POV: Arizona

Devo dire che la gravidanza non fù così male quanto pensavo.
Certo avevo mani e piedi gonfissimi, io ero gonfissima, e mi sentivo praticamente un palloncino, ma il tutto era ricompensato dall' emozione che provavo quando sentivo il/la piccolo/a muoversi dentro di me. 
Per non parlare di tutte le attenzioni che ricevevo da mia moglie!
L' unica cosa che mi dispiacque fu che dovetti rallentare con il lavoro, ma a quello ci pensò Alex! Dopo la perdita della prima gravidanza, infatti,  Calliope era diventata paranoica, anche se dolcissima. Passava continuamente a vedere come stavo, se ero affatticata o avessi bisogno di qualcosa. E devo dire che io non me lo facevo chiedere due volte.
Avevo le voglie più strane del mondo e costringevo mia moglie ad esaudirle ogni volta.
L' altra notte, ad esempio, non riuscivo a dormire, così mi giravo e mi rigiravo nel letto.
Si svegliò anche Callie, forse per i miei movimenti, e mettendo una mano sul mio pancione mi chiese: " Ehi 'Zona tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?"
"Scusami Callie, io non volevo svegliarti, è che ho una voglia tremenda di gelato al pistacchio!" Le risposi io quasi lagnandomi.
"Ma amore saranno le tre passate!" mi disse lei "Ed è febbraio, dove vuoi che lo trovi io un gelataio aperto a quest'ora a Seattle? "
" Ma il piccolo ne ha voglia Callie..vogliamo che il nostro bambino nasca con una voglia di pistacchio da qualche parte? No..non lo vogliamo.. ti prego , comprami del gelato!! "
Così, facendole gli occhi a cuoricino e supplicandola, costrinsi mia moglie a girare la città intera per trovarmi del gelato al pistacchio. E devo dire  che era buonissimo!
Questa scena fu ripetuta spesso nel tempo, cambiava solo la mia volgia : una volta desideravo le lasagne , un'altra volta lo zucchero filato, e arrivai perfino a volere l' insalata russa! Devo essere stata davvero insopportabile, me ne rendo conto!
E poi adoravo quando si prendeva cura di me,come la sera, quando rientrate dal lavoro mettevamo Sofia a letto e preparava un bagno caldo per noi due.
 Si sedeva dietro di me, con le gambe aperte così che io potessi stare tra le sue braccia. La mia schiena contro il suo seno e sue mani sopra il mio pancione.
Quei momenti erano resi ancora più speciali dalla nostra immaginazione.
 Una volta fantasticavamo sull' aspetto del nostro bambino, un'altra sul nome che gli / le avremmo dato o su quanto sarebbe stato bello se con noi ci fosse stato anche Mark. Calliope fu molto sorpresa dal fatto che fui proprio io a tirare fuori l'argomento.
Eravamo ancora accoccolate nella vasca quando mi girai verso mia moglie e le dissi: " Quanto sarebbe bello che Mark fosse ancora vivo! Sarebbe stato davvero un' ottimo padre per Sofia. Quando quei due erano insieme si percepiva proprio il forte amore che provavano reciprocamente! E poi, se qui dentro ci sarà un maschietto, sarebbe stato lo zio più fico di tutti i tempi!"
Sorridemmo entrambe all' idea di Mark che insegnava a nostro figlio, già da  piccolo, come approcciare con le donne, che gli avrebbe dato consigli alla prima cotta e l' avrebbe fatto diventare uno sciupafemmine, proprio come lui. 
"Non che ce ne fosse stato bisogno, questo potrei farlo anch'io!"  pensai, sorridendo, tra me e me.
I mesi passarono velocemente e ormai ero all'inizio del quarto mese, ed era arrivato per noi il momento di prenotare l' ecografia per sentire il cuore del nostro piccino e conoscerne il sesso. 
Callie decise che Lucy non le bastava e così chiamo niente poco di meno che Addison Montgomery. 
La rossa fu felicissima di sentire la bella notizia dall' amica. 
Anche se ormai vivevano lontane, lei c'era sempre stata per Callie, così come Callie per lei e il loro legame si era mantenuto molto saldo. 
Addison fu felice di essere strappata alla pacifica clinica di Los Angeles per qualche giorno, così prenotò immediatamente un volo per Seattle  per raggiungere le amiche. Lo avrebbe ammesso difficilmente ma il SGMH e tutti i suoi gossip le mancavano terribilmente!