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Autore: auroramyth    11/12/2013    3 recensioni
INTRO ORIGINALE DELL'AUTRICE: Questa è la storia di un incontro, il mio, improvviso e improbabile, inaspettato e traumatico, con una persona meravigliosa che mi ha cambiato la vita. È la storia di un amore, il nostro, forte e indissolubile, maturato velocemente, che ha colpito noi due come un fulmine a ciel sereno, che mi ha fatto risorgere dalle ceneri della mia vita, spenta, triste e dolorosa, e che ha illuminato da allora tutti i giorni della mia esistenza e scaldato la mia anima nera e tormentata come un accecante e scottante sole estivo!
“Bill, non sono brava in queste cose! Io sono fatta per stare da sola, lo capisci o no?!”, “Solo perché hai paura di tornare ad essere felice…”, la sua frase è come una stilettata dritta al cuore: ha dannatamente ragione, ma io non lo ammetterei mai con lui neanche morta!
...Scritta da Precious Star...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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cap … A Precious Star… Sei nel mio cuore!
 
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CAPITOLO 4
 
 
Quindici Giugno.
 
Il soppalco del locale di mia cugina è strapieno di gente. Molti sono amici e compagni di accademia di mia sorella, poi ci sono Bill e Tom che attirano l’attenzione come se avessero un faro al neon puntato addosso, sarà perché sono famosi, sarà perché il modo in cui vestono non passa inosservato. Io siedo con loro, di fianco a Bill, e osservo mia sorella scuotere la chioma bionda al vento mentre balla sensuale con il tipo dell’accademia che le piace un sacco, così mi ha detto lei.
Non capisco come il ragazzetto possa rifiutarla: è una ragazza bellissima, con una lucente cascata di capelli biondi che le arrivano appena sotto le spalle e dei magnifici occhi blu. Assomiglia molto alla mamma! Io sono più simile a papà invece: ho gli stessi occhi verde smeraldo e gli stessi capelli castani che aveva lui, e che ha anche suo fratello, il papà di Amy, e Amy stessa se non se li tingesse, che io porto lunghi fino a metà schiena, in un taglio scalato. In tutto e per tutto una Weiss, insomma, almeno esteriormente!
Tom osserva i ballerini con aria vagamente divertita ed ironica, forse pensando a se stesso in atteggiamenti simili, e Bill se ne sta compostamente seduto a guardare impassibilmente tutto e niente.
Non siamo più tornati sull’argomento sentimenti reciproci, ma so cosa prova lui e questa è la prima volta che ci troviamo faccia a faccia da quando è stato a casa mia quel giorno. Sono veramente imbarazzata e non so come comportarmi. Siedo rigidamente e immobile tanto che sembra che abbia un palo infilzato su per il…, sì, insomma, si è capito quello che intendo.
“Io vado fuori a fumarmi una sigaretta.”, ci avvisa Tom.
“E noi due andiamo a prenderci qualcosa da bere, va bene?”, mi domanda Bill.
Annuisco solamente con la testa, non mi fido delle mie parole in questo momento. Si alza dal divanetto e mi tende una mano, io l’afferro e lui mi aiuta a sollevarmi e poi intreccia le sue dita alle mie. Questo semplice contatto ha la capacità di scaldarmi dentro e, per la prima volta dopo anni, mi sento quasi viva.
“Cosa vi servo, ragazzi?”, la barista interrompe le mie speculazioni, ma quel senso di benessere dovuto al suo contatto non se n’è ancora andato.
Presi i cocktails ordinati e preparati dalle abili ed efficienti mani della ragazza, torniamo a sederci al nostro divanetto. Io sono sempre rigida, anche quando Bill passa un braccio intorno alle mie spalle e mi attira a sé.
“Rilassati! Non ti mangio mica, io! Non ti mangio di certo visto che sono vegetariano!”, mi viene da ridere e non mi trattengo, e finalmente mi rilasso, poggiando una mano sul suo petto, coperto da una maglietta impalpabile e attillata dai colori sgargianti e disegni eccentrici.
“Sembra si stia divertendo, tua sorella!”
“È vero!”
“E tu?”
“Io, cosa?”
“Ti stai divertendo?”
“Ehm…”
“Come pensavo…”, mi circonda più stretta la spalla, spingendomi ancora di più contro di lui, mentre ridacchia.
“Ehi, ma non dovevi preparare le candeline sulla torta di tua sorella?”
Scatto sull’attenti all’istante con un sussulto: “Oddio, la torta! Me ne ero completamente dimenticata!”, corro dalla barista e l’avviso che è arrivato il momento della torta, lei mi lascia passare e mi metto dietro al bancone con lei, cominciando ad armeggiare con il grande frigo che la contiene, l’enorme cartone che la richiude e le diciotto candeline argentate, che posizionate su quella torta abnorme quasi non si vedono. Armeggio con l’accendino che mi passa la ragazza al banco del bar, ma non riesco ad accenderlo. Sento un famigliare odore di fumo, pelle e profumo maschile invadermi le narici e alzo la testa di scatto: Bill è lì che si sporge oltre il bancone con un accendino argentato acceso. Gli sorrido e sollevo la pesante ed ingombrante torta per avvicinarla alla sua mano. Bill con gesti abili e veloci accende tutte le candeline.
Io percorro lentamente e prestando grande attenzione a non cadere lo spazio che mi separa al tavolo dove sono radunati Camilla e gli amici e la musica viene abbassata.
“Tanti auguri, cuginetta!”, urla mia cugina in un microfono e io appoggio la torta sul tavolo. Mi porto dietro di lei e la abbraccio alla vita, sussurrandole nell’orecchio: “Buon compleanno, sorellina! Esprimi un desiderio!”
Lei chiude gli occhi per qualche secondo, poi li riapre e spegne tutte le candeline. Un applauso assordante e urla pazze si diffondono da ogni dove. Quando, sorridente, alza il suo sguardo e lo punta su tutti, provo una strana fitta di non so cosa, quando la vedo indugiare un po’ di più su Bill, che accanto al fratello, si gode la scena.
Dopo che a tutti è stata servita la torta, tagliata accuratamente da mia cugina, torno a sedermi con i gemelli.
“Niente torta, tu?”, domanda Bill.
“No…”
“Perché?”
“Perché…”, Cosa posso dirgli? Che comunque per me questo rimane il giorno in cui sono morti i miei, quindi di festeggiare non ne ho proprio voglia?, ragiono mestamente.
“Ho capito! Diciamo che non la vuoi perché non ti piace, ok?”
“Sì, infatti, non mi piace!”, sto al suo gioco.
Stiamo in silenzio per qualche istante, mentre i gemelli si godono qualche boccone di torta, con facce estasiate e mormorii di soddisfazione e approvazione.
“Sei sicura che non la vuoi nemmeno assaggiare?”
“Sicurissima, grazie comunque…”
“Avanti… fammi felice!”, cosi dicendo avvicina la forchetta argentea con un pezzetto di torta infilzato tra i denti alla mia bocca.
“No, Bill! Insomma…”, poggio la mia mano sulla sua che avvicina la forchettata di dolce e faccio per allontanarla.
“Su, non fare i capricci!”
“E tu non insistere!”
“Solo un morso…”
“Uffa!”, mi arrendo e apro la bocca per farmi imboccare.
“Brava, piccola!”, mi dice mentre mastico e ingoio il pezzo di torta finito nella mia bocca.
Bill allunga il pollice della mano tatuata e lo passa sul mio labbro inferiore. I nostri sguardi si allacciano e io mi perdo in quel nocciola liquido tanto caldo.
Bill annulla le distanze tra di noi e poggia delicatamente le sue labbra sulle mie. Sento distintamente il metallo dei suoi labrets contro il mio labbro inferiore e la cosa mi manda una scarica di brividi per tutto il corpo.
Da quel momento, per tutta la serata, mi sento confusa e frastornata, come se quello che mi stesse accadendo non stesse davvero succedendo a me e io mi ritrovassi a viverlo da spettatrice e non da protagonista.
Bill mi confonde sempre di più, ogni volta che mi sfora, che mi ruba qualche bacio più o meno casto, che mi sussurra nelle orecchie… Mio Dio, aiutami! Sto perdendo il controllo di me stessa!
Quando non ne posso più di starmene lì, Bill si offre di riportarmi a casa. Mia sorella verrà riaccompagnata da mia cugina ed ha il suo mazzo di chiavi per entrare.
Quando parcheggia la macchina sotto casa mia, non so dove trovo il coraggio di invitarlo a salire e mi stupisco di me stessa e della mia disinvoltura nel domandarglielo.
Quando arriviamo in cima alle scale e apro la porta di ingresso, Bill assale le mie labbra, e il ragazzo dolce e tenero scompare dietro l’ombra di un Bill focoso e passionale.
I miei ricordi si fanno indistinti, offuscati dal desiderio di lui che mi infiamma le vene.
In un attimo mi ritrovo sul mio letto e in un altro sono nuda, nell’attimo successivo anche lui è senza vestiti, con le mie mani ad artigliargli la pelle della schiena e le mie gambe ad avvolgergli i fianchi, mentre ci divoriamo labbra e lingua a vicenda.
Allunga una mano verso una bustina argentea, che non so nemmeno da dove sbuca, e la strappa con i denti, impaziente e furioso.
Indossa la protezione ed è subito dentro di me. Non mi curo poi molto del dolore, sono abituata a soffrire, e la sensazione di essere diventati una cosa sola è più forte di quel fastidio.
Ci amiamo per molto tempo, finché sfiniti, cadiamo nel sonno, una tra le braccia dell’altro.
La mattina dopo, il sole estivo che entra dalle finestre mi risveglia dal mio sonno. Mi stiracchio, mentre penso al sogno assurdo che ho fatto: sono stata a letto con Bill.
In quel mentre la porta della mia camera da letto si apre e io so che sarà mia sorella, che tornerà a letto, dopo aver fatto una capatina in bagno, perciò non mi curo neanche di aprire gli occhi.
Il letto si infossa quando una figura si sporge verso di me e un inaspettato profumo di caffè appena fatto raggiunge le mie narici. Strano, mia sorella non beve mai caffè di mattina. Tanto meno si scomoderebbe a prepararne una tazza a me…
“Buongiorno…”, mi sussurra una voce maschile e poi sento due labbra delicate posarsi sulle mie.
Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo davanti il viso dolce e scarmigliato di Bill che mi sorride con affetto. In quel momento mi rendo pienamente conto che quello che è accaduto durante la notte non è assolutamente un sogno ma è la verità nuda e cruda. Sono andata a letto con Bill! Merda! Ho avuto la mia prima volta con Bill Kaulitz!
Mi riprendo dallo shock: “Buongiorno.”
“Ti ho preparato del caffè…”
“Sei stato gentile…”
“Sì, gentile è il mio secondo nome…”
Ridacchio e lui mi bacia di nuovo le labbra.
“Adoro come ridi e come ti illumini quando lo fai.”
Faccio per abbassare lo sguardo imbarazzata, ma lui non me lo permette, sorreggendo il mio mento con una mano: “Posso chiederti una cosa?”
“Dimmi…”
“Ma perché tua sorella sta dormendo sul divano?”
Mi guardo intorno spaesata, finché non mi rendo conto che sono nuda nel mio letto, quello che divido con mia sorella, in camera mia, quella che divido con mia sorella, nel mio appartamento, quello che divido con mia sorella, con un Bill Kaulitz mezzo nudo sopra di me…
O cazzo! Chissà che deve aver visto e sentito stanotte quella là?!
“Ehm, lei dorme con me, di solito…”
“Dorme con te? Non ha una sua stanza?”
“No, la sua stanza è diventata il suo spazio per gli allenamenti di ballo…”
“Ah!”, dice Bill pensieroso, poi si riscuote dai suoi pensieri e continua: “Bevi il caffè finché è caldo… è amaro, come piace a te!”
“Grazie!”
“Sicura che non mangi niente di mattina?”
“Sicurissima! Sono a posto così, davvero!”
Bill torna a sdraiarsi sul letto, al mio fianco, e parliamo per un bel po’ di tempo, di tutto e di niente, mentre io sorseggio la mia bevanda calda e lui mi scruta con occhi dolci.
Dopo qualche ora, se ne va e mi siedo sul divano accanto a mia sorella.
“Allora, come è andata stanotte?”
“Bene…”
“Secondo me, da come ti sentivo urlare, direi più che bene!”
Divento rossa come un pomodoro maturo: “Sì, più che bene, in effetti!”
“State insieme ora? Siete una coppia?”
“Credo di sì. Non lo so, di preciso… non ne abbiamo parlato.”
Lei mi sorride teneramente e mi dice: “Sai, quando ieri ho espresso il mio desiderio, prima di spegnere le candeline, ho chiesto che mia sorella e il mio idolo vivessero una folle notte d’amore e si innamorassero perdutamente… Direi che si sta avverando!”
 
 
My Space: hello, girls!!!!!! Ed eccoci con un nuovo capitolo che non vedevo l’ora di pubblicare (infatti la volta scorso ho sbagliato e ho pubblicato questo invece del precedente… ahahah!!! Che sbadata!!! Ooops!!!!)… ad ogni modo… mi piacerebbe conoscere la vostra opinione a riguardo… fatemi sapere!!!!
Ora, bando alle ciance, e passiamo ai ringraziamenti di rito: il capitolo precedente ha raggiunto il nunero maggiore di recensioni che ha finora ricevuto questa storia, quindi grazie!!!!! Grazie a _Vesper_, Ali Redfern, _Freiheit_ e Pulcia_Alien per la loro recensione e ancora Pulcia_Alien per avere inserito questa storia tra le seguite… ancora grazie a chi legge semplicemente… un bacio e a presto!!!!!
  
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