"Ho anche un figlio in realtà" proferì poi, con naturalezza. Non so perché o per quale assurdo motivo ma sentii il cuore pompare più del dovuto a quelle parole. "Si chiama Louis" disse con un sorriso stampato in faccia.
Louis eh? Però, gran bel nome. Suonava bene, in fin dei conti.
Dio, se vado in iperventilazione solo a ripetere nella mia testa un semplice nome figuriamoci cosa faccio se me lo trovo davanti o peggio ancora in giro per casa mezzo nudo. Sentii qualcosa risvegliarsi nel mio bassoventre a quell'affermazione.
Cazzo, dovevo contenermi. Nessuno sapeva della mia omosessualità e non avrebbero dovuto certamente saperlo.
"Ah si eh?" sorrisi sornione.
"Si, e ci sta aspettando in macchina" rabbrividii.
Porca merda.