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Autore: gwuncan99    11/12/2013    4 recensioni
Questa fanfiction parla di Gwen, una ragazza di 16 anni con un brutto passato alle spalle. Si è trasferita a Toronto e frequenta il Liceo Artistico, ed è lì che incontrerà la persona che cambierà la sua vita.
Storia DxG.
Estratto dal capitolo 36:
Mi lasciarono lì, in ginocchio, mentre le persone pian piano andavano tutte via.
L'ambulanza partì, e il suono delle sirene si perse nell'aria.
"MERDA!" sbattei i pugni a terra.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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"Nelson Gwen!"
"Eccoci." Sophie mi aiutò ad alzarmi e seguimmo l'infermiera.
Come l'ultima volta, mi fecero stendere sul lettino, ed una ragazza mi passò il gel sul pancione. Ormai si vedeva molto.
"E' il sesto mese, vero?" mi chiese preparando la sonda.
"Sì." sorrisi.
Duncan mi teneva per mano, osservando quello che faceva l'infermiera.
Ero eccitatissima. Finalmente ciò che aveva provato la ragazza di qualche mese fa lo stavo provando io: stare insieme al ragazzo che amo per vedere nostra figlia.
La solita racchia dietro il computer accese il monitor, e l'altra mi poggiò la sonda.
Dopo qualche secondo, io e Duncan riuscimmo a distinguere nostra figlia.
Ci scambiammo un sorriso dolce.
"E' cresciuta, eh?" mormorai felice.
Sophie, come sempre, non riuscì a trattenere le lacrime.
"Signora Nelson, devo farle il certificato per la scuola." la chiamò la dottoressa.
"Non potrà più andarci?" chiese lei.
"Date le sue condizioni, no!" rispose irritata.
Sospirai pesantemente. Che acida.
Mia madre firmò i vari fogli e ce ne andammo.

Oggi sarei di nuovo stata con Bridgette e Dawn. Ormai stavo con loro quasi sempre. Da quando Dawn ha scoperto della relazione tra Scott e Courtney sta malissimo, quindi tocca a me e Bridgette farla sorridere. Infondo, siamo le sue amiche!
"Oggi rivengono le tue amiche?" mi chiese Duncan in auto.
"Eh sì." fissavo fuori dal finestrino.
Restò in silenzio, poi fece un risolino malizioso.
"So che Scott cerca sempre di spiarvi dalla finestra..."
"Cosa?" mi girai a guardarlo stupita.
"Sì. Una volta l'ho beccato mentre si arrampicava...Ci siamo presi a pugni dietro casa tua." scoppiò a ridere.
"Farà così per vedere Dawn?"
"Probabile." 
Sbuffai.
Sophie fermò la macchina davanti la nostra scuola.
"Venite con me?" chiese girandosi verso di noi.
"Sì."
Uscimmo e ci dirigemmo in presidenza.
Dopo aver bussato, il preside ci diede il consenso di entrare.
"Buongiorno signora." disse con un falso sorriso. "Buongiorno cari. Da quanto tempo!" si rivolse dopo a noi.
Duncan gli ringhiò, mentre io sospirai un'altra volta.
"Mi mancherai molto." commentai sarcastica.
"Lo so! Sono molto simpatico io." si vantò sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
"Sì sì certo..." lo interruppe Sophie. "Firma questi così possiamo andarcene subito."
La porta dietro di noi si aprì, ed entrò Chef, molto irritato alla vista di mia madre. Si lanciarono un'occhiataccia di sfida.
"Ecco a te." Chris le porse di fretta i fogli. "Spero di rivedervi presto, care! Tu, Duncan, cerca di non farti trovare qui un'altra volta. Potrei darti una punizione molto severa." ghignò sadico. 
"Chef." schioccò le dita.
Chef all'ordine ci buttò fuori dalla presidenza bruscamente. Io stavo quasi per cadere, ma Duncan mi prese al volo.
"G-grazie." gli sorrisi.
"COSA?! Quello lì adesso se la vedrà con me!!" mia madre, infuriata, si alzò le maniche ed entrò nella stanza, chiudendosi dietro le spalle la porta.
"S-signora? Cosa vuole anc- Ehi! Ferma! Cheeef!" gli urli di Chris si sentivano fino a fuori.
"Ora Chef gli farà il culo..." commentò Duncan divertito. Io gli diedi una gomitata sul braccio.
La porta si riaprì, mostrando mia madre che si sistemava i capelli.
"Fatto. Possiamo andare!" sorrise come se non fosse successo nulla.
Io e Duncan eravamo rimasti a bocca aperta.

***

-driin-
"Vado io!!" urlai correndo a vedere chi era.
Aprii la porta.
"Bri! Dawn!" sorrisi abbracciando le due ragazze.
"Gwen!" ricambiarono, per poi entrare.
"Duncan?" mi chiese Dawn.
"E' in cucina..."
"Ehi!" arrivò lui salutandole.
"Duncan!" 
Io bloccai il punk, e ci allontanammo un attimo dalle due.
"Senti...se rivedi Scott che ritenta di spiarci, non bloccarlo!"
"Perché?" chiese perplesso.
"Così gli farò sentire come ha ridotto Dawn!"
Bridgette tossì leggermente per avere attenzione.
"Oh, sì, andiamo in camera mia!" le trascinai per le scale, facendo l'occhiolino a Duncan, che ricambiò alzando il pollice.

Aprii la finestra. Scott sentirà meglio così!
Le ragazze si sedettero sul letto.
"Ancora giù di morale?" mi rivolsi a Dawn.
Lei fece cenno di sì. "Più o meno..."
"Avanti! Sono due mesi che continui così...Non è l'unico ragazzo sulla Terra!" la consolò Bridgette.
"Sì ma, io lo amo..." sbuffò tristemente.
Io intanto guardavo fuori dalla finestra.
"Quando arriverà quel pezzo di-"
"Cosa?" dissero le due, sentendomi borbottare.
"Oh, niente niente! E' che...wow, è arrivata la primavera eh?"
"Sì! Dawn, i tuoi amici animali si sono risvegliati dal letargo!" Bridgette ritentò di tirarle su il morale.
Dawn sbuffò nuovamente.
"Mmmh...Vado a prendere qualche dolcetto giù, ok? Poi guarderemo un bel film e parleremo un po'. Così dimenticherai quell'idiota!" proposi io.
"Va bene." dissero entrambe.
Scesi in cucina. Duncan dormiva sul divano.
Presi qualche muffin, ma invece di salire subito in camera, mi avvicinai al bell'addormentato.
"Che tenero..." mormorai con un sorriso malizioso, che si trasformò dopo in un ghignò malefico. 
Gli tappai il naso per qualche secondo, fino a quando, per la mancanza di aria, si svegliò tossendo.
"Ma che cazz..?" si girò verso di me. "Ma sei pazza?!" 
Io scoppiai in una fragorosa risata. 
"Cosa c'è da ridere?" mi prese i fianchi, facendomi sedere accanto a lui.
Gli feci una linguaccia. "Non avevo resistito a non farlo..."
Il ragazzo mi sorrise, poi abbassò lo sguardo sul pancione, accarezzandolo.
"Come la chiameremo?" 
Rimasi un po' confusa. Il nome! Non ne ho proprio idea...
"Mmmh...Come tua madre?" azzardai indecisa.
"Sophie non ne sarebbe felice..." scoppiammo a ridere.
"Allora...Courtney?" azzardò lui ironicamente.
"Oppure Samantha..."
"Luna?"
Elencammo un sacco di nomi detti a casaccio, fino a quando non arrivò il nome
"Iris...come mia sorella" rimanemmo a fissarci non sapendo più che dire mentre Duncan si rattristava.
"Gweeen, ci seii?" urlò Bridgette dalla camera, rompendo il nostro silenzio.
Senza dire una parola presi i muffin dal tavolino e salii le scale.
"Eccomi." entrai accennando un sorriso.
"Pensavamo fossi svenuta!" rise Dawn.
"Wow, stai ridendo!" ribattei felice.
"S-sì..." si incupì nuovamente.
"Oh, avanti!" mi sedetti accanto a lei. "Tieni, un muffin ti farà bene!"
Mentre le ragazze parlavano sentii un rumore proveniente da fuori.
Che fosse Scott?
Intravedei un ciuffo rosso accanto alla finestra. Devo subito far parlare Dawn!
"Ehm...senti Dawn. Se Scott e Courtney si lasciassero che faresti?"
Ho di nuovo rattristito la mia amica, ma lo faccio per lei...
Sbuffò. "Non saprei...Credo nulla, io non piaccio a Scott."
"Secondo me sì." intervenne Bridgette.
"Chi amerebbe una ragazza strana come me?"
"Io." il rosso entrò nella stanza dalla finestra, facendo sobbalzare le ragazze accanto a me.
"Che entrata..." commentai io non trattenendo una risatina.
"C-cosa ci fai q-qui?" balbettò imbarazzata Dawn, mentre il ragazzo le si avvicinava.
"Volevo solo spiegarti, che tra me e Courtney non c'è nulla! Io amo solo te!" spiegò, poi prese tra le mani il viso di Dawn, baciandola.
Io e Bridgette ci guardammo sorridenti. 
Finalmente anche lei aveva trovato la sua felicità.
"Che ne dite di uscire da qui e andare da un'altra parte, piccioncini?" li sfottemmo.
Dawn sorrise divertita.
"Questa me la lego al dito!" mi minacciò Scott.
I due uscirono dalla stanza seguiti da me e Bridgette.
Duncan si girò verso di noi, scioccato alla vista del rosso.
"Ma che cazzo? Da dove è entrato?!" balbettò alzandosi dal divano.
Io gli feci l'occhiolino, poi gli feci notare le loro mani intrecciate.
"A presto ragazzi!" 
"Gwen, vado anch'io! Il mio amorino mi aspetta!" cinguettò Bridgette, seguendo i due fuori dalla porta.
"Ben fatto, cupido!" commentò ironico il punk.
Mi allungai accanto a lui sul divano, poggiando la testa sul suo petto.
"Adesso anch'io voglio il mio amore..." dissi sfiorandogli le labbra.
Il ragazzo si avvicinò di più, premendo di più su di esse, per poi approfondire il bacio.

Quando ci staccammo, mi girai verso la televisione, che trasmetteva un film che non conoscevo.
Duncan cominciò a fischiettare un motivetto già sentito.
"Dove l'hai sentito?" chiesi confusa.
"Cosa?"
"Il motivetto che stai fischiando!"
"Aah...In riformatorio, da un ragazzino." spiegò tranquillamente.
"Mike è stato in riformatorio?" rimasi scioccata.
"Mike? Quello del 3°A? In effetti ci somiglia un po' a Mal..." disse tra se e se. "Ma se è lui, stanne alla larga."
Non risposi. Rimasi a fissare la televisione.
Quindi, Zoey è in pericolo? Devo parlarle assolutamente!

-Pronto?
-Dawn! Senti, ce l'hai il numero di Zoey?
-Sì, è *********.
-Grazie mille! Ciao!

Riattaccai.
Salvai il numero sul cellulare.
"Non allammarti troppo...Secondo me sarà una specie di sosia!" commentò Duncan, preparandosi una cioccolata calda.
"Forse hai ragione..." ribattei, poi abbassai lo sguardo sui boxer del punk.
"Tu piuttosto, vatti a mettere qualcosa addosso! Tra poco arriverà Sophie!" scoppiai a ridere, indicando i boxer, anzi...toccandogli il fondoschiena.
"Giù le manine, ninfomane!" disse maliziosamente.
Non feci in tempo a fare ciò che aveva detto, che Sophie ci apparve davanti.
"E-ehm io n-non ho v-visto nulla!" mormorò coprendosi gli occhi.
Misi le mani in tasca velocemente, mentre Duncan si copriva imbarazzato.
"M-mamma non pensare a male!!" balbettai cercando di essere convincente.
Sophie ci guardò. "Mh, bel fisico." commentò ammirando Duncan.
"MAMMA!" la cacciai dalla cucina. "Vatti a vestire!" urlai poi a Duncan, divertito dalla scena.
"Provaci con Chris piuttosto!"
"Neanche morta! ribatté Sophie inorridita. "Comunque...abbiamo ospiti." indicò la porta, aperta.
"COURTNEY?"
"Ciao..." disse, entrando in casa.
Sophie se ne andò in cucina, lasciandoci sole.
"C-cosa ci fai qui?" chiesi confusa.
"Volevo parlarti, visto che ormai non posso più picchiarti o mettervi i bastoni fra le ruote..."
Ci sedemmo sul divano.
"Io ci ho pensato a lungo. Ho usato Scott, ho provato anche ad odiare Duncan. Anzi, ci sono riuscita!" si alzò sfoggiando un sorriso. "Che stupida! Ho perso così tanto tempo solo per un coglione come lui?" scoppiò a ridere.
Accennai anch'io una risata.
"Quindi non c'è l'hai con me?" chiesi poi.
"E' acqua passata ormai! Tieniti pure quell'idiota! Io ho altro a cui pensare." mi fece l'occhiolino.
Proprio in quel momento suonarono al campanello.
"Credo sia lui!" disse stranamente felice.
Aprii la porta.
"Lui?" sgranai gli occhi.
"Ciao Gwen! Dov'è Court?"
"Trent!" la ragazza gli si avvicinò, baciandolo passionalmente.
Duncan scese le scale, assistendo anche lui alla scena, allibito.
I due piccioncini limonavano accanto a me, che avevo uno sguardo di disgusto.
"Cosa sta succedendo qui?" si avvicinò perplesso.
Mi girai verso di lui, sorridendo. "Ah, l'amore..."
Lo presi per un braccio, avvicinandolo a me per baciarlo.

  
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