Sono
ormai passati otto anni dalla fine di TDAS.
Otto
lunghi anni nei quali Gwen e Courtney sono
entrambe cambiate, maturate, cresciute…
Ora Gwen lavora part-time in una galleria d’arte
moderna nel resto del tempo dipinge quadri su richiesta in una piccola
bottega
sotto all'appartamento che divide con il suo intelligentissimo marito
Cameron.
Già,
Cameron, come è possibile che mio marito sia
lui? Gwen non riesce proprio a trovare una risposta a questa domanda.
Eppure
è stata proprio lei, otto anni fa, a
chiedergli di stare insieme.
Ma la domanda resta: perché lo ha fatto? Era
frustrata? Era confusa? O era forse intenerita da quel simpatico
ragazzino nerd
un po’ impacciato e ha voluto fargli un regalo?
Gwen non lo sa, non lo ricorda, sa per certo una
sola cosa: non lo ha fatto perché lo amava. Di questo
è assolutamente sicura.
Lei non ha mai amato Cameron, ma un’altra persona.
Lei, in tutti questi anni di convivenza e poi
anche di matrimonio, ha sempre avuto un solo un uomo nella testa:
Duncan.
Nonostante tutti gli anni passati, nonostante
tutto quello che è successo, nonostante sia maturata, lei lo
ama ancora.
E continua a pensare agli ultimi giorni che ha
passato con lui, durante All Stars.
Era così diverso dal Duncan che lei conosceva e
amava, così strano!
Chissà che fine ha fatto ora?
Mi manca così tanto!
Probabilmente Courtney lo sa, ma non ho intenzione
di chiederglielo, il rancore è ancora troppo forte da parte
di entrambe
purtroppo.
Alla vista sorride debolmente pensando a Cam e
quel suo amore incondizionato che lei è così
stronza da non saper ricambiare.
Sicuramente si tratta di una delle tante sorprese
che sempre le riserva il marito.
Così si avvia con calma su per le scale, verso
casa, la aprirà poi una volta dentro.
E’ stato proprio ad una delle sue tante cause che
ha rincontrato Scott, circa un anno fa.
Resosi poi conto di essere stato un bastardo,
aveva lasciato la povera Down e si era costituito, pregando che gli
fosse data
una pena più dura possibile.
Ma Courtney, che aveva subito notato il sincero
pentimento del rosso, aveva insistito per seguire la sua causa e
salvarlo.
In realtà entrambi hanno la testa e soprattutto il
cuore altrove.
Scott vorrebbe trovare un modo per farsi perdonare
da Down e ricostruire una vita con lei ma sa di non meritarselo, sa di
esser
stato troppo stronzo per meritare il suo perdono.
Courtney è cosciente di tutto questo, ma la cosa
non le dà troppo fastidio perché nonostante tutto
è ancora presa dal suo amore
adolescenziale, è ancora innamorata di Duncan.
Già, Duncan, che fine avrà fatto? Si chiede
continuamente.
In tutti questi anni, da quando fu portato via
dall’isola dagli sbirri per aver fatto saltare in aria la
baracca del nostro
adorato conduttore, non ho sentito parlare di lui neppure una volta.
Eppure, si ripeteva, se fosse finito di nuovo
dentro lo saprei, questo è il mio campo lavorativo!
Inoltre nemmeno nello stupido programma di gossip
che ora conduce quell’idiota di Sierra si è mai
parlato di lui!
L’unica che forse può saperne qualcosa
è la
rubafidanzati Gwen, ma non voglio chiederlo a lei, non mi va di parlare
ancora
con quella bastarda.
Courtney, perplessa, la ringrazia e apre la
lettera.
ne è
passato di tempo, eh?
Forse ti
sarai perfino già da tempo dimenticata di noi.
In fondo
in quel reality non eravamo che lo sfondo, la scenografia per voialtri
che
eravate le vere stelle.
Sì, hai
capito bene, siamo Trent, Cody, Justine e Harold, “I Fratelli
Reality”.
Ti
scriviamo per scusarci con te e per mandarti il nostro più
sincero pentimento.
Ma
proseguiamo con ordine.
Tutto è
cominciato un sabato sera pochi giorni dopo la fine di Azione. Quel
giorno ci
siamo per caso incontrati in un piccolo bar. Dopo aver parlato del
più e del
meno ci siamo resi conto di avere tutti una cosa in comune:
l’odio per Duncan.
Insomma,
Justine ovviamente lo odiava perché innamorato di te, Trent
perché convinto che
Gwen lo abbia lascito per lui, Cody perché da sempre
innamorato di Gwen e
Harold perché Duncan lo ha sempre sfottuto, maltrattato e
umiliato davanti a
milioni di telespettatori.
Così
abbiamo iniziato ad incontrarci con una certa frequenza e a fare
progetti
contro di lui. Come scusa per giustificare questi nostri incontri
abbiamo usato
la band.
Ma almeno
fino al Tour, tutto quello che ci dicevamo si limitava
all’invettiva.
Ma quando
poi Duncan ti ha tradito e si è messo con Gwen ci siamo
stufati e abbiamo
deciso di agire.
Così, poco
prima di All Stars, grazie all’ingegno di Harold (ci teneva
che lo specificassimo),
abbiamo costruito un androide tale e quale a Duncan. Abbiamo rapito il
punk
originale e abbiamo mandato al suo posto sull’isola il nostro
androide. In
questo modo abbiamo reso Duncan una persona diversa da quella che
è realmente,
più sensibile verso la natura e gli animali, ma molto meno
con le ragazze.
Tutto
questo per farlo apparire agli occhi di Gwen e anche tuoi diverso dal
ragazzo
di cui eravate innamorate.
Alla fine
la prima parte del nostro piano ha funzionato, Gwen lo ha lasciato.
Pochi
giorni dopo abbiamo mandato l’androide a far saltare la casa
di Chris così che
gli sbirri lo portassero via.
Una volta
messo dentro siamo riusciti a infiltrarci nella sua cella e a metterci
il vero
Duncan.
Quando è uscito
di prigione, qualche mese, dopo, lo abbiamo accolto
all’uscita e portato in un
appartamento nel quale lo abbiamo rinchiuso permettendogli solo di
comunicare
con pochi parenti e amici stretti così che non denunciassero
la sua scomparsa.
A distanza
di anni abbiamo deciso di raccontarti tutto e di scusarci con te,
abbiamo
capito di aver fatto una cazzata e doverti delle scuse. Avremmo dovuto
capire
subito che il nostro lavoro oltre che disonesto era in gran parte
inutile
(anche se già solo il fatto di far stare male Duncan dava
una certa
soddisfazione), comunque fosse andata tu non ti saresti mai messa con
uno come
Justine e neanche Gwen sarebbe mai tornata con Trent
o andata con Cody.
Ma sappi
che, pur sbagliando, l’abbiamo fatto per voi (e per
vendicarci).
Se ora
vuoi vederlo è ancora in quell’appartamento.
Ti
alleghiamo l’indirizzo.
Ti
mandiamo i nostri migliori saluti e, chiedendoti ancora scusa, andiamo
subito a
costituirci.”
ne è
passato di tempo, eh?
Forse ti
sarai perfino già da tempo dimenticata di noi.
In fondo
in quel reality non eravamo che lo sfondo, la scenografia per voialtri
che
eravate le vere stelle.
Sì, hai
capito bene, siamo Trent, Cody, Justine e Harold, “I Fratelli
Reality”.
Ti
scriviamo per scusarci con te e per mandarti il nostro più
sincero pentimento.
Ma
proseguiamo con ordine.
Tutto è
cominciato un sabato sera pochi giorni dopo la fine di Azione. Quel
giorno ci
siamo per caso incontrati in un piccolo bar. Dopo aver parlato del
più e del
meno ci siamo resi conto di avere tutti una cosa in comune:
l’odio per Duncan.
Insomma,
Trent lo odiava perché convinto che tu lo abbia lascito per
lui, Cody perché da
sempre innamorato te, Justine perché innamorato di Courtney e Harold perché
Duncan lo ha sempre sfottuto,
maltrattato e umiliato davanti a milioni di telespettatori.
Così
abbiamo iniziato ad incontrarci con una certa frequenza e a fare
progetti
contro di lui. Come scusa per giustificare questi nostri incontri
abbiamo usato
la band.
Ma almeno
fino al Tour, tutto quello che ci dicevamo si limitava
all’invettiva.
Ma quando
poi Duncan ha tradito Courtney con te e vi siete messi insieme ci siamo
stufati
e abbiamo deciso di agire.
Così, poco
prima di All Stars, grazie all’ingegno di Harold (ci teneva
che lo
specificassimo), abbiamo costruito un androide tale e quale a Duncan.
Abbiamo
rapito il punk originale e abbiamo mandato al suo posto
sull’isola il nostro
androide. In questo modo abbiamo reso Duncan una persona diversa da
quella che
è realmente, più sensibile verso la natura e gli
animali, ma molto meno con le
ragazze.
Tutto
questo per farlo apparire ai tuoi occhi
e a quelli di Courtney diverso dal ragazzo di cui eravate
innamorate.
Alla fine
la prima parte del nostro piano ha funzionato, lo hai lasciato.
Pochi
giorni dopo abbiamo mandato l’androide a far saltare la casa
di Chris così che
gli sbirri lo portassero via.
Una volta
messo dentro siamo riusciti a infiltrarci nella sua cella e a metterci
il vero
Duncan.
Quando è
uscito di prigione, qualche mese, dopo, lo abbiamo accolto
all’uscita e portato
in un appartamento nel quale lo abbiamo rinchiuso permettendogli solo
di
comunicare con pochi parenti e amici stretti così che non
denunciassero la sua
scomparsa.
A distanza
di anni abbiamo deciso di raccontarti tutto e di scusarci con te,
abbiamo
capito di aver fatto una cazzata e doverti delle scuse. Avremmo dovuto
capire
subito che il nostro lavoro oltre che disonesto era in gran parte
inutile (anche
se già solo il fatto di far stare male Duncan dava una certa
soddisfazione),
comunque fosse andata tu non saresti mai tornata con Trent o andata con Cody, e
neanche Courtney si
sarebbe mai messa con uno come Justine.
Ma sappi
che, pur sbagliando, l’abbiamo fatto per voi (e per
vendicarci).
Se ora
vuoi vederlo è ancora in quell’appartamento.
Ti
alleghiamo l’indirizzo.
Ti
mandiamo i nostri migliori saluti e, chiedendoti ancora scusa, andiamo
subito a
costituirci.”
Courtney
spera di essere impazzita e di essersi
solo immaginata quello che ha appena letto. Ma dopo aver riletto tutto
daccapo
3 volte è costretta a concludere che è tutto vero.
Senza neanche dare spiegazioni alla segretaria
sfreccia fuori in strada e inizia a correre, il biglietto con
l’indirizzo
stretto in mano.
Cameron capirà. Spero. Ma ora devo andare da lui.
Dall’uomo che amo.
Le due si squadrano per qualche secondo, capendo
entrambe che inevitabilmente dev’essere arrivata una lettera
simile anche
all’altra e che si trovano lì per lo stesso motivo.
Esitano qualche istante poi, vedendo una vecchia
aprire il portone e uscire, lo bloccano e riprendono a correre insieme
su per
le scale.
Allora Gwen tira fuori una forcina e forza la
serratura proprio come le aveva insegnato tanti anni prima il suo punk,
sotto
gli occhi sbalorditi di Courtney.
Le due giovani si precipitano subito accanto a lui
ma ormai c’è ben poco da fare per salvarlo, il
ragazzo che loro hanno per tanto
tempo continuato a pensare e amare sta per esalare il suo ultimo
respiro.
“Mi avete trovato finalmente.”
“Siete anche più belle di quanto mi ricordassi, vi
amo. Entrambe. Non odiatemi per questo, vi prego, non posso scegliere
una di
voi.”
Poi
chiude gli occhi, quei magnifici occhi
acquamarina che tanto hanno amato, e l’ispanica e la gotica
iniziano ad urlare
con quanto fiato hanno in gola.
Angolo
dell’autrice neonata
Questa
è la mia seconda storia e l’ho scritta tutta di
getto
quando invece avrei dovuto studiare latino.
Spero che a qualcuno sia piaciuta, anche se è molto
triste. E’ stata dura decidere di far morire il mio
personaggio preferito, ma stavolta non potevo evitarlo.
Se qualcuno ha voglia di recensire vi prego di essere
il più critici possibile e di farmi notare qualsiasi
eventuale errore, così da potermi correggere.
Ciao, a presto e grazie in anticipo per chi leggerà.
Gothic_ombra
PS:
se vi va andate a dare un’occhiata anche all’altra
mia One
Shot, dedicata ai pensieri di Duncan.