#17 From
Cortina with love
Premessa: Io, _Noi siamo
infinito_, ho deciso di contribuire ancora una volta alla storia " That
Big Great Summer" scrivendo questo capitolo, ma per intendere in modo
completo i pensieri , i sentimenti e le AZIONI dei personaggi , userò la terza
persona per raccontare . Spero che vi piaccia. Vi voglio bene <3
P.S. Io amo l'italiano e odio
l'inglese per cui sono stata costretta dalla mia amica DarrenCrissArmy a
scrivere il titolo in inglese.
P.P.S. Grazie mille Bea <3
Mancava un' ora all'arrivo del treno alla stazione di
Cortina. Il cielo era limpido, il sole splendeva indicando che erano quasi le
sei del pomeriggio e nessuna nuvola era intenzionata a colorare di bianco
l'azzurro puro del firmamento. Le montagne si vedevano in lontananza quando i
pensieri di Logan furono interrotti dalla voce suadente di Fred.
-Logan....Logan!- ricevette solamente un sospiro come
risposta.
-Cosa turba la tua bellissima testolina bruna?-
-Nulla. Pensavo...-un altro sospiro del moro.
-A cosa ?-
-A... Questo!- disse l'altro ragazzo indicando
qualcosa di inesistente davanti a lui e poi allargando piano le braccia.
-Ehm... Forse il cambio di ambiente ti ha
scombussolato i neuroni.-
-Ah...Ah...Ah...Sei sempre molto simpatico!-
-Lo so, è per questo che tutti mi amano.-
E fu così che il rosso si guadagnò uno sguardo che la
professoressa Minerva McGrannit ne sarebbe stava fiera.
-Ma lo so che tu mi ami più di tutti !-
-E cosa te lo fa credere?-
-Così mi offendi , mon amour ! Non pensavo che fossi
bravo a fare battute!-
Logan fece per alzarsi, facendo finta di essere
offeso, con la scusa di dover andare in bagno, ma venne trattenuto da una mano
di Fred che lo costrinse a sedersi di nuovo e a guardarlo negli occhi finchè
non si avvicinò cercando le sue labbra. Era un contatto leggero e tenero che
lentamente divenne più profondo, diventando sempre più appassionato.
-Siamo fortunati ad avere lo scompartimento tutto per
noi .- Disse Fred, sorridendo sulle labbra del compagno.
Allontanatosi da almeno qualche minuto, il rosso
riprese il discorso lasciato in sospeso, rompendo il silenzio che si era
creato.
-A proposito cosa intendevi dire con
"questo"?-
-Se te lo dico, mi prometti che non riderai di me e
non mi prenderai in giro ?-
-Giuro solennemente!-disse il rosso con un sorriso
radioso e una mano sul cuore.
-Ok... Prima stavo pensando- incominciò Logan - a
quanto è surreale questa situazione. Perchè le montagne, tu insieme a me ...
Avevo sempre immaginato, sognato e desiderato ardentemente poter essere felice
con la persona che ho sempre amato e adesso... Stamattina ero così emozionato
davvero, una settimana lontani da tutto e da tutti, solo noi due a goderci
finalmente il nostro tempo, il tempo che prima della festa a casa tua e quindi
delle nostre ... si insomma ... dichiarazioni - a quest'ultima parola le guance
del ragazzo si colorarono lievemente di rosso e Fred, accorgendosi di ciò
sorrise, incitandolo a continuare- non avevamo condiviso e adesso che il mio
sogno è divenuto realtà mi sembra... Strano...Forse non mi sono spiegato al meglio
...Sono felice, contentissimo, ma mi sembra ancora di sognare ...Molto
probabilmente ti sembrerò pazzo!
-Si , ammetto che sei pazzo. Ma sei il MIO pazzo!-
rispose il rosso avvicinandosi al moro per godere di nuovo delle sue labbra.
Era lo stesso bacio di prima solo che era come baciarsi per la prima volta di
nuovo: emozioni stravolgenti, sensazioni miste a sentimenti che esplodevano nei
loro cuori ad ogni contatto. Si strinsero l'uno all'altro per un tempo
indefinito, rispondendo ciascuno ai richiami dell'altro e nessuno si accorse
dell'anziana signora addetta al trasporto di ogni tipo di leccornia tramite un
piccolo carrello di legno, che, affacciandosi nello scompartimento, pose loro
la domanda che ormai poneva ad ogni passeggero :
-Volete qualcosa da mang- non finì la domanda che
subito aggiunse guardando la scena davanti a sè :
-Torno più tardi- con un leggero imbarazzo e se ne
andò.
Continuarono a baciarsi per un tempo indefinito. La
sensazione che finalmente avrebbe avuto il suo Logan per un'intera settimana,
lontano da sguardi indiscreti ( ogni riferimento a una ragazza di nome Georgia
e puramente casuale) faceva impazzire il ragazzo che aveva dato il via a quella
serie di baci sempre ininterrotti. Gli occhi ambrati, la pelle candida come la
neve, i capelli sempre perfettamente ordinati anche quando si alzava dal letto
dopo una lunga dormita, il loro colore marrone del legno dei pini, la
corporatura così esile da sembrare fatta di terracotta, in netta
contrapposizione con il carattere deciso, coraggioso, sognatore e allo stesso
tempo comprensivo e amichevole. Da qualsiasi angolazione e in qualsiasi modo
Fred avrebbe guardato Logan non sarebbe riuscito mai a trovare difetti. Era
perfetto. Si dice però che nessuno è perfetto. Allora avrebbe detto che Logan
era perfetto PER LUI.
Passarono il tempo che rimaneva loro sul treno,
ridendo scherzando e baciandosi di tanto in tanto. Arrivati alla stazione,
insieme ai loro bagagli, si diressero subito verso la casetta che avevano
affittato per quella settimana. Era una piccola casupola in legno che si
affacciava proprio sulle bellissime nevi perenni dei monti. Era uno spettacolo
mozzafiato, a parere del moro,e lo era anche il fisico del suo ragazzo mentre
si spogliava per mettersi il pigiama. Erano entrambi esausti e optarono per
andare a letto.
-
Logan! Logan!-
Un sussurro , un po' troppo urlato ma pur sempre un
sussurro. Una mano che lo scuoteva violentemente per una spalla, rischiando di
slogargliela. Logan si chiedeva quale decerebrato aveva avuto la brillante idea
di svegliarlo alle ... che ore erano ? Uno sguardo alla sveglia sul comodino :
le quattro e trentasette.
-Logan! Santissimo Jack Frost ! Svegliati!-
Solo una persona, di sua conoscenza, credeva
nell'esistenza di Jack Frost ed era la persona che dormiva a fianco a lui. Però
rimase ugualmente turbato perchè solitamente Fred nomina il suo idolo solamente
quando era terrorizzato o molto preoccupato. Stava per alzarsi e chiedere cosa
era successo, ma il suo amato, vedendo che il compagno non dava segni di
volersi alzare, incominciò a strattonarlo di nuovo. Logan si alzò di scatto e
invece di rivolgersi gentilmente come aveva intenzione di fare, prese la prima
cosa che trovò sul comodino (il depliant di Cortina alto 30 centimetri minimo e
largo cinque , manco fosse la cartina della Germania) e preso dalla rabbia
(Logan odiava quando qualcuno lo strattonava o punzecchiava) lo diede in testa a
Fred.
-Sei...Un...Emerito...Idiota!!-
-SHHHHHHHHHH!!!- disse il rosso coprendo la bocca del
moro in un nanosecondo.
Logan non si era reso conto di aver urlato un po'
troppo, ma infondo che importava, erano soli in casa,no ? Evidentemente no,
perchè dalla cucina venne un tonfo sordo come di un corpo che cade
violentemente a terra. Il ragazzo, a cui era stato impedito di parlare, troppo
stanco e troppo bisognoso del calore delle coperte e dell'affetto del cuscino
non si preoccupò più di tanto di quel rumore.
-Sarà la donna delle pulizie, chiudi la porta a chiave
e ritorna a dormire!- disse il moro ritornando nel suo mondo mistico e magico :
il letto. L'altro lo guardò con l'aria di chi vuole dire : Ma mi prendi per il
culo o sei tu che sei imbecille?!?!
-A volte mi stupisco di quanto tu sia più stupido di
me! Qualcuno è entrato in casa ! E se non è Jack Frost giuro che non esco da
questa stanza nemmeno per tutti i boxer natalizi del mondo!-
Logan aveva dimenticato quanto il suo ragazzo amava i
boxer natalizi, quelli neri con un fiocchettino rosso brillante oppure quelli
tutti rossi con il volto di Babbo Natale ... lì, in quel ...punto. Aveva così
già trovato il regalo di Natale da fargli.
-E se fosse un pazzo stalker assassino che ammaliato
dalla mia bellezza ha deciso di seguirci per poi intrufolarsi in casa mentre
dormivamo per immobilizzarmi e fare giochi erotici con il mio splendido corpo
da dio greco?-
Logan sentì una nota di terrore e preoccupazione reale
nella voce di Fred ma rise comunque sotto i baffi per l'assurda affermazione.
Tranne per la parte finale del corpo da dio greco, quello si, lo ammetteva, era
vero.
-Ma come fai a
ragionare così velocemente alle quattro del mattino?- domandò stupito.
-Senti è da più di mezz'ora che sto sentendo rumori strani
dalla cucina e mi sto cacando sotto ! Ed è da più di mezz'ora che ti sto
chiamando!-
In un angolo della sua testa, il moro sapeva perchè
Fred aveva così tanta paura, parlava così velocemente, era bianco come un
cencio, tremava e sudava freddo. Da piccoli , lui e sua sorella Georgia, ebbero
la sfortunata esperienza di vedersi derubare dentro casa mentre erano
imbavagliati e legati insieme ai loro genitori. Naturalmente quella notte non
ci furono feriti ma comunque la paura di veder morire i propri genitori o il/la
proprio/a fratello/sorella o di morire loro stessi ha traumatizzato
profondamente i due piccoli Weasley. Non era certo di Georgia, ma sapeva che da
allora Fred aveva dormito con una lucina accesa, la porta e la finestra chiuse
a chiave e un coltello sotto al cuscino. I suoi pensieri furono scossi dal
respiro affannoso di Fred: stava avendo un attacco di panico.
-Ehi Fred guardami! Stai tranquillo! Non c'è nessuno
in cucina e se c'è scopriremo chi o cosa è , ok? Adesso però calmati.- disse
Logan dolcemente accarezzando il viso del compagno. Sotto le sue mani Logan
notò che Fred non era più teso e non tremava più.
-Ok ... Andiamo ma ...-prese qualcosa sotto il
cuscino- prendi questa!- e tirò fuori una mazza da baseball.
-Ma che cazz...? Da dove l'hai presa e come fai a
dormire con una cosa del genere sotto il cuscino ?-
-L'ho portata da casa e ormai ci ho fatto l'abitudine-
disse il rosso con un sorriso triste.
Lentamente e senza far rumore uscirono dalla stanza e
si incamminarono verso la cucina. Era di fronte a loro e si sporsero a guardare
se vi era qualche movimento sospetto. Un silenzio di tomba aleggiava in casa.
Non sembravano esserci movimenti sospetti (della serie modalità Mission
Impossible ON).
D'un tratto però un ... coso(?) grande quanto un sacco
di patate fu addosso a Fred. In un attimo il ragazzo fu a terra gridando come
una fangirl assatanata al suo primo concerto. Preso dal panico Logan strinse
forte la mazza da baseball e la tiro addosso al .... sacco di patate(?).
-AHIIIIIIIIII!!! CHE CAZZO ?!?!? LOGAN CHE MINCHIA
FAI???-
Quella voce!! Logan accese subito la luce e vide una
massa di capelli scuri sopra un Fred che
aveva smesso di urlare e adesso aveva un colore tendente al bordeaux sul viso.
-CHE CAZZO CI FAI QUI, GEORGIA??
- . . . .
(Fine Parte I)
Angolo dell’autrice
Graziieeeeeeeeeeeee <3
Giulia sei una scrittrice magnifica, e credimi quando
ti dico che mi stavo rotolando a terra dopo aver letto le tue trovate. Ti voglio
bene, grazie di star scrivendo per me (Muhahahaha) e di mettere questi
personaggi fantastici al mio servizio (Miiiiioo) ahahahaha grazie ancora.
Dopo questo sfogo assolutamente necessario, cosa ne
pensate? Fatemi sapere!
Ah, vi informo che è la parte I !!
Xoxo Bea