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Autore: CastaDiva    11/12/2013    1 recensioni
Un nuovo nemico si affaccia all'orizzonte delle guerriere Sailor e purtroppo per loro sarà molto diverso da quelli incontrati finora. Le guerriere si ritroveranno a dover scegliere del proprio futuro e su quello della loro amicizia. Storia ambientata nell'universo dell'anime e dopo la quinta serie.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Haruka/Michiru, Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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L'ambiente circostante era un tripudio di fiamme e flutti di vapore incandescente, ovunque Rei si girasse nubi di fumo ne impedivano la vista oltre che a renderle difficile la respirazione. All'improvviso la guerriera di Marte sentì un forte calore avvicinarsi, istantaneamente si lanciò a terra per poi partire all'attacco. << Mars Flame Sniper!! >> Una potente freccia di fuoco frantumò la roccia disperdendone i resti.
<< Uhm, devo dire che sto migliorando >> affermò beffarda la guerriera alzandosi.
<< Deep Submerge!! >> dietro alla mora un altro potente attacco fu lanciato eliminando all'istante un getto di fuoco che stava per colpirla. La guerriera di Nettuno si avvicinò all'altra lentamente << A quanto pare non abbastanza >> disse con scherno.
<< Sei in ritardo >> constatò Rei smuovendosi i capelli resi secchi dall'estremo calore. L'espressione della sailor di Nettuno si trasmutò in un sincero stupore << Riesci a renderti conto del passare del tempo? >>
<< Non del tutto >> ammise la guerriera di Marte << Diciamo che è una sensazione >>
<< E' una buona notizia, significa che i tuoi poteri stanno aumentando >> constatò Michiru << Le nostre amiche? >>
<< Puntuali, come sempre >> indicò l'altra sailor puntando il dito al cielo,sopra le loro teste volteggiavano due giovani ragazze apparentemente della stessa età di Chibiusa che riuscivano a librarsi in cielo grazie alle loro ali scure. Le due scesero in picchiata contro le guerriere preparandosi ad una nuova battaglia.

<< La tua capacità percettiva è decisamente migliorata >> esclamò Michiru col fiatone sedendosi su una delle numerose rovine presenti nel luogo. Il combattimento appena concluso nonostante la durezza era decisamente più abbordabile rispetto ai precedenti. O forse erano loro due ad essere migliorate.
<< Non sarà però mai forte quanto la tua >> constatò amaramente la guerriera di Marte sedendole affianco.
<< Non puoi farci niente, neanche sforzandoti, il mio ruolo di outer mi ha donato poteri maggiori rispetto ai tuoi e quelli delle tue amiche, te l'ho già detto >> spiega la più grande. << La vostra forza sta nell'unione, la nostra nel poter fronteggiare i pericoli anche da sole >>
<< Lo so, l'ho sempre saputo >> affermò Rei << Solo che è sempre stata dura per me accettare i miei limiti, l'essere sempre la numero due, il non poter essere abbastanza d'aiuto alle mie compagne >> afferma tutto d'un fiato la mora, come a volersi liberare del peso che chissà da quanto l'attanagliava << Però... >>
<< Però? >> la invitò a continuare Michiru.
<< Però ora me ne sono fatta una ragione. La mia debolezza può tramutarsi in forza se invece che impuntarmi a voler competere con te mi affido alle mie amiche >> sentenziò la mora.
<< Finalmente l'hai capito >> sorrise l'altra, una luce soffusa viene emanata da tutto il suo corpo e anche l'ambiente circostante comincia a mutare.
<< Te ne vai di già? >> domandò la guerriera di Marte sciogliendo la propria trasformazione, ormai inutile. 
<< Sì e non tornerò più, ormai hai piena coscienza dei tuoi poteri >> le rispose Michiru sorridendo, guardando oltre l'altra ragazza. Accorgendosene Rei si voltò trovando alle sue spalle le ragazze che da giorni davano loro battaglia le quali si inchinarono al suo cospetto. Nel giro di pochi attimi l'intero spazio fu inghiottito dalla luce e Rei perse conoscenza.
La mora si svegliò trovandosi nuovamente nella propria camera. Istintivamente si guardò intorno in cerca dei suoi corvi. Non riuscendo a trovarli uscì dalla stanza. Il castello era pienamente illuminato, segno che era arrivato il mattino, presto anche le sue amiche si sarebbero svegliate, se già non era successo. Camminò per un pò nei corridoi in cerca di Phobos e Deimos fino a quando non inciampò in qualcosa, ritrovandosi per terra. Dopo un'imprecazione esclamata a fior di labbra cercò il motivo della sua caduta trovandolo in un Artemis ora schiacciato dal proprio peso.
<< Oh Artemis, mi dispiace >> cercò di scusarsi la mora alzandosi immediatamente << Ormai ero abituata alla tua forma umana, come mai sei tornato gatto? >>
<< Non l'ho fatto di proposito, i poteri di Minako sono instabili >> spiegò il felino alzandosi sulle zampe. 
<< Hai per caso visto Phobos e Deimos? >> gli chiese a quel punto la ragazza. Artemis negò e le loro strade si divisero rincontrandosi poi durante la colazione dove finalmente la mora potè ritrovare i propri corvi, che apparirono però con un aspetto decisamente diverso.
<< Ben arrivata Hino-sama >> salutarono i due corvi ora in versione umana, identiche in tutto e per tutto alle ragazze del sogno. Nel loro trasformarsi non avevano però perduto l'abitudine ad appollaiarsi adosso ad Ofelia. Ora infatti la povera guardiana di Urano invece di due volatili sulle spalle aveva due pre-adolescenti sedute non si sa come in grembo.Ancora leggermente scioccata la guerriera di Marte si sedette al proprio posto. Al tavolo erano presenti le outer al completo più le guardiane mentre delle sue amiche solo Ami e Chibiusa erano presenti mentre probabilmente Makoto era ai fornelli. L'assenza di Artemis era invece quasi certamente dovuta al fatto che il gatto era stato incaricato di svegliare le ragazze troppo attaccate al letto le quali giunsero giusto in tempo per il servizio della colazione, scortate da uno scocciato Artemis che brontolava qualcosa riguardo alla pigrizia e puntualità.
<< Artemis, eri meglio da umano, almeno la tua voce petulante era compensata da un aspetto niente male >> affermò Minako sbadigliando per poi sedersi affianco a Rei. La bionda così come l'altra nuova arrivata impiegò qualche minuto prima di rendersi conto di due nuove arrivate << Ma che cos... >>
<< A quanto pare qualcuno è riuscito ad ottenere il pieno controllo dei propri poteri >> esclamò Galatea fugando ogni dubbio presente nelle guerriere.
<< Rei-chan, complimenti >> si congratulò Ami.
<< Però si può sapere come hai fatto? >> domandò Makoto mentre stava ultimando la consegna delle colazioni. << E dire che ti sei allenata esattamente come noi. >>
<< Mah, sarà perchè sono più dotata >> rispose la mora lanciando una leggera frecciatina alla guerriera dell'amore seduta al suo fianco.
<< Ah, ma allora non ha nulla a che fare con le continue visite di Michiru di notte >> esclamò Galatea facendo sputare a Rei il proprio miso con un getto così forte da colpire in pieno il volto della povera Usagi, facendo così nascere tra l'altro un nuovo litigio tra le due.
<< Le continue cosa? >> domandò Haruka guardando alternativamente la compagna e la guerriera di Marte.
<< Non è come sembra!! >> si giustificò istantaneamente Rei.
<< Per farvi ottenere pieni poteri dovete superare le vostre paure, le quali limitano il vostro potenziale. In quanto sensitiva ed essendo su un Pianeta in cui la soglia tra sogno e realtà è debole è normale che il suo subconscio più sviluppato rispetto alle altre l'abbia per così dire allenata. Nello specifico il suo problema sarà stato un complesso di inferiorità nei confronti di Michiru dunque il suo subconscio avrà assunto il suo aspetto per guidarla verso il pieno superamento del suo problema. >> spiegò con dovizia di particolari Galatea con fare annoiato.
<< Se potevi spiegare la cosa perchè te ne sei uscita con una frase tanto ambigua? >> strillò la mora il cui colore del volto aveva assunto una tonalità che ben si confà a chi governa le fiamme.
<< Mi stavo annoiando e farti imbarazzare è stato uno svago piuttosto divertente >> fu la disarmante risposta dell'altra che come se nulla fosse accaduto riprese a mangiare. La colazione proseguì senza ulteriori intoppi, le ragazze salirono poi nuovamente nelle loro stanze per prepararsi prima dell'allenamento mattutino.
<< E' tempo per loro di iniziare l'allenamento individuale >> affermò Setsuna, la prima a presentarsi nel salone.
<< Hai ragione >> concordò Galatea << Prima Sailor Venus, ora Mars, è chiaro che sono pronte >>
<< Speriamo lo siano anche mentalmente >> sospirò Ofelia, con ancora i due corvi avvinghiati al suo corpo che non davano la minima impressione di volersi staccare. Le presenti attesero per una decina di minuti l'arrivo delle guerriere ma vedendo come nessuna di loro era giunta andarono direttamente a cercarle nelle camere. Guidate da Galatea percorsero l'intero corridoio del secondo piano del castello, superando le camere di Makoto e Rei. Entrarono poi nella stanza assegnata ad Usagi trovando al suo interno tutte le ragazze.
<< Si può sapere cosa sta succedendo qui? >> domandò alterata Setsuna.
<< E' sparita!! >> esclamò Chibiusa andandole incontro << Usagi è sparita!! >>

Nella sua breve vita Usagi era stata in molti posti. Al circolo polare artico per sconfiggere la regina Metalia, alle porte del tempo e nel futuro, persino al limite dell'universo. Eppure nessun luogo poteva equipararsi come stramberia a quello in cui si trovava ora. E dire che si era semplicemente avvicinata allo specchio della sua camera quando aveva sentito provenire da esso una canzone a lei famigliare. La bionda camminò per un tempo che le parve indefinito all'interno di una foresta, che però tanto normale non le pareva essere. Nessun rumore di animali, nessun fruscio mentre si muoveva tra le vegetazione. Pareva essere notte tenendo conto del buio ma come era possibile se prima era giorno? Non era svenuta, non aveva avvertito nessuno sbalzo temporale, allora come era possibile?
<< Dove sono finita, ragazze aiutatemi!! >> piagnucolò la ragazza lasciandosi cadere sulle ginocchia.
<< Oh povera cara, ti sei persa? >>
<< Non sembra evidente? Che domande fai? >>
Usagi si girò di scatto sentendo delle voci, non incontrando però nessuno.
<< Qui signorina, siamo qui >>
La bionda seguì il suono della voce che l'aveva chiamata abbassando lo sguardo sul terreno. << Ma voi... siete dei fiori. >>
<< Caspita, sei perspicace ragazza >> esclamò uno di loro.
<< Viola, non essere scortese >> la ragguardò un altro << Signorina, posso sapere il motivo del suo piangere? >> chiese con premura.
<< Mi sono persa in questa buia foresta, non so dove sono nè che fine hanno fatto le mie amiche >> rispose Usagi tirando su con il naso.
<< Questa non è una foresta ma il nostro giardino >> spiegò la viola
<< Il vostro giardino? >> ripetè lei.
<< Esatto >> concordò la rosa << E il buio è dovuto agli alberi che oscurano la luce >>
Usagi alzò lo sguardo constatando come effettivamente i rami degli alberi si intersecassero gli uni con gli altri.
<< E adesso come faccio a tornare indietro? >> domandò afflitta la bionda.
<< Semplice, corri più veloce che puoi >> affermò una voce alle sue spalle.
<< Regina rossa, ancora qui? >> sbuffò la viola rivolgendosi ad una donna di circa quarant'anni completamente vestita di rosso che correva costantemente sul posto.
<< Tu sai come uscire da qui? >> domanda speranzosa Usagi andandole incontro, scuotendone il corpo.
<< Ma certo >> affermò la donna sorridendo senza smettere di correre<<  Ora, in questo luogo, come puoi vedere, ci vuole tutta la velocità di cui si dispone se si vuole rimanere nello stesso posto; se si vuole andare da qualche altra parte, si deve correre almeno due volte più veloce di così! >>
L'espressione di Usagi si trasformò da speranzosa a perplessa nel giro di un nanosecondo.
<< E ora se non ti dispiace potresti allontanarti? Così mi rallenti >> chiese cortesemente la regina rossa scostandosi di dosso la ragazza che afflitta tornò sui suoi passi. I fiori in quanto tali non potevano muoversi così la bionda si lasciò alle spalle le sue nuove conoscenze incamminandosi per quel misterioso giardino.

<< Fatemi capire >> mormorò la guerriera di Plutone sedutasi sul letto della bionda << Eravate nelle vostre stanze quando avete sentito l'urlo della principessa, precipitandovi qui però non l'avete trovata >>
<< Esatto >> confermò Minako mettendosi le mani tra i capelli << Non abbiamo proprio idea di dove sia finita. >>
<< Possibile che sia un altro dei tuoi marchingegni difensivi? >> domandò Ofelia a Galatea.
<< Assolutamente no >> negò lei piuttosto contrariata del fatto che qualcuno mettesse in dubbio il suo controllo sul castello << Però ho una mezza idea su cosa può essere successo >>
<< Allora cosa aspetti a dircelo? >> l'incalzò Rei perdendo la calma.
<< Ultimamente la principessa sembrava strana? >> chiese a bruciapelo la guardiana incurante della reazione della sailor.
<< Era meno allegra del solito, ma niente di inusuale >> rispose timidamente Ami dopo aver analizzato i comportamenti dell'amica.
<< Beh, a parte la sua uscita sulle starlight >> s'intromise Makoto ricordando il pranzo di giorni prima.
<< Era molto in confidenza con queste starlight? >> domandò allora Galatea.
<< Si può sapere cosa centra tutto questo con la scomparsa della principessa? >> sbottò Haruka con lo stresso vigore dimostrato precedentemente dalla guerriera di Marte.
<< Centra Haruka credimi >> affermò Setsuna con fare severo  << E credo di aver intuito la stessa cosa passata per la mente di Galatea >> la donna si avvicinò lentamente alla guardiana guardandola dall'alto al basso << Devo dire di essermi già insospettita guardando l'efficienza del castello. Sarà il risultato di una sua nuova diavoleria mi sono detta, ma a seguito dei recenti avvenimenti mi sono dovuta ricredere. Dove sono? >>
<< Dove sono chi? >> ripetè Minako.
<< Secondo te? >> domandò Galatea alla guerriera di Plutone << Nelle prigioni del castello ovviamente >>
<< Hai rinchiuso nelle prigioni di Nettuno delle innocenti?! >> esclamò d'impeto Ofelia.
<< Come se fossero le prime >> ribattè Galatea << Innocenti o criminali chiunque cerchi di entrare nel sistema solare deve necessariamente tenere in conto che se lo prendo lo schiaffo senza troppi problemi nelle prigioni >>
<< Un anno fa è anche grazie a loro se siamo riuscite a sconfiggere Galaxia >> dichiarò Pluto.
<< Ed è grazie a loro se quella si è interessata al sistema solare, se quelle non si fossero nascoste sulla Terra probabilmente non ne avreste mai sentito parlare >> replicò la guardiana.
<< Fermi tutti!! >> urlò Rei attirando tutta l'attenzione dei presenti su di sè << Potreste farmi la cortesia di includerci nella vostra discussione? >>
Setsuna sbuffò visibilmente contrariata. Un nuovo nemico a minacciare il loro presente e futuro non era abbastanza, mancavano giusto le questioni intergalattiche. << Le starlight insieme alla loro principessa si trovano su Nettuno >> dichiarò chiara e concisa la donna << E non so come ma la loro presenza è collegata alla scomparsa di Usagi-san >>
Inutile dire che la notizia scioccò non poco le ragazze che si guardarono l'un l'altra riscontrando sempre la stessa espressione basita.

<< Ma io non so giocare a scacchi!! >> si lamentò Usagi puntando i piedi per terra. 
<< Invero non è necessaria la sua conoscenza in merito alla questione >> replicò un essere a forma d'uovo che insieme a lei si trovava su una gigantesca riproduzione di una scacchiera << La mia erudizione riguardante codesto gioco è siffatto adeguata per condurre i nostri pezzi alla vittoria >>
<< Ma io non mi posso muovere!! >> obbiettò lei mostrando di non poter uscire dal proprio riquadro.
<< Da che mondo e mondo la Regina non può avanzare in codesto modo >> spiega l'uovo alludendo ai movimenti scacchistici << Ed inoltre non è buona regola muovere la regina quando vi sono numerosi altri pezzi disponibili >>
Usagi si sedette afflitta nel proprio riquadro. Non stava capendo niente della situazione, non era mica Ami lei!! L'unica cosa che sapeva era che dopo essere uscita miracolosamente dalla foresta grazie a due tizi strambi che aveano detto di chiamarsi  Tweedledum e Tweedledee che l'avevano confusa raccontandole la più grande quantità di stramberie a cui era stata sottoposta durante la propria vita, era caduta da un precipizio atterrando su quella misteriosa scacchiera venendo immediatamente sfidata da un'altro essere strambo. Fortunatamente ( se così si può dire ) non era sola in questa impresa avendo trovato nel ruolo di Re Humpty Dumpty che a fronte di un aspetto ancora più bizzarro rispetto ai suoi precedenti incontri perlomeno dimostrava di avere un certo senno. Da quanto aveva capito lui si trovava lì dopo essere caduto da un muretto. Ma i perchè e i per come non la interessavano al momento, l'importante era sbrogliarsi da questo impiccio.
<< Non si preoccupi Regina, non perderò. E poi non potrei mai rovinarle il non compleanno >> cercò di tranquillizzarla lui.
<< Veramente io sarei una principessa >> lo corresse debolmente lei.
<< Quando io uso una parola essa significa esattamente ciò che io voglio che significhi. >> replicò burbero Humpty Dumpty che dopo quella frase diede inizio ai giochi.

<< Dunque ricapitolando, tu avresti catturato le starlight quando stavano per tornare a casa, le hai tenute prigioniere e hai sfruttato il loro potere per mantenere il castello? >> ricapitolò brevemente Haruka sbattendo le mani sul tavolino della camera.
<< Detta in breve sì, è così >> ammise senza alcun senso di colpa Galatea.
<< E non ti è saltato neanche per un momento il pensiero che ciò che stessi facendo fosse sbagliato? >> domandò la bionda coi nervi a fior di pelle.
<< Senti un pò se devo ricevere la paternale da miss " porterò a compimento la missione a qualunque costo" >> rispose lanciando una neanche troppo velata frecciatina la guardiana di Nettuno.
<< Io ti... >> Haruka stava seriamente per metterle le mani addosso ma fu fermata in tempo da Michiru che si frappose tra le due. << Affrontiamo la questione sulla moralità delle sue azioni in un secondo momento e concentriamoci sul riportare Usagi-san da noi >> L'animo della guerriera di Urano si quietò quel tanto che basta per non iniziare una rissa. Si sedette affianco a Setsuna incrociando le braccia al petto e cercando di riprendere completamente il controllo di sè.
<< Come dobbiamo agire? >> chiese Michiru alla propria guardiana.
<< Il cristallo d'argento della principessa deve essere stato percepito dalle starlight quando questo è finito nella prigione. A questo punto con il poco potere rimasto hanno cercato di mettersi in contatto con lei con la conseguenza che lei è stata in grado di entrare nella prigione. La soluzione ottimale è ovviamente quella di seguirla e riportarla indietro >> rispose Galatea.
<< Perfetto, cosa stiamo aspettando? >> esclamò Makoto stringendo i pugni << Andiamo, recuperiamo Usagi e torniamo in tempo per la cena >>
<< Non è così semplice, se fosse così facile fuggire dalla prigione di Nettuno questa non sarebbe la fortezza penale più rinomata del sistema solare >> affermò la guardiana con una punta d'orgoglio.
<< Ma a che serve una prigione qui? >> domandò Chibiusa << Nel futuro non ne ho mai sentito parlare, e poi se esiste perchè la mamma ha condannato all'esilio i componenti della famiglia della Luna Nera invece di spedirli qui? >>
<< Luna Nera? >> ripetè Galatea << Pluto, ho bisogno d'informazioni  >>
<< E' un nemico affrontato unicamente dalle inner che aveva minacciato sia il futuro del Silver millennium che il presente. Per farla breve erano dei ribelli che la regina Serenity aveva esiliato al di fuori del sistema solare che erano però riusciti a rialzarsi attaccando la Luna e giungendo infine nel passato per catturare small Lady >> raccontò la guardiana del tempo.
<< Un nemico delle inner eh? Sarà per questo che non è presente nella memoria di Michiru >> constatò la guardiana per poi rivolgersi a Chibiusa << Se è roba del futuro non ho idea del perchè la regina non li ha inviati qui. Questa prigione si occupa unicamente di elementi pericolosi che fuori dal sistema solare cercano di entrare ma non avrei avuto problemi ad occuparmi anche della feccia della Luna. >>
<< Difatti nel futuro non hai preso bene la magnanimità della regina che non voleva infliggere pene troppo severe ai suoi sudditi sebbene la rinnegassero >> intervenne Setsuna.
<< Oh sì, conoscendomi non sarò certo stata troppo gentile >> sogghignò lei.
<< Diciamo che ti sei espressa in una terminologia che non è indicato ripetere di fronte a due bambine >> chiarì Pluto.
<< Possiamo tornare al presente? >> chiese umilmente Ami interrompendo ancora una volta le divagazioni creatasi. << Dobbiamo riportare indietro Usagi. >>
<< Io e Michiru andremo nelle prigioni, voi continuate l'allenamento >> decretò la guardiana.
<< E questo sarebbe il tuo piano?Perchè dobbiamo continuare ad allenarci mentre la nostra amica è dispersa in una prigione? E poi perchè solo Michiru-san? >> esclamò Rei.
<< Perchè il suo talismano è l'unica cosa in grado di orientarsi negli incubi di Arione e per mantenere la concentrazione necessaria per utilizzarlo è meglio non avere troppa gente intorno >> spiegò Galatea << Inoltre siamo le uniche ad essere in parte immuni al poter di Arione, voi invece una volta entrate cadreste immediatamente vittime dei suoi incubi. >>
<< Non sta mentendo >> esclamò Setsuna << Saremo solo d'intralcio. Il penitenziario di Nettuno da millenni è una fortezza ancor più impenetrabile dello stesso castello grazie al continuo e assoluto controllo che Arione mantiene sulle menti dei prigionieri e non solo visto che chiunque cerchi di penetrarvi viene immediatamente risucchiato nel concentrato di follia distorta che è la conseguenza dell'immensa quantità di incubi presenti all'interno delle mura. Questo è stato il motivo principe per il quale la regina ha preferito l'esilio per gli appartenenti alla Luna Nera piuttosto che condannarli a una simile pena >>
<< Ma è terribile >> mormorò Minako portandosi le mani alla bocca << Dunque da quando sono state catturate le starlight hanno dovuto sopportare tutto questo? >>
<< Grazie al loro potere sono riuscite a mantenere un minimo di volontà propria, altrimenti non sarebbero state in grado di attirare la principessa >> spiegò Galatea voltandosi poi verso la propria sailor << Ora, se è tutto chiaro direi che per noi è meglio sbrigarsi non trovi? >>
Michiru annuì decisa ad andare fino alle profondità dell'inferno per recuperare Usagi.
<< Il discorso sulla prigionia delle starlight comunque non si è concluso >> affermò secca Haruka dimostrando un'inaspettata solidarietà verso quelle ragazze che tanto aveva osteggiato quando erano sulla Terra.
<< Come no. >> la schernì Galatea per poi prendere per mano Michiru ed essere entrambe inghiottite dalla pavimentazione << Ora se non vi dispiace noi due andiamo a cercare il coniglietto >> detto ciò entrambe sparirono dalla vista delle presenti.


Fine ottavo capitolo!! Non vedevo l'ora di liberarmene veramente, dopo che mi si è cancellato tutto dal computer ho dovuto fare sforzi immani per ricordarmi cosa avevo scritto. Ovviamente riscrivendo alla bene e meglio mi sono usciti una marea di dialoghi, però non avevo la minima voglia di migliorare la cosa visto che è gia stato un peso riscrivere tutto a braccio. Che dire, è stata proprio una liberazione pubblicare. Premio stima a chi coglie la citazione letteraria ( palese) presente. XD.
   
 
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