusciva, e che fa del male a se stessa per uccidere la cosa che ha dentro. Lei è solo una delusione. “mamma tutto questo non é colpa tua, non lo é mai stato. Mamma andremo tutti all’inferno. Mamma moriremo tutti. Sto scrivendo questa lettera, odio vederti piangere. È solo che non ho più un motivo per andare avanti. Mi sono illusa che la guerra fosse vinta, ma non mi sono resa conto che la guerra dovesse ancora cominciare” disse. È un estranea anche per se stessa. non si riconosce più, non sa più chi è. È vittima di se stessa. Non ha via di fuga. Non riesce a leccarsi le ferite che si infligge da sola. Pensò: ”è stupido come qualcuno riesce fare del male a se stessa senza rendersene conto. E poi quando se ne rende conto, continua a farlo solo per sentirsi viva. Solo per sentirsi una persona migliore. Non ha molto senso. In realtà non ha molto senso la mia squallida vita. sono una straniera. sono un completo disastro”. Pur provandoci non riuscì a fare di meglio, se non ferendo se stessa. Perché non arrivare al colpo finale? non riuscì più a guardare in faccia la gente, si vergognava. È possibile continuare a vivere nonostante non si abbiano più scopi nella vita?. Smise di mangiare, ma non per farsi compatire dalla gente. Non le importava nulla della gente. o forse si? Questo lei non lo sapeva. Sapeva solo che non riusciva a trovare un senso alla sua stupida esistenza. Lei è la figlia dell’amore, della collera, dell’odio e dell’amicizia. È la figlia di nessuno. Lei è la figlia di un uomo e una donna. È la figlia della completa anarchia. La figlia che i suoi genitori non avrebbero mai voluto avere. È la figlia che nessuno avrebbe voluto. Lei è la figlia della musica. Quella musica che nessuno più ascolta. È quella musica che ha perso il suo testo. O che forse non lo ha mai avuto. È la figlia di quelle braccia che non hanno mai stretto nessuno. È la figlia della morte, che ama, ma che nessuno ama lei. Lei è la morte. O forse è solo morta. ogni sorriso, é una lama che trafigge quel cuore che non riesce più a battere. Quel cuore che ha provato più volte a battere ma che non ci riesce. Ci prova ma non ci riesce. Lei è come un fottuto riccio che si chiude in se stesso e non guarda nessuno. La gente é cattiva, malvagia. La guarda e senza conoscerla crede di sapere tutto di lei. In realtà non sa nulla. La guarda e la vede una roccia, una pietra che non si spezzerà mai. Loro non sanno che quella pietra é ormai un cristallo tra due schieramenti che combattono tra loro, pronta a farsi in mille pezzi ad ogni piccola vibrazione del suolo su cui poggia. Ha vissuto nella menzogna. “Vivere senza respirare é come morire in una tragedia” ripeteva. I suoi occhi si sono spenti tanto tempo fa, cosi tanto che non riesce neanche a ricordarlo. Sta seduta fumando la sua ennesima sigaretta, scrivendo di se. Non sa neanche che ha scritto. ma c’era da aspettarselo da una che non conosce se stessa. Si è smarrita in un uragano di fottutissime bugie. Questo mondo non é costruito per lei. Lei è whatsername. Quella che tutti conoscono ma che nessuno s’è mai preso la briga di conoscere davvero o chiedere "come stai?". Quella che ha imparato a reprimere le emozioni, rovinandosi il fegato e lo stomaco. Un giorno tutti la conosceranno come "la ragazza suicida" o "l allegra ragazza morta". Disse “Ascolta: gli angeli stanno urlando il mio nome. Li ho conosciuti. Sono stata a pochi centimetri da loro, ma sono cosi codarda da essere sempre tornata indietro”. Qualcuno forse un giorno porterà un fiore sulla sua tomba o forse dirà "era ora". Questo lei non lo sa. Sa solo che quel giorno tutti piangeranno la sua morte dicendo "io la conoscevo". In realtà nessuno di loro la conosceva.
  
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