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Autore: Rie_James    11/12/2013    1 recensioni
Beh, niente, è una storia per lo più inventata, ma con l'aggiunta di qualche evento reale. Nemmeno io so la trama precisa. Vi posso dire semplicemente che è la storia d'amore tra Duncan James ed una sua fan. Spero vi piaccia ^^
Leggete e recensite, mi raccomando!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Duncan James, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Buooooonsalve!
Scusate se ci ho messo tanto a pubblicare questo, ma proprio non riuscivo a trovare una conclusione decente! D: Il bello è che il capitolo ce l’avevo pronto da un pezzo! .-. So’ scema, lo so 8D In ogni caso mi dispiace dirvi che è un po’ breve come capitolo, ma è caruccio comunque u.u
Si ringrazia la Aru per l’ispirazione ♥ LOL
Grazie a chi legge, a chi segue, a chi aggiunge ai preferiti, ma soprattutto grazie a chi recensisce! :D
Continuate a recensire, mi raccomando! Spero che il capitolo vi piaccia :3
Rie ♥ xoxo

 
 5. Datemi Un Pizzicotto
-Ciao ragazze! – disse con quel suo sorriso mozzafiato.
Gab aveva gli occhi sgranati e non riusciva a parlare. Anzi, per la verità, non riusciva neppure a muoversi: era rimasta ferma immobile davanti a lui, imbambolata come un’idiota senza sapere che fare. Per fortuna, Julie la salvò dall’imbarazzo interrompendo il silenzio:
- Ciao – sorrise- Io sono Julie, la sorella della ballerina qua accanto – ridacchiò.
- Molto piacere – rispose lui sorridendo – mi chiamo Duncan, ma immagino voi lo sappiate già – scherzò.
- Già – sorrise Julie – Complimenti per lo spettacolo, mi sono divertita tanto! È stato davvero bello!
- Sono contento vi … TI sia piaciuto … E alla mia ballerina di cui non so ancora il nome? A lei è piaciuto lo spettacolo? – disse girandosi in direzione di Gabriella con un sorriso dolcissimo che avrebbe fatto impazzire chiunque.
Ovviamente quel sorriso non fece altro che paralizzarla ancora di più facendole guardare il pavimento sul quale aveva trovato una carta di caramella accartocciata, che aveva stranamente trovato incredibilmente interessante. Solo una gomitata furtiva della sorella l’aveva potuta riportare alla realtà:
- Eh? Oh, sì è- è … è stato fantastico! Non mi sono mai divertita così tant- …
- HEY DUNK! – una voce li interruppe. Era Lee che stava venendo incontro a Duncan per chissà quale ragione. Qualunque essa fosse stata, Gab non l’avrebbe mai ringraziato abbastanza: si sentiva talmente nervosa ed imbarazzata che non era sicura di chiamarsi realmente “Gabriella” e l’aveva dovuto chiedere più volte alla sua stessa coscienza.
- Lee! Dimmi tutto.
- Ho parlato con Sy ed Ant, loro vorrebbero anda- … Oh, scusa, non ho visto che eri in compagnia – sorrise riconoscendo Gab che intanto aveva gli occhi sempre più fuori dalle orbite: i suoi idoli erano a pochi centimetri da lei che parlavano come se niente fosse.
- Tranquillo – sorrise – La mia ballerina qui, mi stava per l’appunto dicendo il suo nome, giusto?
- Mi chiamo G- Gabriella … Ma i miei amici mi chiamano Gab. Voi potete chiamarmi come preferite – sorrise imbarazzata.
- Ti chiamerò anche io Gab – intervenne Lee con il suo solito sorrisone smagliante a trentadue denti – Mi  piace come balli, sei brava! Dove hai imparato?
- Mio padre adorava i balli latino-americani … Quand’ero piccola mi ha insegnato qualche passo di quelli base, poi vado un po’ a sensazione … Anche mia sorella Julie è molto brava: di sicuro lo è più di me – ridacchiò - Grazie mille comunque – sorrise dolce.
Duncan continuava a fissarla senza toglierle gli occhi di dosso: non aveva niente di particolare indosso, né tantomeno si era truccata o pettinata in maniera più o meno accurata del solito. Era conciata come tutti i giorni, perché non si aspettava di certo di sostenere una conversazione con i suoi idoli dopo che uno di questi l’aveva fatta salire sul palco per ballare con lui.
- Gab … Il cartellone … Dobbiamo chiuderlo – le ricordò Julie
- Ah già, hai ragione … A proposito, grazie per averlo tenuto tu – ridacchiò
- Cartellone? Voglio vederlo! – disse Lee
- Se era per noi, anche io voglio vederlo – disse Duncan sorridendo.
Gabriella riaprì il cartellone un po’ imbarazzata:
-  Julie mi ha aiutato un po’… Il disegno all’interno l’ho fatto io …
- WOW! È davvero figo! Hai una penna? – disse Lee entusiasta
- L’hai davvero fatto tu? È fantastico! Cosa hai usato per farlo?
- G- grazie … Ho usato … U- una t-tavoletta grafica … - sorrise tornando a notare quanto fosse interessante quella carta di caramella sul pavimento. Julie diede la penna a Lee che le autografò il cartellone aggiungendo anche le tre ‘X’ che stavano a significare i baci:
- Ecco qui … Così te lo porti a casa – disse sorridendo e porgendo la penna a Duncan
- Grazie mille! P- posso … Posso abbracciarti?
- Certo che puoi! – disse Lee abbracciandola più forte che poteva
- L’abbraccio lo voglio anche io dopo … - disse Duncan facendo il finto offeso mentre le autografava il cartellone con il suo solito cuoricino accanto al nome. In realtà scrisse anche qualcos’altro accanto al nome e al cuore, ma arrotolò lui stesso il cartellone prima che le due potessero capire cosa aveva scritto.
Gab si staccò dall’abbraccio di Lee e si avvicinò lentamente a Duncan con lo sguardo fisso sul pavimento: era talmente imbarazzata da quella situazione che non sapeva se abbracciarlo lei per prima o aspettare che fosse lui ad abbracciarla per primo. Non ebbe il tempo di concludere il pensiero e prendere una decisione, poiché nello stesso istante in cui decise di alzare la testa per guardarlo, si ritrovò stretta tra le braccia di Duncan.
Gli allacciò le braccia al collo appoggiandogli il mento sulla spalla; si sentì come in paradiso … Riusciva a percepire la forma perfetta dei pettorali e delle braccia di Duncan mentre sentiva le proprie narici invase dal dolce profumo del ragazzo.
Aveva sognato tante volte quel momento, sia la notte che il giorno ad occhi aperti. Tante volte si era soffermata ad immaginarsi la scena, distraendosi dal mondo circostante, ma mai aveva creduto che quel momento l’avrebbe vissuto anche al di fuori della propria testa … Né tantomeno si aspettava che sarebbe stato anche meglio di come l’aveva immaginato.
Dopo una trentina di secondi, Duncan sciolse l’abbraccio, facendole percepire come un vuoto dentro: non si aspettava che l’abbraccio sarebbe durato per sempre, questo era ovvio, ma avrebbe voluto durasse di più.
- Che buon profumo che hai! È … Molto dolce! –disse Duncan – A che cos’è?
- Grazie – sorrise di rimando - … E’ allo zucchero filato, o qualcosa del genere.
- Mi piace … Beh, che dici? Ci scattiamo una foto ed immortaliamo questo momento?
Gabriella annuì e fece per dire a Julie di prendere la macchina fotografica, ma la sorella l’aveva di gran lunga anticipata ed era già pronta a scattare la foto. Gab si mise al centro tra Duncan e Lee sfoderando il miglior sorriso che aveva; e del resto, come poteva diversamente? Aveva visto i suoi idoli dal vivo, il suo preferito l’aveva invitata sul palco a ballare con lui, il suo secondo preferito adorava il disegno che lei aveva fatto con tanto impegno e stava scattando una foto con entrambi! Era davvero al settimo cielo …
- Perfetto – disse Julie spegnendo la macchina fotografica mentre la riponeva in borsa – Ne farei un’altra per sicurezza, ma la macchinetta è scarica e ha anche la memoria piena …
- Non è un problema, comunque sia venuta andrà più che bene!! Oddio, non ci cre- … - rispose Gab interrompendo bruscamente il suo troppo entusiasmo mentre si ricordava che Duncan e Lee erano appena dietro di lei e che, di conseguenza, non voleva fare la figura della stupida.
Lee ridacchiò mentre Duncan sorrise e le cinse un braccio intorno alle spalle facendole venire i brividi:
- Facciamone una io e te. La voglio postare su twitter … Ci sei su twitter, no?
- S- Sì … Ti ho postato un twit poco prima del concerto …
- Oh, sì, eccoti! – disse scorrendo col pollice sul cellulare - Ecco, adesso ti seguo anche io! Scattiamoci questa foto, dai! – sorrise e, sempre tenendole il braccio dietro le spalle, alzò il cellulare in alto e fece la sua solita faccia “a becco di papera” col sopracciglio alzato, mentre lei si limitò a fare un sorrisetto.
- Guarda quanto lei è più carina di te con un semplice sorriso! – disse Lee ridendo dell’amico – La pianti di fare quella faccia da stupido?
- Non rompere, Lee! – disse Duncan pronto a scattare un’altra foto – Ne facciamo altre tre? Così metto un collage!
Gab rise del “mini-dibattito” tra i due e annuì sorridendo:
- Faccio anche io una smorfia, ok?
 
***
 
Rimasero ancora qualche minuto a scherzare insieme fino a che Lee non concluse la conversazione:
- Beh ragazze, ci dispiace, ma noi dobbiamo andare … Ant e Sy ci aspettano.
- Noi resteremo qualche altro giorno da queste parti … Spero di riuscire ad incontrarvi – continuò Duncan ammiccando.
- Lo spero anch’io! – rispose Julie – La vera fan è mia sorella, ma sul serio, siete davvero simpatici e gentili! Mi farebbe piacere rivedervi.
- Non mancherà occasione! – sorrise Lee – Allora … Arrivederci ragazze! – disse e salutò prima Julie e poi Gab.
- A presto! – disse Duncan avvicinandosi a Julie per salutarla, poi sorrise e si avvicinò a Gabriella – Ciao … Gab … - disse sussurrandole ad un orecchio e dandole un bacio sulla guancia.
- C- ciao … - rispose lei quasi in stato di trance mentre si accarezzava la guanciache Duncan le aveva appena baciato.

Guardarono i ragazzi allontanarsi ancora un po’ dopodiché si diressero silenziosamente al loro albergo. Arrivate in stanza, Gabriella si buttò a peso morto sul letto fissando il soffitto:
- Oddio … Non ci credo, non ci credo, non ci credo, non ci credo… - disse tutto d’un fiato.
- Sei ancora viva? – la prese in giro Julie dirigendosi in bagno.
- Non ne sono sicura – ridacchiò Gab, poi si alzò di scatto – Devo rivedere quell’autografo, altrimenti non ci credo che è successo sul serio!
Alzatasi dal letto, prese il cartellone e lo posò sull’enorme letto matrimoniale; tolse l’elastico e srotolò il cartellone.
- Ah Gab … Ho notato che Duncan si è trattenuto un po’ nel fare l’autografo … Cosa ha scritto?
Gab non rispose.
- Gab? … Gaaab?Gab! Sei viva? – urlò Julie andando verso la camera da letto – Hey! Che ti prende?! – disse Julie mentre guardava la sorella fissare il cartellone imbambolata – Mi spieghi che hai??
- J-Julie … D- Duncan h-ha …
- ‘Duncan ha’ … ? Su!! Continua!!
- D- Duncan h-ha …
- Diamine, vuoi parlare?!
- DUNCAN MI HA LASCIATO IL SUO NUMERO!!
  
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