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Autore: gothic_ombra    11/12/2013    5 recensioni
Questa storia è davvero molto triste, io stessa ho pianto scrivendola.
Ma è anche una storia particolare perchè è sia per i DxG che per i DxC con anche qualche piccolo accenno ScottXCourtney, ScottXDown e CameronXGwen.
Trama: E se i "Fratelli Reality" non fossero davvero chi dicono di essere? E se in reltà la band fosse tutta una copertura per i loro piani? E se fossero disposti a tutto pur di ottenere quel che vogliono?
Spero di avervi incuriosito almeno un pochino, e spero che qualcuno abbia voglia di leggerla.
Ringrazio in anticipo chi lo farà.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Un po' tutti | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Sono ormai passati otto anni dalla fine di TDAS.

Otto lunghi anni nei quali Gwen e Courtney sono entrambe cambiate, maturate, cresciute…

 
Ora Gwen lavora part-time in una galleria d’arte moderna nel resto del tempo dipinge quadri su richiesta in una piccola bottega sotto all'appartamento che divide con il suo intelligentissimo marito Cameron.

Già, Cameron, come è possibile che mio marito sia lui? Gwen non riesce proprio a trovare una risposta a questa domanda.

Eppure è stata proprio lei, otto anni fa, a chiedergli di stare insieme.
Ma la domanda resta: perché lo ha fatto? Era frustrata? Era confusa? O era forse intenerita da quel simpatico ragazzino nerd un po’ impacciato e ha voluto fargli un regalo?
Gwen non lo sa, non lo ricorda, sa per certo una sola cosa: non lo ha fatto perché lo amava. Di questo è assolutamente sicura. Lei non ha mai amato Cameron, ma un’altra persona.
Lei, in tutti questi anni di convivenza e poi anche di matrimonio, ha sempre avuto un solo un uomo nella testa: Duncan.
Nonostante tutti gli anni passati, nonostante tutto quello che è successo, nonostante sia maturata, lei lo ama ancora.
E continua a pensare agli ultimi giorni che ha passato con lui, durante All Stars.
Era così diverso dal Duncan che lei conosceva e amava, così strano!

Mentre riordina la sua bottega per andare a casa ripensa mestamente ai felici momenti passati con lui tanti anni prima.
Chissà che fine ha fatto ora?
Mi manca così tanto!
Probabilmente Courtney lo sa, ma non ho intenzione di chiederglielo, il rancore è ancora troppo forte da parte di entrambe purtroppo.

 Finito di riordinare apre la porta della bottega e vi trova incastrata sotto una busta bianca.
Alla vista sorride debolmente pensando a Cam e quel suo amore incondizionato che lei è così stronza da non saper ricambiare.
Sicuramente si tratta di una delle tante sorprese che sempre le riserva il marito.
Così si avvia con calma su per le scale, verso casa, la aprirà poi una volta dentro.

Courtney si è invece laureata con grande successo ed è diventata nel giro di pochissimi anni l’avvocato migliore di Toronto, per non dire del Canada.
E’ stato proprio ad una delle sue tante cause che ha rincontrato Scott, circa un anno fa.Pare che quest’ultimo fosse diventato un tantino possessivo con la moglie, geloso del fatto che lei vedesse e toccasse spesso uomini seminudi nel suo studio, cosa inevitabile visto che era una massaggiatrice. La cosa era poi degenerata e Scott aveva anche iniziato ad impedirle di uscire e di andare al lavoro e poi persino a picchiarla, fino al punto di farle perdere il bambino che aspettava.
Resosi poi conto di essere stato un bastardo, aveva lasciato la povera Down e si era costituito, pregando che gli fosse data una pena più dura possibile.
Ma Courtney, che aveva subito notato il sincero pentimento del rosso, aveva insistito per seguire la sua causa e salvarlo.

 Ora i due stanno insieme e apparentemente sono una felice e ricca coppia che vive in una grande ville nei borghi più signorili della città.
In realtà entrambi hanno la testa e soprattutto il cuore altrove.
Scott vorrebbe trovare un modo per farsi perdonare da Down e ricostruire una vita con lei ma sa di non meritarselo, sa di esser stato troppo stronzo per meritare il suo perdono.
Courtney è cosciente di tutto questo, ma la cosa non le dà troppo fastidio perché nonostante tutto è ancora presa dal suo amore adolescenziale, è ancora innamorata di Duncan.
Già, Duncan, che fine avrà fatto? Si chiede continuamente.
In tutti questi anni, da quando fu portato via dall’isola dagli sbirri per aver fatto saltare in aria la baracca del nostro adorato conduttore, non ho sentito parlare di lui neppure una volta.
Eppure, si ripeteva, se fosse finito di nuovo dentro lo saprei, questo è il mio campo lavorativo!
Inoltre nemmeno nello stupido programma di gossip che ora conduce quell’idiota di Sierra si è mai parlato di lui!
L’unica che forse può saperne qualcosa è la rubafidanzati Gwen, ma non voglio chiederlo a lei, non mi va di parlare ancora con quella bastarda.

 Mentre, come ogni giorno, rimugina su queste cose nel suo lussuoso ufficio, la sua segretaria entra con una busta in mano spiegando all’avvocatessa che le è letteralmente caduta in testa mentre lavorava al computer e che il destinatario è lei.
Courtney, perplessa, la ringrazia e apre la lettera.

 “Cara Courtney,
ne è passato di tempo, eh?
Forse ti sarai perfino già da tempo dimenticata di noi.
In fondo in quel reality non eravamo che lo sfondo, la scenografia per voialtri che eravate le vere stelle.
Sì, hai capito bene, siamo Trent, Cody, Justine e Harold, “I Fratelli Reality”.
Ti scriviamo per scusarci con te e per mandarti il nostro più sincero pentimento.
Ma proseguiamo con ordine.
Tutto è cominciato un sabato sera pochi giorni dopo la fine di Azione. Quel giorno ci siamo per caso incontrati in un piccolo bar. Dopo aver parlato del più e del meno ci siamo resi conto di avere tutti una cosa in comune: l’odio per Duncan.
Insomma, Justine ovviamente lo odiava perché innamorato di te, Trent perché convinto che Gwen lo abbia lascito per lui, Cody perché da sempre innamorato di Gwen e Harold perché Duncan lo ha sempre sfottuto, maltrattato e umiliato davanti a milioni di telespettatori.
Così abbiamo iniziato ad incontrarci con una certa frequenza e a fare progetti contro di lui. Come scusa per giustificare questi nostri incontri abbiamo usato la band.
Ma almeno fino al Tour, tutto quello che ci dicevamo si limitava all’invettiva.
Ma quando poi Duncan ti ha tradito e si è messo con Gwen ci siamo stufati e abbiamo deciso di agire.
Così, poco prima di All Stars, grazie all’ingegno di Harold (ci teneva che lo specificassimo), abbiamo costruito un androide tale e quale a Duncan. Abbiamo rapito il punk originale e abbiamo mandato al suo posto sull’isola il nostro androide. In questo modo abbiamo reso Duncan una persona diversa da quella che è realmente, più sensibile verso la natura e gli animali, ma molto meno con le ragazze.
Tutto questo per farlo apparire agli occhi di Gwen e anche tuoi diverso dal ragazzo di cui eravate innamorate.
Alla fine la prima parte del nostro piano ha funzionato, Gwen lo ha lasciato.
Pochi giorni dopo abbiamo mandato l’androide a far saltare la casa di Chris così che gli sbirri lo portassero via.
Una volta messo dentro siamo riusciti a infiltrarci nella sua cella e a metterci il vero Duncan.
Quando è uscito di prigione, qualche mese, dopo, lo abbiamo accolto all’uscita e portato in un appartamento nel quale lo abbiamo rinchiuso permettendogli solo di comunicare con pochi parenti e amici stretti così che non denunciassero la sua scomparsa.
A distanza di anni abbiamo deciso di raccontarti tutto e di scusarci con te, abbiamo capito di aver fatto una cazzata e doverti delle scuse. Avremmo dovuto capire subito che il nostro lavoro oltre che disonesto era in gran parte inutile (anche se già solo il fatto di far stare male Duncan dava una certa soddisfazione), comunque fosse andata tu non ti saresti mai messa con uno come Justine e neanche Gwen sarebbe mai tornata con Trent  o andata con Cody.
Ma sappi che, pur sbagliando, l’abbiamo fatto per voi (e per vendicarci).
Se ora vuoi vederlo è ancora in quell’appartamento.
Ti alleghiamo l’indirizzo.
Ti mandiamo i nostri migliori saluti e, chiedendoti ancora scusa, andiamo subito a costituirci.”

Gwen entra in casa e, curiosa, apre quella che pensa essere una lettera del marito.

 “Cara Gwen,
ne è passato di tempo, eh?
Forse ti sarai perfino già da tempo dimenticata di noi.
In fondo in quel reality non eravamo che lo sfondo, la scenografia per voialtri che eravate le vere stelle.
Sì, hai capito bene, siamo Trent, Cody, Justine e Harold, “I Fratelli Reality”.
Ti scriviamo per scusarci con te e per mandarti il nostro più sincero pentimento.
Ma proseguiamo con ordine.
Tutto è cominciato un sabato sera pochi giorni dopo la fine di Azione. Quel giorno ci siamo per caso incontrati in un piccolo bar. Dopo aver parlato del più e del meno ci siamo resi conto di avere tutti una cosa in comune: l’odio per Duncan.
Insomma, Trent lo odiava perché convinto che tu lo abbia lascito per lui, Cody perché da sempre innamorato te, Justine perché innamorato di Courtney  e Harold perché Duncan lo ha sempre sfottuto, maltrattato e umiliato davanti a milioni di telespettatori.
Così abbiamo iniziato ad incontrarci con una certa frequenza e a fare progetti contro di lui. Come scusa per giustificare questi nostri incontri abbiamo usato la band.
Ma almeno fino al Tour, tutto quello che ci dicevamo si limitava all’invettiva.
Ma quando poi Duncan ha tradito Courtney con te e vi siete messi insieme ci siamo stufati e abbiamo deciso di agire.
Così, poco prima di All Stars, grazie all’ingegno di Harold (ci teneva che lo specificassimo), abbiamo costruito un androide tale e quale a Duncan. Abbiamo rapito il punk originale e abbiamo mandato al suo posto sull’isola il nostro androide. In questo modo abbiamo reso Duncan una persona diversa da quella che è realmente, più sensibile verso la natura e gli animali, ma molto meno con le ragazze.
Tutto questo per farlo apparire ai tuoi occhi  e a quelli di Courtney diverso dal ragazzo di cui eravate innamorate.
Alla fine la prima parte del nostro piano ha funzionato, lo hai lasciato.
Pochi giorni dopo abbiamo mandato l’androide a far saltare la casa di Chris così che gli sbirri lo portassero via.
Una volta messo dentro siamo riusciti a infiltrarci nella sua cella e a metterci il vero Duncan.
Quando è uscito di prigione, qualche mese, dopo, lo abbiamo accolto all’uscita e portato in un appartamento nel quale lo abbiamo rinchiuso permettendogli solo di comunicare con pochi parenti e amici stretti così che non denunciassero la sua scomparsa.
A distanza di anni abbiamo deciso di raccontarti tutto e di scusarci con te, abbiamo capito di aver fatto una cazzata e doverti delle scuse. Avremmo dovuto capire subito che il nostro lavoro oltre che disonesto era in gran parte inutile (anche se già solo il fatto di far stare male Duncan dava una certa soddisfazione), comunque fosse andata tu non saresti mai tornata con Trent  o andata con Cody, e neanche Courtney si sarebbe mai messa con uno come Justine.
Ma sappi che, pur sbagliando, l’abbiamo fatto per voi (e per vendicarci).
Se ora vuoi vederlo è ancora in quell’appartamento.
Ti alleghiamo l’indirizzo.
Ti mandiamo i nostri migliori saluti e, chiedendoti ancora scusa, andiamo subito a costituirci.”

 
Courtney spera di essere impazzita e di essersi solo immaginata quello che ha appena letto. Ma dopo aver riletto tutto daccapo 3 volte è costretta a concludere che è tutto vero.
Senza neanche dare spiegazioni alla segretaria sfreccia fuori in strada e inizia a correre, il biglietto con l’indirizzo stretto in mano.

 Gwen, arrivata in fondo alla lettera, senza neanche pensarci afferra rudemente il biglietto che trova allegato nella busta strappandone anche un pezzo e torna torna fuori di corsa, buttanso per terra il resto della lettera.
Cameron capirà. Spero. Ma ora devo andare da lui. Dall’uomo che amo.

 Quando finalmente giunge, trafelata, davanti al portone di un piccolo palazzo nota la ragazza con lunghi capelli castani e occhi nocciola che è appena scesa da un taxi.
Le due si squadrano per qualche secondo, capendo entrambe che inevitabilmente dev’essere arrivata una lettera simile anche all’altra e che si trovano lì per lo stesso motivo.
Esitano qualche istante poi, vedendo una vecchia aprire il portone e uscire, lo bloccano e riprendono a correre insieme su per le scale.

 Arrivate davanti alla porta Courtney suona con veemenza mente Gwen bussa forte, ma nessuno risponde.
Allora Gwen tira fuori una forcina e forza la serratura proprio come le aveva insegnato tanti anni prima il suo punk, sotto gli occhi sbalorditi di Courtney.

 Entrano velocemente e lo spettacolo che si trovano davanti è raccapricciante: un Duncan dal volto decisamente più adulto di quello che conoscevano loro ma ugualmente bellissimo steso in mezzo al corridoio e completamente ricoperto di sangue. Sangue che usciva ancora copiosamente da entrambi i suoi polsi.
Le due giovani si precipitano subito accanto a lui ma ormai c’è ben poco da fare per salvarlo, il ragazzo che loro hanno per tanto tempo continuato a pensare e amare sta per esalare il suo ultimo respiro.

 Quando vede le due ragazze vicino a lui riesce a curvare le labbra in un debole sorriso e a dire: 
“Mi avete trovato finalmente.”
Gwen e Courtney cercano di zittirlo per fargli risparmiare energie ma lui dice ancora:
“Siete anche più belle di quanto mi ricordassi, vi amo. Entrambe. Non odiatemi per questo, vi prego, non posso scegliere una di voi.”

Poi chiude gli occhi, quei magnifici occhi acquamarina che tanto hanno amato, e l’ispanica e la gotica iniziano ad urlare con quanto fiato hanno in gola.
Quando le due smettono di gridare notano una scritta sul muro di fonte: “Non ce la faccio più, non posso più vivere qui segregato. Non senza la mia Gwen e la mia Court.”

Da questo momento le due ragazze non potranno più odiarsi, non potranno più serbare rancore l’una verso l’altra, non potranno più ignorarsi come hanno fatto per tutti questi anni.
Da questo momento dovranno stare sempre insieme a ricordare, a piangere, a condividere questo loro dolore. Da questo momento e per sempre, loro saranno amiche.

 In silenzio si prendono per mano per farsi forza e vanno in cucina dove Courtney prepara una tazza di the.

 

 

 

 

Angolo dell’autrice neonata

Questa è la mia seconda storia e l’ho scritta tutta di getto
quando invece avrei dovuto studiare latino.
Spero che a qualcuno sia piaciuta, anche se è molto
triste. E’ stata dura decidere di far morire il mio
personaggio preferito, ma stavolta non potevo evitarlo.
Se qualcuno ha voglia di recensire vi prego di essere
il più critici possibile e di farmi notare qualsiasi
eventuale errore, così da potermi correggere.
Ciao, a presto e grazie in anticipo per chi leggerà.
Gothic_ombra

PS: se vi va andate a dare un’occhiata anche all’altra mia One Shot, dedicata ai pensieri di Duncan.

  
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