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Autore: Gleeky_00    11/12/2013    6 recensioni
Kurt Hummel ha tutto:tanti amici che apparentemente gli vogliono bene,popolarità......cosa gli manca?Se stesso.
Blaine Anderson non ha molto:una famiglia in crisi,una vita solitaria......cosa desidera di più?Essere importante per qualcuno.
Come fanno due destini così diversi a intrecciarsi?
Ecco la storia di due ragazzi che si sono sempre visti ma non si sono mai guardati,due ragazzi che hanno sempre sentito i loro cuori ma non li hanno mai ascoltati.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Nuove Direzioni | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'When two destiny'
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Kurt si sveglia e l'aria fredda punge la sua pelle facendo nascere tanti piccoli brividi.
Apre gli occhi e dalle sensazioni che gli manda il suo corpo capisce di essere nudo in un letto che non gli appartiene.
Routine.
Si alza a sedere e si stiracchia un po'.
L'appartamento intorno a lui è molto ben curato e ha una fantastica vista su Time Square.
Kurt Hummel nelle sue avventure notturne ne ha visti di appartamenti e non sono tutti così.
Si volta verso l'uomo che dorme beato al suo fianco.
Ha qualche capello grigio che gli scappa dalla folta chioma sale e pepe.
Avrà come minimo cinquant'anni.
Si volta verso il comodino e accanto a lui c'è un romanzo rosa e una foto un po' vecchiotta che ritrae due giovani abbracciati.
Kurt guarda la ragazza col maglione rosso.
Chissà cosa sta facendo quella donna mentre il marito la sta tradendo con un uomo.
Non gli importa poi un gran che.
Non cerca nemmeno di essere silenzioso mentre scende dal grande letto matrimoniale e si infila i suoi vestiti.
Si mette l'ultimo stivale,si alza e recupera la sua borsa.
L'uomo si è svegliato e ora lo sta guardando mentre tiene alzata la testa puntellando un gomito sul materasso.
-Hey baby....
Kurt si volta.
-Domani sera ci rivediamo?
Kurt fa una leggera risatina e guarda verso il soffitto portandosi l'indice a picchiettare il mento.
-Fammi pensare......no!
Detto questo con un sorrisetto soddisfatto si dirige verso la porta e la apre.
-Addio.
Saluta con la mano l'uomo che è rimasto interdetto nel suo letto e si chiude la porta alle spalle.
Scende le scale del lussuosissimo palazzo e saluta perfino un portinaio per poi scendere e prendere la metropolitana sulla sua beneamata linea Q che lo porta direttamente sotto casa.
Sale le scale del palazzo e incontra quel tipo coi baffi arricciati che gli chiede sempre di prestargli il suo colbacco e tutte le volte Kurt deve trovare una buona scusa per non darglielo.
In quel momento non gli chiede niente visto che è impegnato a buttare fuori di casa un ragazzo coi pantaloni mezzi aperti.
Kurt si sente un po' sollevato a sapere di non essere l'unico a passare notti di fuoco con sconosciuti.
Certo ormai può definirsi una prostituta non pagata visto che lo fa da tre anni.
Scuote la testa e infila le chiavi nella toppa della porta.
Quando entra nel suo appartamento tira un impercettibile sospiro di sollievo.
Finalmente a casa.
Si toglie i pantaloni a fantasia,la camicia bianca e il gilet nero per poi infilarsi sotto la doccia per un bagno veloce.
Per andare al lavoro si mette la giacca,la cravatta e i pantaloni tutto in tinta.
Da un po' di tempo ha perso il suo estro per l'originalità sul lavoro.
Si beve una bella tazza di caffè e poi esce di nuovo per andare a Vogue.Com.
Come al solito deve praticamente combattere con le unghie e con i denti contro Mizzy per ricevere gli incarichi da Isabelle mentre contemporaneamente pensa a delle buone idee per presentare un progetto decente e far nascere la sua compagnia di moda personale visto che è in questo campo da sette anni e ormai ha ben venticinque anni e migliaia di porte chiuse in faccia.
Senza neanche che se ne accorga è arrivata l'ora del pranzo e Kurt vuole tutto meno che prendere uno di quegli orrendi panini dal carretto del ragazzo brufoloso che passa ogni giorno per l'ufficio.
Prende la sua roba e ordina alla sua aiutante Christine di non far entrare nessuno e che se lo farà le strapperà personalmente tutte le extensions che si ritrova sulla testa.
Okay lo ammette qualche volta Kurt si fa prendere da abuso di potere e diventa la versione checca isterica di Miranda Priestly.
In realtà più di qualche volta.
In realtà molto spesso.
In realtà quasi sempre.
E' solo che Kurt si sente un po' oppresso dal lavoro ma quando tirerà su la sua agenzia le cose andranno meglio.
Spera.
Si dirige al bar davanti al grande palazzo di Vogue.Com e si siede a un tavolino togliendosi la giacca e allentando un po' la cravatta.
Tira fuori un grande quaderno ad anelli e comincia sfogliarlo sfiorando tutti i pezzi di tessuto attaccati sopra la sue pagine.
La cameriera gli porta il caffè e lui risponde con un sorrido.
Comincia a sorseggiare dal bicchiere di plastica mentre continua a guardare il quaderno.
L'ultimo progetto non ha funzionato e gli hanno detto un altro no.
Dov'è che sta sbagliando?
Dove dove dove?
-Scusi lei è Kurt Hummel?
Quella voce.
Kurt alza la testa dal quaderno.
Il suo cuore esplode nel petto.
Marrone.
Verde.
Marrone.
Verde.
Kurt ha visto soltanto un paio di occhi nella sua vita di quel colore.
No non è possibile.
Nero.
Ricci neri impazziti.
No non è possibile.
Sorriso.
Risata.
Blaine.
Davanti a lui c'è Blaine,il suo Blaine,il Blaine che lo ha lasciato in una casa con troppi ricordi da gestire,il Blaine che ha vissuto quattro anni della sua vita con lui,Blaine che gli ha preso il suo primo bacio,la sua verginità e anche il suo cuore.
Semplicemente Blaine.
-Ciao Kurt!Sono io Blaine!
Il ragazzo si indica il petto con le mani.
No non c'è un ragazzo davanti a lui,non più,ora c'è un uomo,un uomo con una folta barba e dei bermuda verde pisello davvero orribili.
-Bla-Blaine.
Kurt balbetta mentre lo guarda con gli occhi spalancati.
-Oh come sono felice di vederti!
Kurt lo guarda ancora come un'ameba.
-Po-posso?
Blaine indica impacciato la sedia davanti a lui.
Kurt fa velocemente scattare i suoi occhi dalla sedia a Blaine finché la sua sinapsi ricomincia a funzionare e allora recepisce la domanda.
-Cos-oh sì sì assolutamente certo!
Blaine si siede davanti a lui col suo caffè in mano mentre sorride.
Kurt lo sta ancora fissando con gli occhi sbarrati.
-Oddio Blaine io non....
Kurt comincia a ridacchiare.
Sta impazzendo.
-Oddio Blaine quando-quando sei tornato?
-In realtà sono tornato tre giorni fa.
-Tre giorni fa?Oh mio Dio dove-dove....?
-Canada.Ha davvero dei bellissimi panorami.
Blaine sorride e si porta la tazza alla bocca.
Kurt continua a sorridere come un ebete.
E' completamente in trance.
Blaine è tornato.
Blaine è lì.
Vorrebbe tirarsi un pizzicotto per sapere se sta sognando.
-Oh Canada.....wow e ora-ora dove abiti?
-Ho una bella tendina a Battery Park.Non sono l'unico campeggiatore lì sai?
Kurt comincia a ridere come un idiota.
-E tu che fai?Lavori sempre lì dentro?
Blaine fa un cenno con la testa verso il palazzo difronte alla caffetteria.
Kurt sospira e annuisce.
-Proprio così.Non mi piace pranzare lì dentro così vengo qui.Il mio piccolo momento di relax.
Alza il bicchiere di plastica e se lo porta alla bocca in un gesto teatrale.
Blaine ride e per un secondo i loro occhi si scontrano.
Kurt vorrebbe chiedergli del suo viaggio.
Vorrebbe chiedergli se lo ha trovato il suo posto nel mondo.
Apre la bocca per parlare ma il cellulare suona dentro la sua tasca.
Cavolo sta parlando con Blaine dopo tre anni chi diamine è?!
Christine.
Gli viene un leggero tic all'occhio.
Si scusa con Blaine e risponde.
-Dimmi.
-Kurt Kurt oddio dove sei?La pausa pranzo è finita da un po' e io pen-
-Christine sono nella caffetteria qui davanti cosa credi che mi abbiano rapito?!
-Scusa scusa Kurt è che ero preoccupata....
-Christine calmanti arrivo okay?
-Okay ciao scusa.
Kurt clicca il tasto rosso e emette un lungo sbuffo.
Se lo rimette in tasca e mette il quaderno nella borsa.
-Scusa Blaine ma devo andare.Quando ritardo di dieci minuto la mia assistente crede che mi abbiano.....rapito gli alieni!
Blaine ride mentre Kurt si alza e si mette la borsa a tracolla.
-Allora.....ci vediamo!
Blaine annuisce continuando a sorridere.
-Okay tu.....mi trovi qui!
Blaine indica il bar intorno a lui.
-Ah okay allora.....ciao!
Kurt fa un cenno con la mano e Blaine lo imita.
-Ciao!
Kurt esce e attraversa la strada per poi aprire la grande porta del palazzo.
Blaine lo guarda mentre sparisce in mezzo alle migliaia di auto di New York.
E' tornato.
E' tornato e Kurt è ancora lì.


A Kurt viene da ridere se ci pensa.
E' un circolo vizioso destinato a essere percorso e ripercorso.
Sono due settimane che,ogni giorno a mezzogiorno,esce dal palazzo di Vogue.Com e va a prendere il caffè con Blaine.
Lui è sempre lì ad aspettarlo con i soliti bermuda verde pisello,la canottiera azzurra e una folta barba nera.
Non sembra per niente un venticinquenne.
Sembra più un barbone.
Ha sempre gli stessi vestiti eppure ha un buon odore.
Kurt non pensa che il suo armadio sia molto fornito visto che abita in una tenda in un parco pubblico.
Mentre sorseggiano il caffè per la prima volta dopo tre anni il quaderno di Kurt rimane nella borsa.
La cosa che però lo turba un po' è che non parlano mai del passato.
Blaine gli chiede che succede a Vogue.Com,gli chiede le ultime novità di New York,gli chiede se sono ancora aperti i ristoranti che gli piacevano e a Kurt tutte queste cose piacciono perché parlare con Blaine è come tornare a respirare ma c'è un grande punto interrogativo nella sua testa che merita di essere estirpato.
Venerdì Blaine poggia il suo caffè sul tavolino e fa un piccolo sospiro.
-Kurt posso chiederti una cosa?
Oh no.
Aiuto.
Kurt cerca di fare un sorriso tirato.
-Dimmi.
-Cioè tu sicuramente sarai molto impegnato e io....
Blaine sta guardando il pavimento come faceva sempre quando doveva dire qualcosa di imbarazzante.
Perché Kurt si perde così facilmente nei ricordi?
-Io volevo solo chiederti se Sabato ti andava di venire a cenare con me ma solo ora mi accorgo di quanto questa proposta sia stupida visto che il Sabato sera di solito si fa dell'altro e io davvero non voglio che rinunci ai tuoi impegni per me cioè-
-Blaine Blaine aspetta!
Kurt ride mentre Blaine blocca il flusso infinito di parole che gli sta uscendo dalle labbra.
-Ti assicuro che il Sabato sera non ho nessun impegno.....
Cioè sì di solito scopo con sconosciuti ma questo lo possiamo omettere.
-Quindi sì,mi piacerebbe venire a cenare con te!
Blaine strabuzza un po' gli occhi.
Le sua labbra si aprono in un sorriso luminoso come il sole di Luglio.
-O-okay.....allora ci vediamo qui fuori domani sera alle sette!Va bene per te?
-Sì sì per me va benissimo!
Dice Kurt alzandosi e prendendo la sua borsa.
-Allora.....ci vediamo domani sera?
-Ci vediamo domani sera.
Kurt sorride e lo saluta con un gesto della mano e Blaine lo imita.
Quando esce dalla caffetteria Kurt si rende realmente conto di quello che ha appena fatto.
Ha accettato un appuntamento con Blaine Anderson.
L'uomo che non è mai riuscito a dimenticare e che lo ha ferito terribilmente.
Blaine che ha visto i suoi sorrisi e le sue lacrime e ora lo tratta come un vecchio amico.
Ma Kurt non riesce ad assere arrabbiato con lui.
Non riuscirà mai ad essere arrabbiato con quegli occhi ambrati.
Ed eccolo lì.
Di solito il sabato sera alle sette è ancora in casa sua che mangia qualcosa preso al take away guardando il telegiornale,poi verso le nove e mezza si veste e comincia la vera serata che si conclude puntualmente nel letto di qualcuno.
Kurt non è per niente fiero di ciò che è diventato.
Alcune volte si fa schifo.
Alcune volte si chiede se qualcuno vorrà più stare con lui dopo che così tante persone lo hanno sporcato.
Ma poi si ricorda che lui non è fatto per i sentimenti.
-Kurt!
Sente una voce chiamare il suo nome.
Si volta e verso di lui vede camminare un bellissimo uomo con la barba fatta,dei semplici jeans marroni,una giacca marrone in tinta e una camicia a quadri blu a completare il tutto.
Non c'è niente da fare,Blaine un sospiro glielo farà sempre tirare.
-Ciao!
Blaine lo raggiunge e sorride raggiante.
-Allora andiamo?
-Sì certo!
Entrambi sorridono mentre scendono in metropolitana.
Battery Park non è lontano da lì quindi è normale che Blaine sia arrivato fin lì a piedi.
Quando arrivano in metropolitana Kurt vede un'ombra di panico negli occhi di Blaine.
-Blaine?
-Co-cosa?Oh scusa è che...non mi ricordavo più quante persone ci fossero nella metropolitana di New York.
Kurt ride prima che il suo cervello possa lanciare l'allarme Kurt prende la sua mano e lo trascina sul vagone che va sulla E.
Lo avevano imparato insieme quel trucchetto.
Se non vuoi perdere qualcuno in metropolitana prendilo per mano e non lasciarlo.
Kurt continua a ridere mentre si appoggia a un palo dentro il vagone.
Quando incontra il viso di Blaine vede una leggera nota di imporporamento sulle sue guance.
Guarda in basso e nota che le loro mani sono ancora intrecciate.
Kurt lo lascia emettendo una risatina nervosa.
Blaine sorride imbarazzato poi comincia a guardare le persone che sono sul vagone insieme a loro.
Persone di diverse etnia,diversi stili,persone che ridono,persone che stanno zitte.....
Blaine non si ricordava più come potevano essere magnifiche anche solo le persone che abitavano a New York.
Quando il vagone ferma la corsa Kurt riafferra la sua mano e lo strascina fuori con lui e quando torna all'aria aperta Blaine si sente giusto un po' più sollevato.
-Quindi ora dove andiamo?
Blaine indica un delizioso ristorantino all'angolo della strada.
L'interno è molto sofisticato e le luci sono appena soffusa per creare un'atmosfera di relax.
C'è persino un palco con band e deejay annesso!
-Uhm bello!
-Sono felice che ti piaccia!
Si fermano alla reception e un uomo sulla cinquantina con il frak chiede loro a che nome hanno prenotato.
-Abbiamo prenotato al nome di Anderson.
-Anderson.......Anderson.....
Il signora cerca su una lista e poi fa un luminoso sorriso.
-Uh eccolo qui!Tavolo 73!Venite vi accompagno!
Il receptionist li conduce attraverso un labirinto fatto di tavoli con le tovaglie bianche e forchette che tintinnano contro i piatti.
Il loro tavolo è proprio al centro della sala e dalla loro postazione si può vedere benissimo il palco.
Entrambi si siedono mentre Kurt si guarda attorno meravigliato.
-Wow Blaine come-come lo hai trovato questo posto?
Blaine alza le spalle.
-Quando sono arrivato prima di stabilirmi a Battery Park ho girato un po' per New York è ho trovato questo magnifico posto.
-Cioè fammi capire hai girato a piedi?
-Hey questi bei piedini hanno fatto tanti chilometri in giro per il mondo!
Kurt ride e Blaine con lui.
Ora che hanno tirato fuori il discorso Kurt vuole fare qualche domanda.
Apre la bocca per parlare ma un cameriere vestito di bianco li interrompe.
-I Signori vogliono ordinare?
Blaine alza la testa verso di lui e poi butta gli occhi sul menù.
-Sì io vorrei.....gli spaghetti all'italiana.
Il cameriere sorride gentilmente e poi si volta verso Kurt.
-Lei Signore?
-Io.....io....
Kurt fa vagare velocemente gli occhi dal cameriere a Blaine.
-Io prendo quello che ha preso lui!
Il cameriere prende i menù dal tavolo mentre segna le ordinazioni su un palmare che fa a pugni con la sua divisa molto sofisticata. -Va bene e..... da bere?Abbiamo un ottimo Pinot o se preferite il rosso un fantastico Bordeaux op-
Blaine lo interrompe gentilmente.
-No no grazie per noi solo acqua minerale.
Il cameriera fa un ultimo sorriso di cortesia e poi se ne va.
-Vedo con piacere che sei ancora astemio.
Esordisce Kurt e Blaine ride piegando il tovagliolo e mettendoselo sulle ginocchia.
-E io vedo con piacere che ti piace ancora copiare le mie ordinazioni.
-Touché.
Ed era vero.
Kurt prendeva sempre quello che prendeva Blaine.
Alcune volte lo aveva fatto solo per il semplice piacere di vedere una cosa uguale alla sua nel piatto.
-Allora Kurt Hummel......il tuo ragazzo non è un po' geloso visto che sei venuto a cena con un tuo ex?
Ex.
Ex.
Blaine è il suo ex.
No Blaine era un vecchio amico,Blaine era un confidente prezioso,Blaine era la roba ammassata nello sgabuzzino,Blaine erano i brividi che si formavano sulla sua pelle quando toccava il suo letto freddo non un....ex.
Kurt ridacchia cominciando a giocherellare con la forchetta.
-Non ho un ragazzo....
-Un marito!
-No Blaine sei fuori?Non sono sposato vedi qualche anello?
Kurt tira su la mano sinistra e Blaine la esamina.
Niente anello.
-E come mai un bel ragazzo come te non ha un fidanzato?
Perché amo ancora te idiota anche dopo tre anni.
-Ho ricevuto una proposta sai?
Blaine scoppia in una fragorosa risata.
Quando si calma guarda Kurt e il suo sorriso sparisce.
-Aspetta sei serio?
-Certo che sono serio!
Kurt vorrebbe ridere a crepapelle.
-Oddio ti prego raccontami tutto!
Blaine puntella i gomiti sul tavolo e appoggia la testa alle mani giunte a coppa.
Sembra una di quelle tredicenni pettegole.
-Non c'è niente da dire lui era molto bello ma io non ho accettato e così me ne sono andato e non l'ho più visto.
Kurt alza le spalle e dei ricordi un po' dolorosi si fanno spazio nella sua mente.
-Come si chiamava?
-Oscar.
Oscar era stata una delle sue conquiste notturne che però lo aveva fregato e prima che si svegliasse si era preso il suo numero.
-Da quanto stavate insieme?
-Sei mesi.
-Sei mesi?Cioè questo in sei mesi voleva sposarti?
-Eravamo anche andati a convivere......ma il fatto è che aveva capito che io sono uno spirito libero e lui voleva semplicemente.....imprigionarmi ma io non glielo ho permesso.Se mi amava davvero doveva capire che non era quel che volevo.
-Lo hai....punto.
Kurt alza gli occhi e li pianta in quelli cangianti di Blaine.
Sa perfettamente di cosa sta parlando.
-Sì l'ho punto.
Annuisce mentre un sorrisetto malinconico si forma sulle sue labbra.
Cameriere dove sei?
-E nei restanti trenta mesi che hai fatto?Hai litigato con la tua segretaria?
Kurt ridacchia mentre continua a far girare la forchetta con le dita.
Quel movimento ipnotizza Blaine.
Gli ricorda quel giorno in cui erano al Lima Bean e Kurt faceva questo movimento con una bustina di zucchero mentre lui era terrorizzato dall'ipotesi che Kurt gli dicesse che non voleva più essere suo amico.
-No figurati io ho.....non lo so lottato contro Mizzy per ricevere gli ingaggi,bevuto tantissimi caffè,preso una miriade di volte la metropolitana,sono andato a letto con centinaia di uomini,entrato in duemila locali,disegnato troppi progetti che hanno sempre ricevuto un no....
Centinaia di uomini.
Blaine sente una leggera fitta allo stomaco.
Perché è geloso?
Kurt non è roba sua,non lo è mai stato,Kurt è uno spirito libero che non appartiene a nessuno lui stesso lo ha detto.
Non riesce a far a meno di pensare che quegli uomini hanno riempito il letto di Kurt quando lui lo ha lasciato solo.
Mai come quella sera si sente in colpa.
-Aspetta hai detto progetti?
Kurt blocca il flusso di parole.
-Io....ehm...sì.
-Come,non hai ancora trovato qualcuno che apprezzi i tuoi progetti?
-A dire il vero no....dicono che non ha abbastanza “brio”....
Kurt mima le virgolette con le dita.
-E poi mi sono stancato di stare a Vogue.Com.Cominciano a chiamarmi “L'assistente vecchio” perché io sono lì da sette anni mentre Mizzy solo da due.
Blaine sapeva di non essere la persona giusta per giudicare ma il suo viaggio gli aveva insegnato che doveva fare quel che voleva senza ripensamenti.
-Ma Kurt tu hai un gran talento forse ci stai mettendo poco impegno forse....
Kurt ridacchia un po' e Blaine smette di parlare.
-Blaine io mi alzo la mattina,vado al lavoro,mi ubriaco nei locali e vado a letto con degli sconosciuti io non.....riesco a trovare un motivo per cui.....metterci più impegno....
La sua voce di è fatta più roca mentre alza gli occhi sull'uomo coi ricci.
Non legge pena nel suo sguardo.
Sembra più.....dispiaciuto e.....consapevole.
-Signori le vostre ordinazioni!
Il cameriere di prima interrompe il loro piccolo momento poggiando davanti ai loro visi due piatti di pasta al sugo.
-Buon appetito!
Entrambi ringraziano cominciando a mangiare e tutta la tensione dei momenti precedenti scompare.
Mentre consumano la loro deliziosa cenetta comincia il karaoke e molti clienti si esibiscono.
Kurt e Blaine quella sera si divertono.
Commentano insieme gli outfit di tutte le persone all'interno di quel locale,scherzano,ridono ed è un po' come tornare adolescenti.
Quando passavano interi pomeriggi al Lima Bean a studiare ma in realtà stavano lì solo per sentire la presenza dell'altro,solo per sapere di non essere soli e Blaine non lo vuole ammettere perché sarebbe stupido,perché hanno venticinque anni e sono degli adulti ma è anche come innamorarsi di nuovo di quell'uomo con lo spirito da ragazzino e gli occhi azzurri.
Appena finiscono la loro pasta all'italiana una signora pasciuta finisce la sua esibizione lirica un po' mal riuscita e il deejay annuncia che il palco è vuoto e che si possono esibire altre persone.
Kurt non sa cos'è.
Forse il caldo del locale.
Forse il fatto che non si sente così sereno da tempo.
O forse semplicemente Blaine....si alza e prende la mano del moro trascinandolo verso il palco.
Blaine è un po' spiazzato ma prima che possa dire qualcosa gli hanno già mollato un microfono in mano.
-Ciao ragazzi!Cosa volete?
Il deejay indossa delle cuffie molto grandi che se non fosse troppo confuso Blaine definirebbe glamur.
-Trying not to love you dei Nickelback!
Il deejay alza il pollice verso Kurt mentre quest'ultimo si dirige verso il palco.
Blaine lo afferra per il gomito.
-Kurt aspetta,sei sicuro?
Blaine si riferisce alla scelta della canzone.
-Certo che sono sicuro Blaine!Su vieni,abbiamo sempre adorato cantare!
Kurt si dirige tutto felice al centro del palco presentandosi alla folla e anche Blaine lo fa ma con un po' più di timidezza.
La base fa partire le prime note e poi si aggiunge l'orchestra.
Quando la matteria comincia a suonare Kurt si sente pervaso da una sensazione terribilmente bella.
Alza la testa al cielo tenendo gli occhi chiusi e facendo picchiettare il piede per terra tenendo il ritmo.
Vuole mettere tutto sé stesso in quella canzone.



You call to me, and I fall at your feet (Mi chiami e io cado ai tuoi piedi)
How could anyone ask for more? (Si potrebbe chiedere di più?)



Si rivolge al pubblico ma non può fare a meno di tirargli qualche occhiata.
E' per lui.
E' tutto per lui.



And our time apart, like knives in my heart (E il nostro tempo divisi,come coltelli nel mio cuore)
How could anyone ask for more? (Si potrebbe chiedere di più?)



Kurt si chiede se per Blaine sono stati davvero coltelli nel cuore.
Per lui sì.
Non si immaginava neanche lontanamente di poter soffrire così tanto per la lontananza di una persona che non fossero sua madre o suo padre.
Kurt è quasi arrivato a darsi dolore a causa sua.
Kurt dovrebbe odiarlo.
Perché amare è più facile di odiare?



But if there's a pill to help me forget, (Ma se esiste una pillola che mi aiutasse a dimenticare)
God knows I haven't found it yet (Dio sa che non l'ho ancora trovata)
But I'm dying to, God I'm trying to (Ma sto morendo per,Dio sto tentando di)



Le loro voci si fondono nel mix perfetto che sono sempre state le loro anime.



'Cause trying not to love you, only goes so far (Perché tentare di non amarti,arriva solo fino a un certo punto)



Kurt non ce la fa più e si volta verso di lui.
E' vero che arriva solo a un certo punto.
Finché Blaine è lontano lui può avere l'illusione di averlo dimenticato,può far finta che non sia successo niente,che Blaine non sia mai esistito,può illudersi che il suo cuore non sia a pezzi.



Trying not to need you, is tearing me apart (Tentare di non aver bisogno di te,mi sta facendo a pezzi)



Blaine si sente davvero fatto a pezzi.
Il suo viaggio lo ha aiutato a capire qualcosa di lui ma ora non capisce più niente di quello che gli sta intorno.
Lui ha bisogno di Kurt.
Sa di avergli fatto male.
Lo sa e sente che è il suo più grande rimpianto.
Negli occhi di Kurt però non c'è rabbia.
Quell'uomo è solo disperato.
Sapeva che quella non era la canzone adatta.
O forse troppo adatta.



Can't see the silver lining, from down here on the floor (Non riesco a vedere un motivo di speranza da quaggiù,sul pavimento)
And I just keep on trying, but I don't know what for (E continuo a tentare,ma non so per quale ragione)
'Cause trying not to love you (Perché tentare di non amarti)
Only makes me love you more (Mi porta solo ad amarti di più)
Only makes me love you more (Mi porta solo ad amarti di più)



Entrambi lo dicono con tutta la passione e tutto il respiro di cui dispongono.



And this kind of pain, only time takes away (E questo tipo di dolore,solo il tempo lo porta via)
That's why it's harder to let you go (Ecco perché è più difficile lasciarti andare)



Blaine non crede alle parole di quel verso.
Niente potrà mai portare via Kurt.
Né un uomo,né la lontananza,né il tempo.....lui è inciso lì,nel suo cuore.



And nothing I can do, without thinking of you (E non riesco a fare niente,senza pensare a te)
That's why it's harder to let you go (Ecco perché è più difficile lasciarti andare)



E se Blaine sapesse tutte le volte che ha piano da solo in metropolitana solo perché sapeva che quando sarebbe tornato dal lavoro non ci sarebbe stato nessuno ad aspettarlo a casa.
Se sapesse tutte le volte che ha affondato il viso nel cuscino e ha respirato quel che rimaneva del suo profumo.
Se sapesse per quanto tempo ha pensato a lui.
Ma Blaine non sa niente.
E Kurt non trova il coraggio di dirglielo.



Can't see the silver lining, from down here on the floor (E non riesco a trovare un motivo di speranza da quaggiù,sul pavimento)
And I just keep on trying, but I don't know what for (E continuo a tentare,ma non so per quale ragione)
'Cause trying not to love you (Perché tentare di non amarti)
Only makes me love you more (Mi porta solo ad amarti di più)

So I sit here divided, just talking to myself (Quindi mi siedo qui,indeciso,a parlare con me stesso)
Was it something that I did? (E' stato qualcosa che ho fatto?)
Was there somebody else? (C'era qualcun altro?)



Quando pronuncia quelle parole con foga vede gli occhi di Blaine strabuzzare visibilmente.
Ecco un'altra cosa che non sa.
Non sa quante volte ha creduto che avesse sbagliato qualcosa,non sa quante volte ha creduto che mentre lui era lì a crogiolarsi in un letto gelido Blaine fosse nella braccia di un altro uomo.
Un uomo con degli obbiettivi,un appartamento grande,niente bollette da pagare,niente borse sotto gli occhi....Kurt ha sempre saputo che Blaine non meritava un tipo come lui.
Meritava di più,molto di più.



When a voice from behind me, that was fighting back tears (Quando una voce alle mie spalle,che stava cercando di trattenere le lacrime)
Sat right down beside me, and whispered right in my ear (Si è seduta al mio fianco,e mi ha sussurrato nell'orecchio)
Tonight I'm dying to tell you (Stanotte sto morendo dalla voglia di dirti)

That trying not to love you, only went so far (Tentare di non amarti,arriva solo a un certo punto)



Solo quando la sua voce risuona chiara sulle mura del locale Kurt si rende conto che per lui esiste solo Blaine.
Niente più clienti,niente più spettatori,niente di niente solo loro due.
Lui e quel bellissimo uomo che era stato suo ma che ora non gli appartiene più.



Trying not to need you, was tearing me apart (Tentare di non aver bisogno di te,mi sta facendo a pezzi)



Blaine prova a comunicargli con le note e con gli occhi ciò che non può dire.
La batteria li risveglia entrambi dal loro trance.

Now I see the silver lining, from what we're fighting for (Adesso vedo un motivo di speranza,da quello per cui stiamo lottando)
And if we just keep on trying, we could be much more (E se continuassimo a tentare,potremmo essere molto di più)



Kurt vuole essere qualcosa di più?
Non lo sa,non è fatto per i sentimenti,ci ha provato due volte ma ha fallito miseramente.
Non avrebbe senso spezzarsi di nuovo il cuore dopo mille illusioni.



'Cause trying not to love you (Perché tentare di non amarti)
Oh, yeah, trying not to love you (Oh,sì,tentare di non amarti)
Only makes me love you more (Mi porta solo ad amarti di più)
Only makes me love you more (Mi porta solo ad amarti di più)



La musica scema e Kurt e Blaine si guardano negli occhi.
Entrambi hanno il fiatone perché tutto questo è stato troppo intenso,troppo significativo,semplicemente troppo.
Un'ovazione esplode accanto a loro e Kurt si volta e vede tutti i clienti e perfino i camerieri che applaudono per la loro performance.
Cerca di fare un sorriso facendo un breve inchino e Blaine lo imita molto imbarazzato.
Scendono dal palco e lasciano i microfoni al deejay che si complimenta con loro.
Kurt non passa neanche dal loro tavolo e si dirige direttamente alla reception dove insiste per pagare la cena e,dopo un divertente battibecco,decidono di fare fifty fifty.
Quando escono dal locale e l'aria frizzante di New York li travolge,nessuno dei due ha voglia di parlare di cosa è successo su quel palco perché entrambi sanno già tutto.
La musica ha parlato per loro.
Scendono in metro e prendono la famigliare linea Q.
Quando Blaine si siede sul quel vagone il suo cuore perde un battito.
Si è seduto su quel vagone per quasi quattro anni e ora è di nuovo lì e niente sembra cambiato.
Nemmeno la persona che è con lui.
Scendono dalla metropolitana e invece che prendere l'autobus decidono di andare a piedi.
Kurt ha ancora tante domande per la testa.
Troppe.
-Allora Blaine Devon Anderson.....
Kurt gli da un colpetto sulla spalla col la sua.
Il cuore di Blaine si scalda un po' quando Kurt si ricorda il suo secondo nome.
-Abbiamo parlato tanto di me ma di te non abbiamo detto niente.Come è stato il tuo viaggio?
-Bello.Ho visto posti meravigliosi,conosciuto persone diverse da me e tutto mi ha.....insegnato davvero molto.
-E.....non hai mai pensato....di fermarti?
Blaine lo guarda per un secondo negli occhi con la bocca aperta e poi li punta sulle punte delle sue scarpe.
-In realtà sì.....ero appena arrivato a Londra e cominciavo ad avere dei dubbi.Pensavo che fosse solo un capriccio,che forse ci avrei dovuto ragionare sopra.....ma sentivo ancora un vuoto dentro e.....dovevo vedere ancora tante cose:l'Europa,l'Asia,il Canada.....non potevo fermarmi e....sono felice di non averlo fatto!
Alza gli occhi e li incrocia con quelli di Kurt che tenta di fare un sorriso.
Prima smaniava per avere informazioni sul viaggio di Blaine ma ora questo discorso gli fa troppo male.
-Quindi.....hai trovato il tuo posto nel mondo?
Blaine gli lancia uno sguardo così intenso che per poco Kurt non si mette a piangere.
-Sì.E' difficile ammettere che tutto quello è hai sempre cercato è sempre stato sotto i tuoi occhi.
Kurt si chiede se si sta riferendo a New York o a qualcos'altro.
Sicuramente a New York.
-Kurt posso dirti un segreto?
Il tono di Blaine è scherzoso.
-Okay.
Blaine si avvicina al suo orecchio e si mette la mano davanti alla bocca.
Kurt non riesce a non farsi scappare una risatina.
-New York è molto più bella di Parigi.
Sussurra e Kurt toglie divertito il suo orecchio dalla bocca di Blaine.
-No!
-Sì sì te lo posso assicurare.
-Ma come Blaine non puoi dirmi questo!Mi hai fatto crollare un mito!
Blaine ride alzando le spalle.
-Un giorno ci voglio andare a Parigi!
Dice Kurt solennemente.
“Un giorno ti ci porterò Kurt.Te lo prometto”
Blaine si fa una silenziosa promessa come quel giorno davanti alla corteccia incisa di quell'albero che hanno lasciato lontano in Ohio.
Ridendo e scherzando sono arrivati davanti al portone.
Blaine guarda quel palazzo con aria sognante.
Oddio quanto gli era mancato.
Non era ancora venuto a Bushwick.
Aveva paura dei troppi ricordi che affollavano la sua mente.
Kurt tira fuori le chiavi di casa e apre il portone.
Blaine lo segue senza esitazione e Kurt ne è piacevolmente colpito.
Mentre salgono le scale sembra che Blaine non abbia mai visto prima quel posto.
-Kurt Kurt c'è ancora il tizio del colbacco?
-Sì c'è ancora e mi fa sempre la stessa domanda.
Blaine ride per la voce di Kurt mentre si guarda in giro con occhi sognanti.
-E la ragazza del piano di sopra che aveva una cotta per te?
-Oh sì lei c'è ancora ma si è trovata un ragazzo ed ora sono io a non dormire.
Blaine ride ancora più forte e si deve mettere una mano sulla bocca per non fare troppo rumore.
Anche Kurt ride e arrivano davanti alla bella porta di legno del suo appartamento.
Fa male sapere che la persona con la quale lo hai condiviso per quattro anni ora è lì accanto a te.
Blaine continua a guardarsi intorno come un beota.
E' estasiato.
Kurt infila le chiavi nella toppa e apre la porta.
Quando sente quel rumore Blaine si ridesta e capisce che la serata è finita.
Kurt non riesce a dire niente.
Vorrebbe che Blaine stesse con lui sempre ma sicuramente non è quello che vuole l'altro.
-Allora Kurt Hummel.....grazie per la bella serata....
Blaine ha le mani in tasca mentre si dondola avanti e indietro sui talloni.
-Ci vediamo.....lunedì o.....quando vuoi....
Kurt spera in un bacetto sulla guancia.
Almeno quello.
Ma Blaine gli rivolge un gesto di saluto e Kurt risponde.
Mentre si volta Blaine tira un sospiro di delusione.
Kurt non lo vuole più e non può biasimarlo.
Chi è lui per tornare così nella sua vita? Il cervello di Kurt macchina velocemente.
Okay Blaine lo avrà lasciato solo,lo avrà fatto soffrire ma gli ha fatto scoprire tante cose,Blaine gli ha insegnato ad amare e lui lo ha insegnato a Blaine e anche se il suo cuore è andato in pezzi Kurt è stato felice,davvero felice,non era mai stato così felice e sa che correre da un letto all'altro non è felicità.
Cogli l'occasione.
Cogli l'occasione.
-Blaine!Aspetta!
L'uomo si gira con un'espressione sorpresa.
-Vuoi.....
Kurt indica l'interno dell'appartamento.
-Entrare?
Blaine fa vagare velocemente gli occhi su tutta la sua figura.
Cosa?!
Ha visto molti film clichè durante la sua convivenza con Kurt e sa per certo che quando una persona dopo un appuntamento ti chiede di entrare in casa sua significa solo una cosa.
Sesso.
Lui vuole fare sesso con Kurt?
No sì forse non lo sa non lo sa.
Ma Kurt non vuole andare a letto con lui perché Blaine è solo un vecchio amico.
Blaine ha spezzato il suo cuore chi vorrebbe andare a letto con una persona così orribile?
-Io....ehm...sì o-okay.....
Con un finto sorriso sulle labbra si avvicina alla porta e entra nell'appartamento.
Entra anche Kurt e si chiude la porta alla spalle.
-Non è cambiato molto da quando te ne sei andato.
Dice in una risatina mentre si toglie il gilet nero e lo appende all'attaccapanni.
Blaine le sente a malapena le parole di Kurt.
Il suo appartamento.
Il suo appartamento.
E' tornato,è lì,è tornato a casa.
Blaine vede che manca qualcosa.
Appesa al muro in bella vista all'ingresso c'è solo la laurea di Kurt.
La sua non c'è più.
Ma Blaine vede anche altre cose.
Vede quella rosa rossa messa nel vaso sul davanzale della finestra.
Vede tutte le pentole che ha usato per cucinare.
Fa scivolare un dito lungo il bordo del tavolo della cucina.
Tutti i loro pranzi.
Tutte le loro cene.
Tutte le colazioni fatte in fretta e furia perché l'università non aspettava mica loro.
Ci hanno anche fatto l'amore su quel tavolo.
Volevano battezzare la casa e non c'era modo migliore.
Blaine arriva fino alla credenza e un flash squarcia la sua mente.
Si alza sulle punte e per poco Kurt non si mette a piangere.
Si ricorda fin troppo bene le mattine quando si alzavo e Blaine voleva prendere lo zucchero ma era troppo piccolo e non ci arrivava.
Allora Kurt si metteva dietro la sua schiena e alzandosi sulle punte prendeva lo zucchero per lui.
Gli viene la tentazione di rifarlo ma se ne sta fermo lì donando a Blaine un momento di estasi solitaria.
Blaine si alza sulle punte e quando le sue dita toccano una superficie fredda e liscia il sorriso sul suo viso si allarga ancora di più.
Lo zucchero è ancora lì.
E' ancora tutto lì.
Lo prende e guarda il contenitore con le lacrime agli occhi.
E' in ceramica dipinta di bianco con su scritto in nero con una scrittura molto fine “All your dreams come true” e sopra una piccola mela rossa a simboleggiare New York.
Blaine fa scivolare i polpastrelli sulla scritta mentre sorride.
Se la ricorda bene quella giornata.
Lui e Kurt erano andati ai mercatini durante il loro primo Natale a New York.
Erano felicissimi perché potevano tenersi per mano in luoghi pubblici e quando Kurt aveva visto quel bellissimo porta zucchero fatto a mano da una vecchina sdentata ma simpatica era andato completamente fuori di testa dicendo che lì dentro c'era la loro storia.
Ovviamente l'avevano comprato senza neanche pensarci su.
I flashback della mente di Blaine spariscono e si accorge di essere bloccato in mezzo alla cucina con Kurt che lo guarda come se fosse un pazzo.
-Oh oh scusa.....
Rimette il porta zucchero sulla mensola.
-Oddio stavo curiosando in casa tua scusa tanto.
Fa una piccola risatina mentre si dirige verso la porta.
Kurt è leggermente allarmato.
No non te ne andare.
-Comunque se mi vuoi venire a trovare a Battery Park sei il benvenuto!
Dice con un sorriso.
-La mia tendina è blu,te lo dico sai....per non confonderti.
Kurt ridacchia non sapendo che fare mentre Blaine gli rivolge un'ultima occhiata e poi si volta verso la porta per aprirla.
Kurt non sa dire che cos'è.
Forse non vuole vederlo di nuovo aprire la porta e andarsene.
Forse ha solo bisogno di qualcuno.
Forse Blaine è davvero l'unica cosa che gli manca.
Prima che il più basso possa aprire la porta Kurt lo raggiunge in due falcate e lo prende per una spalla facendolo girare.
Blaine strabuzza gli occhi.
Cosa diamine sta succedendo?!
Kurt fa vagare per un attimo gli occhi sul suo viso.
Ne ha troppo bisogno.
Il suo istinto gli dice di farlo ed è tre anni che vive d'istinto.
Spinge in avanti il suo viso finché le labbra dell'altro non sono sulle sue.
Oddio.
Sono calde e umide e così.....così morbide e hanno un sapore....strano perché non sanno di pasta,non sanno di niente di classificabile sanno semplicemente di.....Blaine.
Come ha potuto vivere tre anni senza le sue labbra?
Come come come?
Kurt abbandona il bacio guardando Blaine negli occhi.
Il moro lo sta guardando a bocca aperta e con gli occhi strabuzzati mentre il suo petto di alza e si abbassa freneticamente.
Oddio lo ha shockato.
Idiota non può baciare le persone come se niente fosse!
Apre la bocca per scusarsi ma Blaine gli afferra la mascella e qualcosa succede nella mente di Kurt.
Vede una giornata di pioggia,vede una casa malconcia,vede una caffetteria,vede una stanza affollata e rumorosa,vede un prato,vede un albero,vede delle gradinate,vede un'auto con la radio accesa,vede un ospedale,vede un aereo,vede un piccolo appartamento,vede un'università,vede una porta chiusa e un letto vuoto.
Immagini troppo veloci che gli attraversano la mente come le stelle comete attraversano il cielo nero di una notte d'Agosto.
Poi un paio di labbra che sanno di Paradiso si poggiano decise,quasi con violenza,sulle sue.
E' un'esplosione.
Gli fischiano le orecchie e nella sua mentre non c'è più nulla.
C'è solo l'irrefrenabile e primitivo desiderio di amare quell'uomo con tutto il suo corpo.
Quando sente la lingua calda di Blaine stagliarsi contro la sua Kurt gli toglie la giacca con un movimento veloce mentre gli solleva le ginocchia portandosele ai fianchi.
La semi erezione di Blaine si scontra con la sua facendo gemere entrambi uno nella bocca dell'altro.
Ancora un piccolo sprazzo di logica però c'è nella mente di Kurt e si accorge che scopare Blaine contro la porta d'ingresso non sarebbe il massimo.
Con tutta la forza di cui dispone lo porta fino in camera per poi gettarlo letteralmente sul letto che emette uno strano cigolio ma nessuno dei due ci fa caso.
Kurt fa un po' di fatica a togliere ogni singolo bottoncino dall'asola della camicia di Blaine allora decide di togliergliela senza neanche slacciarla.
Appoggia i palmi aperti sul suo petto ricoperto di peluria e per poco non muore dall'emozione.
Tutte le sue avventure notturne non sono niente in confronto a questo.
E' tutto diverso perché Blaine lo rende diverso.
Si leva velocemente la maglietta bianca mentre Blaine lo guarda stagliarsi contro la luce della luna completamente estasiato.
Lo ha sempre detto che Kurt era un angelo.
La magia finisce e Kurt comincia a lavorare desideroso sulla fibbia della sua cintura.
Gli abbassa i jeans insieme all'intimo e per Blaine è come essere liberato da delle catene.
Anche Kurt si sbriga a levarsi i pantaloni ma quando Blaine cerca di toccare il suo membro Kurt gli prende la mano e se la porta alle labbra lasciandoci sopra un dolce bacio per poi mettersela sopra la guancia accarezzandosi un poco come quel giorno in ospedale.
Non questa sera.
Ne ha passate troppe di notti così.
Per Blaine deve essere speciale.
Si protrae sul suo corpo e cattura le sue labbra mentre l'altro geme per la frizione dei loro corpi e intreccia le dita nei suoi capelli.
Gli succhia leggermente il labbro superiore per poi salire e baciare la fronte,le guance e tutto il viso.
Le labbra rosse e gonfie di Kurt scendono lungo il collo lasciando dei piccoli segni rossi.
Così Blaine si ricorderà di lui.
Continua ad andare più in basso e bacia ogni singolo pezzo di pelle.
Le braccia,il busto,le gambe.....è lì che Blaine capisce che per Kurt non è solo sesso.
Spera di aver intuito bene perché Blaine non è lì per divertirsi,è lì perché ne ha bisogno,perché tentare di non aver bisogno di lui lo sta facendo a pezzi.
Kurt gli succhia leggermente le dita dei piedi per poi emettere un piccolo gemito dandogli un colpetto sulla spalla.
Blaine capisce che si deve girare.
Sospira frustato mentre la sua erezione,improvvisamente intrappolata sotto il suo corpo,struscia contro le coperte bianche.
La venerazione ricomincia e Blaine deve fare appello a tutte le sue forze per non venire mentre l'abile lingua dell'uomo sopra di lui percorre la sua spina dorsale.
Quando arriva al coccige ci stampa un bacio per poi continuare a scendere.
Kurt lo lubrifica con la sua saliva ed è in quel momento che Blaine afferra la testiera del letto perché vuole toccare qualcosa di solido e capire che non è tutto un sogno.
Da quel gesto Kurt capisce che è il momento di passare al livello successivo.
Si allunga e prende il lubrificante e i preservativi del suo comodino.
Ne ha sempre una scorta dietro.
Tutte le vole che apre il cassetto Kurt pensa di essersi trasformato in una puttanella ma ora non gliene importa un fico secco perché Blaine lo sta praticamente implorando di continuare a farlo impazzire.
Si lubrifica le dita ma non spende troppo tempo ad allargare Blaine.
Ha troppo bisogno di sentirlo.
Si infila il preservativo e lo cosparge di lubrificante per poi stendersi sulla schiena di Blaine e cominciare a respirare col suo stesso ritmo.
Cerca di entrare dentro di lui senza fargli troppo male mentre con un ginocchio gli tiene aperte le gambe.
Gli arriva un sibilo nell'orecchio e normalmente Kurt non farebbe niente.
L'importante è il suo piacere.
Ma questa sera è diverso.
Questa sera è speciale.
Forse Blaine se ne andrà domani oppure non vorrà più rivederlo e Kurt non si vuole giocare questa occasione.
Invece che catturare il suo sibilo nella sua gola gli da un bacio sull'attaccatura dei capelli per poi spostarsi verso l'orecchio.
-Blaine ti ricordi....quando mi mandavi i messaggi mentre ero a lezione?
Sta cercando di distrarlo dal dolore.
Le sue parole sono interrotte da pesanti respiri.
Blaine ride.
Kurt è felicissimo che trovi la forza di farlo.
-Sì che me lo ricordo e tu.....rispondevi sempre.....
Blaine si volta e gli lascia un delicato bacio sulle labbra mentre lui cerca di muoversi senza fargli male.
Blaine grida nella sua bocca quando raggiunge la sua prostata e Kurt si sente sempre più vicino al picco massimo di piacere.
Si sente così al sicuro con Blaine intorno a lui.
Gli sembra che le cose siano tornare al loro posto.
Le loro bocche si lasciano per respirare e quando Kurt sente che Blaine sta cercando di tirarsi su con le braccia lo fa anche lui.
Il petto di Kurt continua a muoversi in contemporanea con quello dell'uomo sotto di lui creando un corpo solo.
Da quella nuova angolazione Kurt può colpire meglio la sua prostata e Blaine grida di piacere.
Ma c'è qualcosa che non va quando la schiena di Blaine viene invasa da un tremolio sospetto.
-Kurt!Kurt mi dispiace tanto di averti ah! Di averti lasciato solo ti prego ti prego perdonami!
Lacrime calde cominciano a farsi strada sul suo viso e a Kurt viene in mente quella volta a casa sua.
Gli circonda il petto con un braccio accarezzandogli una spalla.
-Sshh sshh tranquillo.Sei bellissimo Blaine e nessuno è come te,nessuno.
Anche Kurt comincia a piangere perché si chiede come ha potuto incastrarsi con così tanti corpi quando quello perfetto per lui è sempre stato quello di Blaine.
Blaine gli porta una mano dietro la nuca accarezzandogli i capelli e tirando un po' indietro la testa in modo che la sua bocca sia al livello dell'orecchio di Kurt.
-Mi sei mancato tanto.
Sussurra piano piano come se fosse un segreto.
E' vero,gli è davvero mancato.
Non c'è stato momento in cui Blaine non abbia desiderato che Kurt fosse lì con lui a vedere quel magnifico paesaggio,a imparare tante cose da popoli diversi.....
Lo ha sempre pensato perché Blaine lo rivedeva nel cielo blu come i suoi occhi,nel vento che fischiava tra le foglie leggero come i suoi “Ti amo”.....
Kurt sente che gli sta per esplodere per cuore.
Perché Blaine ha quel potere su di lui?
Perché riesce a renderlo così vulnerabile?
-Anche tu.
Risponde semplicemente e questo basta.
Si danno un altro dolce bacio prima che Kurt spinga un po' più forte e Blaine si abbandoni sulle lenzuola bianche con un urlo più alto degli altri.
Anche Kurt si abbandona al piacere poggiandosi sulla schiena del suo amante diventata improvvisamente l'unica superficie degna di essere toccata.
I loro respiri si fondono nell'aria mentre Kurt fa intrecciare le loro dita sulla testiera del letto e Blaine le stringe forte.
Di sesso c'è ben poco.
Kurt esce dal corpo del moro stendendosi accanto a lui e coprendo entrambi con le lenzuola bianche.
La pelle di Kurt alla luce della luna sembra ancora più marmorea.
Le sue dita leggere come farfalle si adagiano sul braccio di Blaine cominciando ad accarezzarlo.
L'uomo sorride beato di quel tocco e chiude leggermente gli occhi ancora lacrimanti.
-Blaine?
Li riapre.
Gli occhi di Kurt non sono azzurri sono....blu notte con qualche sfumatura grigia.
Sono bellissimi.
Sono ancora più belli quando piange.
-Non andartene più.Ti prego.
Blaine non risponde.
Leva il suo braccio da sotto il suo stesso corpo e lo fa passare lungo il busto di Kurt che gli circonda la schiena con un braccio mentre le loro gambe si intrecciano.
Nella notte newyorchese Blaine guarda il suo amante dormire e capisce.
Capisce qual è il suo posto nel mondo.
E' lì,fra le braccia di Kurt perché Kurt è il suo posto nel mondo.
Non sente più quel vuoto dentro il petto perché Kurt è il pezzo del suo puzzle e con lui non si sentirà mai incompleto.


Buio.
Freddo.
Freddo.
Luce.
Troppa luce.
Kurt Hummel viene svegliato dalla luce del sole mattutino.
Apre leggermente gli occhi ma sente ancora il freddo.
Perché c'è freddo?
Dov'è il suo pigiamino?
Dai segnali che gli manda il suo corpo capisce di essere nudo nel suo letto.
Strano.
Di solito è nudo nel letto d'altri perché ieri notte ha dormito nudo?
Poi le sue vie celebrali cominciando a rientrare in azione e tutto gli passa davanti al occhi.
Il ristorante,la metropolitana,il sesso.....Blaine.
Blaine Blaine Blaine.
Tocca il materasso accanto a lui.
Non c'è nessuno.
Kurt si volta e guarda il cuscino vuoto.
Niente,sparito,tutto andato via con un orgasmo come sempre,come tutto quello che fa lui.
Eppure gli ha detto di non andarsene più.
Gli ha detto tante cose.
Kurt comincia a piangere mentre sprofonda il viso nel suo cuscino.
C'è ancora il suo profumo.
Ecco come è lasciare una persona in un letto dopo una notte di passione insignificante.
Rabbia.
La rabbia lo colpisce all'improvviso come un pugno allo stomaco.
Si leva le coperte dalle gambe e recupera le prime cose che trova senza neanche preoccuparsi di mettersi gli stivali.
Andrà laggiù da quella fottuta tenda blu a Battery Park a fargli vedere che lui ha una dignità.
Gli dirà che non può invitarlo a cena,fare il carino,farsi scopare per poi andarsene.
Gli dirà che è stato un infame e gli dirà che dovrebbe romperli una sola volta i cuori.
Gli dirà che è bellissimo con i suoi pantaloni della tuta.
Kurt ferma la sua marcia infuriata davanti alla cucina.
Blaine si è messo i suoi vestiti mentre cerca di far girare una frittata nella padella e contro ogni aspettativa ci riesce.
Dopo la mette in un delizioso piattino che a sua volta va a finire su un vassoio già adornato con due o tre fiorellini che Kurt ha lì in casa.
-Bla-Blaine.
Il moro si volta e sorride alla sua vista.
-No Kurt accidenti volevo portarti la colazione!Ma oggi non è domenica?Perché sei già tutto vestito?
Kurt fa qualche passo avanti mentre si appoggia al tavolo.
Non crede a suoi occhi.
Blaine è ancora lì non se n'è andato.
Blaine non lo lascerà più solo perché Blaine è lì ora e per sempre.
-T-tu sei ancora qui....
Blaine strabuzza un po' gli occhi per poi fare un'espressione mortificata.
-Scusa è che....volevo solo farti la colazione e mi dispiace di aver messo i tuoi vestiti ma vado via subito sei vuoi io pos-
-Sei ancora qui.
Le lacrime cominciando a rigare le guance di Kurt mentre ride.
Blaine è leggermente confuso.
Okay in realtà molto confuso.
Kurt si butta fra le sue braccia stringendolo forte e bagnandoli il collo con le sue lacrime.
-Sei qui sei qui sei qui....
Continua a a ripetere come una mantra mentre Blaine lo stringe forte fra le braccia.
-Sì Kurt sono qui.....
Gli accarezza i capelli per calmarlo ma Kurt tira la testa un po' indietro per guardarlo negli occhi e per passargli una mano sulla fronte tirando su i ciuffi di ricci caduti.
-Blaine Blaine è vero che non te ne andrai mai più?Perché io ti amo Blaine,io l'ho sempre saputo,io ti amo da quando ti ho visto in quella mensa otto anni fa e ti ho amato questi tre anni e ho aspettato che tu tornassi a tirarmi fuori da questo grande buco nero quindi Blaine è vero che non andrai più via?
Blaine lo guarda negli occhi.
-No Kurt non andrò mai più via e anche io ti amo dalla prima volta che ti ho visto.Sei tu il mio posto nel mondo.
Kurt ride per poi mettergli le mani a coppa sulle guance e premere le loro labbra le une contro le altre.


Ci sono tanti tipi di amore.
L'amore per un amico.
L'amore per un genitore.
L'amore per una cosa o un animale.
L'amore per qualcosa che ci da piacere.
Ma l'amore che due anime gemelle provano l'una per l'altra è la cosa più potente del mondo.
Non importa se alla fine del libro l'eroina muore perché lei ha amato.
La vita è nostra,sta a noi scegliere se amare o no.
Ma sapete quel è la cosa brutta dell'amore?
Non puoi scappare da lui perché se due destini decidono di innamorarsi prima delle persone stesse non c'è niente da fare.
Finirai nella sua morsa prima o poi.
Ma in fondo la vita non è questo?
Un misto di piacere e dolore infinito?
Lasciamo che l'amore sia la via di mezzo perché non c'è tortura più dolce dell'Amore.







N.d.a:
Allora queste sono le mie ultime note dell'autrice per questa storia e devo dire che mi dispiace davvero molto.
Vi adoro tutti pandini e vorrei ringraziarvi tutti per le visualizzazioni e per aver messo la mia storia nelle seguite/preferite/ricordate :')
Vorrei ringraziare tutte le meravigliose persone che hanno recensito ma sopratutto Cupe che è stata con me fin dall'inizio :')
Ho lasciato qualcosa in sospeso in questa storia ma ci saranno due spin-off e forse un sequel che però non so quando arriverà o se arriverà.
Con questo volevo scrivere anche che quando Kurt torna da casa del vecchietto è vestito come in Some people e quando vanno al ristorante Blaine è vestito come Lee in Girl most likely invece Kurt come nella 3x05 :)
Con questo vi do l'arrivederci unicorni,grazie per esserci stati e un bacio dalla vostra Gleeky_00! <3

CURIOSITA'!
-All'inizio di questa storia sia Blaine che Kurt dovevano avere una ragazza però poi ho deciso di toglierle :)
-La storia doveva finire con Kurt e Blaine nel letto con quest'ultimo che guarda Kurt dormire e capisce che quello è il suo posto nel mondo e “Il mattino dopo” doveva essere un missing moments ma poi ho deciso di integrarlo alla storia perché aveva più senso :)
-Ci dovevano essere molte meno canzoni ma quando ho scoperto i Nickelback mi pareva che tutto urlasse Klaine! :)

Mi piaceva farvelo sapere <3
   
 
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