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Autore: devil girl dark    11/05/2008    4 recensioni
Ecco a voi le pagine di un diario di una ragazza che ha un solo sogno: Cantare. Ostacolato, però, da mille cose. I sentimenti, le emozioni, le paure, i desiderio di una quasi 18 enne, che spera di essere accettata dal mondo.
Genere: Generale, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mio cap Caro diario...

oggi è stata davvero una giornata particolare. Questa mattina mi sono svegliata presto, erano le 5: 17 quando aprì gli occhi. La luce dell'alba si intravedeva appena e io non riuscivo a prendere sonno. Mi rigiro parecchie volte sul letto, ma con esito scadente. Ma non c'è nulla che possa farmi addormentare più... Allora mi alzo e cammino verso la cucina. Mamma e papà dormono ancora ed io girovago per la strada. Sono ansiosa, sono agitata...A scuola non va affatto bene. So di essere già bocciata, ma non me ne importa, perché la mia strada non è questa...non sono gli studi di psicologia il mio obbiettivo. E' un altro..uno più arduo...più difficile da raggiungere, ma che mi dà tanta gioia: il canto!
Voglio cantare! Fin da bambina sentivo questo forte desiderio! Ma per i miei, sai benissimo, che si trattava semplicemente di un sogno, appunto, da bambini.
Per me non era così...e non lo è tutt'ora. Per me è tutto.
Nessuno sarà in grado di capire quanto è importante il canto per me; quali sentimenti si aprono nel mio cuore quando la mia voce vibra, il corpo trema.
Solo io stessa posso saperlo.
Ma a quanto pare non importa molto cosa voglio io dalla vita, più che altro, cosa vogliono loro dalla mia vita. Hanno scelto loro in quale scuola dovevo andare, ma a me non piace nulla. Non so nemmeno io come sono potuta riuscire ad arrivare al 4 anno, ed è qui... che mi fermerò. Lo so già cosa mi diranno i miei parenti,  i miei amici. Ma infondo..cosa posso farci io?
La mia scuola non mi dà nessuna soddisfazione, i professori non sono riusciti a farmi ammaliare dalle loro materie, chi manca meno al suo lavoro e chi invece e troppo rigido da far tremare la pelle.
Avrei voluto altro dalla vita. Ho tenuto troppe cose nel silenzio, che adesso mi stanno martellando dentro, dicendomi che vogliono uscire, che vogliono migliorare e farsi mostrare agli altri. Mia madre dice che sono solo un fallimento, ma in fondo, chi combatterebbe per una cosa a cui non è interessato?
Sfido chiunque a fare un compito scelto dagli altri e che lui odia.
Non mi sento affatto appoggiata dai mamma e papà. Quando vorrei dir loro qualcosa a cui io tengo molto...ne provo perfino vergogna. Mi prenderebbero in giro, o almeno, mi direbbero che sono ancora troppo infantile e che dovrei crescere.
Ma che ci posso fare se ho fantasia? E' ver che sono una ragazza che sogna, ma quale adolescente non sognerebbe?
L'adolescenza dovrebbe essere quela porzione di età dove l'individuo si forma il proprio carattere, diventa uomo o donna; è l'età evolutiva in cui ti affacci timidamente alla vita adulta; è il periodo in cui fai le tue prime esperienze, i tuoi primi sbagli, le tue prime soddisfazioni.
Ad essere sincera io non mi sento affatto ciò. Non credo di aver vissuto la mia adolescenza...
Il resto della giornata è stata vuota, come al solito, senza nessun cambiamento, d'altra parte: 7 noiosissime ore a scuola, e il pomeriggio davanti ai libri a non capici un cavolo. Adesso sono qua, guidata dalla dolce luce della luna leggermente oscurata da nuvoloni grigi e pioggerella, a scrivere. L'atmesfera che c'è qui fuor iraffigura la grande tempesta di tristezza avvolte sul mio cuore accompagnata da una pioggia di dolore che batte furiosamente.
Sono triste...la mia vita non è come la voglio io...
Perchè devo essere punita in questa maniera, quando io per tutto il mondo darei la mia stessa anima? E' questa la punizione che si merita una ragazza che come desiderio ha quello di cantare, far emozionare con la propria voce e di bramare ardentemente che nel mondo non ci siano più lacrime e dolori di qualsiasi tipo?
Ma non saprei proprio che rispondere.
So solo che mai vedrò l'arcobaleno nella mia anima, al contrario del cielo, destinato a godersi l'arcobaleno dopo un'acida pioggia.

Buonanotte mio caro diario. Domani, ti scriverà ancora...
  
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