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Autore: Odairs    11/12/2013    7 recensioni
Johanna non ne può più. Finnick pensa solo ad Annie, e la vincitrice del distretto 7 si sente lacerare ogni volta che sente quel nome.
-Non sai cosa si prova, quando non esiste nessuno all’infuori di lei. È come se tutto acquistasse un senso, e trovi il bello di ogni cosa. Anche il più raccapricciante dei suoi difetti si trasforma in perfezione, e potresti passare ore ad idolatrare la sua bellezza senza stancarti.-
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Johanna Mason
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-La sposerò.- dice. Faccio finta di non aver sentito
-Hai capito, Johanna? La sposerò.- diventa insistente, come ogni volta quando parla di lei. -Sarà la mia donna, avremo una bella casa in riva al mare e tanti bambini che avranno i suoi occhi. Gli insegnerò a pescare e vivremo felici.- mi si spezza i cuore.
-Johanna, ci sei?-
-Tu e chi vi sposerete, Fin?- so già la risposta, ma una parte del mio cuore spera di sbagliarsi.
-Io e Annie, ovviamente.- risponde sorridendo, lo sguardo confuso. Dentro di me qualcosa si spezza, ma non lo do a vedere.
-Ma certo. Che stupida.- ridacchio beffarda, una maschera di indifferenza.
-Tu non puoi capire, Johanna.- mi dice -Non sai cosa si prova, quando non esiste nessuno all’infuori di lei. È come se tutto acquistasse un senso, e trovi il bello di ogni cosa. Anche il più raccapricciante dei suoi difetti si trasforma in perfezione, e potresti passare ore ad idolatrare la sua bellezza senza stancarti.-
La voce mi si era bloccata in gola.
-E tu cosa ne sai? Chi ti dice che io non sia innamorata?-
Mi guarda incredulo. Probabilmente sta metabolizzando l’idea che io, Johanna la-spietata-assassina-bastarda Mason possa essere innamorata di qualcuno.
-E di chi, scusa?-
-Beh, di un uomo!-
Mi guarda per un attimo, un’espressione indecifrabile sul volto. -Parlamene.-
Sento le guance andare a fuoco. È bello, i capelli rossastri, e gli occhi verdemare. Ha una strana mania per le zollette di zucchero, ed è l’uomo più coraggioso che io abbia mai visto. Come me, è riuscito a scappare da quell’inferno, ma sa che da questo treno non si scende. Ora è qui, davanti a me, e mi sta parlando del suo futuro con un’altra donna, e sta dubitando del mio amore.
E invece dico –È un mio amico. Ci conosciamo da parecchio, e ogni volta che lo vedo, il suo sorriso mi illumina. È l’unica cosa che mi faccia stare bene davvero dopo i miei giochi, quando sono con lui tutto svanisce e i miei incubi diventano ricordi lontani. Ci ho messo un po’ a capire che fosse lui quello giusto, ma ora ne sono sicura. Io.. io.. io lo amo.-
Pronuncio l’ultima frase con il cuore che batte a mille. Lo sguardo Finnick è illuminato, e m’abbraccia. Sento che le lacrime lottano per uscire, ma cerco di trattenermi.
-Johanna, sei una donna fantastica- mi sussurra mentre mi stringe. Il suo profumo mi invade completamente. Se il paradiso esistesse, sarebbe tra le sue braccia.
-Anche lui ti ama, Johanna. Ne sono certo. Non potrebbe essere diversamente.- la sua mano si intreccia alla mia, e sento le gambe cedere-
Perché tutto questo, Finnick? Dov’è finita Annie, i vostri progetti per il futuro, il matrimonio, i bambini, la casa in riva al mare?
Scioglie l’abbraccio, ma mi rimane comunque vicino. I suoi occhi verdi mi fissano intensamente, e io mi perdo dentro quel mare dove vorrei passare il resto dei miei giorni. Non mi importa più dell’acqua, di Capitol City, della Rivoluzione. Ora, davanti a me, c’è solo lui.
-Johanna, promettimi una cosa.- mi prende tutte due le mani e le appoggia al suo petto -Se mi accadesse qualcosa, qualsiasi cosa..-
Avrei voluto zittirlo. Finnick, tu tornerai da me. Non poteva finire diversamente.
-Se mi succedesse qualcosa, tu..- gli occhi gli si riempirono di lacrime –Tu pensa ad Annie, proteggila al posto mio.-
Dolore.
Non sento altro.
Solo dolore.
Ogni mia più piccola e innocente speranza viene spazzata via senza rispetto. Annie. Ancora lei. Libero una mano e prima che me renda conto schiaffeggio Finnick.
Il suo sguardo confuso, la mia mano ancora a mezz’aria e le mie lacrime che non vogliono smettere di correre.
-Tu!- urlo indietreggiando –Come fai ad essere così stupido! Sei un’idiota, Finnick. Puoi chiedermi tutto, spezzerei a metà il mondo per te. Ma non puoi chiedermi questo. Non puoi chiedermi di proteggerla. Non puoi!-
-Johanna, ma cosa..?- si avvicina lentamente, ma si ferma quando vede che mi allontano per mantenere le distanze. Nei suoi occhi leggo solo la sofferenza e la disperazione.
-Johanna, vuoi spiegarmi cosa succede?-
-Perché lei?! Perché Annie?! Cos’ho io che non va?!- gli urlo in faccia, la voce spezzata dalle lacrime non alleggerisce l’odio con cui parlo.
-Cosa c’entri tu, ora?- chiede, al limite della sopportazione.
-Ma davvero non capisci?- mi prendo tre secondi -Io ti amo, Finnick Odair.-
Lo guardo fisso, le lacrime che scorrono ininterrotte sul mio viso. Sul suo volto vedo passare una miriade di emozioni una dietro l’altra. Stupore, confusione, rabbia, tristezza, e infine rassegnazione.
-Johanna io..-
-No. Risparmiami la predica. “io amo Annie” o “spiacente, ma solo Annie ha il mio cuore”. Lo so. Annie, Annie, Annie e ancora Annie. Ormai parli solo di..-
Vengo zittita dalle sue labbra sulle mie. Sanno di sale, di mare, e di zucchero. Non capisco il perché, ma poco mi importa. Forse entro stasera potremmo essere morti. Tanto vale godersi gli ultimi attimi di vita.
-In un’altra vita, in un’altra epoca, con altri problemi e altri trascorsi, forse, sarebbe potuta funzionare. Saresti stata tu la donna che avrei portato in riva al mare a guardare le stelle. Ma adesso, Annie ha bisogno di me. E io di lei.-
Non sento pezzi di me cadere in mille pezzi. Ormai non ho più niente da rompere dentro di me.
-Tu sei forte, Johanna. Puoi cavartela benissimo anche da sola. Non hai bisogno di me per vivere.-
Mi guarda un’ultima volta, e se ne va, lasciandomi lì, il viso grondante e le speranze distrutte, sola in una stanza del distretto 13.
 
 
L’hai fatto apposta, vero Finnick? Te ne sei andato apposta, ti sei sacrificato apposta. Ed è per questo se ora sono qui, nel distretto 4, a badare ad un figlio non mio e ad una moglie che non ho sposato. Per quella stupida promessa. Ebbene si, Finnick, ho fatto ciò che volevi. Mi prendo cura di tuo figlio e proteggo tua moglie. Alla fine non è così male, ma comunque vederla con vostro figlio in braccio mi devasta. Ma non importa. Tu volevi questo, e questo faccio.
Avevi ragione. Non ho bisogno di te per vivere. Però sarei stata di sicuro più felice con te al mio fianco.
Nella nostra prossima vita, magari. In un’altra vita, in un’altra epoca, con altri problemi e altri trascorsi, noi due saremo felici.

 
 
Buooonasera a tutti
Beh, che dire, ho sempre voluto scrivere qualcosa su Finnick e Johanna. Non so perché, ma mi ispiravano. Sapevo che poteva esserci dell’alchimia tra di loro, o almeno da parte di Johanna.
Lasciate una piccola recensione, per farmi sapere se vi è piaciuta o meno.
Un abbraccio a chi è arrivato fino a qui e un grazie di cuore a tutti quelli che leggono le mie storie folli, mi date molta soddisfazione, e la mia felicità cresce con il numero di visite alle storie.
Con tanto affetto,
Odairs.
  
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